11/05/11

Clamoroso a Milano: la prima protesta pubblica di atleti e allenatori al TG3

"Milano odia l'atletica". E' questo il motto che tambureggia sui blog e via facebook per richiamare l'attenzione del mondo dell'atletica su pista praticata di fronte al trattamento riservato all'atletica Milanese da parte dell'attuale amministrazione. Ed è successo ciò che probabilmente non era mai successo prima: una manifestazione pubblica di protesta sotto l'Arena civica di Milano contro il trattamento subito da chi pratica e si allena in questo sport.  Il tutto avverrà giovedì nel tardo pomeriggio (verso le 18:00), davanti alle telecamere del TG3 e qualche volenteroso giornalista (l'ANSA è stata avvisata dall'improvvisato comitato di liberazione cittadina dell'atletica), allorquando i manifestanti insceneranno un sit-in di protesta proprio davanti ad uno dei simboli dell'atletica nazionale, a sua volta diventato il manifesto dell'abbandono della regina degli sport da parte della politica milanese da ormai tempo immemore. Io direi che l'abbandono non è solo della politica, che è per definizione "autoperpetrantesi" e di conseguenza tende a favorire chi la perpetra, ma di tutti i soggetti collegati all'atletica che avrebbero dovuto tutelare i propri tesserati, piuttosto che mostrare un muto asservimento se non assoluto disinteresse. Sembra che la Fidal Milano abbia quanto meno operato per consentire la presenza in quelle 4 corsie... ma la Fidal Lombardia? Il CONI? Le società? Tutti troppo presi sotto le elezioni?
Ma ve lo immaginate se domenica a San Siro, durante la partita Milan-Cagliari, alcuni atleti milanesi facessero le loro ripetute sugli 80 metri diagonalmente sul campo d calcio? Dite che qualcuno se la prenderebbe? Dalla mille e reiterate promesse (su Gamefox viene citata l'ultima intervista in ordine cronologico rilasciata dall'assessore dello sport che prometteva l'ennesimo palazzetto "dedicato") successive al crollo dell'antico Palasport nel 1985 (ultima volta in cui si è vista atletica indoor nella più grande città del nord Italia), si è passati al progressivo abbandono dell'atletica, passato per le strutture outdoor e alla loro scarsa manutenzione, sino alla chiusura. Come avevo già spiegato nel precedente articolo, il XXV Aprile è impantanato in un ricorso al TAR per storie di appalti, e... siamo in Italia, quindi la cosa non promette assolutamente bene. 
L'Arena è diventata una pattumiera di sport alternativi ed iniziative senza senso che trovano la loro ragione d'essere nella politica degli scambi (sulla natura degli scambi, fate vobis). La cosa incredibile è che nonostante le centinaia di campi da calcio in città, che coprono milioni di km quadrati (di fatto l'unico verde dell'urbe) l'amministrazione ha visto bene di cedere l'utilizzo esclusivo dell'Arena al calcio, con gentile concessione di ciò che non avesse infastidito i calciatori, all'atletica. Le pedane cannibalizzate, le prime corsie sequestrate, i palloni volanti. Risultato: atletica annullata.
Il Saini non è nemmeno più annoverabile alla voice "pista di atletica", nonostante venga elencato nelle dotazioni a disposizioni della cittadinanza... considerata l'usura comprovata: utile solo ai lanciatori.
A muoversi per denunciare la situazione di umiliazione di questo sport per la prima volta... atleti e tecnici. Gli unici, evidentemente, che ci tengono. Purtroppo, come dicevo nel precedente articolo, schierarsi con la politica se da una parte può regalare visibilità e qualche opportunità, dall'altra lega le mani quando c'è da protestare. Che coerenza si avrebbe?
Quindi, chi vuole dare più solidità alla protesta, ritrovo davanti all'Arena giovedì 12 maggio alle ore 18:00.

1 commento:

  1. In merito alla domanda che ti facevi sul dove siano le società, confermo che sono in campagna elettorale. Vedi ad esempio la Riccardi cosa scrive sul proprio sito!! Pazzesco !!http://www.atleticariccardi.it/news.php?action=view&&id=694

    Per oggi cercherò di essere all'Arena alle 18 circa.Ciao a tutti

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