
31/01/10
Tedeschi esagerati: 4 record mondiali. Muller scatenato: 200 e 400

30/01/10
Willie Gault non ce la fa: il record rimane a Mario

29/01/10
Il Duca e la Webatletica Revolution

"A due anni dal suo lancio on line, Webatletica è ormai pronta per scatenare ogni tipo di rivoluzione. Il presupposto è che, in questo momento, siamo ormai l’unico vero riferimento per un mondo master, e mi riferisco a quello che concerne l’attività in pista, che anno dopo anno sta sempre più crescendo da un punto di vista numerico, ma soprattutto da un punto di vista qualitativo. Come piu’ volte evidenziato, sino ad una decina di anni fa per un atleta di buon livello il pensare di poter continuare la propria attività agonistica nella categoria master veniva considerato alla stregua di un disonore perché si era creata quella cultura, derivata da “Scommettiamo Che ?”, che il mondo master fosse di pertinenza di persone anziane che lodevolmente si mettevano in gioco per mantenere una discreta condizione fisica. Poi, all’inizio del nuovo millennio, l’entrata di alcuni personaggi tra cui in particolare colui che, a mio avviso, rimane l’icona dell’atletica master in Italia, Enrico Saraceni, hanno contribuito ad uno sviluppo notevolissimo del movimento ed al raggiungimento di grandissimi risultati cronometrici di cui, anche nelle ultime settimane, abbiamo avuto grandi esempi. Mi ricordo di come nel 2002, a Napoli, pur su un anello da 160 metri, vinsi il mio unico titolo Italiano indoor, da M45, con un tempo superiore ai 26 mentre quest’anno, nella stessa categoria, si contenderanno il titolo scendendo sotto i 23. A questo punto, però, è tempo che il grande cambiamento dell’ultimo decennio si trasformi in vera e propria rivoluzione, dando al movimento ulteriori stimoli e gratificazioni. Ritengo che la creazione delle graduatorie AGC, ideata dal nostro grande editore, sia stata veramente una genialata, forse l’uovo di Colombo, ma qualcosa a cui nessuno aveva mai pensato. Tra l’altro, dopo aver creato uno spazio dedicato sul sito, arriveranno tutta una serie di ulteriori varianti che il nostro immenso editore sta studiando e che daranno, sicuramente, ancor maggior interesse e stimolo per poter entrare in tali classifiche.
Ma una rivoluzione è tale se sconvolge gli schemi e se crea qualcosa che ancora non esiste e che si voglia essere i primi a sperimentare. Ed allora voglio lanciare, tramite Webatletica, quello che da mesi, in tutti i modi, più o meno provocatori, sto scrivendo e argomentando.
La divisione della categoria master.
La divisione della categoria master.
Sono, infatti, convinto che sia, contro ogni logica sportiva agonistica, raggruppare in un’unica categoria persone che vanno dai 35 ai 90 anni per il semplice fatto che, inevitabilmente, al raggiungimento di una certa età non è più possibile sottoporre il proprio fisico a determinati stress muscolari e, quindi, l’attività si trasforma. Ora, da una facile analisi delle tabelle di punteggio, si evince chiaramente come sia certificato che sino alla categoria M65 c’è una logica di tempi o misure costanti che aumentano per categoria crescente, a parità di punti, mentre a partire dagli M70 tali tempi o misure si amplificano notevolmente. Credo, quindi, che le tabelle stesse indichino la soluzione più semplice ed evidente. Tiriamo una riga e creiamo due categorie una di master che va sino ai 65/69 anni e una di veterani che va dai 70 in avanti. Vale a dire che sino agli M65 tutto rimane come prima, mentre dai 70 anni in poi si chiameranno V70 V75 V80 etc…
Il vantaggio di tale distinzione è che non si creeranno piu’ discussioni di alcun genere sul fatto che la prestazione di un novantenne possa essere equiparata ad una di un quarantenne, in quanto i due apparterrebbero a due categorie diverse. Ci sarebbe l’AGC Master e l’AGC Veterani e alla fine dell’anno il premio per l’atleta Master dell’anno e l’atleta Veterano dell’anno. Chiaramente a livello di campionati italiani non cambierebbe niente e si farebbero sempre tutti insieme chiamandoli “Campionati Italiani Master e Veterani”. I Campionati di Società Master rimarrebbero, ovviamente, tali e si potrebbe dare la possibilità ad ogni società di schierare un massimo di 2 Veterani con il grande vantaggio, tra l’altro, di non dare più adito a discussioni e rimostranze in merito alle tabelle che, così concepite, avrebbero appunto la logica di delineare due categorie ben distinte. Per finire prevederei anche la possibilità che se un atleta, compiuti i 70 anni, si sentisse ancora così forte da poter gareggiare con i master, possa decidere di iscriversi nell’ultima categoria dei master appunto, la M65.
