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16/07/10

Piovono le prime medaglie: oro per Tonnini, Gabric e Vacalebre - e ancora un argento e due bronzi

(prime immagini da Niyregyhaza) - Dopo la prima giornata dove si sono corsi soprattutto i 10000 (dove la Spagna ha collezionato a sorpresa un bel pacchetto di medaglie), nella seconda giornata dei Campionati Europei Master finalmente il medagliere italiano si aggiorna nella prima casella, quella degli ori, dove in un botto solo si è vinto in ben tre specialità. Ma si riempiono anche le altre caselle, con un argento e due bronzi. Pronti-via, e la Germania è giù in fuga nel medagliere: 34 medaglie in 24 ore (e 13 d'oro)! Grande sospresa per il momento, come accennavo poc'anzi, la Spagna, che al momento è seconda con 4 ori e 2 argenti (ma a poco a poco emergeranno gli inglesi e speriamo gli italiani). La Russia è al momento al terzo posto, ma prevedo che arrivi sul podio finale quanto a metallo estratto dalle piste e pedane di Nyiregyhaza. Italia al nono posto, ma alcuni paesi li superiamo in tromba non appena l'armata azzurra inizerà a schierare i cannoni da 15 pollici. Sui record, perdonatemi, non sarò molto preciso, ma verificare tutti i record europei è impresa che richiede molto tempo (a meno che il servizio che la Fidal ha fornito a supporto dei dati dei campionati, non lo menzioni): di conseguenza se non mi sfuggirà, citerò solo quelli degli italiani. Anticipo già adesso, che a fine articolo troverete un link (anzi, lo trovate anche clikkando qui) con le prestazioni atleta-per-atleta (italiano). Dicevamo (che è il senso di questo articolo) che l'Italia ha mosso il medagliere, dopo il bronzo di ieri di Alessandro Di Priamo. Ben sei medaglie in poche ore (che porta il totale a sette: 3 ori, 1 argento e 3 bronzi). La marcia, come al solito, da che mondo è mondo, e da che l'Italia è l'Italia, porta sorsate di benessere al nostro ego nazionale. Oro nei 5 km per Tonnini e Vacalebre, bronzo per Pelliccia e per Amici. Poi i soliti lanci, con la miniera d'oro Gabre Gabric campionessa europea nel lancio del giavellotto, mentre Brunella Del Giudice è giunta seconda nel martellone. Segue la "distinta" delle prestazioni ottenute dagli italiani.
  • Il primo massimo alloro italico non poteva portare firma più prestigiosa: grazie infatti a Gabre Gabric (1914, W95) dal lancio del giavellotto arriva il primo oro. Con 7,92 cade anche il record italiano di categoria, ottenuto dalla stessa atleta nel 2009 con 7,85. Siamo di fronte probabilmente anche al record europeo... cosa volere di più, per irrompere nel medagliere "che conta"?
  • Tra gli M75 si è cannibalizzata la gara dei 5 km di marcia, con quello che è il secondo oro della trasferta ungherese italiana (cronologicamente parlando). Ha vinto infatti la medaglia d'argento di Lubiana 2008, sempre tra gli M75, Alfredo Tonnini (classe 1932) con 34'30"11. Per lui 6^ medaglia internazionale, in un palmares che con quella di oggi, porta a due i massimi allori (era diventato campione europeo della 20 km proprio a Lubiana). Nella stessa gara bronzo per Roberto Amici (1933) con 39'39"34, che rappresenta il punto più alto della propria carriera master a livello internazionale. Non ha finito la gara Nazzareno Proietti (1933).
  • Oro nella marcia anche per il Cavaliere di Vittorio Veneto nonchè campione mondale di Lahti-09 Giovanni Vacalebre (1919) nella gara riservata agli M90: 45'30"41 che dovrebbe essere anche il nuovo record continentale di categoria, tempo strappato all'altro italiano Rodolfo Crasso (45'57"01). E addirittura 5' in meno rispetto al proprio tempo ottenuto in terra di Finlandia.
  • Argento per Brunella Del Giudice (1943) nel lancio del martellone W65: 12,54 contro i 14,25 dell'inarrivabile tedesca Gudrun Mellmann. A Lahti-09 la Del Giudice aveva conquistato l'oro con 13,40, mentre sempre nel 2009, era arrivato l'argento ad Ancona-09 con 13,33. Nell'ultima edizione degli europei, a Lubiana-08, la friulana aveva conquistato un altro argento. Con questa sono 24 medaglie internazionale dal 2005 ad oggi per la Del Giudice (5 ori, 11 argenti e 8 bronzi) per un palmares davvero fenomenale.
  • Bronzo per il campione italiano sulla distanza Romolo Pelliccia (M70) con 29'50"24, già argento a Lub-08 nella 20 km di marcia. 5^ medaglia internazionale (qui è proprio il caso di dirlo: con beneficio di inventario) per Pelliccia, che vanta anche un argento a Ric-07 (Mondiali) e due bronzi (a Sid-04, mondiali indoor, e Buf-95, mondiali outdoor).
Gli altri italiani? Tre atleti italiani presenti nei 5 km di marcia M60: Paolo Muscas, giunto 17° con 32'19"29, Costantino Pinto 22° con 35'13"04 e Roberto Cellini 23° con 37'17"17. Negli M65 non poteva mancare Piergiorgio Andreotti (33'52"61, 18°). Andreotti è probabilmente uno degli italiani con più partecipazioni ai campionati internazionali master: Parlando per esempio di Mondiali, Piergiorgio ha partecipato a ben 11 edizioni consecutive della massima competizione planetaria per gli over-35, dal 1981 al 2001: dalla Nuova Zelanda (nel 1981), passando per Australia (3 volte!), Stati Uniti (2 volte), Giappone, Porto Rico... e le svariate tappe europee. Il career high risale proprio a quel 1981 neozelandese (argento nei 5 km). Agli Europei, cui ha parteciparo nelle ultime 5 edizioni (compresa questa), miglior risultato un 5° posto a Poz-06: sulle edizioni precedenti sto cercando il materiale. Nella stessa gara di Andreotti, 20° Ferdinando Maffei con 35'35"13. Rimanendo nella marcia, ma al femminile, 10^ Eleonora Zokhina Caramaschi (1943) nei 5 km W65: tempo per lei 40'01"42. Nel lancio del giavellotto W40, 6° posto di Maria Gabriella Rossini (1965) con 13,62 mt. Medaglia di legno per Anna Flaibani nella medesima gara da W80 (12,12 mt) in una gara dominata dalla belga Rachel Hannsens, che con 21,83 ha stabilito il nuovo record mondiale di categoria. Nel frattempo sono partite le batterie dei 100 metri: tra gli M40 passano in semifinale Paolo Chiapperini (11"71) e Marco Giacomantonio (12"60). Gare terribilmente difficile, soprattutto per il primo che sembra avere più possibilità di disputarsi la finale di domani. Gli inglesi presentano infatti un parterre de roi inavvicinabile: l'immenso Darren Scott, il Campione Mondiale dei 100 di Lahti, Derek Morgan, il Campione Europeo dei 60 e 200 di Ancona 2009, Mark Dunwell, e poi ancora Will McGee. Vedremo domani cosa succederà in semifinale e che carta si giocheranno tutti. Miracolo per Marco Giacomantonio che si è presentato in Ungheria nonostante il recente strappo al bicipite femorale subita agli italiani di Roma. Tra gli M45 assente Mario Longo e nessun italiano in semifinale. Ci si rifà comunque tra gli M50, dove ben tre atleti sono papabili per la finalissima di domenica: Domenico Furia ha per ora il secondo tempo (12"14) ad un solo centesimo dall'ungherese Gabor (ma in batteria è difficile comprendere come sono state giocate le rispettive carte). Fernando Antonaci ha 6° tempo con 12"33, mentre Massimo Clementoni l'ottavo con 12"38. Rimenete collegati per i prossimi aggiornamenti.

