Questa una piccola personale carrellata sullo stato di forma di possibili o probabili azzurri, che nei prossimi due mesi dovranno affrontare Europei e Olimpiadi. Naturalmente sono valutazioni personali, frutto della mera valutazione del risultato di una gara o di uno scontro diretto o indiretto, che rimangono qui dentro e che per questo non hanno alcuna valenza. Insomma, non sono io il CT, non preoccupiamoci. I nominativi sono in rigoroso ordine alfabetico. Naturalmente altri avranno altre visioni, altre considerazioni...
- Abate Emanuele: che dire ancora? Si è detto e scritto ormai di tutto...
- Amidei Martina: è l'esplosione definitiva di una stellina. 11"42 al meeting di Torino. Ora si è conquistata la pole position delle sprinters italiane.
- Audrey Alloh: tanto tuonò che piovve. Finalmente l'agognato minimo per Helsinki a Savona: 11"43, record personale con 1,8 di vento a favore, dopo aver fatto a testate caparbiamente con i tempi appena sotto gli 11"50, ma mai abbastanza per atterrare all'aeroporto Vantaa di Helsinki con un posto singolo. La 4x100 azzurra inizia a definirsi: due quasi certe (Amidei e Alloh), servono le altre, anche se Gloria Hooper...
- Tamara Apostolico: a Praga 58,35, terza prestazione di sempre, in quella che indubbiamente è la sua stagione migliore. Al momento la Apostolico vanta ll minimo B per Londra centrato al centimetro. Probabilmente una finale continentale potrebbe darle l'accesso alle olimpiadi.
- Giulia Arcioni : a Savona centra l'ennesimo personale che completa la metamorfosi: 53"32, a 6 cent dalla Bonfanti, a 31 dalla Spacca, ma davanti alla Milani. Come dire... sempre in ottica mile-relay, se la gioca proprio con la Bonfanti per la partecipazione a Helsinki.
- Chiara Bazzoni: clamorosa gara a Savona, con PB sfiorato a 52"80 (vanta un 52"72) minimo per Helsinki centrato al millesimo, e battuta anche una diretta avversaria, Enrica Spacca. Terza volta sotto i 53" e posta una pietra d'angolo sulla staffetta 4x400. Secondo la piccola apps di All-Athletics le sfide Spacca-Bazzoni adesso vedono il vantaggio assottigliato sui 400, anche se ancora consistente: 8 a 2 (ma di sicuro non hanno i dati di tutte le gare). L'ultima sconfitta inflitta alla Spacca risaliva ai Campionati Italiani di Grosseto del 2010.
- Giordano Benedetti: ha cambiato marcia, ma fallendo di pochissimi centesimi e per due volte consecutive il minimo per gli Europei. Prima 1'47"35 a Torino, poi 1'47"03 a Caprino... soli 3 centesimi. E adesso forse un'ultima cartuccia da qualche parte per togliere quel battito di ciglia.
- Elena Maria Bonfanti : altra limatona al proprio personale a Savona: 53"26. 26 centesimi in meno di quanto fatto rilevare ai CNU di Messina a fine maggio. Di fatto la quarta italiana del momento: impossibile non tenerne più conto in chiave staffetta, e di sicuro non è ancora finita...
- Micol Cattaneo: segna un punto a proprio favore nella eterna sfida verso Helsinki con Giulia Pennella. 13"13 a Torino e prestigioso terzo posto.
- Gentili Manuela: stagione ad alta intensità di prestazione, vista la rincorsa alla forma dovuta all'arcinoto infortunio di gennaio. 54"04 sui 400 di Savona, 3^ prestazione personale di sempre, a 34 cent dal PB. La ragazza davvero merita Londra.
