18/05/11

Shangai: Watt 8,44 nel lungo - Liu 13"07 nei 110hs - Powel 9"95 nei 100

Shangai - 8 migliori prestazioni mondiali stagionali alla seconda prova della Diamond League. Da dove parto? Scelgo io e parto con l'esordio di Asafa Powell, che corre la 477^ volta di un uomo sotto i 10"00: 9"95 con 0,3 a favore. 72^ volta di Asafa Powell sotto i 10" nei 100: in pratica il 15% di tutte le volte che qualcuno è sceso sotto questa barriera umana, si chiamava Asafa Powell (delle 72, la metà, 36, sotto i 9"90 e 9 volte sotto i 9"80): se avesse messo qualche ciliegina sulle torte (un titolino olimpico o mondiale, non di più) prima dell'avvento del Re Sole Usain Bolt, e del Cardinale Richelieu Tyson Gay, sarebbe stato il più forte 100ista della storia recente insieme a Maurice Greene. Per ora lo è solo a livello statistico, ma che mi risulti non danno ancora il premio alla carriera alla IAAF. Dietro di lui, nella gara cinese, l'americano più in forma dei primi mesi del 2011: Michael Rodgers, con 10"01, anche se a naso sembra un grandissimo atleta ma non un fenomeno come The Marvellous Trio. Un pò come l'Italia del Rugby e il Sei Nazioni: spesso un Cinque Nazioni più uno.
Gara mediocre nei 400, con la vittoria di Calvin Smith che non è QUEL Calvin Smith, quello delle sfide con Carl The King Lewis, ma un 24enne lappista (nel senso di lap, giro) a stelle e strisce: 45"47 il suo tempo. Nixon Kiplimo Chepseba, di cui avevo parlato dopo la prima tappa di Doha, vince i 1500 con il miglior tempo dell'anno sulla distanza: 3'31"42, a battere il molto più quotato Asbel Kiprop (3'31"76) che nel ranking mondiale è secondo (mentre Chepseba era solo 7° prima di Shangai, ma guadagnerà almeno una posizione) e soprattutto solo 5° il leader mondiale del ranking, Augustine Kiprono Choge, con 3'33"38
La notizia tamburellata da tutti gli strilloni internauti, è stata però la vittoria di Liu Xiang nei 110hs, con un clamoroso 13"07. Se il tempo rientra nel suo bagaglio tecnico (tanto che si era parlato di lui e del suo ritorno già ai Giochi Asiatici autunnali... quante volte ritorna?), diciamo che i cannibali diventano interessanti per Discovery Channel a secondo di ciò di cui si cibano. Ebbene, lasciato da parte un risotto alla cantonese, Liu si è divorato niente-pop-di-meno-che David Oliver, il dominatore incontrastato delle due ultime stagioni, numero uno mondiale da 45 settimane e terzo assoluto nel ranking di tutte le specialità. 13"18 il tempo dell'americano. Aries Merritt 13"24. 
Altra miglior prestazione mondiale dell'anno nelle siepi: 8'02"28 di Brimin Kiprop Kipruto, che batte Paul Kipsiele Koech di un nulla: 8'02"42
Siderale il salto in lungo dell'australiano Mitchell Watt, 8,44 con 0,8, che a questo punto è davvero l'uomo in fuga in questa specialità, che sta vivendo da qualche periodo a questa parte una sorta di battaglia senza vincitori ma tanti vinti. 8,44 che è la stessa misura che il wallabies ha già saltato meno di un mese fa a Melbourne. Se una rondine non fa primavera, due dovrebbero iniziare a farci sospettare. Il 34enne Dwight Phillips, che nelle ultime stagioni è stato il dominatore più che assoluto , si contiene con un... come lo definiamo... normale?... 8,07. 264 settimane da numero uno della specialità: sapete cosa significa? Un dominio di più di 5 anni, che nell'atletica moderna equivale ad un secolo. Che abbia iniziato la propria implosione da Super Nova? Per concludere se Howe volesse fare veramente del lungo la sua specialità a Daegu, ha trovato il suo public enemy number one. Alle spalle di Watt, a Shangai, 8,19 per il cinesino classe '91, Xionfeng Su. 
Nel lancio del giavellotto solita sinfonia Tero Pitkamaki - Andreas Thorkildsen, ovvero la sfida di sempre tra il primo e il secondo di tutti i ranking di specialità. Thorkildsen ha ormai davvero vinto tutto: jack-pot portato a casa a Olimpiadi, Mondiali ed Europei: avrà anche un pò la pancia piena, e ogni tanto gli capita di lasciare qualche vittoria sporadica al suo alter-ego. 85,33 per il finnico e 85,12 per il norvegese. 
Donne - Supersonica Veronica Campbell Brown sui 100: catechizzata Carmelita Jeter 10"92 a 10"95 con 1,2 di vento. Meglio mettere subito le cose in chiaro sin dall'inizio stagione, come direbbe Julio Velasco. Questione di sudditanza psicologica. 
Negli 800 la britannica Jennifer Meadows vince in 2'00"54, mentre vittoria nei 400hs di Kaliese Spencer (numero uno del ranking) sulla numero due Lashinda Demus: 54"20 a 54"58. Nel triplo iniziano a muoversi le big, possibili avversarie di Simona La Mantia: la cubana Yargelis Savigne 14,68 con 0,5, ma il suo WL quest'anno è già 14,95. Pensate: ad oggi ci sono 4 cubane ai primi 4 posti delle graduatorie mondiali. 

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