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David Rudisha |
Dove eravamo? Ah sì... già parlato di sprint e ostacoli. Il mezzofondo nella prima tappa della DL di
Doha è un fortino keniano. E keniani che stanno davvero in palla:
David Rudisha dopo le uscite estive in Australia, corre gli 800 in
1'43"10, tra il serio e il faceto.
92° tempo mondiale di sempre (ma lui vanta 6 dei migliori 12 tempi di sempre sugli 800). 12 su 14 delle prime prestazioni se l'è spartite invece col suo predecessore sul trono degli 800,
Wilson Kipketer. Secondo
Job Kinyor, ennesimissimo keniano che invade le piste mondiali:
1'43"76, record personale,
305° tempo mondiale di sempre e
75° performer
ognitempo. Ma poi anche un manipolo di europei sotto l'1'45", cioè due inglesi (
Osagie 1'44"64 e
Rimmer,
1'44"86), uno spagnolo (il navigato
Antonio Manuel Reina,
1'44"65), e addirittura un danese (
Andreas Bube,
1'44"99). Come scriveva la Gazzetta oggi, già due sub-3'30" nei 1500, e guarda caso tocca a due keniani (ma i primi 5 saranno tutti... keniani e tutti nati tutti dopo il 1987):
Silas Kiplagat 3'29"63, 59° tempo mondiale di sempre, chiaramente mondiale stagionale, ma non record personale, avendo un
3'29"27 (Monaco '10). E dietro di lui uno dei migliori
cronomen delle ultime due stagioni (bè, con una piccola bacheca contenente il titolo olimpico di Pechino '08 e quello mondiale di Daegu '11 sui 1500),
Asbel Kiprop:
3'29"78. 70° tempo mondiale di sempre e prima volta sotto i 3'30". Vittime decisamente illustri nella super-gara tirata:
Daniel Komen 8° con
3'33"43 e addirittura 13°
Abubaker Kaki, dirottato sulla distanza più lunga evidentemente per non anticipare le sfide con Rudisha. Sui 3000 altra sinfonia keniana: troppe sinfonie keniane! Stavolta tocco a
Augustine Kiprono Choge:
7'30"42.
75° tempo mondiale di sempre. Secondo una vecchia conoscenza (almeno... per assonanza):
Eliud Kipchoge.
7'31"40. La notizia chiaramente la fa e l'ha fatta su tutti i giornali, il settimo posto di
Kenenisa Bekele, il re nudo.
7'40"00. Ormai la storia l'ha scritta, e la cosa più difficile, come dicono molti, è confermarsi soprattutto a 30 anni, con stuoli di keniani che spuntano ogni giorno da qualche altipiano. Dopo 3 ori olimpici e 5 mondiali, penso che l'etiope non sia ancora sazio. Finita qui la litania keniana? Macchè: 3000 siepi e due sparate sotto gli 8':
Paul Kipsiele Koech 7'56"58 (a meno di 3" dal mondiale) e 12° tempo mondiale di sempre. Ma anche qui, non è il suo record personale, visto che vanta un
7'56"37.
Nei concorsi, bisogna dire che l'alto stenta ancora a livello mondiale: non c'è ancora un grandissimo che abbia preso il sopravvento: e così il greco Dimitrios Chondrokoukus salta la WL con una misura non ancora altissima: 2,32. Nel lungo del dramma di Andrew Howe, il russo Aleksander Menkov (è del 1990) si insabbia a 8,22 con 1,6, davanti a un regolarissimo Godfrey Mokoena: 8,10. Riflessione... ma se Howe torna a correre, vuol dire che torna elegibile per la 4x100? Non sarebbe male... chiaramente se si conquista il posto in pista. Un valore aggiunto indubbiamente.
Tra le donne pazzesco 800 di Pamela Jelimo (da dove viene? Vediamo se lo indovinate...) che sciorina addirittura un 1'56"94: miglior tempo mondiale dell'anno, e... 205° tempo di sempre. Pensavo meglio... La Jelimo, non dimentichiamolo, a soli 19 anni, nel 2008, era in grado di correre in 1'54"01, cioè a soli 7 decimi dal mondiale della mascolina Jarmila Kratochvilova. 1'57"90 per Fantu Manedo (ventenne etiope... al personale), terza la "franciacortina" Janeth Jepkosgei con 1'58"50 e quindi la "padovana" Yuneysi Santiusti, 1'59"26. Sui 3000 continua la litania... un keniano... ora pro nobis... una keniana... ora pro nobis... un keniano... ora pro nobis... Vivian Jepkenoi Cheruiyot: 8'46"44: miglior tempo mondiale dell'anno, e sconfitta per 5 centesimi una delle imbattibili sorelle etiopi Defar: Meseret. Nel peso l'erculina bielorussa Nadezdha Ostaphuk spara come una bombarda il peso da 4 kg a 20,53. Nel giavellotto infine, grandissima sfida tra tre delle migliori dardiste in circolazione: vince la russa Mariya Abakumova con 66,86 (87° risultato di sempre); quindi la ceca Barbora Spotakova (66,17) e la tedesca Christina Obergfoll (64,59): e siamo solo a maggio.
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