06/01/10

L'Italia verso Kamloops: alcune statistiche sulle 3 edizioni precedenti

(scene da un mondiale: la 4x200 primatista mondiale a Clermont '08) - L'Italia va verso Kamloops, probabilmente con un contingente molto risicato. Non sono a conoscenza ancora dei dati ufficiali, ma profetizzo un numero tra i 30 e i 40 atleti (considerato che i tedeschi saranno 72). Ho così estrapolato tutti i risultati relativi agli atleti italiani durante le 3 grandi manifestazioni mondiali indoor: quella di Sindelfingen (Germania) del 2004, quella di Linz (Austria) del 2006 e infine quella di Clermont Ferrand (Francia) del 2008. Sarà questa quindi la prima edizione del mondiale fuori dal vecchio continente e siccome gli europei sono un pò pigri, in pochi seguiranno le orme dei padri pellegrini verso il nuovo continente. In allegato ho riassunto tutte le informazioni "storiche" che riguardano le presenze, le medaglie, le partecipazioni degli atleti italiani ai Mondiali. A dire il vero nel mio database ce li ho tutti, ma per questioni di spazio ho visto di estrapolare i dati più significativi. Ecco così alcune curiosità:
  • Presenze e medaglie: l'Italia ha vinto 203 medaglie nelle tre edizioni dei Campionati Mondiali Indoor Master. Di queste 71 sono d'oro, 57 d'argento e 75 di bronzo. Una curiosità: le medaglie di legno (per i quarti posti) sono state ben 64... Comunque sia, se consideriamo che gli atleti italiani totali che si sono presentati ai mondiali sono stati fin'ora 448, abbiamo una media di 2,2 atleti per medaglia. Non male. Le presenze-gara a tutti i singoli eventi sono state 1278, cioè 2,85 eventi per atleta (quindi metteteci le batterie, i vari turni, le squalifiche, i ritiri...). L'edizione con più eventi coperti dgli atleti azzurri è stata quella di Linz (magari per la vicinanza logistica?) con 543 presenze, davanti a Clermont con 489 e Sindelfingen con 246.
  • Medaglie, categorie e specialità: le categorie più "vincenti" nella breve storia dei mondiali master sono state la W35 e la M45 con 19 medaglie a testa. Seguono la M40 con 17 medaglie, e la M35 con 16. Al momento non risultano essere state vinte ancora medaglie nelle categorie W75, W80, W85. Ancora nessuna medaglia tra gli M95 e le W95. Delle 71 medaglie d'oro vinte dagli italiani, emerge una nazione votata alla velocità: la specialità più prolifica di ori è stata infatti i 60 metri con ben 8 vittorie, seguita dai 200 con 7 vittorie e i 400 con 6 vittorie (insieme a all'alto e al lungo). Il tutto condito con 3 ori nella 4x200: vale a dire che 24 vittorie (cioè circa 1/3 del totale) arriva dal settore velocità. E questo a fronte del fatto che la velocità copre 4 specialità sulle 22 presenti nel programma dei mondiali indoor master. Decisamente più in sordina la tradizione vincente nel fondo-mezzofondo, che vanta al proprio attivo 9 vittorie su 5 specialità e, chiaramente, più opportunità (800, 1500, 3000, cross, mezza maratona e i concorsi a squadre nel cross e nella mezza maratona). Molto bene i salti: 18 ori, con le già citate sestine di Lungo e Alto. 12 vittorie nei lanci (con il disco capofila con 4 ori). La marcia ha portato a casa sin'ora 2 medaglie d'oro dai 3 km in pista, ma ha anche collezionato l'unica specialità dove l'Italia non ha mai vinto nelle 3 precedenti edizioni: i 10 km di marcia su strada. 4 ori dai 60 ostacoli e dalle prove multiple due vittorie.
  • I singoli: gli italiani che hanno vinto almeno un medaglia d'oro nei 6 anni precedenti sono stati 35. Sono invece 96 gli italiani che hanno vinto almeno una medaglia (di qualsiasi metallo essa si tratti). Gli italiani che hanno partecipato a tutte le edizioni dei mondiali sono stati 15 (quanti di questi continueranno ad alimentare la propria fedeltà alla competizione?). Di questi 15 quelli, coloro che hanno portato a casa una medaglia individuale da ognuna delle 3 manifestazioni sono stati solo 4: Marco Segatel, Elisa Neviani, Carla Forcellini e Vincenzo Felicetti.
  • I re: L'atleta degli atleti, cioè colui che si è laureato campione del mondo in tutte le edizioni dei mondiali è Marco Segatel, tri-campeon mundial. Nel medagliere delle platas individuali, guida invece la classifica Bruno Sobrero con 5 ori, 2 argenti e 1 bronzo, seguito da Emma Mazzenga (5, 1, 1) e Ugo Sansonetti (5, 0, 1). Se contassimo solo le medaglie (senza guardarne il colore) troviamo in testa ancora Bruno Sobrero con 8 medaglie, seguito da Brunella Del Giudice ed Emma Mazzenga con 7.
  • Chi volesse le proprie statistiche sui mondiali master indoor, non ha che da scriverci... info@webatletica.it

14/10/09

Ad ottobre ancora due record italiani dai master

(foto dall'Album pubblico di Luigi Bellantoni) - Mi scuso pubblicamente con il simpatico e vitale mondo del lanciatori master, se ho dovuto aspettare tre giorni per scrivere quattro righe di Campionati Italiani di Pentathlon Lanci che si sono svolti a Napoli lo scorso weekend. In che modo si può parlare di una Manifestazione se non snocciolando numeri? Ho preso conoscenza dei risultati della kermesse di lanci direttamente dal sito Fidal, anche perchè il fatto di separare la bellissima manifestazione dal Campionato Italiano Individuale, un pò allontana anche i riflettori di tutto il resto del mondo master. Il grosso risultato l'ha messo l'M90 Giuseppe Rovelli, che è riuscito a migliorare il suo stesso fresco record (risaliva a Lahti) nel compound finale: 4161 punti contro i 4017 finlandesi. Condizione di forma tra l'altro ottima, visto che proprio a Mariano Comense il brianzolo aveva sfiorato il record nel martello (mentre a Napoli ha ottenuto la (sua) seconda prestazione italiana di sempre nel peso con 7,41. Stagione davvero irripetibile: 4 ori europei ad Ancona, 4 medaglie a Lahti (di cui 3 d'oro), 4 titoli italiani a Cattolica e 5 record nazionali... oltre naturalmente l'oro di Napoli. Detto questo, erano presenti a Napoli alcuni dei più performanti lanciatori italiani: Brunella Del Giudice, Anna Flaibani, Paola Melotti... Come stimare e pesare i titoli in poche righe senza dover fare una lista della spesa?
  • Il resto dell'articolo;-
Ho provato un nuovo metodo: la percentuale di prestazione rispetto al record italiano di categoria! Anzi, potrebbe essere il metodo meno invasivo rispetto a tutti quelli sino ad ora visti, e sui quali si è discusso, considerando che il risultato ottenuto è sempe un numero (da assumere come valore assoluto, magari arrotondando per difetto) che difficilmente potrebbe oltrepassare il "100", e soprattutto che equiparerebbe tutto il mondo master di fronte ai propri record di categoria. Beh, poi certo tutto è opinabile e sicuramente anche questo metodo ha le sue falle, ma se osservate la mia classifica dei Campionati Italiani di Pentathlon lanci (qui il link alla classifica), noterete come essa sia assolutamente eterogenea, come non vi siano categorie o gruppi di categorie predominanti e come, in definitiva, coloro che sono considerati migliori per senso comune, siano in cima alla lista. E così al secondo posto della mia classifica (naturalmente Rovelli avendo ottenuto il record italiano, ha sfondato il muro del 100%), troviamo Brunella Del Giudice, F65, con il 98,56% avendo ottenuto 4407 punti contro i 4471 del suo stesso Record Italiano. Si è avvicinato al record anche l'M35 Francesco Acquasanta (96,50%) e Michelangelo Bellantoni (95,32%). In totale 5 prestazioni sopra il 90%, stavolta non di un algoritmo (come per l'AGC) ma di un record italiano di categoria. Forse questo, più di molte astrazioni e voli pindarici, dà la portata di una prestazione. Ma offro comunque il petto alle critiche. A questo link trovate tutti i risultati dei Campionati Italiani di Pentathlon di Napoli. Cmabiamo sede, ma parliamo sempre di Master: a Celle Ligure, sabato scorso, Emanuela Baggiolini potrà dire di essere stata la prima donna master in Italia a scendere sotto il muro dei 30" nei 200hs, dopo il 29"66 nel relativo meeting dell'Amicizia. Questo in costanza dell'altra unicità che può vantare, cioè di essere la sola atleta over-35 ad essere scesa sotto il muro del minuto sui 400hs. 2° record italiano dell'anno sui 200hs (dopo il 30"12 a Saint Christophe un mese fa). Con i due record di cui ho parlato qui sopra, il totale di record italiani ottenuti all'aperto nella stagione di grazia 2009 dovrebbe salire a 132, con una sorprendente parità: 66 femminili e 66 maschili. Di questi, 7 record li ha ottenuti Gabre Gabric, 6 Vincenzo Felicetti, 5 Mario Longo, Giuseppe Rovelli e Ugo Sansonetti.

