01/06/12

La 4x100 azzurra ha un problema: Simone Collio

Studiando attentamente le immagini del primo cambio della 4x100 azzurra si nota in maniera quasi sfacciata la partenza anticipata di Simone Collio sull'arrivo di Michael Tumi, suo primo frazionista. L'immagine qui a fianco, immortala il momento in cui Tumi "varca" il segno bianco utilizzato da Collio per lanciarsi nella zona del pre-cambio. In quel momento, proprio Collio, come mostra l'immagine, stava già spingendo per il secondo appoggio, quindi con un anticipo minimo stimabile di almeno 1 metro/1 metro e mezzo. Troppo per chiunque. Chiaro come a quel punto che con questo anticipo fosse davvero impossibile e decisamente improbabile che con a disposizione sprinter da 10"3 si riuscisse a chiudere il cambio. Tra l'altro la dinamica di questo cambio è assolutamente simile a quella di Stoccolma '11, Coppa Europa, quando ancora Collio anticipò la partenza vanificando le fatiche di Riparelli utilizzato a furor di popolo in prima frazione, togliendo dalle grinfie di Di Mulo la discrezionalità assoluta con la quale si ostinava ad utilizzare atleti in quel momento fuori condizione. Probabilmente gli fu imposto. Ne nacque una polemica accesa, visto che la colpa incredibilmente fu scaraventata in faccia all'attonito Riparelli, accusato da Collio e Tecnico (o tecnico su suggerimento di Collio) di essere andato piano. Apriti cielo! 
Fummo allora folgorati da una nuova teoria che demolendo anni di tradizioni orali sui peccati originali nelle staffette (ovvero, ha quasi sempre torto chi parte, e quasi mai chi arriva) rovesciava sul portatore di testimone ogni colpa. Come se chi partisse, fregandosene di quello che eventualmente succedesse nella frazione precedente, dovesse contare mentalmente fino al tempo pattuito, e poi partisse a tuono, ci fosse o non ci fosse il testimone dalle sue parti. Questa fu l'idea che mi ero fatto di fronte alle giustificazioni che furono allora utilizzate per scaricare sull'incolpevole Riparelli ogni responsabilità. 
Ieri sera è avvenuta praticamente la stessa cosa, con la differenza che mentre a Stoccolma le telecamere riprendevano da una posizione remota (si dovettero prendere dei punti di riferimento esterni) dalla crime scene, al Golden Gala le telecamere filmavano nella loro massima fulgidezza i fatti oggetto di indagine. E Collio, senza dubbio alcuno, è partito prima. E' colpa sua, qualcuno dice il contrario a parte (probabilmente) lui?
Ora, si pongono due ordini di problemi. Collio ha una esperienza enciclopedica ad alti livelli: ha fatto Mondiali, Olimpiadi, Europei, staffette di club, nazionali, poi decine di ore di raduni, con centinaia di cambi... che dico: migliaia! E nonostante tutto questo, siamo ancora qui a discutere su errori francamente troppo evidenti. Collio quindi non sa partire? Se la fa sotto come può accadere in qualunque staffetta? Ma allora a che sono serviti tutti quei raduni? Risorse della Fidal (ergo di tutti) buttati via così: perchè? 
Ma la cosa che mi ha più sconcertato, è l'assoluta apparente incapacità da parte di Collio di gestire il momento catartico del cambio nel caso avvengano situazioni non programmate (ma programmabili, visto che statisticamente avvengono... eccome), tanto da lasciarmi domandare se si infischi se il frazionista (pur se asseritamente lento) che gli porta il testimone abbia eventualmente delle difficoltà come sosterrebbe lui stesso. Le sue reazioni si possono sintetizzare in un "e chi se ne frega se arriva lento, lui doveva entrare più veloce nella zona di cambio: colpa sua se non mi ha preso". Da qui la predilezione per Roberto Donati, che magari un pizzico più lento di altri per 80 metri, riesce a correre come un furetto per quei 20 metri della "zona cambio". Più o meno questa fu la giustificazione per Stoccolma, dove, nonostante l'anticipo della partenza, Collio sparò forse i suoi 30 metri più veloci della propria carriera. Stava bene, indubbiamente, ma porsi il dubbio che ad un certo punto l'altro non stesse arrivando, doveva quanto meno sfiorarlo. Macchè: fu talmente veloce che decelerò senza testimone dalle parti di Di Gregorio, un centinaio di metri dopo. Le immagini sono ancora lì a testimoniare quella cosa senza senso. 
