11/08/11

Sfornata di risultati dai campionati nazionali: due record mondiali di Ottey e Topic, ma... master

Chissà come mai, molti paesi hanno deciso di organizzare i propri campionati nazionali ad esattamente 3 settimane dai mondiali. Si suppone che abbiano idee precise sulla pianificazione degli eventi clou: 3 settimane per recuperare, rigenerarsi e preparare una sorta di rimbalzo prestativo che porti i propri atleti ad eccellere a Daegu. In scena i campionati spagnoli, ma anche quelli svizzeri, irlandesi e tanti altri. Vediamo insieme qualche risultato interessante nella veloce carrellata che ho postato qui sotto. Destano impressione ancora le prestazioni di personaggi "storici" dell'atletica mondiale degli anni '90 come Merlene Ottey e Dragutin Topic, arrivati al record del mondo ma... nelle rispettive categorie master (W50 per la Ottey sui 200 e nell'alto M40 per Topic). Mi preme sottolineare anche la vittoria nei 100 d'Irlanda del compagno di allenamento di Tyson Gay, Jason Smyth. Lisa Urech e la ticinese Irene Pusterla in Svizzera hanno dimostrato di essere in buone condizioni: sono vicine agli standard da finale. 
  • Irlanda: a Dublino i 100 metri li vince l'atleta ipovedente (che partecipa anche all'attività paralimpica) Jason Smyth, quest'anno sceso a 10"22 con 2,0 a Clermont, in Florida e noto soprattutto perchè si allena nel gruppo di Tyson Gay. Il 10"22 rappresenta anche il record irlandese. A Dublino si limita a 10"52 con 2 metri di vento contro. I 200 sono ad appannaggio del navigato Paul Hession, (semifinalista mondiale a Osaka nel 2007, semifinalista olimpico nel 2008 a Pechino, semifinalista mondiale nel 2009 a Berlino e 6° a Barcellona l'anno scorso e un paio di medaglie alle Universiadi) che vanta un significativo 20"30 di PB. 20"51 a Dublino e record stagionale e buon viatico per il mondiale. 20"51 è tempo che porta in semifinale e con un decimo in meno di va in finale. In due sotto i 21": anche Steven Colvert (classe 1990) approda a 20"84 (ma 20"76 quest'anno agli Euro Under 23 di Ostrava, dove in finale è giunto 6°). I 5000 li vince il campione d'europa indoor del 2005 (si era a Madrid e sui 3000) Alistair Ian Cragg in un controllato 13'48"03 (ma vanta un paio di sub-13'10" in carriera). I 400hs se li accaparra il 19enne Thomas Barr con 50"06 (sesto agli Eurojunior di Tallin con 51"02). Tra le donne... vediamo... un 52"15 sui 400 di Joanne Cuddihy, che vanta nel 2007 sempre un 50"73 che ad Osaka non le consentì di andare in finale. Derval O'Rourke si trova a predicare nel deserto (partono in 3) e vince i 100hs con 13"24 (ma è la seconda di Barcellona '10 con 12"65. Vanta 38 risultati sotto i 13" e il piccolo particolare di aver vinto i mondiali indoor di Mosca nel 2005... e il quarto posto a Berlino '09. Quest'anno 12"84). 1,90 di Dirdre Ryan  nel salto in alto (ma quest'anno è arrivata al personale di 1,93), per lei che è una sempre presente negli ultimi anni alle grandi manifestazioni internazionali (ma solo una finale, a Goteborg, Europei outdoor del 2006). Nei 5 km di marcia, polvere di stelle da parte della 17enne Kate Vale: 21'30"18. Chi è? La Campionessa mondiale allieve di Lille.
  • Spagna: Nei 100 non ha problemi Angel Rodriguez: 10"40 con +0,5 nella gara che avrebbe dovuto vedere al via anche Simone Collio (i campionati iberici sono open), ma quest'anno 10"25 (e 10"13 ventoso). Doppietta con i 200 vinti con un prodigioso 20"34 inficiato però dal vento illegale (2,5). Jesus Espana vince i 5000. Nel salto in alto la pedana di Malaga regala soddisfazioni non solo ad Antonietta Di Martino, ma anche a Miguel Angel Sancho, al personale con 2,26. Sancho era arrivato terzo a Ostrava con 2,21 (come Fassinotti, ma con un percorso migliore). 7,84 Jean Marie Okutu nel lungo (record stagionale). 4,41 e PB nell'asta per Ana Maria Pinero Ortiz. Record spagnolo nel martello per Berta Castells: 69,53. e marciatrici spagnole sono già in buone condizioni: la migliore a Malaga è stata comunque Julia Takacs con 44'05"41 nei 10 km di marcia. Grossa sorpresa negli 800m vinti dal 21enne Kevin Lopez (2° ad Ostrava), che tra gli altri si beve i più quotati Antonio Manuel Reina e Luis Alberto Marco. Manuel Olmedo si intasca i 1500, davanti a Diego Ruiz in una gara molto tattica. Jackson Quinonez vince i 110hs in 13"70 ma con un 13"58 ventoso in batteria. La bontà delle pedane di Malaga è confermata dal personale nel triplo di Lysvanys Perez Rodriguez: 16,82. Mario Pestano lancia una discata siderale a 67,97,  davanti a Frank Casanas: 66,15. Francisco Javier Fernandez nei 10 km di marcia sigla un buon 40'55"62. Ruth Beitia, arriva a 1,92 nella gara dei 2,00 della Di Martino. Concepcion Montaner vince nel lungo con 6,53 (ma nel 2011 6,72). 
