06/03/10

Finale col botto: due ori e un record mondiale italiani

Ora lo possiamo dire: l'Italia a Kamloops è stata grande. Usiamo pure toni trionfalistici, tanto chi può affermare il contrario? Bottino che neanche nelle più rosee aspettative ci si poteva aspettare: 11 ori, 2 argenti e 4 bronzi. 17 medaglie per... 16 atleti effettivamente schierati! Si era parlato prima di 22 iscritti, poi di 29 (la Evaa), poi ne avevo contati 26... alla fine erano solo 16. Nel medagliere si arriva all'ottavo posto: un altro miracolo. Tolto lo strapotere Statunitense, il "dominio del numero" di chi solitamente organizza gli eventi master (stavolta è toccato al Canada), quello tradizionale dei panzer tedeschi, le delegazioni notevolmente più numerose rispetto all'Italia come l'Australia, la Russia, e l'Inghilterra, l'unico paese che davvero ci ha sorpreso essere davanti è stato il Messico. Ma dietro si sono piazzate nazioni dal gran lignaggio "masteristico" come Francia e Spagna. E, ad un solo oro, si sono piazzate Olanda e Belgio che tra le loro fila posseggono veterani da messe di medaglie d'oro. Ma quel che più fa piacere è il fatto che la cascata di metallo non deriva, come scrivevo solo ieri, dalle dovute-medaglie dei veterani (gli over-70, anzi, l'over 70 incarnato dal solo Ugo Sansonetti) ma da allori conquistati dopo turni di qualificazioni, battaglie uomo-contro-uomo (o donna-contro-donna), batterie, semifinali, laddove gli avversari erano davvero competitivi. A proposito di veterani: non vi sembra che forse sia giunto il momento di tirare la famosa "riga" tra master e veterani? O almeno discuterne... sarebbe solo sulla carta, visto che sostanzialmente non cambierebbe nulla. Moltissime medaglie sono state vinte in una desolante solitudine. E quelle medaglie poi pesano sul medagliere come tutte le altre! La beniamina di casa (solo per fare un esempio) Olga Kotelko, ha vinto una decina di ori (praticamente come tutta la spedizione italiana) senza mai avere un'avversaria che la contrastasse. Comunque sia, l'impressione è che l'Italia di Kamloops sia stata migliore di quella di Lahti (fatti i dovuti paragoni sul numero naturalmente): probabilmente una delle migliori Italie di sempre come qualità. Qualcuno sosterrà che gli avversari non erano così qualificati o almeno... non c'erano proprio. Qualcuno l'ha pure scritto. Io dico che bisogna mettere sul piatto due cose prima di fare una valutazione obiettiva: la prima è la conformazione della pista che di certo non favoriva le prestazioni nelle corse (facile fare i conti da quaggiù!) e, secondo, il fatto che le medaglie italiane (persino quelle di Sansonetti) sono state vinte in costanza di avversari agguerriti (l'unica medaglia d'oro vinta con il solo fatto di partecipare è stata quella di Carla Forcellini nel salto con l'asta W50). Quindi: è certo che molte gare in molte specialità siano andate deserte (ed è un aspetto su cui quel baraccone che è la WMA deve riflettere... se ha voglia di riflettere, ma non penso visto l' immobilismo addirittura superiore a quello della Fidal... che è già a zero), ma quelle degli italiani erano sicuramente di buona qualità. Venendo alla cronaca, nell'ultima giornata due ori e un bronzo. Sugli scudi ancora una volta Ugo Sansonetti, autore nell'ultima sua fatica mondiale, del record del mondo dei 400 mt M90: 1'46"78. E adesso Ugo diviene il contemporaneo detentore dei record mondiali di 60 (ma con l'ombra pressante di Vittorio Colò), 200 e 400 indoor M90. Cos'altro potremmo dire che non abbiamo detto negli scorsi giorni per il portacolori dell'Asd Cus Romatletica? Si sono scritti e si scriveranno ancora fiumi di parole. La seconda medaglia d'oro premia invece la costanza di Enrico Saraceni dopo l'argento nei 200. Quanta rabbia c'era nei suoi due giri mondiali probabilmente lo saprà solo lui. Andrè Francois, l'impronosticabile duecentista, è ormai dimenticato. Serviva solo un ultimo sforzo e arriva il terzo oro mondiale (indoor) per Enrico sui 400: 51"80. Dopo quello di Linz-06 e Clermont-08 (entrambi corsi con i record mondiali M40), arriva quello di Kamloops tra gli M45. 8^ medaglia iridata italiana nei 400 indoor (3 Saraceni, 2 Sansonetti, 2 Mazzenga e 1 Felicetti, per la serie che assurgono sull'Olimpo del doppio-giro della morte solo coloro che hanno scritto la storia del masterismo italiano). Non so se può interessare: le presenze-gara ai mondiali master indoor da parte degli italiani si fissa a 113 con 48 atleti totali. Ok, adesso mi arrischio in una statistica delicata: le medaglie internazionali di Enrico. Mi corregga se sbaglio. A me risultano 38 medaglie (staffette incluse): 32 ori e 6 argenti. Strano: mai vinto un bronzo... magari quarto (2 volte), ma mai conquistata la medaglia meno pregiata. Esattamente 100 invece sono le sue presenze-gara internazionali in meno di 6 anni (da Aahrus 2004): un'enormità fatta di batterie, quarti, semifinali, finali, staffette... Altra curiosità: sui 400 Enrico vince l'oro senza interruzione di continuità praticamente da quella edizione degli Euro-open di Aarhus. Da lì ha vinto i 400 in tutte le competizioni tabellate a livello internazionale tra i master: Aarhus-04, Eskislstuna-05, San Sebastian-05, Linz-06, Poznam-06, Helsinki-07, Riccione-07, Clermont-08, Lubiana-08, Ancona-09, Lahti-09 e appunto Kamloops-10. Insomma: i numeri parlano più di tanti commenti. E a condire il tutto il bronzo della staffetta 4x200 M40, composta da tre M45 (Romeo, Saraceni e Tifi) ed un M40 (Acciaccaferri). Confesso a questo punto di non aver capito la regola: pensavo infatti che fosse ammissibile un solo fuori-quota proveniente dalle categorie superiori. Ma comunque, meglio così. 1'37"96 negli M40 (composta praticamente da M45) che è nettamente inferiore all'1'43" e spicci con cui hanno vinto i mondiali gli americani proprio nella M45. 18^ medaglia vinta dalle staffette nazionali ai mondiali indoor (3 ori, 1 argento e 14 bronzi), mentre è solo la seconda medaglia dagli M40 (la prima è l'oro di Linz 2006) ma su due presenze. E adesso? Adesso tutti in Ungheria agli Europei outdoor. Seguiranno degli aggiornamenti. A proposito! Ricordatevi che domani sera alle 21:00 ci sarà la puntata speciale di Webatletica-Radio-Show quasi completamente dedicata ai Campionati Mondiali Indoor di Kamloops.

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