06/03/10

Flavia Borgonovo e Milena Megli superstar: ancora campionesse del mondo! Forcellini d'argento negli hs (con record)

(foto di Joy Upshaw) - Difficile crederci prima della vigilia: il bottino italiano a Kamloops vede ormai 9 medaglie d'oro, due d'argento e tre di bronzo. Su una spedizione che inizialmente contava 26 atleti (alla fine dei Mondiali ne daremmo contezza esatta) 14 medaglie sono davvero un bottino inopinato. Anche perchè le medaglie non derivano esclusivamente dai veterani (per Webatletica gli atleti over-70), ma nella quasi totalità (Sansonetti escluso) da protagonisti che praticano l'attività sportiva in maniera para-professionale (concedetemi il termine: non me ne veniva in mente un altro. Intendo chi ruba ore e ore in allenamenti alla propria esistenza professionale e soprattutto familiare). Quindi un inno alla loro abnegazione e bravura. Tra l'altro medaglie che arrivano da tutte le specialità e non solo dai soliti volti noti del masterismo italiano. Davvero delle belle sorprese che danno vigore a tutto il movimento: già ad oggi una spedizione più che positiva (per i trionfalismi aspettiamo domani, ultima giornata) e ciò, nonostante le catastrofiche premesse, dovute allo scarso aiuto della Federazione, che probabilmente dovrebbe avere nelle sue more quanto meno l'idea di proporre delle soluzione logistiche agli atleti, per farli albergare vicini!!! Non solo raccogliere le iscrizioni e spedirle... quello lo potevano si poteva fare autonomamente: anzi, per la prossima manifestazione internazionale, se volete, lo faccio io: basta che mi inviate una busta con un francobollo e l'iscrizione: così solleviamo la Fidal e chi ne è addetto a questa gravosa incombenza che evidentemente lo tiene occupato tutto l'anno. E che dire dello scandaloso silenzio della stessa sull'inizio dei mondiali master (cui si è corso ai ripari in fretta e furia dopo il nostro "j'accuse")?? E in generale la fastidiosa sensazione di menefreghismo e lassismo sull'attività master internazionale? Ma c'è chi dice che così vada meglio, bontà loro. Giochi di potere. Per fortuna il movimento master è soprattutto l'attività praticata, gli atleti e la loro voglia di gareggiare fregandosene di coloro che si attaccano alle nostre tasche e ai nostri silenzi. Per questa Fidal, lo ricorderò finchè campo, come da lei stessa scritto un mesetto fa, siamo "risorse da sfruttare". Siamo superiori a tutto questo. Facciamo atletica, non la parliamo (io, bè, ne scrivo... sperando di raccogliere il consenso di qualche sparuto lettore).
  • Da chi iniziamo allora? Da Flavia Borgonovo? Iniziamo da lei allora. Seconda medaglia d'oro in una delle massime competizioni mondiali master. E siamo nella storia. Piccola per carità, ma sempre una paginetta importante del nostro movimento. Dopo lo strapotere nel salto il lungo W35 culminato con una vittoria "per distacco" di quasi 40 centimetri (Flavia è praticamente tornata a saltare sui suoi migliori livelli di sempre), arriva l'inattesa (per me!) vittoria nel salto triplo W35. Stavolta sudatissima: l'avversaria si chiama Laila Petersone (Lettone). Flavia in testa dopo il primo turno di salti: 11,22 vs 11,16. Al secondo la lettone piazza il saltone: 11,58. Flavia si getta a quel punto al suo inseguimento: 11,46 al secondo. Un nullo. 11,40. 11,36... nulla. Ma ecco l'ultimo: 11,64!! 6 centimetri in più della lettone che dopo l'exploit è praticamente sparita dalla gara con salti anche inferiori agli 11 metri, magari già presagendo il "medaglione". Gran carattere la Borgonovo e nuovo titolo mondiale. Quarto oro nel triplo ad un mondiale indoor da parte di un atleta italiano: a Sindelfingen-04 ci riuscì Vittorio Colò, mentre tra Linz-06 e Clermont-08 la migliore fu Elisa Neviani. Il miglior risultato fin'ora ottenuto tra le W35 era l'argento della stessa Elisa Neviani a Sindelfingen-04. Terza atleta inoltre ad aver fatto "doppietta" ad una manifestazione simile: prima di lei erano riuscite solo Tiziana Bignami (60 e 200 a Clermont-08) e Patrizia Aletta (nel martello-martellone a Clermont-08). Brava Flavia!