  • Austria: campionati un pò sottotono, ma perdonatemi se non conosco l'atletica austriaca. Risultato più degno di nota il 13"18 sui 100hs di Beate Schrott in batteria con -0,3. In finale troverà un monsone da 3,2 di vento contrario e si limiterà ad un più modesto 13"63. Anche lei in "orbita Caravelli" visto che quest'anno è arrivata a 12"95 con 2,0 a Friburgo. 
  • Svizzera: Lisa Urech, corre in 13"07 con -1,5 i 100hs le batterie, poi spara un bel 12"89 in finale. Anna Khaterina Schmid si spinge sino a 4,45. I 100 se li vince al pelo Rolf Malcolm Fonguè su Pascal Mancini (60ista puro): 10"54 a testa. Sicuramente di un tasso tecnico superiore i 200 metri dove si è assistito alla sfida tra Alex Wilson e Marc Schneeberger: 20"79 a 20"86. Il primo ha 20"51 quest'anno, il secondo 20"42 l'anno scorso a Rieti. Andreas Kundert si scudetta sui 110hs: 13"82 (13"57 nel 2011) davanti a Michael Page 13"97. Irene Pusterla si conferma su misure che potrebbero regalarle la finale mondiale: 6,55 con 0,4. 
  • Ungheria: i 400 li ha vinti il campione d'europa Junior e fenomeno magiaro Marcell Deak Nagy (ricordate? 45"42 a Tallin e vittoria davanti, tra gli altri ai nostri Tricca-Lorenzi). Per portarsi a casa il titolo nazionale gli è però bastato un ormai normale per lui 46"41. Bence Banhidi vince il lungo con 7,81, (ad Ostrava non era arrivato in finale con poco più di 7,40). Krisztian Torok spara il giavellotto a 78,51; nel martello femminile personale per Eva Orban: 70,71. Nel disco Zoltan Kovago ottiene 67,17, e per Nicola Vizzoni arriva un'altra notizia preoccupante: 80,63 e record stagionale per Krisztian Pars
  • Danimarca: Nicklas Hyde vince i 400 in 46"85 e i 200 in 21"48. Nell'asta femminile Cathrine Larsaasen arriva fino a 4,40 metri (PB). 1'49"36 per Andreas Bube sugli 800, ma quest'anno ha corso in 1'46"10. Nel triplo Anders Moeller arriva fino a 16,77 con 0,6, cioè il personale a 34 anni suonati. 
  • Slovenia: grande spolverata per Matic Osovnikar, 10"30 sui 100 con 1,9 e primato stagionale (tempo corso anche in batteria ma con 1,5 di vento: probabilmente tentava il minimo per Daegu... fallito) E' comunque un tizio che è sceso 10 volte sotto i 10"20 ma soprattutto l'ultimo bianco ad essere apparso ad una finale tra mondiali e olimpiadi: successe ad Osaka nel 2007. A 2 centesimi gli arriva Gregor Kokalovic, 10"32. 78,55 per Matija Kranjic nel giavellotto (nel 2011 79,72); 49"88 sui 400hs per Brent Larue (49"77 nel 2011). Bordata a 76,38 per Primoz Kosmus nel martello (uno degli avversari di Vizzoni a Daegu). 24"72 sui 200 per la 51enne Merlene Ottey, che è semplicemente il record del mondo master W50. Il precedente era un 25"65 stabilito a Riccione nel 2007 dalla portoricana Maria Lande Mathieu. Tina Sutej arriva a 4,50 nell'asta (4,61 ad Athens) e 62,33 nel giavellotto da parte di Martina Ratej
  • Serbia: a guardarla da lontano l'atletica serba sembra essere messa peggio di quella di una regione italiana qualsiasi. Assente Goran Nava nei 1500 (che avrebbe vinto correndo all'indietro) non tramonta mai l'asticella sui ritti di Dragutin Topic, classe 1971 (40 anni, un titolo mondiale indoor e un paio di allori europei, il primo dei quali, per chi se lo ricorda, all'edizione del 1990 a Spalato, 21 anni fa): 2,24 per lui. Un attimo, questo è il record del mondo master M40. Il precedente era il 2,15 di Dalton Grant ad Albertville nel 2008. Nel peso un atleta oltre i 20 (sarebbe una notizia da prima pagina in Italia): 20,21 di Asmir Kolasinac. Nel triplo 14,19 per la 34enne Bilijana Mitrovic in Topic (la moglie di Dragutin?) che ha un 14,56 risalente al 2009 come PB. 6,39 nel lungo per Ivana Spanovic (classe 1990 e 6,78 l'anno scorso), seconda ad Ostrava agli Euro-Under-23 con 6,74 ventoso e soprattutto campionessa mondiale junior nel 2008. 

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