Credo, oltretutto, sia un’innovazione, sicuramente migliorativa ma, soprattutto, basata su principi di equità, per far crescere ancor di più il movimento master e dare, in ogni caso, il giusto riconoscimento a chi, pur avendo raggiunto una certa età, voglia continuare a gareggiare. In tutto il mondo non esiste questa distinzione e questa è la vera rivoluzione, ma siccome sono straconvinto che sia la strada giusta da seguire, sono orgoglioso di lanciare tale proposta da questo sito, sperando che il nostro editore voglia sposarla e girarla direttamente all’area master della Fidal. Per cominciare, intanto, mi auguro che si voglia cominciare ad instaurare queste nuove categorie nelle graduatorie AGC che stanno sempre più diventando il nostro grande must.
IL DUCA
28/01/10
Li ho trovati!!! I risultati di Locarno

27/01/10
I minimi AGC
in questo post i minimi in termini percentuali sulle prestazioni ottenute, per essere considerati "significanti" a livello statistico e finire nel nostro data-base. Naturalmente percentuali che potrei modificare a seconda dell'andamento effettivo dei risultati per avere una minima base su cui creare classifiche.
Uomini
Uomini
- 60: 87%
- 200: 87%
- 400: 85%
- 800: 83%
- 1500: 82%
- 3000: 81%
- 60hs: 76%
- lungo: 70%
- triplo: 70%
- alto: 70%
- asta: 70%
- peso: 60%
- 60: 80%
- 200: 80%
- 400: 79%
- 800: 78%
- 1500: 77%
- 3000: 76%
- 60hs: 65%
- lungo: 68%
- triplo: 68%
- alto: 68%
- asta: 68%
- peso: 60%
Incredibile Scott: record mondiale dei 200 M40 - Saraceni perde un record

26/01/10
L'overall over-90 AGC
- 100,70 - Mario Longo - M45 (60: 6"97)
- 96,21 - D'Oro Giancarlo - M45 (60: 7"40)
- 95,53 - Boggioni Marco - M40 (60: 7"24)
- 94,92 - Alterio Andrea - M35 (60hs: 8"06)
- 94,39 - Bugiardini Livio - M60 (60: 8"30)
- 94,21 - Tortu Salvino - M50 (60: 7"72)
- 93,91 - Scarponi Massimiliano - M40 (60: 7"31)
- 93,84 - Clementoni Massimo - M50 (60: 7"75)
- 93,45 - Furia Domenico - M50 (60: 7"73)
- 93,23 - Carniato Gabriele - M50 (60: 7"91)
- 93,05 - Ceriani Marco - M45 (60: 7"49)
- 92,50 - Montaruli Antonio - M60 (60: 8"47)
- 92,46 - Saraceni Enrico - M45 (400: 52"11)
- 92.39 - Giovannelli Luca - M35 (60HS: 8"14)
- 92,27 - Bertaggia Benito - M70 (60: 9"13)
- 91,93 - Menotti Franco - M45 (60: 7"80)
- 91,85 - Gangini Roberto - M40 (60: 7"31)
- 91,80 - Morelli Giulio - M45 (60: 7"70)
- 91, 56 - Benvenuti Marcello - M45 (alto: 1,91)
- 91,38 - Masi Roberto - M50 (60: 8"07)
- 91,37 - Sisti Enrico - M50 (60: 7"96)
- 91,35 - Lonati Omar - M40 (60: 7"35)
- 91,12 - Ferrian Daniela - W45 (60: 8"69)
- 90,92 - Niro Giampeppe - M55 (60: 8"28)
- 90,55 - Segatel Marco - M45 (alto: 1,85)
- 90,47 - Balsamini Stefano - M45 (60: 7"87)
- 90,44 - Ferrari Luigi - M50 (800: 2'09"66)
- 90,33 - Feliciani Giovanni - M55 (60: 8"28)
- 90,20 - Ghidetti Enrico - M45 (60: 7"95)
- 90,06 - Longoni Stefano - M35 (60HS: 8"35)
- 90,00 - Feliciani Giovanni - M55 (60: 8"31)
25/01/10
Incredibile! Cancellato Guido Muller dai 200 indoor
La domenica del master: Scarponi cambia marcia

24/01/10
La Forcellini al record del mondo dell'asta

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Top-10 AGC ostacoli M