- Daniele Greco: meraviglioso 17,47 a Potenza... ma in Basilicata la Fidal si vede non ha ancora scoperto il Sigma, tanto che l'informazione è solo a livello di pour parlè. O almeno, se qualcuno conosce come raggiungere il risultato... questa cosa mi fa incazzare: ma a cosa serve il Sigma se poi ogni regione e provincia fa come gli pare? Qualcuno mette i file pdf, qualcuno file excel, altri aggiornano dopo settimane. Siamo proprio in Italia... Comunque, grandissimo Greco all'esordio. Protagonista sin dai primi salti stagionali, visto che piazza la seconda prestazione italiana di sempre outdoor, dopo il 17,60 di Fabrizio Donato in quella leggendaria notte all'Arena di Milano, dove Paolo Camossi lo precedette col record italiano a 17,45. 4^ volta per lui sopra i 17. E ora la quiete prima della tempesta olimpica.
- Libania Grenot: grandissima prova a Clermont, in Florida: 50"92 sui 400, dopo il pazzesco 200 velocissimo e ventoso in 22"45. Ci siamo... si è capito che il 52" fatto registrare ad Ostrava era figlio di Jet Leg. 7^ prestazione italiana di sempre (e tutte e 7 sono sue) e 7^ volta sotto i 51". Tempo non molto lontano da un possibile pass per una finale olimpica... in crescita.
- Gloria Hooper: inesorabile arriva il miglioramento per la veneta sui 200: 23"45 a Caprino Veronese con vento praticamente nullo. Aveva 23"61 e questo tempo la proietta in una nuova dimensione: forse la sola Caravelli può fare meglio... uno spunto in avanti per la staffetta di Helsinki, indubbiamente.
- Simona La Mantia: finalmente una gara degna del suo nome a Torino: 14,29. Minimo B confermato che gli consolida l'A già ottenuto.
- Davide Manenti: potente 20"76 e finalmente il tempone che fa una carriera. Dritto-dritto ad Helsinki.
- Diego Marani: 20"85 altro gran tempone. Peccato che manchi l'aggancio al minimo.
- Christian Obrist: dopo l'incoraggiante 1500, arriva un ancor più probante 800 a Caprino per l'altoatesino. 1'47"95... peccato che lo stato di forma arrivi troppo a ridosso delle deadline.
- Marco Najibe Salami: 3'41"08 a Praga, secondo tempo personale di sempre, a pochissimi cent dal PB (3'40"93) stabilito quest'anno. Sicuramente la miglior stagione per il mantovano. Manca ancora un secondo per il minimo per Helsinki... serve la gara giusta col treno giusto.
Chi staziona...
- Filippo Campioli: è l'unico che si salva a Torino della nutrita schiera di jumpers italici. 2,20. Per andare in Europa gli sarebbe servito 2,28 ed indoor è riuscito a saltare "solo" 2,27. Ora mancano pochi giorni per saltare quell'unico centimetro.
- Leonardo Capotosti: continua il bombardamento a tappeto su tempi ancora troppo vicini al 51" (50"83 ad Osimo), quando purtroppo servirebbe un bel 50"00 per andare ad Helsinki. Per ora la consolazione di aver la meglio su Giacomo Panizza. C'è di buono che è vicinissimo al suo PB di 50"49.
- Simone Collio: 10"32 (0,6) e 10"29 (0,2) a Osimo, ovvero due cent in più di quanto corso a Ginevra. Poco più di un decimo dal minimo olimpico, e la certificazione di conformità ai campionati europei. Magari il minimo arriva direttamente ad Helsinki...
- Giulia Pennella: nonostante abbia il vantaggio di un centesimo sul SB rispetto a Micol Cattaneo (e stante la presenza ancora non confermata di Veronica Borsi a Helsinki) il 13"20 di Osimo è un punto a favore della lombarda, che invece ha telefonato un 13"13.
- Fabrizio Schembri: 16,84 a Savona, che è ampiamente il minimo per Helsinki... per ora terzo incomodo dopo Daniele Greco, e l'ancora assente Fabrizio Donato (che fine ha fatto? Siamo già a metà giugno...). Ma quest'anno, ricordo, ha già saltato 16,97 a Busto Arsizio, e gli servirà comunque 17,20 per andare a Londra, visto che i due predetti Donato&Greco, il minimo l'hanno già in saccoccia.
