16/06/12

Italiani Jun-Pro III: i 400 e gli 800

Michele Tricca
Junior uomini: una delle gare più attese, con quelli che rappresentano forse il vero domani della specialità. Una delle specialità (insieme agli ostacoli alti) che sta uscendo autonomamente dal pantano da Calendario Maya cui ci stanno portando i satrapi che conducono il governo dell'atletica nazionale. E sfida è stata, e, come vuole la tradizione, le sfide si fanno man versus man, lasciando il cronometro nella borsa. Michele Tricca ha dimostrato di avercene ancora un pizzico in più di tutti, vincendo una gara tiratissima. 46"77, davanti a Marco Lorenzi, 46"95 e dalla sorpresa Davide Re, 46"96. Per quest'ultimo un miglioramento di praticamente mezzo secondo, e l'ennesimo atleta sotto i 47". La base cresce, ora serve il fenomeno e di solito più aumenta la base statistica, più aumentano le possibilità di trovarsene uno tra i piedi. Stranamente Arese e la setta dei Presidenti Estinti (ovvero quelli che compongono a vari livelli l'intellighenzia Fidal) la pensa diversamente: diminuendo i tesserati, dovremmo trovarci pieni di campioni. Naif. C'è da dire, che Tricca dopo l'incredibile 2011 (culminato con un 46"09), lo si aspetta a tempi sub-46": ipotesi esosa? Marco Lorenzi, anche lui, è risulta un pò "imbastito" rispetto al 2011: il 46"95 è il suo primo sub-47" dell'anno. Detto di Re, sarà rimasto sicuramente un pò amareggiato (e chi non lo è stato, vincitori a parte?) Vito Incantalupo: 4° con 47"26, che rappresenta sempre il suo 3° tempo di sempre, a meno di un decimo dal PB: diciamo che non era calcolato l'exploit di Davide Re, in quella che è stata una gara a 4. 
Negli 800 la vittoria va a Jacopo Lahbi, in quella che vista dai risultati appare tanto una battaglia all'ultimo centimetro. 1'54"52 per Lahbi in una disfida di 800isti da 1'50"... passaggio lentissimo in 59"4 e poi al mio via, scatenate l'inferno. 55" il secondo 400 e per Lahbi un decimo meglio di Soufiane El Kabbouri, 3 meno di Joao Capistrano Mari Bussotti Neves Junior (!!) e 1"2 su Abdikadar. Quest'ultimo ancora un pò sottotono rispetto al 2011, non penso di dire un'eresia. Comunque, divagazione: i primi 4 sono tutti italiani di seconda generazione. Non ce n'è proprio: bisognerebbe capire se la differenza (un'enormità statistica, se consideriamo i tesserati di seconda generazione sul totale di italiani) sia da accreditare alla "voglia" di emergere, all'abnegazione nel far fatica o a caratteristiche fisiche genetiche. A me questa cosa, come scritto più volte, non fa che piacere. 
Junior femminili: Flavia Battaglia... ed è titolo, anche perché era la grande favorita. Nettissima la vittoria (7 decimi), anche se sulla carta la voragine con il resto delle 400iste italiche junior era ancor più profonda: del resto ha un PB di 54"55 stabilito meno di 2 settimane fa (17° tempo all-time junior, a pochi centesimi da un terzetto da brividi: Spacca-Milani-Spuri). Il 55"02 rientra quindi nella sua "normale amministrazione". Non avendo visto la gara le ipotesi sono 3: molto vento contro sul primo rettilineo (visti i tempi sul rettilineo); partenza a razzo per fare il tempone; gara "non stimolata". Negli 800 Irene Baldessari si aggiudica la coccarda tricolore penso abbastanza agilmente in 2'11"05, anche sfruttando l'assenza di Federica Del Buono (iscritta con un tempo migliore, un 2'08"9, ma assente... almeno sul doppio giro). 
Promesse maschili: sugli 800 in pratica viene rispettata la gridline con i tempi di iscrizione. Mattia Moretti vantava la pole, e così si è aggiudicato il titolone con 1'50"37, con un passaggio decisamente "solido" della carovana a 53"6. Gara quindi portata sui limiti fisici di tutti, e che comunque ha portato ad un gran risultato complessivo. Secondo il secondo della griglia di partenza, Yassine El Houdni, con 1'50"48, cioè, pensando all'acidosi cloridrica che colpisce l'ottocentista negli ultimi metri, un battito di ciglia da Moretti. Leonardo Zucchini 1'50"74, che ha tranciato un secondo al suo precedente personale. Anche nei 400 rispettata la griglia della pole, addirittura con i primi 4 della lista... nei primi 4 posti. Il superfavorito Lorenzo Valentini domina con 47"11 (quindi un trend di tutti i vincitori confermato: probabilmente non si andava forte oggi sui 400). E a questo punto rischia un minimo da Daniele Raimondi, il lombardo esploso quest'anno con 47"05. Nella circostanza romagnola 47"37. Terzo Paolo Danesini in 47"76, suo 6° tempo personale di sempre. 
Promesse femminili: i 400 sono stati forse una delle gare più equilibrate dell'intero palinsesto di Misano. Stranamente assente Clelia Calcagno (quest'anno ancora non nelle condizioni del 2011), il  ventaglio delle possibili vincitrici si è ampliato a dismisura. Dopo le batterie in 3 sullo stesso piano. In finale sarà invece Marta Maffioletti a vincere in 55"31, 5° tempo personale di sempre. L'anno scorso era riuscita ad arrivare a 54"46 a Lodi, ma probabilmente, come già detto, il vento ha condizionato le prove sul giro. 55"40, quindi solo 9 cent, per il secondo posto di Valentina Zappa e terza Chiara Natali, con 55"65, dopo che in batteria aveva ottenuto il miglior tempo con 55"69
Sorpresissima negli 800, dove la super-favorita Serena Monachino, fresca recordwoman dei 600 promesse (1'29" e spicci pochi giorni fa) non va oltre il terzo posto nel doppio giro di categoria. 2'10"19, infilata sia da Isabella Cornelli (campionessa italiana con 2'09"42) che da Federica Soldani con 2'09"99. Tra l'altro la Cornelli era la meno indicata dai bookmakers, visto che era accreditata di un 2'10"88 (ergo quasi 2" di miglioramento): meglio di lei sia la Monachino (con il 2'08"03 che le valeva la pole) e il 2'08"83 della Soldani. Come dire: una gara di atletica non è mai scritta fino al traguardo. Poi un 800... 

1 commento:

  1. l'ipotesi di Tricca sotto i 46 mi fa venire in mente la staffetta degli Europei juniores (oro all'Italia), guardando le immagini televisive si vede un primo cambio con Tricca in testa con passaggio di 45.74!
    si puo' vedere su http://eurovision.digotel.com/ea/index.html cliccando al centro della pagina su Tallin 2011

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