09/05/12

L'angolo tecnico di Gianluca De Luca: le andature tecniche

I primi esercizi - più strettamente correlati alla corsa - che si insegnano ad un giovane atleta sono le cosiddette “andature tecniche”. Si tratta, come il nome stesso denuncia, di esercizi di corse o balzi effettuati in diverse modalità che hanno il compito precipuo di fornire al praticante un ampio bagaglio di conoscenze motorie, ma fungono anche da esercitazioni di forza a tutti gli effetti ed entrano spesso a far parte della routine di riscaldamento in allenamento e spesso in gara. 
Prima di tutto un chiarimento sulla nomenclatura: non essendo mai stata sistematizzata, è possibile che lo stesso tipo di andatura sia chiamata in diversi modi, e la confusione aumenta quando si prendono a riferimento i nomi anglosassoni, più precisi nella classificazione (skip A, Skip B, run A's, run B's ecc.) ma lievemente diversi nell'esecuzione dagli esercizi insegnati canonicamente dalle nostre parti. 
Vorrei sottolineare l'importanza e l'utilità di queste esercitazioni (soprattutto per i giovanissimi) e come cambia la “destinazione d'uso” e l'interpretazione delle stesse a seconda dell'età (e del livello) di chi le esegue. Le andature nascono come esercizio propedeutico all'esecuzione di una corretta tecnica di corsa: l'estensione completa della gamba di spinta, il sollevamento corretto dell'arto libero, la flessibilità della caviglia, l'appoggio del piede e quant'altro è necessario per un ottimo gesto tecnico, sono tutti fattori che possiamo ritrovare nei diversi tipi d'andatura. Riuscire ad eseguirle correttamente porta spesso l'atleta ad effettuare correttamente anche il gesto della corsa vera e propria. Ma attenzione, perché l'equazione non è sempre rispettata! Non è rarissimo infatti vedere ragazzi compiere impeccabilmente skip, corsa balzata e doppio impulso e poi eseguire una corsa lanciata piena di difetti. 
Il più delle volte inoltre capita di ritrovarsi in una sorta di “circolo vizioso” (o virtuoso, a seconda dei casi): succede spesso infatti che (si può facilmente notarlo quando abbiamo a che fare con un atleta non più giovanissimo, magari un ventenne proveniente dal calcio) chi corre bene eseguirà già bene le andature, e chi corre male... 
Ecco perché è di vitale importanza insegnarle (quando possibile ovviamente) fin dall'infanzia: sono persuaso dall'idea che, superata una certa età, le andature siano pressoché inutili ai fini del miglioramento della propria tecnica di corsa. Posso portare l'esperienza di decine di master che sottoposi (quando ancora la mia esperienza sul campo era in divenire) per un paio d'anni a sedute - in apertura d'allenamento - di andature e l'unico risultato ottenuto fu che eseguivano una eccellente corsa balzata ed un'inguardabile corsa lanciata! 
Ancora una volta però, attenzione! Assodata l'utilità enorme per i giovani, non vanno certo “cassate” per gli atleti più avanti con gli anni. Le andature tecniche infatti restano comunque (e per tutti, a prescindere dall'età) esercizi di forza con un lieve impatto pliometrico – e nemmeno così lieve in alcune tipologie di andature. Una seduta d'allenamento dedicata quasi completamente a questi esercizi si rivelerà parecchio impegnativa sia dal punto di vista muscolare che nervoso. Inutile dire che, affinché l'esecuzione sia più precisa possibile, è necessario non solo effettuare queste esercitazioni all'inizio dell'allenamento, ma soprattutto (particolare che ho notato spesso essere un po' trascurato) è fondamentale recuperare completamente tra un'esecuzione ed un'altra. 
Il dispendio energetico per eseguirle è infatti considerevole, e non è affatto difficile ritrovarsi con una leggera (o di più) acidosi se si eccede nella durata o si affrettano i recuperi. Ovviamente un allenatore di mezzofondisti può utilizzare “strumentalmente” uno “skip B” modulato ad esempio in due ripetizioni di cento metri l'una per far effettuare al suo atleta una leggera esercitazione di forza resistente, e lo stesso può fare uno sprinter con dei Run A's più corti. Infine (ma non meno importante) le andature tecniche sono per molti atleti un ottimo riscaldamento, molto vicino al gesto della corsa e quindi propedeutiche per un proficuo work out.

Gianluca De Luca

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