- 94,92 - Andrea Alterio - M35 (60HS: 8"06)
- 92,96- Luca Giovannelli - M35 (60HS: 8"09)
- 91,16 - Stefano Longoni - m35 (60hs: 8"25)
- 90,06 - Paolo Casarsa - M35 (60HS: 8"35)
- 89,63 - Luca Filippin - M45 (60HS: 9"26)
- 86,27 - D'Errico Antonio - M45 (60HS: 9"3)
- 85,95 - Citterio Paolo - M35 (60hs: 8"75)
- 85,54 - Fabio Nicola - M40 (60HS)
- 85,22 - Rebuzzi Pierluigi - M45 (60hs: 9"81)
- 83,79 - Ivan Paolatto - M35 (60HS: 9"13)
record mondiale M60 del miglio: Nolan Shaheed

23/01/10
Il sabato del Master: sfiorato il record italiano degli 800 M40

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A tu per tu con Tom Phillips, gli occhi del mondo master

- Qui l'intervista con le gallerie fotografiche...
- Tom, com'è che sei diventato un fotografo da-pista?
- Dopo circa 15 anni di lontananza dalle piste a causa di un serio infortunio, ho ricominciato a gareggiare a 46 anni. Inizialmente gareggiavo solamente nelle gare locali, quindi nei campionati di società. In quel periodo passavo molto tempo sulle Dolomiti, come fotografo di paesaggi, e l'equipaggiamento che utilizzavo (macchine fotografiche medie e grandi) erano ormai inutili per la pista. L'era del digitale era arrivata!! Nel frattempo ero diventato più competitivo sia a livello regionale che nazionale. Siamo nel 2005. Stavo anche utilizzando sempre più il mio tempo libero per allenarmi e sempre meno passandolo montagne, così vendetti alcune delle mie macchine fotografiche da rullino e "divenni digitale". Presi una fotocamera digitale SLR ed un paio di lenti per i Mondiali indoor di Linz nel marzo del 2006, dove lavorai non ufficialmente standomene sulle tribune. Il risultato mi piacque. E lo furono anche gli atleti. Nel Luglio 2006 divenni un fotografo ufficiale durante i Campionati Europei Master Outdoor di Poznan, e da allora ho iniziato.
- Sei anche un buon atleta e hai ottenuto buoni risultati nei grandi campionati internazionali. Come fai a correre e lavorare come fotografo?
- E' dura! Talvolta molto dura! Anche quando non stai gareggiando è impossibile essere ovunque e fotografare ogni cosa. La gara che dovrò affrontare è comunque in cima alle mie priorità. So sempre quando bisogna impacchettare la fotocamera, metterla via ed essere pronto per la mia gara. E' necessaria disciplina. Ma odio anche deludere gli amici che sperano che gli faccia qualche foto. Così, dopo la gara, immediatamente tiro fuori la fotocamera. Ho lavorato anche in condizioni di defaticamento che mi hanno permesso di riposare e fare foto. Anche così, però, non è facile. Sono andato bene a Lahti nei 100, ma sapevo che non potevo correre sia le semifinali che la finale dei 200 e contemporaneamente fare foto. Ma è stato molto difficile lasciare tutte le fotocamere in hotel e passare tutto il giorno ad essere "un atleta". Ma sono contento di averlo fatto, perchè poi sono stato orgoglioso del mio 4° posto. Credo che voi la chiamereste "medaglia di legno" in Italia, ma ho comunque perso un posto sul podio per solo 2 centesimi di secondo!
- Ci sono eventi che ti piace fotografare più di altri?