09/08/09

Lahti, day-8: Paola Tiselli oro nei 1500. Altre 8 medaglie vinte

  • PAOLA TISELLI (oro - 1500 W35) - Finalmente, dopo la consacrazione continentale, arriva per Paola Tiselli quella mondiale. Il terreno di battaglia i 1500, dove a marzo si era già laureata campionessa europea indoor in 4'43"35. Stavolta corre in 4'48"97 per battere le resistenze dell'australiana Suzy Cole. Impressionante il ruolino di marcia di Paola: 8 eventi internazionali a cui ha partecipato da Lubiana 2008 ad oggi, e 8 medaglie: 4 ori, 3 argenti e 1 bronzo. Più le due medaglie nelle staffette di Lubiana (ed eventualmente quelle che dovessero arrivare dalle staffette di Lahti). E' questa la 17^ medaglia d'oro nella storia dei mondiali delle W35 italiane (solo Maria Tranchina ed Elisabeth Moser sono riuscite a vincerne due in questa categoria). Primo oro assoluto dai 1500 W35 e terzo assoluto tra le donne master italiane tra tutte le categorie sempre sulla medesima distanza: prima della Tiselli, erano arrivate sul gradino più alto del podio la D'Orlando nel 1981 a Christchurch e Waltraud Egger a Riccione nel 2007. Infine, la miglior posizione prima dell'oro di Lahti di un'italiana nel binomio, era stato un 5° posto di Carla Villani a San Sebastian 2005.
  • NATALIA MARCENCO (argento - 20 km marcia W50) - Con la 20 km di marcia arriva la 21^ medaglia internazionale della Marcenco. Tempo: 2h06'58. La prima assolutamente inarrivabile: parlo della australiana Lynne Ventris che ha vinto con quasi 19' di vantaggio proprio sulla Marcenco. 21 medaglie internazionali, di cui 6 mondiali: un oro, tre argenti e due bronzi. L'oro è arrivato con la squadra della 10 km a Riccione-2007. Nella stessa località romagnola, sulla 20km la Marcenco giunse 4^ (seppur marciando in 2h02'). 5^ presenza italiana nella gara nel binomio mondiale: l'argento di Lahti rappresenta la miglior prestazione di sempre (il precedente risultato di riferimento era proprio il 4° posto di Riccione-07).
  • CRISTIANO ZANOLLI (argento - 20 km marcia M40) - 4 ^ medaglia di giornata (in ordine cronologico) proveniente dalla marcia oggi. A portarla Cristiano Zanolli, che nulla può contro lo strapotere dell'australiano Kollmorgen (1h44'39"), ma che chiude in 1h54'13" col secondo posto. Prima medaglia individuale a livello internazionale di Zanolli (che come career best aveva un 4° posto a Lubiana-08. 3° mondiale per lui (dopo San Sebastian-05 e Riccione-07) sempre presente sui 20 km di marcia, e miglior risultato, prima di Lahti-09, risultava essere il 6° guadagnato in Romagna. Zanolli vinse l'oro a squadre sempre a Riccione. Nel binomio storico, 37 atleti italiani hanno partecipato alla 20 km di marcia M40: 4 ori (due dei quali vinti da Fabio Ruzzier prima di gareggiare sotto egida slovena), 2 argenti (compreso quello di Zanolli) e due bronzi.
  • LORELLA PAGLIACCI (argento - 10000 W40) - seconda in 36'10"71, per un niente battuta dalla portoghese Rosa Oliveira in volata. 36^ medaglia conquistata da una W40 ad un mondiale master. Con Lahti 2009 le finaliste sui 10000 italiane nel binomio passano a 15 e nessune di queste è mai riuscita a vincere l'oro: si contano infatti tre argenti. Il già citato secondo posto della Pagliacci, quello di Roberta Boggiatto a Riccione 2007, e quello di Silvana Acquarone a Roma 1985. Per chi non lo sapesse, la Pagliacci è una decana del masterismo italiano: con quella di Lahti, le sue partecipazioni alle manifestazioni internazionale salgono a 9 in 5 anni (non ha partecipato solo a Clermont 2008 ed Helsinki 2007). 17^ medaglia internazionale (15 individuali) con 2 ori europei (Lubiana ed Aarhus). A Riccione fu ancora una volta argento sui 10000, ma W35.
  • GIUSEPPE ROVELLI (argento - pentathlon lanci M90) - Non riesce al lombardo il fantastico poker di medaglie d'oro. Tutto per "colpa" del finlandese Holgo Lonnroth, capace di batterlo nelle ultime due prove. Niente male: se ne torna a Biassono con 3 ori ed un argento: bottino senza precedenti. 9° italiano in assoluto nella storia a vincere una medaglia nel pentathlon lanci ai mondiali master (comprese tutte le categorie maschili e femminili): 4017 punti per Rovelli. In attesa di conoscere i risultati di Sansonetti, è l'M90 ad aver vinto più ori in una sola edizione di campionati mondiali. In senso lato, quello che ha vinto più medaglie sempre negli M90.
  • BRUNELLA DEL GIUDICE (argento - pentathlon lanci W65) - Quelli di Lahti sono stati per molti aspetti dei grandi mondiali per Brunella Del Giudice. Oro del martellone a parte, sono arrivati gli argenti nel martello e, appunto, nel pentathlon lanci con 4471 punti. 10^ medaglia di sempre (dopo la 9^ di Rovelli) in questo circuito di 5 lanci per un italiano/a nella storia del mondiale master. L'argento è la miglior prestazione complessiva di una W65 ad un mondiale: prima di lei vedo solo un 4° posto di Maria Surza a Buffalo 1995. 23^ medaglia internazionale per la Del Giudice (con beneficio di inventario sugli Europei), ma le uniche mondiali le ha vinte solo quest'anno a Lahti. Tutte le altre agli Europei.
  • PAUL ZIPPERLE (bronzo - triplo M45) - gara incredibile quella del triplo M45. Dopo il primo turno di salti è proprio Zipperle a prendere il comando: 12,71 contro il 12,69 dello slovacco Gavenciak. Al 4° turno Zipperle sembra aver chiuso la gara: 12,90 (ventoso) ma al 5° il norvegese Viulsrod piazza il 12,96 dell'oro. All'ultimo anche Gavenciak supera Zipperle: 12,95. Il podio in 6 centimetri, ma Zipperle "solo" bronzo. Seconda medaglia internazionale per l'altoatesino, argento ad Ancona-2009. A Riccione giunse 7° con 13,14 (negli M40) mentre a San Sebastian 6°, quindi miglior risultato "mondiale". 8° finalista italiano nel binomio M45 /triplo ai mondiali master: meglio di lui nei 34 anni di storia dei mondiali solo Giorgio Bortolozzi, argento a Roma 1985.
