15/05/12

Intervista a Galbieri: ".. vedere dietro al 10 un bel 4..."

Vi presento la seconda intervista del ciclo introdotto da Gianluca De Luca relativa ad uno dei migliori talenti dello spinter italiano degli ultimi anni: Giovanni Galbieri. Di Giovanni Galbieri rimane negli occhi di tutti il bronzo sui 100 metri ai Mondiali Allievi di Bressanone del 2009, dietro all'oro di Prezel Hardy, ma davanti a Jimmy Vicaut, che solo l'anno scorso si conquistò la finale dei 100 metri di Daegu. Un risultato talmente inopinato, che fu accolto quasi con meraviglia da molti. Galbieri, talento sopraffino, puro, cui necessita solo di essere accompagnato ad ottenere ciò che potrebbe, dovrebbe valere. Dopo l'anno di grazia 2009, un 2011 dove è arrivato il record personale sui 100: 10"55 sempre sulla magica pista di Bressanone (ma anche un 10"51 ventoso a Rovereto). Ora, visto che gli italiani assoluti si svolgeranno in Alto Adige (o in Sud Tirolo...), bè... vi lascio all'intervista.   

A che età hai cominciato a praticare sport? E l'atletica? 

Ho cominciato a fare sport fin da quando ero in prima elementare, prima karate, poi calcio ed in quarta elementare ho iniziato a praticare l'atletica. 

Quante volte ti alleni in una settimana, e per quanto tempo? 

Mi alleno 6 volte a settimana per circa due ore ad allenamento, qualche volta anche più a lungo. 

Com'è cambiato il tuo allenamento nel corso del tempo? 

Gli allenamenti sono progrediti in base all'età ma soprattutto in base a cosa dovevo migliorare di più. Ho introdotto i pesi in modo abbastanza serio da primo anno junior, non che adori farli, mi piacciono di più gli allenamenti nei quali si corre (altrimenti avrei fatto sollevamento pesi...). Gli allenamenti sono cambiati in base ai risultati in gara che evidenziavano maggiormente i miei deficit. 

Qual è la vittoria alla quale sei più affezionato? 

La vittoria alla quale sono più affezionato... non è una vera e propria vittoria poiché è il terzo posto ai campionati del mondo allievi a Bressanone, ma per me fu un bronzo che valeva più di un oro!!! Se parliamo di vittorie però quella di quest'anno alle indoor l'ho sentita molto perché ho potuto ricordare sul podio mio nonno scomparso, e mi sono emozionato (cosa che non mi era mai successa). 

Quali sono le tue passioni “extra atletica”? 

Extra atletica faccio musica, suono un po' di tutto e produco canzoni mie. E' una passione che coltivo da quando ho otto anni; all'epoca iniziai con la chitarra! Un consiglio ai ragazzi che volessero cominciare a frequentare la pista Il consiglio che mi sento di dare ai ragazzi che vogliono iniziare è quello di avere pazienza e non voler avere risultati subito a tutti i costi, ma pazientare e lavorare seriamente (come mi disse a suo tempo Wilfred Bungei) 

Ritornando all'ambito sportivo, quale credi che sia la tua qualità migliore? E il difetto più grande? 

La mia qualità migliore è quella di non tirarmi mai indietro e voler sempre dare il massimo. A volte però può essere un difetto perché pretendo troppo da me stesso anche quando so che non potrò dare il massimo, e questo diventa demoralizzante (lo so, è un po' strano...) 

Hai intenzione di cimentarti anche nei 200m o ti concentrerai solo sui 100m? E il tuo allenatore cosa ne pensa? 

Ah ah, è un argomento delicato! Sui 200 ci stiamo lavorando, io e il mio coach Roberto Troiani, e abbiamo cominciato ad inserire prove più lunghe e già con buoni risultati rispetto agli anni scorsi, anche se so che i 200 non sono la mia gara! 

Come reputi il rapporto col tuo allenatore? 

Abbiamo un rapporto di intesa reciproca, talvolta decidiamo la sera stessa, in base a come mi sento, il lavoro da fare. Essendo un massofisioterapista mi sottopone lui stesso a sedute di massaggi e quindi sa anche com'è la mia condizione fisica. Questo è un fattore molto importante e sono consapevole di essere fortunato, pochi hanno questa possibilità. 

Qual è il tuo obiettivo stagionale? E quello di “lungo periodo”? 

L'obiettivo stagionale è quello di vedere dietro al 10 un bel 4, poi il centesimo si vedrà. Quello di lungo periodo è ottenere il minimo per le olimpiadi: non è un sogno ma un obiettivo. Un sogno da realizzare ed uno “impossibile” Di sogni ne avrei tanti, ma uno su tutti è quello di scendere sotto i 10 secondi! Nulla è impossibile direi, per cui bisogna mettersi al lavoro e sacrificarsi molto!!!

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