In Ungheria si sono registrate 10 nuove migliori prestazioni italiane master (una eguagliata). La parte del leone l'ha fatta la solita
Gabre Gabric (
W95) con i tre record in successione di peso, disco e giavellotto. Nel lancio del peso (con i 2 kg)
5,32 contro il
5,20 ottenuto a Novara in maggio. Nel disco
12,86, che migliora di poco il
12,79 lanciato dalla stessa Gabric a Saint Christophe, ad Aosta, nel settembre 2009. Infine
7,92 nel lancio del giavellotto, anche qui a migliorare un suo stesso risultato: il
7,85 lanciato agli Europei Indoor di Ancona l'anno scorso a marzo (ma chiaramente il giavellotto viene lanciato all'esterno... quindi è una prestazione outdoor).
Tutti e tre i risultati sono anche
record europei di categoria (che naturalmente le hanno consegnato le tre medaglie d'oro annesse e connesse). Ma soprattutto il risultato nel disco è il
nuovo record mondiale! Per Gabre non cambia sostanzialmente nulla per quanto riguarda il numero di record detenuti: siamo a 13, il primo dei quali ottenuto nel 2003 a Torino nel peso F85.
Posto d'onore, quanto a Record stabiliti, per
Rossella Zanni (
W45): due record ottenuti in Ungheria. Uno è un "pareggio", cioè quello nel salto in alto (
1,51) ottenuto durante l'heptathlon. Pensate che la gara individuale di alto W45 è stata vinta dalla polacca
Marianna Biskup con... 1.51. La differenza? Che la Zanni nelle prove multiple ha piazzato un percorso netto sino a 1,51, mentre la Biskup ha "cippato" la prima a 1,51. Possiamo parlare quindi di una mancata campionessa europea? Non lo sapremo mail. Il secondo record della Zanni è invece arrivato proprio nelle prove multiple con
4736 punti, che migliora il suo risultato di Roma di 4680 punti. Terzo miglioramento per la modenese in meno di un anno, con un incremento di circa 100 punti dalla MPI ottenuta a Cattolica nel 2009 (
4638 pt). La Zanni è quindi a quota 8 record italiani detenuti (tra outdoor e indoor), divisi tra salto in alto, prove multiple e 200hs.
Con due record italiani torna da Nyireghyhaza anche
Anna Flaibani (
W80) che ha migliorato il record del lancio del martello con il nuovo attrezzo da 2 kg (
21,39) e nel pentathlon lanci, con
3279 punti. Nel martello il record era assai recente, risalendo agli italiani di Roma di giugno con
20,50. Record che in un anno è stato migliorato già 4 volte (anche grazie all'introduzione proprio del nuovo martello). Aveva iniziato la Fozzer con 11,75, poi era subentrata di prepotenza proprio la Flaibani che prima a San Benedetto (
17,19), poi appunto a Roma era riuscita a migliorarlo. Quindi c'è il record nel pentahlon lanci, con
3279 punti, così come configurato con le nuove tabelle. Sicuramente meglio dei
2505 punti ottenuti sempre di
Nives Fozzer a Pistoia, ma ad onor del vero la Flaibani era stata in grado di ottenere con le vecchie tabelle (e i vecchi attrezzi) di 3456 punti. Anche la Flaibani è una collezionista di record italiani: secondo il mio database adesso è salita a quota
23! Pensate che quello del lancio del peso F70 (3 kg) resiste ancora dal 1998 (12 anni) ed è il terzo record più datato nel lancio del peso master femminile. Là davanti resiste
Ada Turci con il record ottenuto con il peso da 3 kg nel 1980 quanto era F55: sono passati "solo" 30 anni. Mentre, non so se può interessare in qualche modo, il record del '98 è al 32° posto nella classifica dei record più vecchi del mondo master femminile italiano.
Non poteva mancare nell'elenco la fenomenale altoatesina
Waltraud Egger da quest'anno patrimonio della categoria
W60. Poche apparizione nella stagione, ma tutte "determinanti" o "storiche". Il record nazionale le arriva paradossalmente nella gara dove Wlatraud si deve accontentare "solo" del bronzo negli 800 vinti dalla britannica
Agnes Hitchmough. Il suo tempo,
2'39"58 abbassa addirittura di quasi 11" il suo stesso tempo ottenuto a Roma (
2'50"31) corso durante gli italiani master. Prima dell'avvento di Frau Egger, il record era rimasto nella disponibilità di
Noemi Gastaldi per 16 anni (correva l'anno 1994 con
2'56"66 stabilito durante gli Europei di Atene di quell'anno). Per Egger 15 record italiani, 11 individuali e 4 con le staffette nazionali, indoor ed outdoor. Propietaria dei record sugli 800 outdoor nell'arco di 15 anni e 3 categorie (F50, F55 e F60) (con 3 record indoor) vanta anche 3 record sui 1500, due sui 3000 e uno sui 5000 (quest'anno... specialità che le ha dato anche l'oro europeo): sta pe caso allungando le distanze?