  • ALFREDO TONNINI (bronzo - 20 km marcia M75) - seconda gara e secondo bronzo per Alfredo Tonnini, terzo con 2h17'58". 127^ medaglia italiana conquistata ad un mondiale master outdoor nella marcia (5, 10, 20 km). 5^ medaglia ad un campionato internazionale vinta da Tonnini (3 europee e 2 mondiali). Sulla distanza lo stesso atleta è Campione Europeo in carica. 5^ medaglia nel binomio M75/20km-marcia vinta da un italiano ad un mondiale outdoor (su 10 presenze-gara).
  • ITALIA (bronzo - 20 km di marcia M55) - Pierangelo Fortunati, Sergio Fasano e Sergio Domizi portano a casa la medaglia di bronzo nella competizione riservata alle squadre nazionali e basata sulla somma dei tempi ottenuti nella prova individuale. 30^ medaglia conquistata nella competizione a squadre da una formazione italiana nella marcia master. 4^ medaglia tra gli M55 con 1 oro (a Riccione), 1 argento e 2 bronzi.
  • PAOLA BETTUCCI (4^ - 20 km marcia W45) - primo legno della giornata, per mano di Paola Bettucci. Il suo tempo di 2h00'21" non le ha infatti consentito di giungere a medaglia, distante 3'40" circa. Questa era la seconda volta che la Bettucci si presentava nella gara più lunga nel programma mondiale: a Riccione giunse seconda con 1h56'12 (ma tra le W40), tempo che le avrebbe consentito anche in questa edizione di vincere il bronzo. 5^ presenza ad un mondiale master per Paola, ma prima senza medaglie: nelle altre quattro circostanze infatti era sempre arrivato il podio (2 ori a San Sebastian e 2 argenti a Riccione). Quella della Bettucci è anche la terza presenza-gara nel binomio W45/marcia 20 km. Nelle altre due circostanze l'oro della Marchiori a Riccione, e il 5° di Nadia Rossi nella medesima edizione dei mondiali.
  • GIANNI BRUZZI (4° - 1500 M40) - Sfortunato epilogo per il Campione italiano di Cattolica sui 1500. Medaglia di legno e invece bronzo al tedesco Luck per pochi centesimi (4'08"14 contro 4'08"59). Visti i tempi, probabilmente fuori portata i primi due. A Riccione 2007 era arrivato l'argento con 4'02"12. Gianni Bruzzi è stato anche il 14° italiano nella storia dei mondiali master ad accedere alla finale del 1500 M40: dei primi 13 erano arrivate solo 3 medaglie: la fantastica tripletta di Riccione 2007: Giorgio Gennari-Litta oro, Franco Gnoato argento e lo stesso Bruzzi bronzo. A destra la foto.
  • BRUNELLA DEL GIUDICE (5^ - disco W65) - Nella gara vinta dalla russa Danilova con oltre 33 metri, 24,31 per la Del Giudice all'ennesima prova della trasferta finlandese. Podio a 27,07. La 5^ posizione è la migliore di sempre conquistata da un'italiana nel binomio W65/disco ad un mondiale. Prima della gara della Del Giudice, il miglior risultato era il 6° posto di Maria Surza conquistato a Myiazaki 1993, 16 anni fa. A Riccione-07 la stessa atleta giunse 11^.
  • ADRIANO SPOSATO (5° - triplo M45) - con 11,90 non poteva chidere di più al suo mondiale, visti i risultati dei tre a podio (vedi il commento su Paul Zipperle). La sua mi risulta essere la quarta prestazione mondiale colta da un italiano nel binomio. Pensate che nella classifica avulsa delle prestazioni metriche degli M45 italiani ai mondiali, il migliore, Giancarlo Ciceri (13,35 a Riccione 2007) non risucì nemmeno a vincere la medaglia. A Lubiana Sposato giunse terzo (career best), mentre a livello mondiale a Riccione giunse 9°.
  • FRANCO VENTURI DEGLI ESPOSTI (5° - 20 km marcia M50) - 1h55'47", per un quinto posto più che soddisfacente. Il bronzo era posto a 1h53'52" (un paio di minuti sotto). Storicamente il 5° posto per questo atleta è un numero ridondante in una competizione mondiale master: 5° a San Sebastian 2005 nei 3 km di marcia; 5° a Brisbane sia nella 5 che nella 20 km di marcia. Il suo carnet vede all'attivo 3 medaglie, tutte di bronzo e tutte vinte durante i campionati europei indoor in Scandinavia (Helsinki-2007 ed Elskilstuna-2005).
  • ALBANO MONTERSOR (5° - 20 km marcia M35) - altro quinto posto dalla marcia: stavolta con Albano Montresor, che ha camminato in un tempo di 1h53'31". A quasi 4' il podio. Montresor era stato settimo a Riccione (con 1h44'44"). 10 atleti M35 italiani si sono cimentati nel binomio storico ai mondiali master: miglior risultato un oro conquistato da Bernardo Cartoni a San Sebastian 2005. Poi l'argento di Defendenti a Riccione 2007. Quello di Montresor è il 4° risultato di sempre.
  • TATIANA BIANCONI (5^ - 10000 W40) - con l'argento della Pagliacci arriva anche questo quinto posto (ma questa è la giornata dei quinti posti) della Bianconi, che corre i 10000 in 38'16"74. Prima partecipazione su questa distanza a livello internazionale master. Prima un caps a Riccione nella maratone (9^) e una nella mezza maratona di Clermont 2008 (4^).
  • IVO MASSERANO (7° - 10000 M70) - 47'38"15 - 9^ posizione di sempre conquistata da Passerano nel binomio, in una "storia" che vede due argenti vinti dall'hall-of-famer Acquarone nel 2001 a Brisbane e nel 1989. Bruno Baggia giunse 4° a San Sebastian nel 2005.
  • FRANCESCA PINI-PRATO (8^ - 1500 W40) - 5'05"74, e ottava posizione mondiale. La Pini-Prato è l'ottava finalista italiana di sempre ad un mondiale nel binomio. Un solo bronzo all'attivo, quello di Rosita Pirhofer a Durban 1997. Quella della Pini-Prato è la quarta posizione di sempre di una italiana.
  • STEFANO FOZZATI (10° - triplo M40) - Giorgio Federici non si presenta, e i colori nazionali rimangono sulle spalle di Stefano Fozzati. Alla fine otterrà 12,28 che non gli consentirà l'accesso alla finale a 8 (serviva 12,76). Pazzesca la misura del vincitore, il russo Byzov: 15,03! Seconda apparizione internazionale per Fozzati, quinto ad Ancona-09. Storicamente il triplo M40 ai mondiali master ha una tradizione positiva per l'italia, che ha inanellato 19 finalisti su 26 partecipanti. Un oro conquistato da Crescenzio Marchetti a Myiazaki 1993, due argenti (Bortolozzi e ancora Marchetti).
