27/06/12

Europei di Atletica I: luci e ombre azzurre a Helsinki

Vistalli - G. Colombo/Fidal
Il mio articolo sibillino di ieri sera trova le prime conferme dalle rapaci e velocissime dichiarazioni di Marco Vistalli, nel dopo-gara: evidentemente qualche cosa non va là dentro, in Casa Italia, e porca vacca, gira che ti rigira, si parla ormai da anni sempre dello stesso ambiente. Vistalli si dimostra uno con le palle, indubbiamente. Ma io mi domando se qualcuno (magari Uguagliati... perchè no? O gli piace solo guardare?) ha le il coraggio da prendere questi soggetti e dirgli che quella maglia azzurra non è solo "loro", ma di tutti. Al massimo gliela regalino, con lo zainetto dell'Asics, e li rimandino qui da noi, a immergersi fino all'attaccatura dei capelli in un bagno di umiltà e senso della squadra.

Ora, non so se conti qualche cosa, ma solo dopo la prima giornata l'Italia della velocità di Filippo Di Mulo vede 5 velocisti su 6 uscire prima della finale, e il sesto ripescato con l'ultimo tempo, ma forse godendo di qualche cambio in meno effettuato nell'ultima settimana di raduno. Il leit-motiv è sempre lo stesso: com'è possibile che i velocisti italiani non raggiungano mai il top della propria forma in coincidenza con l'avvenimento più importante della stagione? Spero per non aver provato troppi cambi nel raduno pre-Helsinki. 

La prima ad esordire per l'Italia l'europeo è Tiziana Amidei la cui esperienza dura solo 11 secondi e 60 centesimi, ovvero il tempo ottenuto in batteria. Finito qui, almeno per quanto riguarda la gara individuale. Ma a dire il vero non è che sia poi tanto male, anzi, come crono, visto che è il suo 3° di sempre, anche se a 18 cent dal PB corso a Torino. Serviva correre in 11"53, ovvero sciabolare una prestazione all'altezza delle proprie migliori due prestazioni. C'è la staffetta, comunque. Più solida e costante invece Audrey Alloh, che se non altro ha piazzato l'ennesimo risultato a cavallo dell'11"50: in 11"53 in batteria, ultima delle qualificate per la semifinale. Poi in semifinale poi concluderà in 11"51, addirittura con +2,0, 8^ della seconda run. L'Italia sprintistica femminile, come quella maschile, è ancora ai margini dello sprint europeo, benchè vi siano i primi timidi cenni di risveglio. L'11"51 è l'ottavo tempo personale dell'anno. Una riflessione dovrebbe imporsi. 

Tra gli uomini in finale ci va il solo Simone Collio, guarito istantaneamente da un problema al flessore. Evidentemente prendersela col mondo lo stimola. Meglio così, per lui. 10"30 in semifinale e settimo tempo per il lancio finale di domani. Si spiaggiano in semifinale pancia all'aria invece Fabio Cerutti e Jacques Riparelli: il primo dopo una batteria in 10"36 (con 1,4), stecca la semifinale: 10"50. Ancora il 10"5x, che sta costellando diverse delle sue prestazioni. Meglio, ma non a sufficienza per raggiungere la finale, Jacques Riparelli: 10"42 (con 0,4) e poi 10"33, ovvero tre soli centesimi dall'accesso all'ultimo atto. Se non altro Pippo Di Mulo sarà costretto a schierarlo in staffetta. 

Bencosme De Leon ne combina una più di bertoldo smentendomi clamorosamente (l'avevo inserito nelle possibili sorprese... e in senso negativo c'è finito davvero). Stando ai report interessati, il metronomo si inceppa davanti alla seconda barriera, e l'armonia della velocità di crociera subisce un violento scossone negativo. Quindi riaccelerazione, metronomo impazzito, e traguardo raggiunto nuotando nei marasmi dell'acido. E alla fine arriva pure la sentenza dei giudici finlandesi (ci sarà un motivo perchè la Finlandia è il paese con il più alto tasso di suicidi), che lo squalificano così comele manciate di 400isti. Invasione di corsia da qualche parte dell'oval. Peccato perchè il livello era davvero mediocre e la possibilità di emergere era davvero elevata. E poi mi ha smentito, che è la cosa più grave. 

Nel triplo Simona La Mantia ricorre a tutti e 3 i salti per raggiungere la finale con il 10° risultato. 14,14. Non male, dopo tutto. Ma la finale era sicuramente l'unica opzione che le si prospettava. Sembra francamente di un'altra Galassia Olha Saladuha, che scende in pedana, piazza un 14,77 e se ne va. Chapeau. Comunque, ucraina a parte, le altre sono molto vicine, a meno si siano risparmiate.