- Sicuramente! Essendo uno sprinter, è una gran cosa cercare di catturare i velocisti nella loro massima velocità, ma hai una sola possibilità di fare una foto per gara. Con i 400 metri, puoi avere anche due possibilità, e molte di più con gare dagli 800 metri in su. Fotografare le gare sulle lunghe distanze può essere noioso, ed è facile acquisire molte fotografie molto simili. Credo che sia molto importante capire cosa si stia fotografando. Questo permette al fotografo di anticipare l'azione. Ho dovuto imparare come molti concorsi si sviluppano, così da fotografarli meglio. Sto ancora imparando. Il martello e il salto con l'asta sono i più difficili: il martello per l'ovvia pericolosità, e l'asta perchè è così complicata.
- Hai un fotografo preferito il cui lavoro ti ha ispirato?
- Sulla attività in pista, no. Ci sono veramente pochi fotografi specializzati tra i master (che sono grandi per me!) e sebbene guardo molte foto sportive ogni settimana, non ho ancora trovato un fotografato favorito. Lontano dalla pista, quando sto scattando foto sulle montagne, il fotografo/scalatore John Beatty ha avuto una grossa influenza su di me.
- Qual'è il ricordo più bello come fotografo dell'atletica master?
- Darren Scott gareggiare contro i migliori sprinter italiani master in Riccione e a Clermont Ferrand! Mi ha fatto anche molto piacere il commento da un atleta cui cedetti diverse sue foto dopo i Mondiali di Lahti. Lei mi disse: "Ho imparato molto sul mio modo di correre dalle tue foto!". E' stata una cosa bella da ascoltare.
22/01/10
L'angolo del Duca: molto rumore per nulla...

Mi vorrà perdonare William Shakespeare se ho voluto prendere spunto dalla sua celeberrima commedia ambientata nella Messina della fine del sedicesimo secolo, ma credo che nessun altro titolo sarebbe più appropriato, in questo momento, per rendere la situazione generale dell’atletica italiana e della fidal in particolare. All’inizio della nuova stagione agonistica, ciò che ci è rimasto dell’anno passato è il ricordo di una commedia, tragicomica appunto come quella appena citata, in cui i vari protagonisti si sono tanto agitati, ma alla fine nulla è mutato e tutto è rimasto come prima. E’ superfluo ricordare come il 2009 abbia rappresentato l’annus horribilis dell’atletica italiana, culminato con il disastro agonistico della spedizione a Berlino ("zeru medaglie") e con le susseguenti critiche da tutte le parti, noi compresi ovviamente, al presidente federale, con motivazioni di ogni genere. Ricordo tra l’altro di avere anche evidenziato come stiamo parlando di persona eletta in presenza di un palese conflitto d’interesse sancito dallo statuto federale. Bene, in barba delle nostre e delle ben più autorevoli critiche giunte da ogni parte, il consiglio federale della fidal riunito in data 18 dicembre scorso ha emesso tale comunicato:
Il Consiglio federale, nel corso della riunione odierna, ha approvato all'unanimità la seguente mozione: E' necessario non confondere disponibilità con debolezza. L'atletica leggera italiana, con le sue sfaccettature, le diversità che la compongono, l'eredità della sua storia, la sua ricchezza culturale, hanno trovato risposta nell'elezione di Franco Arese a Presidente e del Consiglio Federale democraticamente eletti nell'Assemblea nazionale di Torino del novembre 2008.
Il Consiglio Federale, quest'oggi, all'unanimità: - Esprime totale fiducia al Presidente federale Franco Arese, rinnovandogli pieno sostegno per l'ottenimento di tutti i traguardi fissati.
- Rimarca come il confronto e le dialettiche, negli organi federali, sulle scelte per l'atletica italiana siano il sale della democrazia nella ricerca della migliore sintesi per il nostro movimento.
- Stigmatizza forme di attacco lesive della dignità personale di cui dirigenti eletti e funzionari della federazione sono stati oggetto da parte di singoli, da cui il Consiglio Federale tutto e l'atletica leggera italiana sono ben lontani per stile.
- Il cammino iniziato all'indomani dell'Olimpiade di Pechino 2008, che porta al successivo evento olimpico di Londra 2012, proseguirà sereno, attento solo alle esigenze delle società sportive, cuore vitale dell'atletica italiana, con l'intento primo di mettere a frutto gli sforzi quotidiani, il lavoro appassionato e spesso esclusivamente volontario, di migliaia di atleti, tecnici, società, uniti dal vincolo di adesione ai più alti ideali del nostro movimento.