  • PIERGIORGIO ANDREOTTI (15° - 20 km marcia M65) - 2h21'44" - 23° atleta italiano presente ad un mondiale come M65 nella 20 km di marcia. 4 medaglie vinte totali (due argenti e due bronzi), l'ultima delle quali a Brisbane 2001. Sono 8 anni di astinenza. Andreotti migliora di una posizione il 16° di Riccione-07 sempre sulla 20 km di marcia. 36 gare totali per Andreotti ad un mondiale. Nella foto a destra.
  • DANIELE PEDRINI (15° - 1500 M50) - 4'39"85 e quindicesimo rango. A Riccione 2007 non riuscì a qualificarsi per la finale. Pedrini è anche il 6° atleta italiano di sempre (su 30) a partecipare ad una finale nel binomio M50/1500.
  • PAOLO MUSCAS (20° - 20 km marcia M60) - 20^ posizione (dopo la 28^ nei 10 km di marcia). 31° atleta italiano che partecipa al binomio mondiale 20km/M60. Nessuno di loro è mai riuscito a conquistare l'oro (best result il bronzo di Mario Sciarretta a Buffalo-95).
  • MARCIA M55 - 3 atleti italiani al via. Migliore della squadretta Pierangelo Fortunati (11° con 2h08'13"). Poi Sergio Fasano (13° con 2h09'04") e Sergio Domizi (22° con 2h32'09"). 31 presenze italiane nel binomio storico che conta a livello individuale 1 oro e 3 bronzi. L'oro lo ha vinto il mitico Graziano Morotti a Riccione 2007. Nessuno dei 3 ha migliorato la propria miglior prestazione ad un mondiale master. Per Fortunati rimane così il 5° posto conquistato a Durban nel 1997.Per Sergio Fasano un 10° a San Sebastian 2005, mentre Domizi 13° sempre a San Sebastian.
  • PENTAHLON LANCI: (non medagliati) 6^ Maria Grazia Bortolozzi con 3031 punti tra le W40; 8° Massimiliano Remus con 2421 punti tra gli M35; 11^ posizione per Sabrina Cipolla nelle W35 (1722 pt), laddove Campionessa uscente era la nostra Patrizia Aletta. 19° Vincenzo Ruisi con 2489 punti con gli M55, 23° Francesco De Feo con 2357 punti tra gli M50.
  • 400 (semifinali)
  1. Negli M60 Vincenzo Felicetti domina anche la propria semifinale in 57"26. Nessuno sembra poterlo ostacolare nella corsa verso il secondo oro. Rudolf Frei vince anche lui la propria semifinale in 58"55: secondo tempo del seeding dietro a Felicetti. Un pò più di difficoltà per Aldo Del Rio che si qualifica con il quinto tempo totale in finale, con 59"60. In finale gli toccherà una corsia defilata rispetto ai due italiani capolista, ma lotterà anche lui per le medaglia. 3 italiani in finale nei 400 mondiali non sono certo una novità: nei 400 M35 di Riccione furono addirittura 4 (Barcella, Poeta, Biffi e Palla). Sempre a Riccione negli m40 furono invece 3 (Saraceni, Scarponi e Bertaggia). Quello di Lahti è sicuramente il record per gli M60. Fino a Lahti solo due italiani (Augusta Radames e lo stesso Aldo Del Rio) erano riusciti ad entrare in finale tra gli M60 ad un mondiale.
  2. Negli M50 dopo l'accesso per il rotto della cuffia, Alessandro Cipriani si migliora ma non a sufficienza: 57"65 (si entra in finale con 54"28). Dal 2001 nessun italiano riesce ad entrare in questa finale: l'ultimo fu Felicetti (poi argento) a Brisbane.
  3. Negli M45 Enrico Saraceni è alla 8^ fatica. Sul giro di pista si limita a correre in 51"89 (superato dal canadese Sherar): probabilmente la voglia di fare il record del mondo in finale gli fa amministrare questa semifinale. Ma 8 gare in pochi giorni sono tante e la finale prevista per il giorno dopo non potrà di certo essere corsa al 100%. Nella stessa semifinale Fausto Bianchi si migliora di oltre un secondo rispetto alle batterie: 53"94. Risultato che non è sufficiente per la finale (urgeva un 53"08).
  4. M40: incredibile semifinali. La porta per la finale si apre solo sotto i 50"88! Livelli impennatisi a forza nove, tenetevi stretti alle sartie! Max Scarponi deve spendere parecchio per domare l'americano Robert Thomas (50"49 vs 50"56). L'indiano Rawat (leone sino alle semifinali sia sui 200 che sui 400) dall'altra parte corre in 50"04. Ma qualcuno doveva dirgli che la finale si corre alla terza prova, e non alla seconda.
  5. M35: si deve correre in 50"72 per entrare in finale. Non ricordo bene, ma a Riccione bisognava correre forse vicino a 51" per raggiungere lo stesso risultato. Nella prima semifinale il danese Jorgensen abbatte il muro dei 50" (49"91). E' facile? Sembra di sì, sui 200 è giunto 4° con 22"31. La Spagna dopo l'era Velasco negli M35, sfodera il nuovo Jose Ortubia, un cagnaccio che parte veloce: 50"30. Alessandro Gulino si infila: 50"55. Devo apsettare gli altri per entrare in finale: come nello sci. Salvatore Romano non finisce. Seconda semi: il duo inglese Rubenis-Ward davanti: 50"07 e 50"24. Poi Massimiliano Poeta e Edgardo Barcella: 50"72 e 50"99. Tutti e due arrivati alle semifinali con tempi molto prossimi alle loro miglior prestazioni stagionali (se non meglio). Nulla da recriminare, anche loro devono attendere i repechage. Nella terza semi l'americano Spann impressiona ancora una volta 49"48. L'oro sarà una questione americo-danese. Due italiani in finale (Poeta e Gulino), Barcella non ce l'ha fa ma esce a testa alta.
  • triplo (qualificazioni)
  1. Giancarlo Ciceri (M50) si qualifica facilmente alla propria terza finale mondiale outdoor nel triplo dopo Gateshead 1999 e Riccione 2007. Gli basta il primo salto a 11,40. 8° finalista italiano del binomio M50/triplo al mondiale (massimo risultato raggiunto, due argenti di Crescenzio Marchetti).
  • ostacoli corti (qualificazioni)
  1. L'astista Carla Forcellini (W50) accede alla finale degli 80hs con 13"34, 5° tempo. 9^ italiana di sempre ad accedere ad una finale mondiale master negli ostacoli corti (fra tutte le categorie). 2^ italiana tra le W50 a correre una finale mondiale.
  2. Fuori nella serie di qualificazioni inceve Giuseppa Lacava (17"66) sempre sugli 80hs. L'unica atleta W40 italiana che ha corso una finale mondiale master outdoor, l'ha poi vinta. Era Lia Masotti nel 1985 a Roma.
  3. Antonio Montaruli, M60, accede alla finale sui 100hs correndo in 17"00. Secondo italiano a riuscire in finale dopo Enzo Bertolissi (entrato in finale a Gateshead 1999 e Brisbane 2001). Miglior posizione, il quarto posto.

