05/08/11

Il caso di Doping in Lombardia: una leggerezza per curare un'allergia?

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Sono stato appena contattato da un amico circa la notizia della positività del velocista Frassini ai c.d.s. di Saronno. Giustamente, per dovere di replica, sembrerebbe che lo stesso soffrisse (e soffra tutt'ora, ritengo) di una forma di allergia per la quale gli sarebbe stato prescritto come medicinale il "Reactine" (molte malattie delle vie aeree sono curate tramite stimolanti) rimanendo all'oscuro sull'eventuale presenza di sostanze proibite. Sembrerebbe inoltre che, all'atto del controllo antidoping, non abbia esibito il certificato medico del quale sarebbe stato in possesso ma che lo abbia comunque fatto presente all'atto degli esami (evidentemente lo presenterà per essere scagionato da questa accusa). Da qui la squalifica mite richiesta dalla Procura Antidoping di soli due mesi. Dopo una ricerca su internet si può anche notare come anche tra i medici non si sappia come il Reactine contenga effettivamente sostanze dopanti (uno di questi avrebbe dichiarato ad un forumista di un sito di un altro sport, che non sarebbe assolutamente doping). Tutto questo per dovere di cronaca, in attesa che si svolga il procedimento davanti al Tribunale sportivo che potrebbe anche archiviare il caso se le prove addotte saranno convincenti.  

1 commento:

  1. il reactine e' un medicinale usato principalmente per curare i sintomi delle allergie primaverili. Contiene un antistaminico di ultima generazione e la pseudoefedrina ( decongestionante della mucosa nasale). quest'ultima, una volta metabolizzata, viene espulsa dal nostro corpo sottoforma di metabolita catina. il problema concreto in questo caso e' che fino a l'anno scorso la pseudoefedrina era inserita nelle sostanze monitorate (si poteva utilizzare e nel contempo vi era in corso un analisi dalla wada, agenzia mondiale antidoping, per verificare la percentuale d'utilizzo negli atleti testati); dopo l'inserimento nella lista delle soutane vietate, e' stata fatta in Italia poca chiarezza, nel senso che troppi atleti, di livello e non, non erano a conoscenza di questo cambiamento. Ricordo inoltre che in Italia il ministero della salute obbliga le case farmaceutiche a porre sulla convezione il bollo DOPING in rosso (nel caso il medicinale contenga qualche principio attivo inserito nella lista delle sostanze illecite). obbligo non previsto dal codice Wada, grandissima contraddizione. Il Reactine non ha questo bollo.

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