  • Secondo magnifico oro per parte di Milena Megli, nei 10 km di marcia su strada W40. 54'06"8 per la vittoria netta contro la canadese Susan Brooke (55'33"8). E soprattutto seconda medaglia del colore più pregiato nella massima competizione al coperto per una master (bè, poi i 10 km di marcia non sono propriamente al coperto!). E sono 4 le sue medaglie ai World-Indoor: 2 ori (entrambi in Canada) un argento e un bronzo. Ed è anche la quarta medaglia d'oro in assoluto vinta dalla marcia italiana nel corso delle 4 massime manifestazioni mondiali: due Milena Meglie, una Lino Tadei e la quarta Paola Bettucci.
  • Stupenda medaglia d'argento di Carla Forcellini nei 60hs W50: 9"99 contro il 9"92 della britannica Hazel Barker. Un tempo sensazionale per la nostra miglior saltatrice d'asta di sempre, che tra l'altro abbassa di 34 centesimi il suo stesso record italiano stabilito ad Ancona un paio di settimane fa. 11^ medaglia italiana negli ostacoli ai mondiali indoor: tra le W50 c'era stato il precedente nel 2006 di Simonetta Martelli che giunse terza con 10"36 (tra l'altro tempo mai rattificato come record italiano, trovando sulla cronologia del record il 10"58 della stessa ottenuto nel 2003 ad Ancona: aggiorniamo noi). Per la Forcellini settimana medaglia ad un mondiale indoor: 3 ori, 2 argenti e 2 bronzi.
  • Bronzo per Franco Venturi degli Esposti nei 10 km di marcia M50: 52'15"7 in una gara serratissima, con molti avversari quotati (stando ai risultati e alla vicinanza degli atleti al traguardo). Prima medaglia mai conquistata da un M50 ad una rassegna indoor iridata: la miglior posizione fino ad oggi conquistata era stata il 4° posto di Roberto Cervi a Linz nel 2006. A livello individuale Franco aveva conquistato sino ad oggi 3 medaglie, tutte di bronzo e tutte ad un campionato europeo indoor. Con questa sono 4 medaglie internazionali, che evidentemente sono state tutte conquistate in inverno. Ma è la prima in assoluto per il marciatore in una manifestazione mondiale. A Lahti era giunto 5° nella 20 km, così come 5° proprio nei 3 km di marcia indoor a Kamloops.
Gli altri italiani: sfortunato 4° posto per Luigi Giannuzzi nei 10 km di marcia M60: con 58'07"4. 6° Angelo Giananneschi nei 3000 M55: 10'16"80. Lo stesso si presenta nelle batterie dei 1500 M55 e ne vince con autorità la prima (5'03"34) ottenendo il secondo tempo assoluto. In giornata la finale. Sorprende l'assenza del neo campione del mondo degli 800, Giuseppe Romeo, dalle batterie dei 1500 M45: che sia già sazio? Nei 400 M45 Enrico Saraceni vince con autorità la prima, probabilmente serbando tutte le energie per la sparata finale: 55"87 davanti al nostro forumista Alessandro Tifi: 56"39 e prima finale mondiale per il marchigiano, suo career-best! Nella seconda batteria troviamo un insidioso canadese: Michael Shearar: 53"51. Nei 400 M40 finale raggiunta (è la terza) per Pierluigi Acciaccaferri con 53"58: terzo tempo per lui in accesso alla finale e ottime possibilità di medaglia. Si rivede nella finale anche l'olandese Richard Janssens, vincitore di Clermont-08 davanti al Webmaster Linfordbif.

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