07/08/09

Lahti, day-7: Boranga primo oro mondiale outdoor - Rovelli al terzo oro consecutivo

(Giuseppe Rovelli e... il sottoscritto nel TIC di Lahti) - La settima giornata vede la conquista di 4 medaglie: Lamberto Boranga, Giuseppe Rovelli, Emanuel Manfredini e ancora Gabre Gabric. E' la giornata probabilmente più fredda. Temperature vicine ai 14°/15°, vento freddo che viene dal nord lappone, cielo plumbeo. Nonostante questo the show-must-go-on, e così tutti in pista sin dalle prime ore del mattino a conquistare un pezzo di storia. Come Giuseppe Rovelli, che ha dovuto prendere verso le 7:30 il bus 61 di Tikkurila (ho avuto nella circostanza l'onore di accompagnare il campione del mondo insieme a Stefano Dossena e Fabrizio Marnini) sino alla stazione dei treni di Dicksbury. Poi 45 minuti di treno e fermata a Lahti. Un paesaggio (dal finestrino di un regionale RV che spacca il secondo) un pò triste quando tutto è grigio: boschi di conifere, laghetti, qualche casetta rossa. Gli stessi finlandesi sembrano un popolo un pò triste (ma forse solo oggi, almeno spero). Tutto troppo perfetto. Noi italiani siamo indissolubilmente legati al sole e alla confusione e questa ne è l'ennesima riprova. Purtroppo, una volta allo stadio, spiace constatare che sulle tribune gli italiani siano vittime di una mini-diaspora: ognuno per conto suo. Ma tant'è: si va avanti... da soli. senza che nessuno capisca quanto sia importante creare un solo "gruppo-Italia" e non tanti piccoli gruppi. Ma ecco le prestazioni di tutti gli italiani della 7^ giornata.
  • LAMBERTO BORANGA (oro - lungo M65) - Primo oro mondiale (outdoor) per Lamberto Boranga a Lahti, che vinse l'oro ai Mondiali indoor di Clermont Ferrand nel 2008 saltando 5,22. Gara difficile: al primo turno di salti è secondo con 4,75 contro i 4,77 dell'estone Lamp. Dopo il secondo passa in terza posizione: 4,90 Lamp, 4,79 il russo Vnukov e 4,78 Lamberto. Al 4° migliora il russo: 4,88. Solo al 5° Boranga sfodera la sua classe: 5,02 e quindi 5,03. Campione del Mondo. 10° oro ad un mondiale di un M65 italiano. Miglior risultato (e prima medaglia) di sempre nel lungo nel binomio M65/lungo: la miglior prestazione fino ad oggi era stata il quarto posto di Amort Heinrich a Gateshead-99. Quella di Boranga è anche la 9^ finale di un italiano ad un mondiale sempre nel binomio.
  • GIUSEPPE ROVELLI (oro - martello M90) - terza medaglia consecutiva al mondiale del lanciatore lombardo. Tutte nei lanci, dopo il martellone e il disco. 6 medaglie d'oro conquistate sino ad ora dalla categoria M90 a Lahti (3 Rovelli, 2 Sansonetti e 1 Valcalebre): il massimo era stato 3 (a Portorico-03 e Brisbane-01). Mai tre atleti erano riusciti a vincere contemporaneamente (proprio Rovelli, Vlacalebre e Sansonetti). Se gli dovesse riuscire l'impresa di vincere il quarto oro nel pentathlon-lanci potrebbe essere il primo italiano M90 nella storia a portare a casa 4 ori. Sempre se Sansonetti non raggiunga prima questo traguardo. Vedremo nei prossimi giorni. Nella gara del martello odierna, la misura è stata di 21,43.
  • EMANUEL MANFREDINI (argento - M50) - Terza medaglia nel salto in alto a Lahti, dopo l'oro di Segatel tra gli M45 e l'argento di Arduini negli M35. A vincerla il campione d'Europa indoor in carica, Emanuel Manfredini. A Riccione-07 giunse "solo" settimo, con 1,72. A Lahti, grazie ad un salto di 1,78 arriva il bronzo. La gara è stata dominata dall'astro americano Bruce McBarnette (1,90), che come lavoro precipuo recita nelle soap-operas americane. C'è stato anche il tentativo di record del mondo dello stesso, purtroppo fallito di un niente. Manfredini è anche il primo M50 italiano a vincere una medaglia nel salto in alto ad un mondiale. Fino alla sua comparsa sulla pedana alle spalle dei 3 trampolini, il miglior risultato nel binomio M50/alto era stato un 5° posto a Miyazaki 1993 di Anton Holzgethan (con 1,65).
  • GABRE GABRIC (argento - disco W90) - continua la sfida Gabric-Kotelko, e al momento la canadese sempre essere più in forma: terzo oro per l'atleta d'oltreoceano, e terzo argento per la Gabric, che ha chiuso la gara con 12,55 (contro 13,92). E' la terza medaglia di sempre conquistata da una donna italiana nel disco ad un mondiale (partendo dalle W35). Le altre le aveva vinte ancora la Gabric (oro a Riccione-07 W90, e Maria Letizia Bartolozzi, bronzo a Riccione-07 nelle W40). Naturalmente due presenze, e due medaglie per la Gabric ad un mondiale nel binomio. Il carnet internazionale della Gabric si aggiorna: 11 ori e 4 argenti.
  • CLAUDIO UBALDI (4° - 10000 M45) - Non poteva mancare il "legno" quotidiano, stavolta per mano del volenteroso Claudio Ubaldi. Il tempo di 33'56"46 non è stato infatti sufficiente a vincere una medaglia che era posizionata una decina di secondi più sotto: 33'47"49. A Lubiana-08 era arrivato il bronzo, ma il quarto posto rappresenta per Ubaldi la sua miglior prestazione ad un mondiale, vantando nel proprio carnet al massimo un 15° posto nei 5000 di San Sebastian-2005. Nei 10000 della stessa edizione arrivò 17°. Seconda prestazione italiana di sempre nel binomio: meglio di lui, nei 94 precedenti, ha fatto solo Rossano Altini, oro a Riccione 2007.
  • LUCA TONELLO (5° - triplo M35) - nonostante le riserve del fisioterapista della nazionale, dopo l'infortunio patito a causa della pedana scivolosa nel salto in alto, Luca si presenta nel triplo e ottiene un buon 5° posto con 13,64. La quinta posizione è anche il miglior risultato ottenuto da un italiano M35 ad un mondiale, che pareggia l'analoga posizione ottenuta a San Sebastian-2005 da Markus Vinatzer. Solo 4 italiani sono riusciti ad accedere alla finale ad un mondiale nel binomio.
  • STEFANO DOSSENA (7° - disco M35) - Esordio positivo per il lanciatore lodigiano ad una manifestazione internazionale. E questo nonostante l'operazione alla spalla di marzo. Settimo con 31,17 in un evento caratterizzato dalla sfida vicino ai 60 metri tra il russo Borichevskiy e il finlandese Loikkanen (con un PB oltre i 63 metri!). Il settimo posto è il miglior risultato ottenuto da un italiano nel binomio M35/disco ad un mondiale outdoor. Pareggia l'analoga posizione ottenuta da Paolo Brero a Riccione-07. E' anche il 5° italiano di sempre ad accedere alla finale del disco.
  • MARIA LETIZIA BARTOLOZZI (7^ - martello W40) - 36,01 per un buon settimo posto. Le medaglie "iniziavano" a 40,32. Nel disco, un paio di giorni prima, era giunta 8^. Migliorata la sua miglior posizione ad un mondiale, proprio un ottavo posto a Riccione-07. Quella della Bartolozzi è anche la terza finale italiana di una W40 nel martello: due sono sue, la terza appartiene a Eva Gacs che a Myiazaki-93 vinse la medaglia d'argento.
  • BRUNELLA DEL GIUDICE (8^ - giavellotto W65) - in vista del pentathlon-lanci, del Giudice si cimenta in specialità "non-sue", come il giavellotto. Nella gara comunque arriva un buon 8° posto con 22,09, che è la terza posizione di sempre di un'italiana in un mondiale nel binomio. Meglio di lei solo Anna Flaibani (due volte quinta).
  • MASSIMILIANO REMUS (10° - martellone M35) - 11,03 per l'atleta italiano, nella gara vinta dal finlandese Tero Makela con 19,04, un risultato che ottengono i lanciatori "top" internazionali (Vizzoni possiede il record nazionale M35 con oltre 22 metri). Seconda prestazione all-time italiana nel binomio dopo il 4° posto di Francesco De Santis a Riccione-07.
  • VINCENZO RUISI (11° - martellone M55) - Con 10,96 arriva l'11^ posizione. E' la miglior posizione ottenuta da un italiano ai mondiali outdoor tra gli M55. E' anche il primo italiano ad accedere ad una finale (a Riccione i due atleti presenti non superarano le qualificazioni).
  • SABRINA CIPOLLA (12^ - peso W35) - continua ad inanellare presenze questa atleta laziale. Stavolta è il turno del peso, chiuso in 12^ posizione con 8,30. Terza prestazione di sempre ad un mondiale, dopo l'argento della Trancina a Riccione-07 e l'ottavo posto di Paola Clò Sagot a Roma 1985.
