15/08/11

Due in meno (Mullings e Rodgers), uno in più: Thompson 9"85

Nemmeno il tempo di rimanere allibiti dalle cancellazioni eccellenti ai prossimi mondiali di Daegu (due possibili-probabili finalisti come Steve Mullings e Mile Rodgers) che subito si mette in evidenza un altro sprinter, ancora di estrazione caraibica: Richard Thompson. Due giorni fa, sulla pista di Port of Spain, Trinidad & Tobago, Richard sciabola un incredibile 9"85, che è un pezzettino di storia atletica dello sprint, indubbiamente. 46° crono di sempre, performer, che eguaglia gente come Justin Gatlin, uno degli sfidanti epocali di Carl Lewis, Leroy Burrell, la meteora Olusoji Fasuba, e uno degli sprinter del momento: proprio quel Mike Rodgers che rischia di non accovacciarsi sui blocchi nelle batterie dei mondiali per essere stato beccato con degli stimolanti nelle urine (e non certo per minzionare meglio). E così, via due, dentro uno: anzi, dentro due, perchè il sostituto di Steve Mullings è quel Nesta Carter che l'anno scorso a Rieti carbonizzava la pista in 9"78, quarto uomo della storia dei 100 metri. La finale a questo punto potrebbe vedere 4 giamaicani, Dix, Gatlin, Thompson e Lemaitre. Alla somma di 8, toglietene uno per le più disperate motivazioni (false partenze, tremarella, crisi amorose) e potremmo comunque già avere un bel quadretto d'insieme di quella che è la gara più attesa dei mondiali. 
Tornando a Thompson, faccio alcune considerazioni. La prima è che ha ottenuto il suo personale migliorandolo di 4 centesimi. Aveva infatti il famoso 9"89 corso nella finale olimpica di Pechino dove conquistò l'argento arrivando comunque... primo, nella gara riservata agli umani. Quindi non proprio l'ultimo dei moikani. 8 le volte in cui è sceso sotto i 10", l'ultima delle quali risale a due anni fa, nella finale dei 100 metri ai mondiali di Berlino, dove giunse 5° con 9"93. C'è da dire che Thompson riesce ad essere sempre performante nelle occasioni che contano (finali mondiali e olimpiche), e questo dovrà essere tenuto presente da tutti coloro che vogliono vincere medaglie (perchè no, a questo punto anche dall'oro in giù) a Daegu. Altro aspetto: Thompson ottiene il record nazionale di Trinidad: cancellato il 9"86 di Ato Boldon, che cozzò contro questo tempo addirittura in 4 circostanze prima di ritirarsi. 
Infine, guardando i risultati della gara di Port of Spain, si evidenziano alcune cose molto interessanti: Trinidad & Tobago potrebbe essere la formazione alternativa a Giamaica e USA nelle staffette veloci: infatti dietro a Thompson si è piazzato Keston Bledman (figlioccio di Braumann e compagno di allenamento di Tyson Gay), con 10"06 (quest'anno 9"93 a Clermont, Florida). Terzo il "vecchio" Aaron Armstrong (34 anni e 10"07), e vicinissimo al proprio PB di 10"03. Solo quarto Marc Burns, con 10"09 (finalista ai mondiali di Berlino, Osaka, Helsinki e alle Olimpiadi di Pechino). Poi Callender 10"12 e Darrel Brown 10"13. Quest'ultimo fenomeno di incredibile precocità che all'età di 18 anni, dopo aver strabiliato nelle categorie allievi e junior (10"09 all'età di 17 anni), nel 2003 arrivò secondo ai mondiali di Parigi Saint Denis con 10"08 ad un solo centesimo dal vincitore Kim Collins in una gara che col senno di poi fu riscritta (squalificati Tim Montgomery e Dwain Chambers per doping). Gara comunque molto veloce, quella di PoS: 2 record personali, e 4 record stagionali. 
Per concludere: nella gara femminili dei 100 metri, tale Semoy Hackett con il vento contrario di 2,2 avrebbe corso in 11"00: se non è sbagliato il dato del vento, un altro fenomeno caraibico. Nei 200 maschili, Rondell Sorrillo con 1,6 corre in 20"16, che stando alla scarsa attenzione nella specialità durante il 2011, rischia di essere tempo da finale mondiale, a pochissimo dal discorso medaglie (occhio a Dix: ricordate questo mantra). 6° tempo mondiale dell'anno, ma Steve Mullings è fuori per i noti motivi, Rakieem Salaam non ha passato le forche dei trials americani, Nickel Ashmeade non ha la forma di maggio... occhio a Sorrillo quindi. 

4 commenti:

  1. personalemnte osservando bene i risultati di questa gara e l'andamento della stagione dei velocisti citati mi viene in mente una localita' famosa all'autore dell'articolo: MISTERBIANCO... ma nessuno se ne rende conto? se un italiano in una gara corre 2 decimi in meno dell'andamento della stagione viene giu' il finimondo, se lo fa Richard Thompson (grande campione, nessuno lo mette in dubbio) titoli e articoli. Ma caspita, ma guardatevi la media stagionale di Semoy Hackett su all-athletics.. e questo non sarebbe un caso MISTERBIANCO oltreoceano???

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  2. marc burns :

    16.04.2011 Auburn War Eagle Invitational USA 10.45 +1.4
    16.04.2011 Auburn War Eagle Invitational USA 10.49 +1.2
    15.05.2011 Belém GP Caixa Governo do Pará 10.38 +0.6
    18.05.2011 Uberlandia Grande Prêmio Caixa Sesi de Atletismo 10.54
    22.05.2011 Sao Paulo GP Internacional CAIXA BRA 10.30 +2.0
    26.05.2011 Rio de Janeiro Grande Premio Brasil Caixa 10.61 0.0
    11.06.2011 New York adidas Grand Prix USA 10.56 -1.5
    13.07.2011 Rethymno Vardinogianneia GRE 10.27 +2.8
    17.07.2011 Padova Meeting Internazionale ITA 10.38 -1.6
    19.07.2011 Lignano Sabbiadoro Meeting Sport Solidarietà ITA 10.33 -0.1
    24.07.2011 Lapinlahti Savo Games FIN 10.46 +0.5
    13.08.2011 Port of Spain Trinidad & Tobago Ch. TRI 10.18 +0.8
    13.08.2011 Port of Spain Trinidad & Tobago Ch. TRI 10.09 +1.0

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  3. Giusto.
    Io posso darti solo due chiavi di interpretazione:
    1- i top sprinter si calibrano sui due appuntamenti più importanti dell'anno: trials e mondiali/olimpiadi. Può essere che migliorino verso i due appuntamenti che interessano.
    2- comunque i risultati di Misterbianco sono in un contesto diverso, perchè non sono il campionato nazionale che vale come trials, ma un meeting provinciale seminascosto.

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  4. vero. ma e' altresì vero che se la nostra federazione continua ad organizzare i campionati nazionali a giugno in piste come quella di Torino, non si vedranno mai risultati da Misterbianco. e' un gatto che si morde la coda. Ma e' altresì vero che nella gara in questione qualcosa non torna. Va bene la programmazione ma bisogna essere anche un pochino obbiettivi. Se ti fai l'analisi dell'andamento stagionale di ogni singolo atleta (all-athletics) noterai come ci sia un divario notevole che si discosta di troppo dalla media stagionale. E ripeto: se fosse successa una cosa simile in Italia sarebbe venuto giu' il finimondo. Dunque, qualcosa non mi torna.

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