25/05/11

Speciale c.d.s. paralimpici: Elisabetta Stefanini in forma "olimpica" - Annalisa Minetti record italiano sugli 800

Mamma che successo i campionati di società paralimpici che si sono svolti ad Assago nello scorso fine settimana. 150 atleti, più di 30 società e doppietta di scudetti per la ASCCI di Roma. Che c'è di nuovo? Non conosco, lo ammetto, il mondo dell'atletica paralimpica da vicino, avendolo abbracciato solo di recente e sotto lo stimolo di Marco La Rosa, ma dai racconti entusiastici sembra di vivere proprio l'età della nascita ufficiale di un movimento che probabilmente fino a ieri aveva vissuto di individualità. Forti individualità, certo, ma sempre scollegate dal tessuto generale che è il vero humus in cui si crea il contesto in cui poi, ogni organizzazione, esplode nella propria vitalità. Questi sono i termini giusti: esplosione di vitalità. Anche leggendo ed assistendo dai margini di questo mondo, tutto questo si percepisce con mano: l'atletica ormai vissuta solo nella sua numerologia. Come qualsiasi atleta che frequenta i track e i field nell'universo. Non c'è altro da scrivere, se non rimanere allibiti da prestazioni che lasciano a bocca aperta.
Mi sono permesso di fare un piccolo sondaggio per chiedere ai miei amici di quel mondo: ehi, ma chi è stato l'MVP dei c.d.s. di Assago? Nella NBA, prima partita dei playoff di Chicago, la folla si è alzata in piedi e ha inneggiato Derrick Rose, il numero "1" dei Bulls, gridandogli "MVP, MVP, MVP", sottolineando così al riconoscimento attribuitogli come miglior giocatore della NBA nella regular season. Ebbene la mia giuria improvvisata ha decretato come MVP dei c.d.s. di Assago Elisabetta Stefanini, ipovedenti-T12, che, udite-udite, ha sparato un 26"52 con vento nullo sui 200 sulla pista di melassa di Assago, che ha del pazzesco. Record Italiano (il precedente tempo era il 26"68 detenuto dalla stessa atleta dall'anno scorso). Semplicemente pazzesco: prestazione da podio olimpico. E a Londra manca ancora un anno e mezzo: c'è pure tempo per trasformare i sogni, correggerli, portarli a diventare realtà. Ma le sorprese, per Elisabetta, non finisco qui: il giorno dopo si presenta sui 400 e infila un altro record italiano T12: 1'01"91! Migliorato addirittura di quasi 4" il record precedente. Del resto la Stefanini un mesetto fa ad Antalya, in Turchia, ai Campionati Mondiali IBSA aveva conquistato un argento e un bronzo nei 100 e nei 200. Riflettori (diversi da quelli cui è abituata) anche su Annalisa Minetti, T11, la cantante, che l'atletica deve averla stregata: 1'02"64 i 400 (lei è del '76 e sarebbe quindi F35), ma anche 2'27"43 sugli 800. E 14"09 sui 100... Pochi giorni fa ad Aix Le Bains in Francia, la Minetti aveva corso con il nuovo record italiano di 2'24"76", che è anche la migliore prestazione mondiale dell'anno per la propria categoria. Obiettivo Londra anche per lei, c'è da giurarci! 
Nel regno dello sprint segnalo l'11"68 di Samuele Gobbi (1979 T46) sui 100 ma soprattutto il nuovo record italiano nei 200 dello stesso portacolori della ASPEA Padova, che ha messo la bomba da "3": 23"68 contro il 23"70 che lo stesso atleta aveva siglato alle Paralimpiadi di Pechino nel 2008... e tutto sulla pista di Assago. Scusate: ma come non si può apprezzare poi un 52"86 sui 400? Sempre a Pechino Gobbi aveva corso in 51"60
Altro record demolito nei 100 T42 ad opera della stessa detentrice del primato: Martina Caironi, che ha portato il limite sui 100 F42 fino a 18"34, spostandolo da 18"70. Minimo A per i grandi appuntamenti internazionali centrato (quindi lasciapassare per London 2012). Sempre la Caironi 3,41 nel salto in lungo F42: altro record italiano che sovrasta il precedente di 80 centiemtri.
Si avvicina di pochissimo al suo freschissimo record italiano Giusy Versace, T43: aveva corso a Reggio Calabria meno di un mese fa in 16"72 e ad Assago si avvicina tantissimo a quel limite (16"76), anche se poi vale più questo secondo, essendo valido come limite "B" per le Olimpiadi. Come avevo già spiegato in passato, l'elenco della gare utili per ottenere i limiti è molto limitato: o si ottiene in quelle gare o... nisba. Assago, fortunatamente, era una di quelle fermate della Stazione per Londra da non mancare.
Presenti altre due vedette dell'atletica paralimpica nazionale ed internazionale come Francesca Porcellato e Carmen Acunto. Ma quanti lanciatori poi dovrei citare! Troppo corto lo spazio a disposizione... in calce all'articolo troverete il link ai risultati codificati in Sigma. 
Naturalmente la manifestazione ha avuto una grande eco, soprattutto sui quotidiani Milanesi: sul Giorno addirittura un reportage di tre pagine. Ora c'è più di un anno a Londra, l'appuntamento. Molti ambiscono a quella gara, e stavolta grazie all'entusiasmo di tutto il movimento e delle persone che consentono che tutto ciò possa esistere, potrebbero essere presenti molte maglie azzurre.

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