14/05/12

Il borsino dei migliori italiani della settimana - chi sale e chi scende

Veronica Borsi - Foto Fidal
Montgeron - Di Marzia Caravelli ed Emanuele Abate ho già detto praticamente tutto. Ma com'è altrettanto noto nel paesino francese (meeting Nazionale... il sistema dei meeting in Francia è decisamente più organizzato che in Italia, dove non esiste... un 'organizzazione generale) vi erano anche Veronica Borsi e Fabio Cerutti. Veronica Borsi in batteria scrive anche lei una piccola pagina di storia ostacolistica italiana, durante quella che è stata una delle giornate memorabili per gli ostacoli  azzurri. 13"05 in batteria con 0,6 di vento a favore, che rappresenta il 12° tempo di sempre di un'italiana, mentre di fatto rimane la 4^ performer azzurra di sempre, stante il fatto che Margaret Macchiut vanta un granitico 13"03 risalente al 2006. Poi nella finalissima pure il vanto di aver battuto proprio la Caravelli, deconcentrata dalle mille serene del fresco record: 13"03 a 13"04 inficiato dal vento a +2,1. Chiaramente... ampiamente minimo per Helsinki, ma non sono così convinto che basti. E' arrivata a meno di un decimo dall'ormai sorpassato record della Tuzzi, che rappresenta anche il minimo A per London. Fabio Cerutti, nella lista italiana dell'anno dei 100, scala al terzo posto, dietro a Riparelli (10"29) e Collio (10"31). 10"33 (1,2) e 10"35 (1,0) nessuno sprinter ancora con alcun minimo, ma siamo solo all'esordio.


L. Povegliano
Codroipo - Nella vicina base militare di Rivolto hanno alzato un paio di Tornado non appena hanno visto una specie di UFO solcare i cieli in direzione di Codroipo. Defcom 5... solo verificare cosa fosse quella specie di palla argentata che sulla linea dell'orizzonte è passata da destra a sinistra a velocità folle: sarà mai la causa dei Crop Circle delle campagne friulane? Macchè: era invece solo la bomba di 79,08 sparata da Lorenzo Povegliano nel lancio del martello... in una gara solitaria.  Tante cose: minimo per Olimpia (era 78,00), naturalmente per Helsinki (è 76,00), primato personale migliorato di oltre 2 metri, 4^ prestazione mondiale dell'anno, e stando al sito Fidal 5° di sempre in Italia, dietro Sgrulletti, Paoluzzi, Vizzoni e Lingua. Qui si fa la storia. Misura che si ripetuta garantirebbe la finale. Ma il bello-brutto dell'atletica è andare e lanciare forte quando occorre arginando l'effetto creme-caramelle. Rimanendo a Codroipo, 55"70 per Elisa Cusma, che evidentemente sta cercando di "velocizzare" in vista degli appuntamenti sugli 800. Specialità non certo facile per lei, che si divide più con i 1500 rispetto ai 400. Tant'è che nella sua storia recente scritta dal Sigma, c'è solo un 54"91 risalente al 2008 e un...55"70, come quello in Friuli, sempre del medesimo anno. Non saprei come interpretarlo... di sicuro se tanto mi dà tanto, la Milani, dopo un tempo quasi analogo è sulla buona strada del 2'00". Ma l'approccio è completamente diverso. Le rivedremo nello scontro diretto. Ottimo invece il 1500 di Marco Najibe Salami: 3'41"55, a meno di due decimi dal record personale risalente al 2008, a 1"55 dal minimo per Helsinki, e 3"55 da quello B di Londra. Se non altro ci prova e riprova. Ritirato invece Christian Obrist, dopo un anno di passione per infortuni (presumo).

T. Apostolico
Spalato - Tamara Apostolico silura un 59,50 al meeting di Spalato, e possiamo parlare a tutti gli effetti di un esplosione. Minimo B per Londra, e... clamoroso, terza posizione nella graduatoria all-time italiana, sorpassando quelle che da almeno un lustro è la migliore discobola in circolazione in Italia, ovvero Laura Bordignon. Infatti, nonostante il dominio indiscusso, alla Bordignon è mancato proprio il lancio della carriera... magari oltre i 60. Indiscussa capostipite rimane Agnese Maffeis, l'unica italiana ad avere superato (fino ad oggi) proprio la barriera ideologica (ma nemmeno tanto...) dei 60 metri. 

