12/05/12

Doha: LeShawn 44"19, uccide i 400 - Gatlin annichilisce Powell - Allyson batte VCB

Se dovessi scrivere tutto quello che è successo a Doha, dovrei cambiare lavoro e fare il giornalista.  Quindi lo faccio a puntate, partendo dallo sprint e dagli ostacoli. Poi c'è gente che si appassiona al Giuoco del Calcio, e francamente faccio fatica a tutt'oggi a credere che si possa ancora paragonare la perfezione fisica, la maniacale ricerca del particolare tecnico, lo studio quotidiano del proprio corpo e delle sue risposte, con una cosa così volgare come imparare a fare il fuorigioco e raccogliere le margherite con esercizi che insegnava Nereo Rocco ai mondiali d'Uruguay del 1932 o 1934. Comunque, a Doha prima tappa della Diamond League. Anche un pò d'azzurro in pedana (Howe, 7,16) ma forse è meglio non parlarne: potrei fare copia-incolla degli interventi degli ultimi due anni. Che ritrovino sè stessi tutti, non solo lui. Inutile affondare il coltello: ne prenderà già troppe di critiche da oggi e per qualche tempo. Ciò che spiace è che il lungo non sembra una specialità con un alfa-dominante, (pure Dwight Phillips è fermo per aver subito un tamponamento in auto... devo averlo letto da qualche parte) ma con tanti beta-minus che di fatto hanno reso lo spread medaglifero in ottica Londra assai vasto. Will Claye alta da un paio di gare sotto gli "8", Mokoena è l'unico costante, ma solo di qualche millimetro sopra quegli stessi "8", ma in serie in cui non mancano diversi "7": per me va a finire che a Londra si vincerà una medaglia con un salto tra gli 8,20 e gli 8,30. 

Quindi ci concentriamo sul resto di un meeting stellare, che ha riservato non poche surprise. I 100 maschili... che dire? Justin The Cat Gatlin overruled Asafa The Mindless Powell in una delle prime sfide di vettori che possibilmente disputeranno la finale di Londra. 9"87 a 9"88 (0,4 il vento): Gatlin is (proprio) back. In questi giorni mi sono trovato a pensare alla parabola carrieristica di Powell (non che non avessi altro da fare, eh...). Di fatto 81 volte sotto i 10" (82 con ieri), l'uomo "mediamente" più veloce della terra, ma alla fine stringi-stringi due quinti posti alle Olimpiadi e due bronzi ai mondiali sui 100... certo, tante vittorie nella Golden e poi Diamond League: ma ancora l'atletica tende a non immolare sul sacro altare della storia chi vince i circuiti satellite... ricorda solo i vincitori di Olimpia: lì sta l'immortalità. E pensare che il vecchio leone Kim Collins, con molta meno fatica e meno sub-10", vanta un oro mondiale (100 di Parigi Saint-Denis) e ben tre bronzi mondiali (Daegu, Helsinki ed Edmonton). E chi lo avrebbe mai detto, vedendoli così? Quindi: forse è meglio che Asafa pensi alla storia come l'uomo che abbia corso 100 volte i 100 metri sotto i 10". Comunque: 82^ volta sotto i 10" per Powell, e 20^ per Gatlin (che di soddisfazioni se n'è prese... pur con un "piccolo" buco nero di un paio d'anni). Dopo questa prova dei due, il quadro dei probabili finalisti del 5 agosto trova delle certezze (detratti trials e turni eliminatori, naturalmente): Bolt&Blake, Gatlin&Powell... il defilato Dix ed aspettando Ty Gay. L'anno scorso avevamo sognato per mesi tutto questo e alla fine ci rimase un surrogato di finale con il solo Blake e Dix: non ci esaltammo, diciamo la verità. Torniamo a Doha: terzo di Doha Lerone Clarke: 9"99, al suo secondo sub-10" della carriera dopo una quasi-strepitosa stagione indoor incagliatasi sullo starter di Istanbul. Personale pareggiato (un 9"99 al meeting di Zurigo). E poi ti si rivede Mike Rodgers, 10"00, l'americano tascabile che l'anno scorso nel pre-Daegu si fece squalificare per una Red Bull (dice lui) trangugiata a Lignano Sabbiadoro: in Italia le Red Bull tirano di più, è noto. La staffetta veloce americana potrebbe averne bisogno... a proposito: avevo suggerito su facebook a John Drummond la mia ipotetica 4x100 USA per Londra: Dix, Gatlin, il principe Spearmon e Gay (gli consentivo di variare Gay con Gatlin) in quest'ordine. Bocciato: John ha scritto che Spearmon è una pippa in curva (se andate sulla sua pagina, trovare la sua risposta...). E bravo il Principe! Per finire: i francesi quest'anno battono ancora un pò in testa: Lemaitre è un pò indietro (solo sui 200 ha corso decentemente), Mbadjock disperso nei Sargassi, Vicaut 10"28. Valgono quasi come gli italiani. 