  • ANGELA BERTANZA (15^ - giavellotto W65) - come a Riccione 2007, la Bertanza chiude questa gara al 15° rango con 14,91. A Riccione lanciò più o meno la stessa misura: 15,13. Ad Ancona-09 la Bertanza riuscì a conquistare il bronzo con 16,90.
  • GAETANO PETRIZZO (22° - 10000 M55) - Dopo l'esordio internazionale ad Ancona-09 (25° nei 3000) arriva il 22° al Mondiale con 46'03"69 sui 10000. 35° italiano nel binomio a correre la gara ad un mondiale, la sua è il 13° piazzamento italiano di sempre. Nel 2007 nel binomio arrivò l'oro di Albert Rungger.
  • 10.000 M40: un 13° e un 16° posto rispettivamente conquistati da Vojko Bratina (37'24"95) e Fausto Lazzari (37'42"30). Esordio per il primo, presenze a Riccione e Clermont il secondo, ma sulla mezza e sulla maratona. Nella storia del binomio, una sola medaglia (l'argento di Renato De Palmas a Chistchurch nel 1981) a fronte di 115 presenze. La 13^ posizione è la 12^ posizione di sempre.
  • 400 (batterie)
  1. Tra gli M70 passa in finale il neo-medagliato (sui 200) Roberto Vaghi: 1'08"29, 5° tempo e 5° italiano di sempre a raggiungere questo traguardo nel binomio. Non altrettanta fortuna per Sergio Veronesi, fuori con 1'14"57, a Riccione chiuse 6°.
  2. Negli M60 Vincenzo Felicetti fa accademia: 59"32, miglior tempo del lotto di partecipanti. Ma l'Italia stavolta presenta un trio delle meraviglie: Rudolf Frei vince la terza batteria con 1'00"25 e Aldo Del Rio la quarta in 1'00"08. Primo, terzo e quarto tempo totali dopo il primo turno. Si va alle semifinali ottimisti.
  3. Negli M55 Francesco Bastiglia non riesce nell'impresa di accedere alla finale. 1'01"49, quando serviva 1'01"16 (ottenuto proprio nella sua batteria dall'inglese Bell). Peccato, perchè il tempo era alla sua portata. Pensate, solo un atleta nella storia italiana (nel binomio) ha corso la finale mondiale M55: Vittorio Biagiotti nel 1985 a Roma, dove giunse 7°. Lo stesso hall-of-famer Vincenzo Felicetti a San Sebastian 2005 non riuscì a partecipare alla finale per un infortunio.
  4. Folla oceanica alla partenza dei 400 M50: 7 batterie. 52 atleti. 4 italiani al via, ma uno solo passa il barrage: Alessandro Cipriani, che correndo in 57"99 passa in semifinale con l'ultimo tempo a disposizione. Non riescono a passare il turno Valentino Coco con 59"70, Claudio Rapaccioni con 59"90 e Carlo Alberto Andreoli con 1'18"00. Altra specialità "ostica": solo in 4 nella storia italiana master sono risuciti ad arrivare in finale nel binomio M50/400.
  5. Nelle batterie M45 Enrico Saraceni controlla agevolmente la prima in 52"97. E' la settima prova in pochi giorni e ne mancano ancora due, bisogna centellinare le forze. Si viene ripescati con 55"21 ed Ugo Zuliani con 55"95 non passa lo sbarramento. Stesso tempo e stessa sorte per Alessandro Manfredi. Fausto Bianchi con 55"07 passa con il penultimo tempo, penalizzato dall'8^ corsia.
  6. Cristina Amigoni, dopo l'oro mondiale nei 400hs, si vede impegnata nei 400 (unica atleta italiana in tutte le categorie sui 400... molto male). Ottiene comunque il 5° tempo con 1'01"73. E' la seconda italiana nella storia (nel binomio W40/400) ad accedere ad una finale mondiale. La prima e unica, Rosa Marchi, vinse l'argento a San Sebastian 2005.
  7. Le batterie degli M40 hanno fatto fuochi e fiamme, manco fossero già delle finali. Si passa in semifinale con 52"82, e il primo a farne le spese è Alberto Zanelli, primo escluso con 52"92. Fuori anche Marco Ceriani con 53"44, ma alla fine di giugno si era infortunato leggermente compromettendo parte della preparazione. Non ce l'hanno fatto Fausto Salvador, che ha reagito troppo in ritardo ad una prima parte troppo lenta per le sue caratteristiche (54"65). Infortunato a 100 metri dalla fine Pierlugi Acciaccaferri, ed incolore la prova di Fabrizio Marnini (56"81, quando tutta la stagione aveva corso attorno ai 55"). Unico salvatosi dall'ecatombe di italiani è stato il solo fresco campione del mondo Massimiliano Scarponi, impostosi autorevolmente nella propria batteria in 52"26.
  8. M35 - Si passa in semifinale con 53"39 (contro i 52"82 dei 40). Ma stavolta la "gara degli italiani" (vittoria del mondiale 2007 di Barcella, europeo 2008 di Gulino e Europeo indoor 2008 di Poeta) è davvero difficile. Si è rotta la membrana di pregiudizio internazionale sui master e cominciano ad arrivare "quelli forti", e a noi italiani l'arduo compito di migliorarci ed essere competitivi. Cominciano male le batterie, nel senso che piovono ottave corsie che pregiudicheranno poi l'intero corso verso la finale. Alessandro Gulino (vittima di uno strappo ad un polpaccio solo a maggio) passa per secondo della prima batteria 51"89, quella dove un americano dal fisico "a cuneo", Terrance Spann, "corricchia" in 50"07. Primo segnale. Uno dei possibile favoriti, l'olandese Andrea Werner, rimane sui blocchi. Fuori. Massimiliano Poeta, in ottava corsia, deve essere ripescato con 51"23 (arriva terzo) ma il piccoletto inglese Rubenis corre già in 50"99. Edgardo Barcella sembra stia bene: 51"18, ma anche qui una corsia esterna lo costringe ad una gara innaturale, e ad uno sforzo notevole per giungere terzo e deve ricorrere ai ripescaggi (con il danese Jorgensen "facile" a 50"69). Salvatore Romano passa in semifinale (ripescato dopo il ricorso di Werner, anche se lui poi non si presenterà) con 53"09, mentre Michele Minelli, nonostante una bella gara in 53"97, non riesca a passare il primo turno. Maurizio Pistillo, nella medesima batteria, si migliora con 55"23, anche se il vero eroe di giornata è Luigi Luccioli. Tutti sappiamo perchè: era sui blocchi di partenza delle batterie dei 400 dopo aver vinto una delle più grandi battaglie della sua vita. Per noi il vero Campione del Mondo, anche se Spann dovesse correre in 48".
  • giavellotto (qualificazioni)
  1. Vincenzo Ruisi nella categoria M55 nel giavellotto con 28,18 non passa l'impegnativo "taglio" a 39,90. Rimangono in 6 gli italiani che nel binomio sono riusciti ad accedere alla finale mondiale. Una sola medaglia vinta: il bronzo di Fabio Diotallevi a Riccione-07.
  2. Tra gli M50 tutti fuori i 3 italiani presenti (e impegnati nel primo gruppo). Rammarico per Lucio Buiatti che lanciando 47,24 ha mancato la qualificazione di 60 centimetri. Prima finale mancata dopo 6 accessi consecutivi negli ultimi 3 anni nelle grandi manifestazioni e culminati col bronzo di Clermont-08. 42,30 per Giampaolo Munari, e 21,09 di Flavio Bertuzzo. Il binomio ai mondiali è davvero ostico per gli italiani: miglior posizione 2 dodicesimi posti a San Sebastian 2005 e Roma 1985 (rispettivamente con 39,01 e 41,46) da parte di Paolo Perbellini e Alberto Celant. Poco consola Buiatti che il suo risultato metrico è il miglior ottenuto da un italiano M50 ad un mondiale.
  • 1500 (qualificazioni)
  1. Gianfranco Natoli chiude in fondo al gruppo della seconda serie con 6'12"66 (si accedeva alla finale con 5'08"50). L'impresa era molto difficile "storicamente": solo in 4 occasioni (su 18) un italiano era risucito ad accedere alla finale nel binomio M55/1500. Un solo bronzo all'attivo: quello di Mario Mazzoleni a Roma 1985.
  2. Daniele Pedrini (1500 M50) con 4'42"09 passa in finale col 12° tempo. A Riccione, pur correndo in 4'28" (negli M45) non era risucito a passare le forche caudine delle batterie. 6° italiano di sempre nel binomio a partecipare alla finale.
  3. Francesca Pini-Prato (1500 W40) - Accesso diretto in finale con 5'16"92. Ma pensate: hanno fatto due batterie, 17 persone in totale, per eliminarne solo una... la povera spagnola Ballesteros. In Italia avrebbero fatto correre a tutte la finale diretta. La Pini-Prato è così storicamente l'ottava finalista italiana nel binomio.
  4. Gianni Bruzzi (1500 M40) - Clienti non facili, accreditati anche di tempi inferiori ai 4'. In batteria Bruzzi passa comunque agevolmente in 4'12"09, secondo tempo assoluto. Ma in finale sarà battaglia. 14° italiano in finale nel binomio.

