06/05/12

Bolt 9"82 - Blake: 19"91: partono i razzi, risponde la contraerea

Bolt & Frater a Kingston
Per il sito on-line della Gazzetta, un 9"82 di Bolt e un sontuoso meeting di atletica a Kingston, nell'anno olimpico, viene ridotto ad una notizia che compare in fondo alla home page per un paio d'ore, il tempo di essere eiettato dalla fondamentale ed imprescindibile news riguardante la tripletta di tal Rigoni nello scontro retrocessione Novara-Cesena nel campionato di calcio. Simil-atleti, in un mondo di simil-uomini, in cui i valori sono quasi ridicolizzati (quando un calciatore fa qualche cosa di normale, appare come un Dio che ha voluto degnarci di un gesto "umano" che non gli sarebbe stato dovuto) ma che nonostante tutto trovano più spazio che la vere espressioni delle potenzialità dell'uomo nello sport. Come mettere una statua di Fidia e lo scarabocchio di un bambino svogliato... fa più audience lo scarabocchio, che l'arte: questa è l'atletica in Italia. O meglio: questa è l'Italia. Lo smacco però arriva nel leggere l'articolo: ve lo linko qui. Ebbene, quando la notizia del 9"82 si riduce all'ultimo paragrafo dell'articolo, si capisce bene come in realtà chi abbia scritto (tale Simona Marchetti) di atletica e tempi, poco sappia. L'eresia semantica arriva con la decantazione del miglior tempo mondiale dell'anno di Bolt e quello, battuto, di Blake: 9 secondi e 82 centesimi e 9 secondi e 90 centesimi. Ebbene, l'appassionato conosce bene la sintassi dei tempi (anche se c'è chi ci mette virgole, due punti, punto e virgola, magari tutti insieme... come in altri siti: 30 anni di atletica e non aver capito una cippa della punteggiatura di minuti, secondi e centesimi... come bestemmiare in chiesa per chi ci vive). Scrivere "9 secondi e 90 centesimi" è perdere tempo prezioso. Ci si mette di più a leggerlo che a correrlo. E di solito lo scrivono appunto quelli che di atletica non conoscono bene i tempi in cui ci si deve muovere. Ma la cosa pazzesca è l'articolo: per il 95% incentrato sul flirt di Bolt con una slovacca e l'ondata di sdegno che avrebbe sollevato su... Twitter, per aver scelto una... bianca. E un bel "e chi se ne frega?". Sul sito del massimo giornale di sport italiano, si anelano notizie di sport, non di gossip. O che le proporzioni vengano ribaltate: 95% di sport e 5% di gossip, come dessert ad un lauto convivio. Invece si mangia solo il dessert e alla fine un tozzo di pane. A livello di notizia: ZERO. Domani di sicuro i veri padroni dell'atletica in Gazzetta sapranno fare di meglio, e imbastire un articolo con i contromaroni: ma per favore, parlateci di atletica e lasciate il gossip e le slovacche lasciatele a Buffon.

Quindi la notizia: il puma c'è: 9"82 sui 100 con un dato del vento che almeno inizialmente sembrava incredibile: 1,8 contro. Poi la sintassi è stata migliorata: +1,8. Anche perchè con un dato del genere, significava che quanto visto valesse già 9"70 e forse meno... Usain Bolt è tornato sulla scena del crimine, senza tanti tentennamenti e ha demolito la torma di famelici sprinter che volenti o nolenti rappresentano il sottobosco dello sprintismo mondiale. 9"82 è il suo 9° tempo di sempre, al pari di un tempo analogo attenuto nell'agosto del 2010 a Losanna. Ma non può non destare impressione... adesso, a tre mesi da Londra. 28° tempo mondiale di sempre, al pari del PB di un certo Blake. E 28^ volta sotto i 10" per il puma. Sensazione: ma non è che Bolt ha sparato tutto? Comunque: cannonata in direzione del compagno di allenamento Yohan Blake, che è l'unico che al momento si esprime col cronometro e gli rinfaccia i suoi tempi. Strano... Rispetto all'anno scorso, infatti, i sub-10" si sono contati con il contagocce... annus olympiciis? Alle spalle del puma si rivede ancora il trota di Asafa, Michael Frater: 10"00. E Frater sarà il vero avversario di Asafa, ai Trials. Asafa ha invece (sembra) evitato il confronto. Bolt fa i 100... e lui punta ai 200. Blake corre i 200 e lui.. si infortuna. Congetture bieche. Naturalmente, restando sui 100, desta una certa curiosità la piccola jena Lerone Clarke, che in gara dopo lo shock da-starter patito ad Istanbul ha utilizzato i razzi vettori che lo proiettano fino ai 61 metri, dimostrando le proprie caratteristiche fosfocreatiniche: 10"03. Dopo inizia la zona d'ombra per lui. Altro scomodo avversario per... Asafa. Doc Patton 10"09, e si candida comunque ad essere il terzo americano dei Trials.