P. Dal Molin
A Mannhaim, Paolo Dal Molin esordisce mettendo subito un punto fisso: gli Europei di Helsinki. 13"88 in batteria e poi 13"64 in finale, super-personale (era 13"67) che certifica l'entrata ufficiale nella storia della specialità dei 110hs italici. Sorpassati in un botto Mauro Re e uno dei migliori ostacolisti nazionali per oltre un decennio, Daniele Fontecchio, entrambi assisi a 13"66. Il 13"64 lo posiziona proprio al 10° posto di sempre, insieme al mio amico Fausto Frigerio (uno dei più grandi fenomeni proteiformi dell'atletica nazionale). L'entry-standard per Londra... 13"52 o 13"60. Ma il 13"60, non serve visto l'urlo nel silenzio di Abate. Bisognerà correre più veloce di 13"52 e amen.

Malta: Mario Brigida leviga un centesimino al suo 100 d'esordio e si porta a 10"41, che lo pone sempre al 3° posto nel seeding italiano dell'anno. Il messaggio di fondo è che quel 10"42 non era una sparata estemporanea. 

A Saronno il risultato "wow!" lo stabilisce Stefano Tedesco, per la prima volta sotto i 14" quest'anno: 13"94 (wind 1,4). Del resto con un Dal Molin a 13"64 e un Abate che attualmente secondo il raking All-Athletics è il 14° ostacolista del mondo (e il primo europeo), bisogna davvero darsi da fare per emergere. Di sicuro gli stimoli sono arrivati. Hassane Fofana intanto continua a danzare intorno ai 14"40. Altro risultato "sicuramente importante" (come direbbe Monetti) è la sfida tra l'attuale terza e la quarta del seeding nazionale dei 100hs: Micol Cattaneo vs Giulia Pennella. Ebbene 13"27 per la lombarda e "solo" 13"45 per la Pennella, ancora un pò irretita in questa stagione. Vento praticamente nullo (-0,3). Alla Cattaneo sembra mancare poco quanto meno per ambire alla convocazione per gli Europei (che presumo sarà una sorta di campionato di consolazione, visto che da lì a poco si terranno le Olimpiadi... ma chi ha avuto questa magnifica idea?). Il minimo fissato dai gerontocrati della Fidal è fissato a 13"25, due soli centesimi sotto. 20^ prestazione personale di sempre (fonte Sigma), mentre per la pisana è il 7° tempo di una classifica che vede come PB un triplice 13"29 corso nel 2011. Alla fine mancano solo 16 centesimi al suo miglior tempo di sempre e bisogna dare tutto entro i prossimi 40 giorni. Sempre a Saronno la triplista Eleonora D'Elicio fa una passerella sul lungo: 5,93. Curiosità: il Sigma dà come vincitore del peso tale Luca Croce Tagliaferro... 19,39 metri con un miglioramento di ben 7 metri rispetto ai suoi standard. Marco Lingua (e questo dovrebbe essere reale) spara il martello a 74,00 metri. Due metri esatti all'entry standard-Fidal per Helsinki.

Trento - Il circus dei lanciatori si è spostato in toto in Trentino, e a dettare ancora legge è stato Paolo Dal Soglio: 17,92. Dietro di lui, Marco Dodoni 17,18. Norbert Bonvecchio ancora abbondantemente oltre i 70 metri: 73,72, per quella che rappresenta la 6^ prestazione personale di sempre (sempre Sigma dixit). Ma anche fare il minimo per Helsinki sembra un'impresa: il limite è infatti fissato a 79,50. Bella prova di Giordano Benedetti sugli 800: 1'48"11, 7^ prestazione personale di sempre. Per lui si spera quanto meno nel minimo per Helsinki (1'47"00) che in carriera ha oltrepassato in una sola circostanza. Bel 3000 siepi: Yuri Floriani 8'31"90, a 1"90 dal minimo per gli Europei finlandesi, quindi vicinissimo. Poi, purtroppo, ecco la seconda prestazione pessima di Marta Milani in una sola settimana: si pensava fossero gli 800 la sua specialità "olimpica",  e che il 400 di Pavia fosse solo una tappa forzata ma obbligata, mentre stando ai testimoni oculari il suo 2'08"32 è stato figlio di un "passaggio" estremo in 57"5 (oddio... normale se si vuole correre in 2'00") e poi un secondo giro da incubo. Ma che succede? Non è che la scelta degli 800... anzi, siamo ancora troppo lontani dagli appuntamenti che contano: ma qui bisogna darsi una mossa per rientrare in carreggiata per diventare protagonisti. Spero sia tutto calcolato. Un passaggio in 57"5 per una che corre in 52" non lo considererei nemmeno estremo. In una stagione con una ritrovata Grenot, e il duo Spacca-Bazzoni in gran spolvero, sarebbe un peccato non avere il quarto vettore. Ah, sui 3000 si vede Silvia Weissteiner: 9'08"42, probabilmente un test in vista di test cronometrici che contino davvero. 

Il borsino dei top-player azzurri

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