22/06/12

Borsino Atletico Azzurro prima di Helsinki

Marco Vistalli - foto FF.OO.
Rieccomi con il borsino atletico azzurro. Ho preso in considerazione esclusivamente i risultati che ho trovato in rete relativi all'ultima settimana degli atleti azzurrabili. Chi è stato selezionato e... chi no. Chiaramente sono mie considerazioni personalissime, cristallizzate unicamente dal risultato metrico e cronometrico.


Chi sale
  • Eduardo Albertazzi: la costanza oltre i 60 metri (61,84 a Misano) può essere davvero la base per caricare il cannone e prima o poi sparare con una gittata da missile terra-aria. Prima o poi arriva la bomba. Le proprie 5 migliori prestazioni del 2012 sono state infatti ottenute nel 2012. 
  • Martina Amidei: ne ho già scritto commentando gli italiani promesse. 11"53 con -0,9 in finale, ma al culmine di un periodo con una forma notevole. 
  • Jose Bencosme De Leon: vince agilmente gli italiani promesse con 50"05... sarà, ma per me è questione di qualche gara ancora... 
  • Giorgia Benecchi: l'outsider che non ti aspetti. 4,35 a Modena nell'asta, dopo che misteriosamente era sparita dopo una clamorosa stagione indoor nel 2011. Ma adesso i cancelli per Helsinki sono chiusi, purtroppo. Ora, bè, sono aperti quelli per Londra. Secondo prestazione personale di sempre, la migliore outdoor. 
  • Alessandro Berdini: new entry nel borsino atletico azzurro, grazie ad un 21"11 con 0,6 a Modena. PB di 14 centesimi. 
  • Marzia Caravelli torna a ruggire dopo un paio di settimane di bacino di carenaggio: 13"03 con 0,1 a Pordenone. Come siamo, eh? Un tempo avremmo gridato al miracolo, oggi invece ci hanno talmente abituati a tempi del genere che non ci sorprendiamo nemmeno più... e invece... invece del suo 5° tempo personale di sempre, l'8° di una donna italiana. Ora sotto con gli Europei. 
  • Andrea Chiari: talento spaziale dalle geometrie intrinseche di cristallo? Un solo salto a Misano e 16,83. E poi subito sotto la doccia a preservare il sofisticato macchinario.
  • Hassane Fofana: nonostante la sconfitta in finale per collo di Samuele Devarti (in grandissima ascesa), stabilisce in batteria agli italiani promesse di Misano un ottimo 13"91 con 1,9 di vento. 
  • Gloria Hooper: anche della Hooper si è già parlato ampiamente negli scorsi giorni. Ora diventa una pedina fondamentale della staffetta azzurra, ma sarà interessante vederla anche sulla gara singola a Helsinki. 
  • Diego Marani: ne ho già scritto ampiamente nei giorni passati. Ottima la forma che si concretizza con un 20"77 "storico" a Misano. 
  • Mattia Moretti: un piccolo fenomeno della categorie giovanili, oggi ventenne, a Chiasso finalmente schiaffa sul tavolo un bel 1'48"93 sugli 800. Terza volta sotto l'1'50" e PB di 7 decimi. Tempo che arriva dopo il titolo italiano promesse di Misano. 
  • Giorgio Piantella: 5,60 e minimo B per Londra a Nembro. Addirittura primato personale, che pareggia la medesima misura saltata nel 2010 a Firenze. Ora serve cristallizzare il risultato per convincere i volpini... anche lui Minimo per Helsinki... postumo, come la Vicenzino. 
  • Giacomo Puccini: il talentuoso giavellottista, anche lui al momento escluso da ipotesi azzurrabili, cannoneggia a 74,87 al meeting di Quarrata. Personale migliorato di un metro e mezzo. Se non è azzurro, lo diventerà a breve. 
  • Elisa Scardanzan: la inserisco a sorpresa nel borsino atletico azzurro, perchè di fatto nell'anemia ferale della specialità, ormai veleggia al terzo/quarto posto del ranking nazionale. 59"61 a Pordenone, sintomo di una stabilità prestazionale a questi livelli. Quest'anno solo 4 atlete sono scese sotto il minuto.  
  • Gianmarco Tamberi: anche di lui ne ho già scritto abbondantemente. 2,26 a Misano che parla da sè. 
  • Tania Vicenzino: ultime settimane davvero in gran forma... fino all'incredibile record personale di Chiasso: 6,57 (aveva 6,55). 5° posto all-time italiano: sorpassate la meteora Maria Chiara Baccini e Valeria Canella. E adesso che ha fatto il minimo per Helsinki? Troppo tardi? 