- Maria Enrica Spacca: probabilmente le manca ancora qualche cosa rispetto alle indoor, dove era arrivata ad un pazzesco 53"00. A Savona il miglior tempo dell'anno, 53"01, ma la sconfitta dalla Bazzoni che nelle alchimie della mile-relay la mettono adesso al terzo posto, dietro Grenot-Bazzoni. Nei 200 si erano viste ottime cose, impressione che da parte sua vedremo grandi numeri.
- Michele Tricca: mi aspetto un sub-46" primo o poi. Per ora rimane ancorato a 46"5: 46"59 nel "suo" meeting dopo una condotta (raccontano) inizialmente scatenata.
- Alessia Trost: 1,89 al meeting di Torino. La conferma ad alti livelli. Misura che le potrebbe valere la finale di Helsinki (minimo a 1,92 già conseguito a maggio).
- Marco Vistalli: 46"23 a Torino. 23 centesimi dal minimo per la Finlandia, che a meno di gare dell'ultimo giorno (deadline che scade il 17 giugno) vedrà grazie alla staffetta del miglio.
Chi scende...
- Bordignon Laura: sarà per caso l'esplosione della Apostolico ad averne bagnato le polveri. A Savona la gittata delle fucilate di disco, è troppo corta: 53,78. Quest'anno un SB di 56,62 che non le consente di andare nemmeno ad Helsinki, lei che è stata l'unica portabandiera di questa specialità per anni. Serve una sterzata per accompagnare la Apostolico.
- Fabio Cerutti: due brutte prestazioni nel giro di pochi giorni. Ad Oslo nonostante un miliardino di persone abbiano visto quella gara, non ha trovato i giusti stimoli, chiudendo anonimamente in 10"52. Quindi i 10"51 e 10"50 (in finale) di Praga con vento nullo, che seguiva il 10"31 in batteria di Bellinzona, che lasciava sperare in un'evoluzione performativa. Per ora non è stata così e manca poco per il primo appuntamento, gli Europei: 10"28 il tempo necessario.
- Silvano Chesani: al meeting Torino addirittura 16 centimetri in meno di quanto saltato a livello indoor: 2,15. Ma sembra che le condizioni della pedana fossero proibitive. Davvero un pessimo periodo per lui, che il minimo olimpico già ce l'avrebbe, ma che dovrebbe trovare una gara in cui ritornare su misure sopra i 2,25.
- Roberto Donati: dopo la grande prestazione di Gavardo (la ridiscesa sotto i 10"50 e la contestuale convocazione per le staffette al Golden Gala) il ritorno sopra quella cifra ad Osimo: 10"57 con 1,5.
- Ilenia Draisci: 11"81 a Osimo con 1,2 di vento a favore. Servirà adesso correre adesso sotto gli 11"60 per ambire a far parte della staffetta veloce. A Torino aveva corso invece in 11"66.
- Raffaella Lamera: 1,80 al meeting di Torino. Quest'anno non è una grandissima stagione per la bergamasca all'aperto.
- Marta Milani: scende... ma solo perchè tutte le altre quattrocentiste hanno preso l'ascensore. La crisalide degli 800 deve ancora sbocciare, mentre il ritorno sui 400 si rivela adesso molto difficoltoso. La gara di Savona (54"31) sembrava un vero e proprio Trials per stabilire le gerarchie staffettistiche, e Marta ne uscita sì con il SB, ma troppo lontana dalle altre. Ora Helsinki ha davvero una sola strada, ovvero gli 800, e mancano solo pochi giorni all'ottenimento del minimo. Se invece parliamo solo degli 800 (vista a Torino), direi stazionaria. Peccato adesso stalli poco sopra i 2'02": servirebbe magari il minimo per sbloccarla definitivamente.
