06/01/10

Kamloops: la baracca scricchiola

(nella foto, un bel panorama di Kamloops) - Il sito ufficiale dei Mondiali Master Indoor di Kamloops riporta con incedente cadenzare (piaciuta l'alliterrazione?) il countdown... 53 giorni al via ad oggi, giorno della Befana. Ma francamente non so se gli organizzatori siano così ansiosi di iniziare questi Championship o avrebbero preferito qualche altro mese per convicere qualche master in più adfarsi una gita fuori porta nel Paese della foglia d'acero. La lontananza del sito prescelto (speriamo che insegni qualche cosa alla WMA), il freddo invernale in un paese vicino al Polo, il caos previsto per le vicine Olimpiadi di Vancouver, la vicinanza temporale (solo un anno) con Sacramento 2011 e soprattutto il taciuto (volontariamente, ne sono certo!) problema della pista piatta, hanno fatto una tremenda pubblicità negativa a quello che si prospetta essere il mondiale più fallimentare dei quattro fin qui disputatisi nella storia del masterismo mondiale indoor. Tant'è che molto egoisticamente, come è mio solito, mi son detto: l'occasione giusta per vincere una medaglia individuale!! Ma non andrò: ci tengo ai miei piedi. Eppoi, scusate, lo sappiamo tutti, senza tante ipocrisie: un Campionato del Mondo Master (o qualsiasi altra manifestazione over-35) ha successo prima di tutto e quasi esclusivamente su un numero: quello dei partecipanti. Non importa i numero di record, di medaglie... conta solo quello dei partecipanti. E gli indizi del fallimento sono davvero inquietanti... i tedeschi sono addirittura 53, scritto "cinquantatre". Eravamo talmente abituati a vedere gli eserciti di atleti teutonici invadere ogni landa ovunque ci fosse una gara master, che è quasi sorprendente rendersi conto del fallimento numerico. Gli americani saranno 260: si punta tutto sui canadesi quindi. 1000 canadesi? E che mondiale sarà? La vita andrà comunque avanti: nessuno si straccerà le vesti, nessuno piangerà lacrime amare. Però la rifessione andrà fatta: e la riflessione dovrà convincere tutti su un fatto: bisogna scegliere location facilmente accessibili, in città mediamente grandi che offrano opportunità di alloggio a tutte le tasche. La federazione europea, dopo l'azzeccata scelta di Lubiana, si presenta ora con un sito sconosciuto nell'est dell'Ungheria. Poi le candidature per le prossime edizioni risultano in posti sconosciuti a cavallo della mitteleuropa: non vorrei che ci si accorgesse troppo in ritardo dell'errore...

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