  • Marco Vistalli a Valenjie, in Slovenia, spacca il muro dei 46" e atterra a 45"70. Gran bel tempo davvero. Minimo europeo ottenuto e minimo B per Londra. Basterebbe una conferma agli Europei, secondo me, ovvero un altro paio di tempi sotto i 46" (che non è esattamente una cosa che si trova nei campi come i quadrifogli) e Londra non dovrebbe sfuggirgli. Del resto il minimo B era 45"90: un bel pezzo sopra il tempo ottenuto in Slovenia.
  • Elisa Zanei: ottiene la miglior prestazione personale dell'anno a Chiasso, nel salto in lungo, con 6,25. E' la sua terza prestazione di sempre...
Chi staziona
  • Emanuele Formichetti: 7,62 a Sassari. Non ancora sufficiente per gli appuntamenti internazionali. 
  • Giulia Martinelli: la prestazione di Misano (10'03"77) è probabilmente solo figlia della one-woman-show. A Helsinki rimandata la vera sfida.
  • Daniele Secci: 18,04 a Misano, italiani promesse. Purtroppo stazionare a queste misure vuol dire non avere ancora a livello internazionale alcuna visibilità. Mentre è lui l'erede designato, così come comunemente sentito. Così il miglior lanciatore di peso italiano rimane il 42enne Paolo Dal Soglio (che non si difende per nulla male). Sintomatico. 
  • Stefano Tedesco, per un paio di anni il miglior ostacolista italiano sui cavalletti alti, ora staziona tra il 13"8x e il 13"9x. Servirebbero quel paio di decimi per ambire a qualche cosa di importante. A Pordenone, senza particolari patemi, 13"95 con 0,1.
  • Michele Tricca: 46"77 agli italiani di Misano. Da lui ci si aspetta sempre la botta sotto i 46", anche se attualmente sembra un pò lontanuccio. 
  • Lorenzo Valentini: è ormai una certezza del quattrocentismo azzurrabile. 47"11 a Misano, che un pò sotto ai suoi migliori livelli. 
Chi scende
  • Giordano Benedetti: purtroppo essere arrivato a 3 soli centesimi dal minimo richiesto dalla Fidal non l'ha portato a Helsinki. Per altri pochi centesimi hanno invece significato la convocazione. L'ultima cartuccia l'ha sparata a Valenjie: 1'48"29 dove ha peraltro battuto Scapini, che invece il minimo l'ha ottenuto per qualche centesimo e alla fine ad Helsinki ci andrà. 
  • Stefano Dacastello: non è inserito in nessun listone per europei o mondiali, ma la sua prestazione a Pordenone non è pari alla sua nomea: 6,95, ma con soli due salti. Facile intuire qualche problema. E dire che in Coppa Campioni, pur se ventoso, aveva ottenuto un promettente 7,87 (con 3,1). 
  • Anna Giordano Bruno: giornata nerissima a Pordenone. Era sotto osservazione dalla Spectre-Fidal... e naturalmente, come spesso accade, nelle gare che non sono importanti, ma vengono imposte come tali, l'atleta va male. Solo 4,00 metri, in una specialità molto mentale. Assolutamente fuori range (in negativo) stando al mero dato. Chissà poi cosa ci sarà sotto, quali errori sono stati fatti... Ma già i due errori a 3,80 erano stati sintomatici di una condizione per nulla favorevole. Ora, la sua partecipazione era sub-judice... mi sa tanto che non va a Helsinki. 
  • Eusebio Haliti: Il 51"42 in una finale dove l'avversario era così tosto lo si aspettava un secondino sotto. Ma non conosco se ha avuto problemi di preparazione. 
  • Hannes Kirchler: dopo un aprile a livello delle sue migliori annate, con un bombardamento oltre i 60 metri, nelle ultime apparizioni pedanifere, notevole passo indietro tardo-primaverile. A Pordenone 57,91. Che segue un 57,74 sparato a fine maggio a Roma. 
  • Marco Lingua: nemmeno 70 metri a pochissimi giorni dagli Europei: 68,90 a Pordenone. Ahi ahi ahi. Caricato troppo anche lui prima degli Europei? Scaricherà giusto-giusto per la pedana di Helsinki?
  • Pennella Giulia: la gara di rifinitura europeistica a Quarrata finisce a 13"40 con 0,3 di vento. Non proprio il massimo, visto quello che combinano le colleghe. 
  • Marco Povegliano: sempre a Pordenone, 72,53, cioè una delle sue peggiori uscite del 2012. Non dimentichiamoci che quest'anno per ben 5 volte ha già oltrepassato i 75 metri: unica ipotesi alla controprestazione, i "carichi" pre-Europei. Con il lancione di Codroipo sarebbe da medaglia... 
  • Maria Aurora Salvagno: 11"92 con 2,1 di vento a Frascati. Un passo indietro rispetto alle ultime uscite. 
  • Michael Tumi: evidentemente stava scricchiolando. 10"54 e secondo posto a Misano ai campionati promesse. Ballano almeno una quindicina di centesimi ai suoi livelli minimi. 

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