In poche parole, grandi complimenti al simpatico faccione per aver raggiunto tutti i traguardi (riteniamo che abbia personalmente vinto qualche torneo di golf o di qualche altro sport che pratica perché ovviamente non si riferivano all’atletica) e vergogna per tutti quei cattivoni, screanzati e ineducati che si sono permessi di criticare l’attività di persone che quotidianamente si dedicano con tutta la loro passione e il loro disinteresse all’atletica leggera.
Molto rumore per nulla e il 2010 si apre come si era chiuso il 2009, forse anche peggio, viste le premesse degli impianti disponibili che,anno dopo anno, diminuiscono invece di aumentare. In un paese di 60 milioni di abitanti disponiamo ormai di un solo palazzetto coperto con anello omologato (Ancona) e un paio di altri (Parma e Firenze) utili quantomeno per gareggiare al caldo pur dovendo misurarsi su un anello di 160 metri e su un rettilineo, vedi Firenze, di soli 55 mt. E Torino, Genova, Padova, Napoli… Che fine hanno fatto quelle piste? Per quanto riguarda i capannoni omologati per i 60 metri c’è sicuramente qualche impianto in piuù, anche se non raggiungiamo i dieci e comunque rimane l’incredibile evidenza che le due città pi piu’ popolate d’Italia, Roma e Milano, non dispongano di nessuna struttura al coperto, potendo contare solo su un paio di piste per i 60 metri, a qualche decina di chilometri, quali Rieti per Roma e Saronno per Milano.
Credo che questo ennesimo aspetto deficitario sia la punta dell’iceberg del totale disinteresse che le istituzioni nutrono ormai per il mondo dell’atletica. E’ inutile ricordare l’importanza, per uno sport in cui l’aspetto muscolare ha una grandissima rilevanza, e mi riferisco in particolare a talune discipline, del potersi allenare in strutture al coperto nei cruciali mesi della preparazione invernale. E i ragazzi stessi,che sono la base per costruire un futuro agonistico migliore, sono spesso portati ad intraprendere altri sport dai genitori proprio perché l’elemento metereologico rappresenta comunque una variabile di preoccupazione. E non penso ovviamente al calcio che ha ovviamente delle logiche diverse, ma ad esempio al nuoto che, a mio avviso, ha dato i risultati prestigiosi che ha dato anche per gli impianti adeguati esistenti.
Ma questi sono dettagli, tutto il resto va bene, ogni traguardo fissato è stato raggiunto ed è giusto e doveroso che il nostro grande presidente vada in giro a fare un po’ di passerella. Sabato è a Milano, alla festa dell’atletica lombarda.
Mi piacerebbe esserci perché vorrei chiedere al presidente della fidal lombardia, davanti al suo capo e all’assessore allo sport, se presente, come mai quel vecchio bocciodromo, esistente a fianco dello storico campo XXV Aprile, sia stato dato in gestione alla federazione italiana di badminton (il mitico volano) e non si sia pensato di prenderlo per adattarlo ad impianto indoor, a latere appunto della pista all’aperto. Certo sarebbe stato un impianto per gare di 60 metri e salti, ma era una struttura esistente che con un minimo investimento avrebbe potuto essere adattata perfettamente, magari con l’inserimento di una palestra e il grande vantaggio di avere poi fuori la pista di atletica. Quindi una possibilità di utilizzo a 360 gradi anche nelle stagioni piu’ miti.
Ma sarebbe stato uno sforzo di fantasia troppo grande e poi si sa, il volano è il re delle olimpiadied anche la regina si deve inchinare...
21/01/10
Le indoor dei master nel weekend

- 23 - Sabato: Udine: 60, 60hs (M/F)
- 23 - Sabato: Ancona: 60, 60hs, 200, 800, alto M, triplo M, asta F, lungo F
- 24 - Domenica: Padova: 60, 60hs (M/F)
- 24 - Domenica: Ancona: marcia, 4x200 (M/F)
Italiani Master Indoor: usciti gli orari

19/01/10
7° record mondiale dell'anno: l'americano Neidig cancella Manninen
Sono ormai sette i record mondiali ottenuti nella stagione indoor da parte dei master. L'ultimo in ordine cronologico di cui si apprende direttamente dal sito Masterstrack, è quello ottenuto dall'americano Donald Neidig sui 60 metri nella categoria M65: 7"98 contro il precedente record di 7"99 del finlandese Jorma Manninen, ottenuto nel 2007. Il tempo è stato ottenuto il 16 gennaio nella riunione indoor di Albuquerque (qui i risultati dei master).