Nei 400 passano in semifinale sia Marco Vistalli con 45"98, alla sua 11^ volta sotto i 46", che Lorenzo Valentini con 46"64 con il 18° tempo (su 24). Quest'ultimo risultato probabilmente inviso a qualcuno che sperava che si risparmiasse per la staffetta. Vistalli invece molto sicuro: la finale gli regalerebbe probabilmente molto più della... finale, guardando verso Londra. Nel dopo-gara, come già detto, magna laude per Vistalli, capace di rompere il clima omertoso che sembra ammantare l'ambiente. Secondo tempo di sempre, invece, per Valentini, che eguaglia il tempo al centesimo di Rieti di metà maggio, arrivando a soli 15 cent dal personale: dimostrazione di forza.

In finale ci finisce anche Zahra Bani, anche se attraverso un regalo della sorte che dovrebbe suggerirle di aumentare la gittata delle cannonate. 56,67 e dodicesimo posto utile per la finale. Delle grandi c'è solo la Obergfoll: un'occasione unica per ben apparire. Con una sessantina di metri, probabilmente si arriva tra le 5... le dispiacerebbe? 

Sfortunata, ma con lieto fine, Manuela Gentili, cui una fantozziana nuvola assolutamente inopinata, scarica proprio alla partenza della sua gara, l'ultima batteria dei 400hs, tutto quello che poteva scaricare, rischiando di spedirla a casa già alla prima uscita. 57"10 ma con 57"19 si era fuori. Tutto è bene quel che finisce bene. Domani partirà in prima corsia della prima semifinale. LE condizioni dovrebbero livellarsi per tutte. 

Inquietante batteria di Libania Grenot, che a questo punto ha un problema: il Jet Leg. Vola negli states, e... vola letteralmente. Viene in Europa, e la si vede vittima di prestazioni non certamente alla propria altezza. Nel dopo gara dirà che ha preso la gara forse un pò troppo sotto gamba. Un quarto posto in batteria non appare comunque un risultato voluto, mi è sembrato un pizzico rischioso. 53"09 appariva inoltre tempo "pericoloso". Per fortuna che poi il livello delle batterie si è schiacciato verso il basso, collocando la italo-cubana al 10° rango. Si aspetta quindi per domani l'appuntamento con chi, è indubbio, rientra nella ristretta cerchia di medagliabili azzurri. 53"26 per Maria Enrica Spacca, che si guadagna così la semifinale entrando come ultima della fila di 16. Ora però sarà necessario correre sui livelli del PB per ambire... ad una finale. Difficile vista da qui. Negativa invece l'esperienza di Chiara Bazzoni, uscita direttamente al primo turno con 53"92. Il peggior risultato dell'anno nella gara più importante, a più di 1" dal 52"80 di Savona. 

Coriacei i siepisti, entrambi in finale. Patrick Nasti con 8'34"08, mentre Yuri Floriani con 8'32"63. Sempre nel mezzofondo, 5° posto finale per Daniele Meucci sui 5000 (13'32"69) in un finale che dire concitato non rende per nulla l'idea. 6 centesimi dal bronzo, in una gara che ha chiarito che Mo Farah non è certo il tizio che si può portare a scampagnare fino all'ultimo giro. I keniani lo staranno studiando... 11° Stefano La Rosa (13'41"99), mentre addirittura finisce squalificato l'esordiente Maksym Obrubanskyy... poi su facebook ammetterà di essere in lacrime. Ma per cosa? Invasione di corsia sui 5000 scrivono sul sito della Fidal. In partenza... Di sicuro passerà alla storia per una squalifica mai sentita in vita mia. Ripeto: c'è un motivo per cui in Finlandia c'è il più alto tasso di suicidi. 

1 commento:

  1. mi sembra che i velocisti siano andati piu' o meno con nel resto della stagione. A Collio con un SB di appena 10.27 e' andata benissimo finire in finale. Riparelli e' andato solo 2 volte sotto i 10.30 e Cerutti sembra aver fatto un exploit con il minimo all'ultimo giorno.
    Le due ragazze non avevano grosse chances con personali sopra gli 11.40, anzi direi che un turno superato poteva essere l'obiettivo della vigilia
    I piu' bravi azzurri Vistalli e Nasti, specie quest'ultimo mai visto cosi' competitivo, e' stato l'unica a seguire i francesi
    Vistalli ora puo' puntare alla finale, e' nelle sue possibilita'

    La Gentili ha realizzato un tempo abbastanza alto, si' condizionato dall'acquazzone ma comunque anche le avversarie della sua batteria hanno avuto lo stesso problema...

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