30/08/11

Daegu '11: nei 100 Carmelita Jet-Jeter su VCB

La finale dei 100 femminili mette di fronte il meglio dello sprint del 2011: addirittura le prime 7 delle classifiche mondiali più la nigeriana Blessing Okagbare, che toglie il posto, paradossalmente, ad un'altra nigeriana, la Osayomi. Meglio di così, no? Riparata quindi la pestilenza dei 100 maschili, dove il volo verso il basso è avvenuto senza rete e pure dal terzo piano. A proposito: nel frattempo, come ho avuto modo di scrivere su facebook, la macchina del fango su Bolt si olia di un parere che chissà per quale astruso motivo viene raccolto da un quotidiano nazionale. Carlo Vittori infatti sostiene la tesi complottistica:  Bolt sarebbe stato così pirla da essersi tolto dalla gara da solo per avere... più visibilità. Incedibile. Follia pura: la vera domanda è come sia possibile che vengano raccolte simili castronerie da quotidiani nazionali? Sono boutade (sempre esistite) che vengono raccontate al bar, tra amici, con la speranza che gli amici non le vadano a raccontarle in giro. Ma come? Il Vittori che conta i millimetri dei passi (che ci crediate o meno ne ha avute pure per Bolt...) non ha visto la mossa di Blake al fianco di Bolt che ha innestato la miccia neuronale di Usain? 

Vabbè, lasciamo perdere. Torniamo alla finale dei 100. Cammmmela Jet-Jeter era la donna da battere, indubbiamente. Unica sconfitta patita in un anno di gare, quella di maggio al meeting di Shangai, indovinate da parte di chi? Da VCB, Veronica Campbell Brown: 10"92 a 10"95. Poi un totale di 13 vittorie e quel secondo posto. 8 volte sotto gli 11", con il 10"70 di Eugene a svettare nella stagione (con 2,0 di vento). L'avversaria di Jet-Jeter non poteva che essere quindi VCB, per la vittoria diretta, anche se dopo due mesi fenomenali (maggio e giugno) a luglio ha cominciato a battere un pò in testa: a Parigi è arrivata la prima sconfitta da parte della trinidegna Kelly Ann Baptiste (proprio lei!) e poi dalla pallottola Shelly Ann Fraser in semifinale: 11"03 a 11"06. Questa sconfitta sarà quella che le porterà più svantaggi, relegandola all'ottava corsia in finale, per l'insensatezza delle tre semifinali. 

Proprio la Fraser, campionessa mondiale e olimpica uscente, praticamente era rimasta assente per tutta la stagione lasciando intendere un suo disimpegno pre-olimpico. Dopo le legnate prese a Eugene, all'esordio (10"95 con 2,0 ma quarta), si è ripresentata in pista solo a Lignano Sabbiadoro, che non è propriamente lo Stadio Saint Denis: 11"11. Quindi il meeting del Crystal Palace a Londra, con un 11"10 (in condizioni non certo ideali) che di fatto non le attribuivano nè la pole position, nè la prima fila ai mondiali. Da non dimenticare Kerron Stewart (seconda sia a Berlino che a Pechino), ma che quest'anno non aveva mai impressionato. Non era la sua stagione. E... la già citata Kelly Ann Baptiste, che senza godere dei pronostici aveva già messo dietro quanto meno VCB. 

Carrellata sulle partenti, e Shelly Ann Fraser mostra il suo smagliante sorriso (un inno alla gioia). VCB viene emarginata in ottava corsia, mentre Cammmela Jet sembra molto sicura di sè. Sparo. Shelly Ann dal basso delle sue leve, si produce in un tripudio di appoggi radissimi e scatta in testa, dopo che lo starter, memore dell'Armageddon suscitato con l'esclusione di Bolt, non aspetta nemmeno che le sprinter si portino sul pronti. Shelly non produce però la stessa accelerazione vista a Pechino o a Berlino, e la Jet l'ha a portata di braccio. Senza dover fare come Robles, Carmelita la supera in tromba quando l'inopinato overstriding della jamaicana sopraggiunge inesorabile ai 60. A quel punto sembra quasi che la Fraser si butti sul traguardo a 40 metri dalla fine, con tutto il male che può succedere concludendo così. E così si assiste ad una caduta verticale della velocità. La Jeter (pronunciata Giter) ormai è oltre a tutto, campionessa mondiale per distacco. Dall'ottava rinviene però come un missile la Campbell-Brown, che ha doti più marcate di resistenza alla velocità, e si intromette nella foto di fine anno delle liceali, proprio davanti alle altre: seconda in 10"97. Ennesima medaglia in un campionato internazionale, sulla scia di Merlene Ottey (che però titolo olimpici o mondiali individuali non ne ha mai vinti). Terza? Kelly-Ann Baptiste! Fulminata di un solo centesimo la Fraser: 10"98 a 10"99! Non pervenuta Kerron Stewart e rialzatasi Mershevet Myers, mesta ultima. Così bel settimo posto per Ivet Lalova

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