10/03/10

Kamloops 2010 - di Alessandro Tifi

(Alessandro Tifi in azione a Kamloops nella staffetta 4x200 M40... composta da tre M45!) - Quello che segue è un piccolo phamplet scritto di proprio pugno dal nostro forumista Alessandro Tifi, ottimo finalista a Kamloops nei 400 e negli 800 della categoria M45.

Premetto l’ottima accoglienza ricevuta dai nostri innumerevoli connazionali di stanza sul posto, che si sono prodigati in ogni maniera ed oltre ogni piu’ rosea aspettativa, per renderci particolarmente piacevole il soggiorno. Questo aspetto ha contribuito non poco a far si che la trasferta abbia potuto arricchirsi di innumerevoli significati di amicizia che difficilmente saranno dimenticati. Con il senno di poi, lo sparuto manipolo di italiani presente, sarebbe potuto essere più consistente, vista l’accoglienza nelle famiglie che avrebbe permesso una notevole riduzione dei costi del soggiorno e visto l’aiuto venuto “dall’alto” che ci ha regalato un clima insolitamente mite e primaverile, permettendoci tra l’altro di svolgere i nostri riscaldamenti all’aperto, dato che dentro il palazzetto non ci sarebbe stato modo. Nonostante tale incoraggiante premessa, non si può non “infierire” sull’impianto messo a disposizione. Eccezionali, rispetto ai nostri standard italiani, le strutture sportive a disposizione della cittadina di kamloops, carente, molto carente l’impianto per l’atletica.
A parte la nota presenza della pista piatta, molto sconveniente e scarsamente pratico il posizionamento del rettilineo per la velocità, sia per la visibilità che offriva alle tribune, sia per la mancanza dei metri necessari per “decelerare” (tra l’arrivo ed i materassi per la frenata 15-20 metri ).
Le pedane del lungo e del triplo posizionate su di un lato corto del “capannone” con la sabbia a finire sulla parete, dando la sensazione a chi prendeva la rincorsa di andarsi a schiantare, il tutto nell’angolo opposto alla tribuna, dando la possibilità di apprezzare il gesto atletico solo a chi munito di binocolo. L’utilizzo delle altre pedane sarebbe stato possibile solo se fosse stata eliminata la tribuna retrattile, poi però non ci sarebbe stato alcuno spazio per il pubblico.
Le due pedane dell’alto posizionate nella mezzaluna offerta dalla curva dopo l’arrivo, colpevolmente orientate verso la pista (nonostante l’interno dell’anello fosse completamente libero), obbligando gli atleti a sospendere la rincorsa ogni qualvolta c’era una gara di corsa in svolgimento, tra l’altro i più “virtuosi” non avevano lo spazio per una rincorsa completa.
Scandaloso (purtroppo sono costretto ad usare questo termine) il cronometro. Assente nei 60 metri, nelle altre gare veniva azionato a mano e non al colpo di pistola tanto che in alcune partiva con diversi secondi di ritardo offrendo al passaggio degli atleti ed a chi vedeva dagli “spalti” una situazione completamente diversa da quello che accadeva in pista (nella finale degli 800 mm45 circa 3” di differenza, da quanto potuto riscontrare a posteriori con le riprese ).
Molto poi è mancato nelle informazioni (quanto manca il mega-schermo dell’impianto di Ancona!) riguardanti i risultati ottenuti (praticamente consultabili solo una volta inseriti al computer), anche per la presenza di uno speaker che non sembrava affatto essere a suo agio nella conoscenza del nostro sport. Non una frase in una lingua diversa dall’inglese, non una enfatizzazione di un risultato ottenuto o di una gara entusiasmante, non un coinvolgimento del pubblico!!
Infelice anche il posizionamento della zona premiazioni, situata per i primi giorni in un locale ad un chilometro dal campo gara, senza tra l’altro sapere quando ed a che ora ci sarebbero state le premiazioni, tanto che molte si sono svolte con l’assenza degli interessati. Negli ultimi giorni il podio è stato spostato in un fabbricato attiguo al campo gara, tra i computer e le rivendite di souvenir e solo per le staffette è stato disposto al centro della pista.
Giusto anche sottolineare la disponibilità, la gentilezza e la cortesia di tutti i giudici, gli assistenti ed i volontari che hanno reso possibile la manifestazione, svoltasi senza praticamente ne intoppi ne ritardi, fatto, quest’ultimo, facilitato anche (purtroppo) dalle molte defezioni di molti atleti iscritti e non presenti.
Un pensiero va anche alla nostra federazione che nonostante assente completamente nelle informazioni, come aiuto logistico e con il suo sito ufficiale, ha inviato un responsabile (il sig. Migliorini), che si è messo a completa disposizione degli atleti italiani presenti ed impegnati nei diversi campi di gara (eccezionali i percorsi della campestre e della 10 km marcia, situati in uno scenario bellissimo), aiutandoli in ogni loro necessità.
Nella speranza (speriamo non vana), che chi preposto alla scelta dei “siti” dedicati a questi grandi eventi (ma ci sono molte, poche o zero candidature?), faccia buona esperienza di quanto realizzato in terra canadese, personalmente rimango accresciuto di un’esperienza eccezionale e che conserverò dentro di me con grande gioia.
Alessandro Tifi

Nessun commento:

Posta un commento