All'appello ai record italiani non manca quasi mai
Carla Forcellini (
W50). Stavolta però non parliamo della sua asta, dove vanta tutti i record (indoor ed outdoor) delle categorie W40, W45 e W50. Nemmeno dal lungo, dove vanta 3 record. No, il record in Ungheria gli è arrivato dagli 80hs con
13"55, che ha abbassato il
13"81 di Roma (ma ottenuto con un monsone di 3 metri contrario). Il tempo le ha consentito di battere di un centesimo l'inglese Barker (che in batteria aveva fatto meglio di lei). Sempre in batteria la Forcellini aveva sfiorato di un solo centesimo (13"82) il predetto record.
13 i record incamerati al momento dalla romana (tolto un doppio record nell'asta F50 outdoor, avendolo saltato due volte): sei nell'asta, tre nel lungo, 3 negli ostacoli (ma quello di Nyiregyhaza è l'unico all'aperto), ed uno con la 4x100 nazionale W45. Il record più datato di Carla risale invece al febbraio 1999, nell'asta F40.
Non si può non citare nell'elenco anche
Antonio Montaruli (
M60) autore in Ungheria del tempo di
16"71 (vento nullo) nei 100 ostacoli. Miglior prestazione italiana nella nuova configurazione degli ostacoli. Quest'anno sono infatti cambiate le distanze utilizzate nelle gare ad ostacoli (ed in alcuni casi le altezze degli ostacoli stessi). Con un posizionamento probabilmente peggiorativo, è giusto ricordare però che sui 100hs M60, è tabellato un
16"44 ottenuto da
Emilio Lombardi nel 1998.
Fin qui i record "ungheresi". Ma nell'ultimo mese sono successe diverse "cose" interessanti, che hanno mosso il mondo over-35 in avanti. Altri record, altri "momenti": il segno si sposta più avanti, un mondo si muove, si evolve.
L'evento clou è sicuramente il record italiano F45 dei 100 metri. Ebbene, dopo 3 miglioramente consecutivi nell'arco di un anno siglati dalla ex azurra
Marinella Signori, ci si trova davanti al risultato di
Annalisa Gambelli, classe '63 (come la Signori e anch'essa ex azzurra assoluta, con 2 presenze nel 1987) che a Osimo ha corso in
13"23 con un metro di vento contrario. Migliorato di 14 centesimi il tempo della Signori, con il quale aveva vinto gli italiani master romani. Proprio a Roma la Gambelli era arrivata a soli 5 centesimi dalla Signori (
13"42). Questa la cronologia recente del record dei 100 F45.
- 13"23 (1,0) - Gambelli Annalisa, Osimo 10/07/2010
- 13"37 (0,1) - Marinella Signori, Roma 12/06/2010
- 13"42 (1,0) - Marinella Signori, Lahti 30/07/2009
- 13"46 (n.r.) - Marinella Signori, Cattolica 20/06/2009
L'effervescente velocità
F45 ha portato anche ad un nuovo record: quello nei 200 della terza ex-azzurra,
Daniela Ferrian (1961), che a Villanova il 15 luglio ha fermato i cronometri (purtroppo manuali) a
27"6, cioè un decimo in meno del tempo ottenuto da
Umbertina Contini nel 1999. Adesso la Ferrian (51 presenze in Nazionale, 8^ per numero di caps nella storia della nazionale femminile assoluta, presente a 2 mondiali, 1 olimpiade e 1 europeo) detiene sia il record elettrico (
28"30) che quello manuale F45. Il 27"7 della Contini era anche il più vecchio record outdoor femminile sui 200, l'ultimo ancora precedente al 2000. Adesso il record più anziano diviene il 28"97 dei 200 F50 della Silvana Zucchi ottenuto nel 2002.
La poliziotta Mara Rosolen (1965) nel frattempo porta a
14,90 il record nella categoria
F45 (ancora lei!). Terzo miglioramento nel corso del 2010: agli italiani assoluti di Grosseto la Rosolen era stata in grado di lanciare
14,59. Ora si avvicina pericolosamente alla barriera dei 15.