18/01/10
Record Mondiali 2010
- lungo indoor W40: 6,64 - Tatyana Ter-Mesrobyan (Russia) - 05/01/2010 - St. Pietroburgo
- 3000 indoor M40: 8'04"34 - Viacheslav Shabunin (Russia) - 07/01/2010 - Yekaterinburg
- 60 indoor M45: 7"02 - Mario Longo (Italia) - 09/01/2010 - Ancona
- 60 indoor M45: 6"97 - Mario Longo (Italia) - 09/01/2010 - Ancona
- 1500 indoor M70: 5'09"62 - Karl-Walter Truemper (Germania) - 10/01/2010
- alto indoor W80: 1,00 - Christel Happ (Germania) - 16/01/2010
- lungo indoor W80: 2,89 - Christel Happ (Germania) - 16/01/2010
- 60 indoor M65: 7"98 - Don Neiding (USA) - 16/01/2010 - Albuquerque
- 200 indoor M40: 21"81 - Darren Scott (U.K.) - 17/01/2010 - Sheffield
- miglio indoor M60: 4'57"06 - Nolan Shaheed (USA) - 23/01/2010 - Ithaca
- asta indoor W50: 3,20 - Carla Forcellini (Italia) - 23/01/2010 - Ancona
- 200 indoor M65: 25"54 - Don Neiding (USA) - 23/01/2010 - Albuquerque
- triplo indoor M50: 14,11 - Wolfgang Knabe (Germania) - 23/01/2010 - Hannover
- peso indoor M50: 17,98 - Yngve Wahlander (Svezia) - 24/01/2010 - Boras
- peso indoor M80: 13,54 - Leo Saarinen (Finlandia) - 28/01/2010 - Jyvaskyla
- miglio indoor W50: 5'08"65- Monica Joyce (USA) - 29/01/2010 - Saginaw Valley
- alto indoor W80: 1,08 - Christel Happ (Germania) - 29/01/2010 - Magdeburgo
- asta indoor W40: 3,65 - Irie Hill (U.K.) - 29/01/2010 - Sindelfingen
- 400 indoor M70: 59"48 - Guido Muller (Germania) - 30/01/2010 - Furth
- 200 indoor M70: 26"88 - Guido Muller (Germania) - 30/01/2010 - Furth
- asta indoor M65: 3,50 - Esko Oikkonen (Finlandia) - 31/01/2010 - Helsinki
- 1500 indoor M40: 3'44"39 - Viacheslav Shabunin (Russia) - 01/02/2010 - Mosca
- weight indoor W35: 17,79 - Anna Soderberg (Svezia) - 06/02/2010 - Goteborg
- 3000 indoor M40: 8'01"44 - Viacheslav Shabunin (Russia) - 07/02/2010 - Mosca
- asta indoor M55: 4,55 - Wolfgang Ritte (Germania) - 07/02/2010 - Alsfeld
- 200 indoor M40: 21"71 - Darren Scott (U.K.) - 07/02/2010 - Birmingham
- 200 indoor M70: 26"87 - Guido Muller (Germania) - 13/02/2010 - Sindelfingen
- 60 indoor w70: 9"29 - Kathy Bergen (USA) - 13/02/2010 - Colorado Springs
- alto indoor w70: 1,29 - Kathy Bergen (USA) - 13/02/2010 - Colorado Springs
- pentathlon indoor M35: 4198 - Wilfried Boulineau (Francia) - 13/02/2010 - Nogent sur Oise
- 200 indoor M75: 28"88 - Horst Schrader (Germania) - 13/02/2010 - Sindelfingen
- alto indoor W80: 1,08 - Christel Happ (Germania) - 14/02/2010 - Sindelfingen
- weight indoor M55: 19,79 - Jim Wettenhall (USA) - 14/02/2010 - Toronto
- triplo indoor W55: 10,36 - Janine Kortbeek (Olanda) - 14/02/2010 - Apeldoorn
- asta indoor W50: 3,30 - Carla Forcellini (Italia) - 16/02/2010 - Firenze
- 60 indoor M90: 11"38 - Ugo Sansonetti (Italia) - 20/02/2010 - Ancona
