10/05/12

Panorama italico: Collio 10"31 - Licciardello 46"22 - Caravelli 13"13 - Grenot 51"42

L. Grenot - G. Colombo/Fidal
Licciardello benino - Grenot: passo indietro? - Galvan male -- Prima affermazione che mi è passata per la mente: beati loro! Beati loro che stanno godendosi il caldo caraibico di Saint Martin. Al termine della gara vinta da un sontuoso LeShawn Merritt in 20"16 sui 200, dubito però che Matteo Galvan fosse contento del proprio 21"54 con 0,9 di vento a favore. Insomma, se Merritt corre al limite dei 20" vuol dire che le condizioni non erano troppo male. Molto bene l'esordio di Claudio Licciardello: 46"22, e interpretando le affermazioni su Twitter, traspare una parziale insoddisfazione. Bene: il ragazzo vuole già correre con i 45" davanti ai centesimi. Libania Grenot invece, dopo il quasi-sensazionale 51"19 di Gainsville, a Saint Martin 51"42: come dire, sempre prestazione di assoluto valore mondiale, ma in ottica olimpica servirà correre in 50"5 per accedere alla finale. Siamo solo a maggio, eh... non pretendiamo troppo. Dei 3 ragazzi alla corte di Seagrave, diciamo che per ora i risultati si vedono per Grenot e Licciardello (atteso a conferme sub-46"), mentre per Galvan, per ora, bisognerà aspettare le prossime uscite per comprendere le reali condizioni. Una rondine non fa primavera, ma un brutto tempo si lascia sempre interpretare.
Collio 10"31 e 20"97 - Finalmente si può parlare di risultati di atleti italiani in maniera prospettica. Lo sprint maschile inizia a muoversi: dopo il 10"29 trentino di Jacques Riparelli, giunge alle orecchie il 10"31 (con vento di 1,2 a favore) di Simone Collio sulla magica pista di Rieti. Minimo per Helsinki centrato (era 10"40), mentre per il minimo B di Londra mancano ancora 7 centesimi. Considerando che c'è (almeno) anche Riparelli tra gli elegibili, anche qui sarà probabilmente necessario conseguire il minimo "A"... 10"18. Comunque, esordio sicuramente positivo. Sui 200 Collio, un'ora dopo i 100, si cimenta in un discreto 20"97 con un dolce 1,8 di vento a favore. Davide Manenti si accaparra il 3° risultato personale di sempre con 21"03 (dove il miglior tempo rimane un 20"94), e riesce a domare di un solo centesimo (21"04) l'astro nascente Lorenzo Valentini, che il PB lo demolisce di 3 decimi: aveva 21"35.

Alloh sì, Alloh no. Ma Spacca e Bazzoni in forma sui 200 - sui 100 femminili di Rieti arriva una bella folata di 3,0 metri a favore e Audrey Alloh spara un 11"48 che le sarebbe valso solo il minimo per Helsinki. Niente da fare. Francamente impegnativi i minimi per Londra, attualmente, per tutte le italiane: 11"38 il B, che non viene corso da un'italiana dal 2008, anno in cui fu ottenuto sia da Annarita Pistone (11"27 con 1,3 ad Annecy) e Vincenza Calì (11"35 con 1,5 a Milano). Personale ventoso? Il PB "regolare" per ora rimane un iceberg del 2008, un 11"51 a Ginevra (tre dei suoi migliori risultati risultano ancora stabiliti in quell'anno, fonte Sigma). L'anno scorso arrivò fino a 11"63, ovvero la miglior annata dopo il 2008. Nella scia della Alloh, nella gara viziatina dal vento, arriva Aurora Salvagno con 11"76, un pò meglio rispetto all'esordio di Pavia (detratta come con l'autovelox la tolleranza dovuta al vento). Ma sarà sui 200 che arriveranno le sorprese: il vento si tara a 2,0  m/s precisi-precisi, e sulle bocche di fuoco vengono posizionate oltre alla Alloh, Maria Enrica Spacca (altro mio pallino), Chiara Bazzoni e Maria Chigbolu. Ebbene, la Spacca lima in condizioni presumo perfette (2,0 metri di vento a Rieti) il proprio personale di 3 decimi secchi: 23"77 e aveva 24"08 corso nel 2009 sempre sulla medesima pista. Primo sub-24" anche per Chiara Bazzoni, che arriva a 23"95 (aveva 24"04). La Chigbolu 24"05 e secondo il sigma aveva un PB addirittura una vita più lento di quello ottenuto a Rieti: 24"73. 24"06 per la Alloh, comunque PB anche per lei: ma da lei ci si aspetterebbero (ritengo) tempi più aggressivi anche sui 200.

Altri da Rieti - Giulia Arcioni continua la sua riconversione al giro di pista: a Rieti conclude la gara in 54"94. Secondo il Sigma questo rappresenta il suo  primo 400 outdoor, per lei che si è ritagliata una discreta notorietà soprattutto sui 200. 54"94 non è però ancora tempo significativo: a livello indoor l'anno scorso era scesa addirittura fino a 53"82. Chissà se è una prova di passaggio allo sprint o una riconversione... Nell'asta la junior Roberta Bruni sembra davvero la nuova etoile della specialità, in cerca di nuovi personaggi: secondo il sito Fidal il 4,20 è il record junior eguagliato (il precedente apparteneva alla stessa, che lo deteneva dal 2011, ovvero da quando era allieva). Emanuele Formichetti 7,59 nel lungo, ed è misura che ancora non esalta. Il minimo per Helsinki è ancora lontano (7,95). Giorgio Piantella sufficiente con 5,35 nell'asta.

Latina: Caravelli 13"13 con -1,1 di vento - Stefano Tremigliozzi ottiene il miglior salto italiano dell'anno: 7,69 con 1,8 di vento. Il risultato-clou rimane però l'esordio sui 100hs di Marzia Caravelli: 13"13, ovvero un paio di centesimi in meno del tempo che la Borsi stava correndo a Pavia. In due col minimo B... ed è un problema, come già riferito parlando proprio della Borsi. Bello pensare di avere due atlete a livelli medio-alti a ballare sulle soglie del minimo e soprattutto del record italiano. Stando al Sigma, è il 7° risultato di sempre della Caravelli, ma quello che più conta il tempo più veloce corso a... maggio. Tutti i 6 migliori tempi ottenuti dalla friulan-romana, sono stati infatti ottenuti tra giugno e settembre. Ottimo, davvero ottimo inizio... così come per la Borsi. 54,59 per Laura Bordignon nel disco... stallo a queste misure per la seconda uscita consecutiva. 

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