24/02/13

Dal Molition irrompe nel mondo del subumano: 7"59

Tra tutte le cose che son successe oggi, e per le quali al momento non ho ancora messo mano essendomi preso un giorno sabbatico, non potevo esimermi dal Dal Molition Tribute, avendo lo stesso finalmente varcato la Porta di Dite dei 7"60 sui 60hs ed essendo così entrato a due piedi negli inferi di questa specialità dove c'è stato un solo unico ed imitabile Demone: Colin The Devil Jackson, che sui 60hs era una specie di iradiddio avanti 20 anni rispetto alle vittime sacrificali di cui si sfamò per un decennio, avvolgendo gli ostacoli come cellophane. Senza voler necessariamente finire nel XXXIV canto dell'Inferno, dove risiede il Colin luciferino, Paolo Dal Molition entra accompagnato da Virgilio Abate (presente alla gara) un paio di gironi più in alto, tra il 7"60 e il 7"50.  Il suo tempo ottenuto a Metz questa sera è clamoroso fino ad un certo punto, viste le premesse delle ultime settimane, ovvero un 7"59 che è secondo nella storia dell'atletismo italiano al solo 7"57 di Emanuele Abate ottenuto a Magglingen l'anno scorso (di cui sono stato pure testimone). 7"59 l'aveva corso ancora Abate a Karlsruhe, quindi i tempi azzurri sotto i 7"60 sono ormai 3. Battuto in finale da parte di Paolone il polacco Bochenek (13"44 di personale outdoor), Emanuele Abate (7"74 e 7"75). Quarto il francese Martinot Lagarde (il fratello debole di Pascal, 7"53 quest'anno). E ora gli europei, dove Paolo parte dalla sesta posizione ma dove Shubenkov a parte, sembrano davvero tutti a portata. 

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