14/05/11

Antonio Rossi record italiano sui 100 ai c.d.s.... come la Perugini nell'alto - la 4x100 dell'Athlon mi sa di no

E' passata ormai una settimana, ma soli pochi minuti fa, grazie a Michele Minelli, ho finalmente preso visione del risultato ufficiale delle gare che hanno celebrato l'incontenibile Antonio Rossi e la staffetta veloce M50 dell'Athlon Bastia. Ma andiamo con ordine: non voglio fare polemica, ma ennesima gara senza cronometraggio elettrico e anemometro. Dò l'informazione senza commento, sperando che non mi arrivino mail di protesta. Mi limito ad esprimere un pizzico di rammarico per non poter assistere ad una cronologia dei record completamente certificata: purtroppo qualche lacuna da qualche parte (non mi arrischio a individuare chi e dove) costringe ad adottare un doppio canale dei record master lasciando imperituro il dubbio sulla reale prestazione degli atleti. Il dubbio non c'è di sicuro su Antonio Rossi, letteralmente scatenato di questi periodi. Record inanellati a grappoli e il "segno" lasciato ancora una volta. Il record stavolta è quello dei 100... manuali: 11"9, cioè 3 decimi secchi in meno del precedente record di Tristano Tamaro che nel 1998 era stato in grado di correre in 12"2. Primo italiano ultrasessantenne sotto i 12"? Per ora sì, almeno a livello manuale. Il secondo rammarico è che con un tempo inferiore ai 12"20 elettrico (cosa che lascerebbe supporre il tempo manuale) si sarebbe potuto riunificare la corona dei 100 M60, che adesso vede Rossi in possesso del record manuale (11"9) e di quello elettrico con vento (12"51 con -1,0). Quello elettrico senza vento invece appartiene ancora al leggendario Attilio Jacquemet, uno dei pionieri del mondo master italiano: 12"50 cioè un solo centesimo in meno del tempo di Rossi, ma che, visto lo stato di grazia dell'umbro, sembra proprio aver i giorni contati. Piccolo inciso: il record di Jacquemet sui 100 M60 è anche il record più vecchio (a parimerito) sui 100 tra tutti i master, considerate tutte le categorie sia maschili che femminili. Fu stabilito infatti ai Mondiali Master di Melbourne, in Australia, nel 1987. Quasi 24 anni fa. Il "parimerito" è costituito dal record M70 di Giuseppe Marabotti, che poche minuti prima di Jacquemet stabilì il record italiano di categoria con 13"62. Formalmente questo è il più anziano, anche se per pochi giri di lancetta.
E naturalmente Antonio Rossi ha poi fatto parte della quadriga dell'Athlon Bastia, insieme a Bianchi, Rossetti e Falaschi, che secondo le cronache avrebbe stabilito il nuovo record italiano nella 4x100 M50: 47"2. Ora, secondo il mio database il record manuale appartiene alla Liberatletica Aris di Roma con 47"1, cioè un decimo in meno rispetto al tempo dell'Athlon. Il tempo elettrico è invece nettamente superiore: 48"17 dei Tortellini Voltan di Martellago. Verificherò questa cosa! 
Tra gli altri risultati provenienti da Montecassiano, Emanuela Stacchietti (1958) 29"6 sui 200; Enrico Ghidetti (1961) ottimo sia sui 100 (11"9) che sui 200, 24"8: questo secondo risultato gli vale anche 911 punti. Alessandra Inghes (1969) corre il giro in 1'02"1, mentre i 400 maschili se li porta a casa Michele Minelli con 53"8, coadiuvato da Max Poeta. Luigi Luccioli vince gli 800 con 2'07"6 davanti ad Alessandro Tifi con un probante 2'08"6. Stefania Rulli (1969) corre e vince i 1500 in 4'54"6. Altri risultati di grido dall'alto femminile: 1,00 metro per la specialista Maria Luigia Perugini. Come 1,00? Ma il record italiano non era... mumble, mumble... 0,95!! E' record italiano! Il record stabilito era stato stabilito per ben 4 volte: 3 volte dalla Belletti e una dalla Tonazzo.
Alberto Tifi (1968) vince il salto in lungo maschile con 6,28 e vince pure il triplo con 12,50. Rosanna Grufi (1952) si impone nel martellone con 10,42. Nel martellone maschile si impone un certo Lucio Serrani... (1961) lo conoscete per caso? Il nome non mi sembra nuovo... 15,47 nel martellone. Giuseppe Ottaviani (1913), sfiora di un niente il record M95 (sarebbe una notizia nella notizia) il record di Riboni nel lancio del disco: 17,13 a 17,22. Sfiora anche quello nel peso: 6,40 contro il 6,82 sempre di Riboni. Sui 400hs mi sembra che il 1'04"7 di Marco Marcante (1961) non sia per nulla male. 

Nessun commento:

Posta un commento