- miglio W35: 4'29"46 - Helen Cliteheroe (UK) - 20/02/2010 - Birmingham
- 200 indoor M90: 40"34 - Ugo Sansonetti (Italia) - 21/02/2010 - Ancona
- 60HS indoor W75: 14"22 - Donley Christel (USA) - 01/03/2010 - Kamloops
- pentathlon indoor W50: 4906 pt - Marie Key (Australia) - 01/03/2010 - Kamloops
- pentathlon indoor M45: 4110 pt - Christopher Bates (USA) - 01/03/2010 - Kamloops
- 60 indoor W90: 15"14 - Olga Kotelko (Canada) - 02/03/2010 - Kamloops
- 3 km walk indoor W60: 15'54"75 - Heather Carr (Australia) - 03/03/2010 - Kamloops
- 3000 indoor W80: 19'07"34 - Zdenka Kirsch (Germania) - 043/03/2010 - Kamloops
- peso indoor W80: 7,15 - Rachel Hanssens (Belgio) - 03/03/2010 - Kamloops
- 200 indoor W90: 1'00"72 - Olga Kotelko (Canada) - 03/03/2010 - Kamloops
- lungo indoor W90: 1,67 - Olga Kotelko (Canada) - 03/03/2010 - Kamloops
- peso indoor W90: 4,90 - Olga Kotelko (Canada) - 03/03/2010 - Kamloops
- alto indoor W90: 0,75 - Olga Kotelko (Canada) - 04/03/2010 - Kamloops
- triplo indoor W90: 4,14 - Olga Kotelko (Canada) - 04/03/2010 - Kamloops
- weight indoor W90: 6,32 - Olga Kotelko (Canada) - 04/03/2010 - Kamloops
- martello indoor W90: 13,92 - Olga Kotelko (Canada) - 04/03/2010 - Kamloops
- weight indoor W80: 8,01 - Rachel Hanssens (Belgio) - 04/03/2010 - Kamloops
- weight indoor W75: 10,25 - Galina Kovalenskaya (Russia) - 04/03/2010 - Kamloops
- weight indoor W50: 15,59 - Ulrike Englehardt (Germania) - 04/03/2010 - Kamloops
- asta indoor M60: 4,02 - John Altendorf (USA) - 04/03/2010 - Kamloops
- asta indoor M60: 4,05 - John Altendorf (USA) - 04/03/2010 - Kamloops
- 1500 indoor W55: 5'24"34 - Kathryn Martin (USA) - 05/03/2010 - Kamloops
- 200 indoor W45: 25"47 - Renee Henderson (USA) - 05/03/2010 - New York
- 400 indoor M90: 40"34 - Ugo Sansonetti (Italia) - 06/03/2010 - Kamloops
- 800 indoor M50: 1'59"74 - Andre Lafere (Belgio) - 13/03/2010 - Gand
- alto indoor W60: 1,40 - Weia Reinboud (Olanda) - 13/03/2010 - Gand
- 3000 indoor M35: 7'37"97 - Bernard Lagat (USA) - 14/03/2010 - Doha
- alto indoor M80: 1,35 - Samuli Korpi (Finlandia) - 20/03/2010 - Jyvaskyla
- asta indoor M75: 2,92 - Ilpo Sopanen (Finlandia) - 20/03/2010 - Jyvaskyla
- peso indoor M80: 13,68 - Leo Saarinen (Finlandia) - 20/03/2010 - Jyvaskyla
- weight indoor W75: 10,40 - Irene Merjamaa (Finlandia) - 20/03/2010 - Jyvaskyla
- alto indoor W40: 1,78 - Julia Machin (U.K.) - 27/03/2010 - Lee Valley
- alto indoor W75: 1,16 - Rosemery Chrimes (U.K.) - 27/03/2010 - Lee Valley
- peso indoor W75: 9,12 - Rosemery Chrimes (U.K.) - 28/03/2010 - Lee Valley
- asta W40: 3,75 - Irie Hill (UK) - 20/03/2010 - Melbourne
- 60 indoor W70: 9"21 - Kathy Bergen (USA) - 27/03/2010 - Boston