Per quanto mi riguarda mi sono fatto già la mia idea. Di sicuro tutto nasce da un problema probabilmente superiore, ovvero le incapacità relazionali di Di Mulo, che solo per fare un esempio, scelse la 4x100 femminile di Barcellona presso il campo di riscaldamento a lato del Montjuic di Barcellona a poche ore dalla gara, in barba a tutte le teorie di programmazione pluriennale. Ad oggi lo stesso Di Mulo presenta sul piatto dei successi un mancato-oro (proprio quello di oro tramutatosi in argento) e una serie sterminata di insuccessi, picche e ripicchette varie, tensioni mai assopite, che ancora non hanno spinto la Federazione a prendere una decisione forte: ovvero dargli la buonuscita, il bacio accademico, lo zaino dell'Asics e imbarcarlo su un traghetto per Mistery-bianco. Dopo tutto ha ottenuto anche il record italiano, e di questo bisognerà sempre rendergli conto. In più aggiungiamoci che nonostante migliaia di cambi non riesce a combinare 4 ragazzi insieme da quel 2010. 
Ma questa scelta dovrebbe accompagnarsi purtroppo con l'esautorazione di Collio dal contesto della staffetta, perchè o ci fa o ci è. Preferisco pensare che quando ha 60.000 persone che lo osservano (ma non penso che allo Stadio di Stoccolma in una giornata piovosa di giugno gli italiani fossero così preponderanti) perda la testa e parta prima dei riferimenti per la gran voglia di strafare. 
Purtroppo sembra che Collio condizioni gli equilibri della staffetta, e a questo punto sarebbe meglio vedere una staffetta un decimo più lenta che subire l'onta di staffette che non arrivano mai. A me dà fastidio, lo ammetto, quando è l'Italia a smenarci. Quindi che Collio partecipi alle gare individuali se corre i minimi internazionali e lasci la staffetta. Forse si è perso là dentro un aspetto che io ritengo fondamentale: si rappresenta l'Italia, una maglia, milioni di persone, una storia. Non si corre per sè stessi, o solo per sè stessi, per le proprie aspirazioni, contro quelle di altri, soprattutto con la staffetta. Invece sembra proprio che se ne siano dimenticati in molti.
Per quanto riguarda Collio, infine, gli lascerei un'ultima porta aperta "a patto che...". A patto che LUI si metta a disposizione della squadra e non come appare e traspare da molti mugugni, che la squadra sia a sua disposizione. Perchè gli atleti passano, la nazionale resta: corre in 10"3 e non in 9"8 e non è poi così indispensabile. A patto che poi dimostri di essere un uomo: che si prenda quindi le colpe di quello che tutti hanno visto (magari anche della staffetta di Stoccolma), e che di fronte agli altri staffettisti si assuma le proprie responsabilità, senza scaricarle a chi colpe non ne ha. A patto che, infine, con umiltà si metta a disposizione di un progetto al pari degli altri. E' difficile a 33 anni ricominciare, ma l'alternativa, se ci fosse qualcuno là dentro che ci tiene ai valori, non esiste. 

5 commenti:

  1. d'accordissimo su tutto, pero' non lo escluderei dalla staffetta, non e' detto che gli altri candidati a sostituirlo poi non possano ugualmente sbagliare...
    dato che sono 9 anni che corre in staffetta, statisticamente e' chiaro che avra' piu' errori lui che non chi di staffetta ne ha corse poche

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  2. avrei letto volentieri qualche riga anche sulla 4x400 :)

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  3. la sto scrivendo in separata sede: gli articoli troppo lunghi purtroppo non li leggono in molti...

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  4. Per Collio è molto semplice la risposta: se in prima frazione c'è il suo amico fidato Donati, Collio fa le cose per bene. Se ci sono altri sbaglia il cambio per bruciare il primo frazionista in modo da obbligare i tecnici a schierare il suo fidato amico Donati

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  5. ma vi rendete conto che è tutto il progetto insensato???
    tumi non correva per niente in fondo, il cambio tra donati e marani era ultra schiacciato, cerutti come sempre non ha accelerato in ultima frazione! gli unici che hanno fatto bene sono stati manenti e marani. 6mesi di raduni per ridursi a improvvisare così?
    dai video ufficiali Collio ha anticipato mezzo piede e non ha certo accelerato come a barcellona!

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