Dopo il bombardamento a raso di Bolt, arriva la contraerea. Blake si presenta sui 200, laddove avrebbe potuto correre il 200 più veloce della storia a Bruxelles l'anno scorso, se si potessero mungere i tempi di reazione al tempo totale: un pò come prendere la distanza del salto in lungo da punto di battuta: una cavolata. Ma un bel giochino: in quel pazzesco 19"26 Blake partì con un Rt di 0"269. Una dormita colossale.  Con un Rt "normale" di 0"160 avrebbe corso in 19"16, ovvero il nuovo record del mondo, meglio addirittura del miglior Bolt. Incredibile. Così la sfida parte da lontano: dopo il 9"82 del puma, arriva il 19"91 del caimano con 1,1 di vento pro: miglior tempo mondiale dell'anno, 201^ volta di un uomo sotto i 20". La 200^, per gli statistici, l'ha ottenuta il Principe Wallace Speramon poche settimane fa. Blake negli ultimi 50 metri è parso "strano": controllo o crisi? Di sicuro "a vista" sembra aver aggiunto un'anta al suo armadio. La danza mortale dei due jams inizia qui. Come due serpenti hanno iniziato ad issarsi sulle spire e a sibilare... Il morso finale arriverà solo il 5 agosto: lì ci sarà o caduta degli Dei, o l'estensione del dominio urbi et orbi. Torno sui 200: ilmio pupillo Nick Ashmeade (seguace di Ty Gay) sembra in palla: 20"09, che è tempo da... finalista olimpico. Francamente, in linea tendenziale i 4 posti della briscola se li giocano Bolt-Blake-Dix-Spearmon. Sull'altro tavolo, Nick può sedersi tranquillamente.

Finita qui?! Macchè! E' l'articolista della Gazzetta che pensa all'amante di Bolt e non vede le fucilate che gli sibilano da tutte le parti. 100 femminili. Carmelita Jet-Jeter: 10"81 con 1,0 di vento. Una rasoiata pazzesca. 47^ prestazione mondiale di sempre, a 17 cent dal suo PB che l'ha resa l'essere umano di sesso femminile più veloce di sempre dopo Flo Jo. Quindi il primo... 5° tempo personale di sempre. Olimpia di avvicina, ma attenzione all'astro non più nascente di Kelly Ann-Baptiste: 10"86. 10"86! KAB è molto più sinuosa della Jet-Jeter, armonica, fluida. Solo 5 cent dal vertice mondiale e in 3 mesi può accadere di tutto. Che le gerarchie mondiali si stiano sovvertendo? E intanto KAB è a solo un centesimo dal PB. La navigata Kerron Stewart si gode un altro sub-11": 10"98.

Altro risultato-glamour: la clamorosa sconfitta di Sanya Richard Ross sui 400! Quest'anno, lo ammetto, pensavo fosse la classica stagione da "imbattibile". Mi sbagliavo. A impallinarla per bene ci ha pensato la trentenne jam Novlene William-Mills, una di quelle che non compaiono molto, che non fanno parlare di sè: ma alla fine basta essere al posto giusto al momento giusto, nella gara giusta, e si è proiettati nell'immortalità. 49"99 a Kingston contro il 50"11 di Sanya, di cui nelle scorse puntate ho parlato più che abbondantemente. E Novlene ha tutte le caratteristiche per essere la guastafeste di turno. Pensavo che a Londra si sarebbe già assistito ad una terna Sanya Richards, Amantle Monthso e Allyson Felix. Ma mica le altre stanno a guardare, nè? La Williams-Mills ha 9 risultati sotto i 50", un bronzo ad Osaka '07, un 4° a Berlino '09, un 8° a Daegu '11. Tre finali mondiali consecutive. Terza con l'alloro olimpico cinto in testa la britannica Christine Ohuruogo con 50"93. Malino per adesso... malino, oddio: malino per un titolo olimpico.

Ora, questo articolo rischia di diventare infinito. Devo tagliarlo un pò: però se avete la possibilità di guardare i risultati, vi potete rendere conto di quanti giovani ventenni jams corrano in maniera pazzescamente veloce. Date un occhio solo alla seconda serie dei 100... e guardate l'anno di nascita.


1.Kemar BAILEY COLEJAM9210.091164PB
2.Sheldon MITCHELLJAM9010.141147PB
3.Jacques HARVEYJAM8910.161140
4.Jason YOUNGJAM9110.191130PB
5.Kimmari ROACHJAM9010.201126SB


Un campionato promesse. In pratica la Jamaica potrebbe schierare 4 formazioni 4x100 e vedersele andare tutte in finale ad un'olimpiade. Alla lista aggiungeteci Warren Weir sui 200: 20"21 (è dell'89). E Jermaine Gayle sui 400 (1991): 45"60. Vogliamo esagerare? Un quasi carneade, tale Hansle Parchment (1990) che sciabola un 13"19 sui 110hs con 1,0! Parchment? Vinse le universiadi l'anno scorso a Shenzen con 13"24.  Quest'anno il suo SB era stato un 13"61... Dietro a Jermaine Ronnie Ash con 13"20. Altro tempone. Batman Jackson 48"73, Bianca Knight ha la meglio sulla simpaticissima Shelly Ann Fraser, SAF per gli amici: 22"49 a 22"53. L'ultimo risultato-bomba arriva però dai 100hs femminili: Brigitte Ann-Foster Hylton, classe 1974 (38enne), cannoneggia un 12"51 con 1,5 che ha del miracoloso. Davvero. A 5 cent dal personalea assoluto ottenuto nell'anno di grazie 2009 (quando comunque era già in età da "master"). Dopo il titolo mondiale di Berlino '09, l'uscita in semifinale a Daegu, sembrava avviata ad una dignitosa carriera da comprimaria. Macchè. Brittney Reese invece, si ferma a 6,56: un abisso in meno di quanto le si era abituati vedere. Pausa di riflessione. Scusate se sono stato prolisso: alla sinteticità ci pensano sul sito della Gazzetta. 

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