- 60 indoor W55: 27"62 - Karla Del Grande (Canada) - 28/03/2010 - Boston
- 60 indoor M95: 15"21 - Leland McPhie (USA) - 27/03/2010 - Boston
- 200 indoor W70: 32"31 - Kathy Bergen (USA) - 28/03/2010 - Boston
- 200 indoor M60: 24"85 - Charles Allie (USA) - 28/03/2010 - Boston
- 200 indoor M65: 25"47 - Donald Neidig (USA) - 28/03/2010 - Boston
- 200 indoor M80: 31"23 - Harry Brown (USA) - 28/03/2010 - Boston
- 800 indoor M55: 2'07"05 - Horace Grant (USA) - 28/03/2010 - Boston
- 800 indoor M80: 2'52"57 - Earl Fee (Canada) - 28/03/2010 - Boston
- 60hs indoor W75: 13"70 - Florence Meiler (USA) - 26/03/2010 - Boston
- 60hs indoor M65: 9"17 - Ty Brown (USA) - 26/03/2010 - Boston
- 60hs indoor M90: 15"84 - Ralph Maxwell (USA) - 26/03/2010 - Boston
- asta indoor W75: 1,88 - Florence Meiler (USA) - 26/03/2010 - Boston
- 3 km marcia indoor M60: 14'20"64 - Chris Schmid (USA) - 28/03/2010 - Boston
- pentathlon indoor M90: 4594 - Ralph Maxwell (USA) - 26/03/2010 - Boston
- weight indoor W70: 12,30 - Carol Young (USA) - 28/03/2010 - Boston
- 4x400 indoor M40: 3'25"04 - U.S.A. - 28/03/2010 - Boston
- 4x400 indoor W35: 4'06"97 - U.S.A. - 28/03/2010 - Boston
- 4x400 indoor W40: 4'09"13 - U.S.A. - 28/03/2010 - Boston
- 4x400 indoor W70: 7'21"74 - U.S.A. - 28/03/2010 - Boston
- 4x800 indoor W40: 9'25"49 - U.S.A. - 28/03/2010 - Boston
- 4x800 indoor W50: 10'43"50 - U.S.A. - 28/03/2010 - Boston
- lungo W50: 5,41 - Marie Kay (Australia) - 02/04/2010 - Perth
- 4x800 M35: 7'55"67 - Pecer Athletics (U.S.A.) - 03/04/2010 - Williamsburg
- martello M70: 57,59 - Edward Burke (USA) - 15/04/2010 - Walnut
- 100 W70: 14"76 - Kathy Bergen (USA) - 15/04/2010 - Walnut
- pentathlon lanci W75: 4794 - Susanne Wissinger (Germania) - 10/04/2010 - Borken
- asta W40: 3,80 - Irie Hill (UK) - 18/04/2010 - Perth
- 4x400 M55: 3'40"62 - Houston Elite - U.S.A. (Allie - Haywood - Collins - Grant) - 24/04/10 - Philadelphia
- 1500 M40: 3'42"65 - Vyacheslav Shabunin (Russia) - 27/05/2010 - Sochi (Russia)
- 100 W50: 11"95 (0,9) - Merlene Ottey (Slovenia) - 06/06/2010 - Postonja (Slo)
- martello W50: 53,14 - Oneithea Lewis (U.S.A.) - 12/06/2010 - Chester (Usa)
- 400 M45: 50"02 - Douglas Kalembo (USA) - 22/06/2010 - Atlanta (USA)
- 100 W50: 11"84 (0,1) - Merlene Ottey (Slovenia) - 26/06/2010 - Maribor (Slo)
- lungo W80: 3,05 (-0,4) - Christel Happ (Germania) - 02/07/2010 - Kevelaer (Ger)
- 1500 W70: 6'04"59 - Cecilia Morrison (UK) - 03/07/2010 - Cardiff (UK)
- 5000 W70: 22'19"99 - Cecilia Morrison (UK) - 04/07/2010 - Cardiff (UK)
- 400 M45: 49"77 - Douglas Kalembo (USA) - 18/07/2010 - Atlanta (USA)
- 400 M50: 49"85 - Douglas Kalembo (USA) - 25/07/2010 - Atlanta (USA)
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