W. Dix
Cambiamo rapidamente disciplina, altrimenti viene notte con questo articolo. Proprio Walter Il Mago Dix lo si vede sui 200: 20"02. Tranquillo, non c'è problema. Ai trials manca poco più di un mese: sarà comunque show-time nello sfidone con il Principe. La vera bomba di serata però la mette LeShawn Merritt: 6-0 6-0 cappotto. 44"19: da quanti anni è che non si andava così forte? Da Pechino 2008? Comunque: condizione strepitosa: e sapendo come negli States pianificano le stagioni (cioè come non avviene in Italia), c'è da credere che lo si rivedrà sotto i 44" prima della fine dell'anno, magari sulla pista di Londra. Nessun avversario all'orizzonte. Jeremy Wariner corre con i dubbi di Godot dopo aver pugnalato il quadro di Dorian Gray, Kirani James è stato ospite di Federica Sciarelli nelle scorse puntate di "Chi l'ha visto?" dopo le mazzate prese alle indoor. Possiamo davvero mettere uno dei gemelli Borleè come l'umano che sconfisse gli alieni di Man in Black III? O suvvia... come dicono a Pisa. Mentre LeShawn correva la sua 55^ volta sotto i 45", la 23^ sotto i 44"50, e il suo 10° tempo personale di sempre, alle sue spalle non ti spunta un ragazzino dominicano del 1993 che chiude il death-lap in 44"88? Segniamoci il suo nome: Luguelin Santos. Ragazzo che comunque l'anno scorso era arrivato a 44"71... e aveva 18 anni. E' arrivato in semifinale ai mondiali di Istanbul. Un predestinato? L'atletica, come ben sappiamo in questo dannato Paese, non fa sconti a nessuno, nemmeno ai predestinati. E questi predestinati abbiamo avuto che sono diventati dannati?! Terzo un quasi-master, Angelo Taylor che all'età di 34 anni scende anche lui sotto i 45": 44"97! Martin Rooney corre ancora sotto i 45": 44"99

Sui 100 donne succede l'imponderabile: VCB battuta da Allyson Felix! Come se Merritt battesse, che so... Blake sulla gara più corta del panorama outdoor. Tra l'altro con un signor-tempo: 10"92, con 0,7, primato personale per l'americana (aveva un 10"93 marchiato nel 2008, sempre sulla medesima pista di Doha), che adesso sconvolge tutte le mie personali e radicate convinzioni prospettiche. E le sconvolge prima di tutto alle avversarie... più forte di me lo è di sicuro. Prima considerazione: ma allora sui 200 Allyson quanto potrà fare? Secondo: E ci sarà ancora sui 400? Terza: Jeter e Felix vs Jams? Un panorama sprintistico davvero più articolato: la Jeter ha trovato una spalla nel dualismo contro le figlie della Jamaica, anche se alla fine, nessuna guarda in faccia a nessun'altra. Però... insomma, è bello vedere lo scontro tra due mondi molto contigui. Veronica Cambell-Borwn arriva a solo un paio di centesimi: 10"94... non male, eh? Del resto la Jeter l'altra sera aveva corso "solo" in 11"04 (o "05). Ma Allyson batte anche la campionessa olimpica in pectore, SAFP, Shelly Ann Fraser Pryce: 11"00. E la discepola di Mills, Blessing Okagbare, e Kerron Stewart e Sherone Simpson: un tre-quarti di finale olimpica. Mancavano forse la Jet-Jeter, Kelly Ann Baptiste... e chi altre? 

Sui 60hs femminili c'è da dire che il gap con la Sally Pearson si sta riducendo gara-dopo-gara. Ormai i tempi vicini ai 12"60 si sprecano. Un paio di decimi più sotto c'è l'imbattibile australiana: ma prima c'erano almeno tre decimi tra il resto del mondo e lei. La master (anno di grazia 1974) Brigitte Foster Hilton, infatti si intasca i punti della Diamond League correndo in 12"60, davanti a Kelly Wells 12"72. Nei 400hs la jamaicana Melanie Walker riscrive la WL: 54"62 trascinando sotto i 55" anche la connazionale Kaliese Spencer, un ibrido ostacolistico: 54"99

Vabbè, lascio un pò di riposo prima delle gare di mezzofondo e dei concorsi... fanno quasi male le dita. 

Nessun commento:

Posta un commento