11/03/10

il caso doping di Val Barnwell: una soap opera!

(Val Barnwell mentre viene preso in consegna dal delegato anti-doping ai mondiali master di Lahti - foto di Ken Stone su Masterstrack) - Non so se stiate seguendo sui siti master internazionali il caso Doping legato allo sprinter americano M50 Val Barnwell. Personalmente ho iniziato a interessarmi della cosa distrattamente, leggendo i vari articoli di Ken Stone e Annette & Robert Koop. Naturalmente qui in Italia è un periodo in cui ci si diverte di più al tiro al piccione-Fidal (che è pure bello ciccione, difficilmente spicca il volo e non passa giorno in cui qualcuno non lo vorrebbe impallinare) così che non pensavo di dare troppo spazio ad una vicenda e ad una persona che dovrebbe essere dimenticata abbastanza velocemente (ma poi, tra due anni, si presenterà ancora nel mondo master?). Poi l'affaire Barnwell è diventato sempre più una soap opera in stile americano, con accuse, silenzi, guardie del corpo, smentite che ne fanno il primo vero caso di doping-mediatico della storia del mondo master. A dire il vero c'era il precedente del caso di Erik Wijmeersch (vincitore di un campionato del mondo master indoor M35 a Linz sui 60 con... 6"82), anche se di fatto lo spinter belga non era propriamente calato nella realtà master (visti i risultati). Erik fu incarcerato per aver spacciato un quantitativo di sostanze dopanti delle quali, sosteneva, di non aver fatto uso. Sarà. Comunque sia, quella di Val Barnwell è una storia "più nostra", perchè il personaggio ha effettivamente vissuto nel mondo master, ne era parte integrante e probabilmente la sua "fama" gli derivava in questo periodo dal fatto di esserne uno degli epigoni. Poi, dopo la tempesta iniziale dovuta alla scoperta del cheater, sul sito tedesco Anneteseite, l'altro giorno e quasi in sordina compare una notizia che sembra quasi una boutade. Il tedesco Dieter Massin, presidente della Federazione Europea di Atletica Master (EVAA), nonchè segretario dell'organismo antidoping, dopo l'impeachment di Barnwell, avrebbe ricevuto una guardia del corpo per le conseguenti minacce che avrebbe ricevuto. Cosa?? Da chi? Se la matematica non è un'opinione e il mondo vive di una serie incessante di nessi causa-effetto, è facile capire dove si voglia andare a parare. Masterstrack riprende la notizia con un pizzico di scetticismo. Penso condividibile: stiamo parlando di medaglie d'oro che valgono il tempo che trovano quando sono vissute all'interno del mondo master, ma fuori, lo sappiamo, non hanno lo stesso peso. Il fatto, nonostante tutto, fa nascere una polemica infuocata: molti ritengono la notizia infondata: interviene a questo punto anche il presidente della WMA, l'australiano Stan Perkins che avrebbe dovuto fugare ogni dubbio "questa cosa è assolutamente falsa!". Finito qui? Macchè! Robert Koop interviene nella discussione (e siccome è tedesco... come Massin, evidentemente qualche fonte privilegiata la possiede) e conferma tutto: "è tutto vero!". Va bè: non è un fatto sconvolgente, ma è un fatto (o non lo è), più per gli aspetti etici di cui si ammanta. Nel mezzo di questo tourbillion di polemiche, arriva poi lo stesso Val Barnwell, il quale, udite-udite, in pieno stile ciclistico accusa di essere stato vittima di un sabotaggio! Poteva non essere così? Come recita la sua difesa, Val sarebbe finito all'interno di "elaborato schema di sabotaggio perpetrato da persone sconosciute" che lo avrebbero preso di mira "per la sua razza". La seconda parte probabilmente ce la poteva risparmiare, ma tant'è. Il giallo si infittisce e la soap diventa sempre più gustosa (del resto i reality vengono visti per le deviazioni che vi succedono, non certo per la normalità del succedersi degli eventi!). Nel resto della sua arringa difensiva, Val sostiene di essere stato un atleta olimpico della Guyana (smentito dallo stesso Stone che tra l'altro riporta come l'assunzione della sostanza trovata nei campioni di sangue di Barnwell sia stata molto consistente, necessitando di molteplici iniezioni o pastiglie prese per via orale. Difficile credere alla congiura internazionale) e che non sarebbe stato possibile per lui inocularsi quelle sostanze visto che l'attività master è autofinanziata. Bè: sarà pure difficile, ma qualcuno l'ha fatto...

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