- Giacomo Panizza: ancora un pò lontano dal miglior stato di forma. Quest'anno non è infatti ancora sceso sotto i 51" (un 51"03). A Osimo 51"21.
- Chiara Rosa: 18,06 al meeting di Torino. Nonostante sia lanciatrice di prima fascia, ancora non convince con continuità.
- Silvia Salis: per fortuna c'è stato quel 70,20 di febbraio, altrimenti Silvia Salis non avrebbe ancora il minimo per Helsinki. A Savona il martello si inerba a 67,60, miglior lancio nella stagione outdoor.
Per ora in panchina... ma chi lo sa?
- Fatto avvenuto a Savona, come la terza prestazione di sempre per Federico Apolloni nel lancio del disco: 59,00.
- Mario Brigida, dopo il pimpante esordio stagionale, si riporta sopra i 10"50 sempre ad Osimo: 10"51 e 10"60 a Osimo... Mario, ma proprio da Checcucci dovevi farti battere?
- Clelia Calcagno: pensavo che questa fosse la stagione dell'esplosione, dopo l'incredibile 2011 (53"90 a luglio dell'anno scorso), mentre per ora la ragazza sta stallando appena sotto i 55". che ci crediate o meno, 3 volte consecutive (o quasi) 54"97. Rivedibile.
- Si rivede a discreti livelli Maurizio Checcucci: 10"52 e 10"48 a Osimo.
- Per ora in panchina ci metto Maria Benedicta Chigbolu, che a Savona, nell'improvvisato trials per i 400, sciabola un 53"51 che la pone al 6° posto italiano dell'anno. Ma attenzione... vi dico la verità: secondo me la ragazza ci fa una sorpresa ai campionati italiani. Ho questa sensazione.
- Paolo Dal Soglio, a 42 anni, riesce ancora ad impressionare e mettere tra te e il resto del Paese che lancia a decimetri luce: 19,10.
- Eleonora D'Elicio: ottimo il 13,60 del nuovo PB a Torino.
- Dodoni Marco 17,72 a Caprino nel lancio del peso.
- Finalmente Hassane Fofana, una delle promesse ostacoliste azzurre, apre un varco nel muro dei 14"00 sui 110hs a Savona: 13"99 con 0.9 a favore.
- Giovanni Galbieri 10"59 con 0,3 a Caprino Veronese.
- Julaika Nicoletti sempre più vicina a Chiara Rosa... con continuinità: 17,00 al meeting di Torino.
- Elisa Palmieri 65,80 a Savona nel lancio del martello.
- Stefano Tedesco: 13"86 a Torino. Non male... poi 13"99 a Caprino.
- Elena Vallortigara: 1,75 al meeting di Torino. Ma quest'anno non ha superato gli 1,82. Ecco, questo dovrebbe essere il compito di una Federazione. Andare a prendersi i talenti cristallini e chiedere cosa c'è che non vada, e poi aiutarli a ritrovare la strada giusta.
propongo JET LEG come nuovo soprannome di Libania ;-)
RispondiEliminaE' possibile che Marani, come Bencosme e Albertazzi, possa essere convocato per gli Europei, visto che la fidal "si riserva di valutare eventuali nati dal '90 in poi in possesso del solo minimo EAA"... sono infatti tutti e tre molto vicini al minimo fidal (poi si puo' essere piu' o meno d'accordo su questo criterio che fa distinzioni in base all'eta')
RispondiEliminaSara' interessante vedere se Manenti e Marani faranno parte del sestetto della staffetta oppure convocheranno ugualmente altri sei atleti (Collio, Di Gregorio, Riparelli, Cerutti, Tumi, Donati o Checcucci)
La Bordignon ha comunque realizzato il minimo per gli Europei, superando i 58 metri a Tarquinia... e' la stessa localita' dove c'e' stato il 64 metri di Faloci quindi una specie di pedana magica, i cui risultati poi puntualmente non vengono confermati