28/05/12

Barberi come Drogba: gol e Champions League alle Fiamme Gialle

Fabio Cerutti nella 4x100 - foto di Joao Gloria
Stando ai racconti che si leggono sulla rete (ancora non riusciamo a mandare inviati sul campo-gara, specie in Portogallo), l'epilogo della Champions League di atletica leggera ha dell'impresa calcistica, così come viene interpretata dai "calcionari" stessi. Fiamme Gialle che vanno al riposo sul Real dopo la prima parte di gioco con un vantaggio considerevole di 7 punti (in pratica una gara intera). Riacciuffati nel secondo tempo, superati nei tempi supplementari, e battuti solo con l'ultimo calcio di rigore a disposizione di Didier Drogba-Barbieri, che da luogotenente del sodalizio laziale, si è incaricato di tirare l'ultimo calcio di rigore con l'ultima frazione, dell'ultima gara, della staffetta 4x400. A quel punto, le Fiamme Gialle erano sotto di due punti, e solo con la differenza vittorie e mettendosi in mezzo un'altra squadra tra sè e gli spagnoli del Playas De Castelleon, avrebbero potuto portare a casa la Coppa. Gli aneddoti si sprecano... Uno di questi sostiene che Barberi , prima della staffetta, sarebbe andato da Vizzoni, il Capitano Mio Capitano, al centro del campo ed evocando la semifinale Italia-Olanda degli Europei 2000, gli avrebbe fatto: "mò jè tiro er cucchiaio". E il Capitano gli avrebbe risposto: "O 'un fare bischerate... Ma che ttu sei tutto matto!!? Fai le tu cosine per bene sennò tu ti faccio girà con la traslocazione". Voci, nulla più. 

Seconda giornata, come dicevo, che ha vissuto sulle folate offensive degli spagnoli, a stento rintuzzate dalla difesa Gialloverde che ha rischiato di tracollare a metà pomeriggio... salvo poi resuscitare ad un pelo dal traguardo: anzi, a 40 metri dal linea di fotofinish. Del resto gli spagnoli avevano notoriamente investito sugli atleti della seconda giornata, con il tridente Casanas (nel disco), Bykhov (acquistato dal campionato russo ed impegnato nell'asta) e Mauri Castillo (negli 800 metri): un pò come Benzema, Ronaldo, Higuain. 24 punti assicurati. La genesi dei punteggi, con punti persi da qualche parte e guadagnati dall'altra per entrambe le squadre, porta ad una situazione pazzesca: 2 punti per gli spagnoli di vantaggio prima del rigore decisivo (la 4x400), ma 6 a 5 nelle vittorie per gli italiani, con l'imperativo di arrivare davanti, comunque e dovunque e sperare che qualcuno si mettesse di mezzo. Un solo risultato ammesso: come dire, vincere e sperare che non ci fosse il biscotto tra le altre società, che agevolasse gli spagnoli. 

La cronaca. Fraseggia a centro campo in buone condizioni Stefano Tedesco che con +1,9 corre un buon 13"88 sui 110hs, che in altri tempi sarebbe stato tacciato di miracoloso, ma che con l'avvento di Abate prima e Dal Molin poi, rischia adesso di passare nel capitolo "normale amministrazione". Alle sue spalle poi spingono virgulti in crescita esponenziale: che gli ostacoli siano diventati una specialità tutta italiana? + 8 sugli spagnoli. Sembra la fuga buona... ma il pomeriggio serberà ben altre sorprese. Sergio D'Orio ottiene un secondo posto (5,20) che vale un quasi-gol, ma sulla linea salva il russo Bykchov, tesserato per il Playas, che infila il 5,25 dopo che aveva rischiaro di uscire alla misura inferiore: +7. Nel disco Eduardo Albertazzi fa qualche cosa di sorprendente: 61,91, cioè un miglioramento di quasi 2 metri del suo PB, ma di fronte si trova il miglior Casanas dell'anno, che bombarda dalla pedana circolare a 67 metri e oltre, mettendosi tra sè e l'italiano altri due competitors: vantaggio che scende a +4. Gli italiani cominciano a sbandare vistosamente in difesa e manca ancora il mezzofondo, una sorta di spauracchio. Ecco infatti la specialità dove tradizionalmente la Spagna dell'ultimo decennio, ce le suona di santa ragione. Ed infatti arrivano schiaffi sia dei 3000 siepi che dagli 800: 4° Patrick Nasti sulle siepi con lo spagnolo Garcia secondo e vantaggio che scende a +2, e terzo Giordano Benedetti (1'50"00) sul duble lap con Castillo vincitore: tsunami e pareggio! 8 punti persi in 4 gare... Per fortuna si ritorna a giocare sulla fascia con Diego (nomen omen) Marani, che sciabola sui 200 un clamoroso 20"76 aiutato da un 2,4 di vento: che sia finalmente l'anno buono per lui? Vittoria prestigiosa, la sesta per le FFGG. Alle sue spalle spunta però ancora uno spagnolo, che non lasciano l'osso: +1 Fiamme Gialle. E' il turno dei 3000: catenaccio e contropiede? Forse... Yuri Floriani fa gara su Sanchez Enrique e lo infila di piatto, lasciando andare il turco che ormai era tagliato fuori nel discorso-coppa: vantaggio che sale a +2. Almanio Romano giunge 4° nel giavellotto (64,14) e perde il piccolissimo tesoretto vantato a quel punto, visto il secondo posto di Vila: si torna in parità e mancano solo due gare. Nel triplo, orfani del pilota in seconda, Fabrizio Donato, ci  si affida a Mauro Quattociocchi che non se la cava nemmeno tanto male: 15,99 ventoso, ma davanti a lui sono ben in... quattro! Vince Marian Oprea, turco di adozione, e chissà quanto poi si sarà ringraziato il russo Igor Spasovkhodskiy, che supera di un solo centimetro lo spagnolo Emilio Bellido: 16,56 a 16,55. Fiamme Gialle sotto di due con la sola 4x4 a decidere la Coppa. I rigori finali...
Prima il treno Tricca, Capotosti, Lorenzi, e alla fine Barberi-Drogba, incaricato dell'ultimo rigore sull'ultimo rettilineo, dell'ultima gara. Barberi con freddezza, si prenda la responsabilità e nonostante non si chiami Nino, non ha paura di tirare il calcio di rigore... ma insomma, lo mette dentro "cor cucchiaio" agli spagnoli, che vengono superati dai russi, che evidentemente non conoscevano il termine "biscotto". Vittoria, gol, Coppa e Fiamme Gialle sul trono d'Europa. E ora contro chi giocheranno l'intercontinentale? 

Segnalo infine il 13"08 di Giulia Pennella sui 100hs della versione femminile della Coppa. Peccato per il 2,1, sarebbe stato l'ennesimo risultato clamoroso di una stagione incredibile per l'ostacolismo azzurro. 

1 commento:

  1. ma hai seguito l'andamento del punteggio sul momento o l'hai "ricostruito" in un secondo tempo?

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