06/08/09

Lathi 2009: day-5: sei medaglie e sei "legni"

La quinta giornata a Lahti si chiude all'insegna del "legno": ben 6 quarti posti. Si impone la Del Giudice nel martellone, e la Amigoni a sorpresa nei 400hs W40. Arduini nel salto in alto M35 vince l'argento, come Nadia Dandolo nei 5000 W45. Bronzi per Giorgio Federici e Paola Tiselli. Segue il dettagliato racconto statistico atleta-per-atleta della giornata. Ho introdotto il termine "binomio" per indicare per ogni singola specialità i precedenti "storici" ottenuti nella medesima categoria e nella medesima specialità.
  • BRUNELLA DEL GIUDICE (oro - martellone W65) - Dopo l'argento conquistato nel martello, Brunella Del Giudice piazza il lancio perfetto al terzo turno della sua serie di lanci: 13,40, sufficienti a frenare il ritorno prepotente della estone Helvi Erikson. Ed è così che arriva il 5° oro internazionale della lanciatrice italiana (4 dei quali proprio dal martellone, sua specialità di riferimento). E' anche il primo oro mondiale all'aperto (vantando infatti un oro a Clermont-2008 e 3 ori europei). La Del Giudice è anche la seconda italiana di sempre a vincere un oro nella categoria W65 ad un campionato mondiale all'aperto: l'unica a riuscirci fino ad ora era stata Bruna Miniotti nei 5000 di Brisbane 2001.
  • CRISTINA AMIGONI (oro - 400hs W40) - L'Amigoni trova la consacrazione internazionale vincendo una gara davvero difficile: 1'06"13 contro 1'06"84 della profeta in patria Katrin Kreen. Campionessa del Mondo in una specialità che soprattutto negli ultimi anni ha dato parecchie soddisfazioni, con Ferrarini e Baggiolini a Riccione-07. Rimane quindi il dominio italiano a livello mondiale tra le W40 (che segue proprio l'oro di Barbara Ferrarini). Dopo l'argento di Lubiana, il miglior traguardo personale a livello sportivo proprio ad un mondiale: non male.
  • FRANCESCO ARDUINI (argento - alto M35) - Francesco Arduini, con 1,99, riesce nell'impresa di raggiungere l'argento in una delle gare tecnicamente più difficili. Gara che si è risolta a 2,02 soprattutto a causa dello scroscio d'acqua che ha reso impraticabile la pedana, costituita da una superificie molto dura e scivolosa (qualcuno ne ha fatto pure le spese, come Luca Tonello). L'argento fa il paio con quello vinto da Mauro Tavella nel 2007 a Riccione, per quanto riguarda campionati mondiali all'aperto. L'unica vittoria a livello internazionale del binomio, rimane quindi quella proprio di Tonello a Lubiana-08. 6 medaglie in totale nell'alto M35 nelle manifestazioni internazionali, 1 oro, 2 argenti e 3 bronzi. Buon esordio per Arduini, campione italiano a Cattolica.
  • NADIA DANDOLO (argento - 5000 W45) - L'atleta veneta dal passato da assoluta di prima qualità, conquista all'esordio internazionale master un prestigioso argento dietro la belga Corinne De Baets, al momento apparsa fuori portata (16'53"00 vs 17'23"08). L'argento è la seconda medaglia italiana nel binomio (W45/5000) (e seconda posizione di sempre) visto che nel lontano 1981 Maria Paola D'Orlando a Christchurch (Nuova Zelanda) vinceva la gara in 18'09". Da allora le migliori posizioni erano state dei 5' posti a Roma-85 e Riccione-07.
  • GIORGIO FEDERICI (bronzo - lungo M40) - come al solito la gara del lungo M40 riserva un'infinità di sorprese: salti al sorpasso che si susseguono, medaglie che vanno e che vengono. Giorgio Federici ha conquistato un bronzo, che è stato per qualche salto oro, fino alla fine argento, ma che poteva essere anche un legno. Va bene così: resta il rammarico che al terzo salto Giorgio trova un 6,53 che poteva valere il "medaglione" (quest'anno ha però saltato 6,75!). Il salto successivo vede il tedesco Schlindwein operare il sorpasso (6,66). All'ultimo salta arriva anche il 6,55 del brasiliano Pessanha. Terzo posto (a 6,47 chiude il britannico Munroe). Come dicevo nello scorso articolo: settima medaglia internazionale (su 8 manifestazioni) per il bresciano. Ai mondiali all'aperto due argenti e il bronzo di Lahti. Il suo "plus" rimane così l'oro di Linz-06 (World indoor).
  • PAOLA TISELLI (bronzo - 800 W35) - Arriva anche la medaglia mondiale per Paola Tiselli, dopo i fasti di Ancona e Lubiana. Tempo: 2'22"91, che denota l'andamento tattico della gara, vinta ancora una volta dal fenomeno britannico Nina Anderson (che sui 400 dovrà però vedersela con altri fenomeni... americani). E' la nona medaglia internazionale per la Tiselli, che sugli 800 non è ancora riuscita a vincere (2 argenti e un bronzo agli europei). Le vittorie sono arrivate dai 1500 in su, fin'ora. Il miglior piazzamento ad un mondiale outdoor sugli 800 rimane l'argento di Veronica Chiusole a Riccione-07, mentre l'unica vittoria internazionale sulla medesima distanza nel binomio appartiene alla Baggiolini (Ancona-09).
  • LUCA TONELLO (4° - alto M35) - vittima della pedana di Lahti, Luca Tonello, campione d'Europa indoor in carica, arriva al 4° posto, al pari merito con il bronzo del francese William Dukic e con la misura di 1,93. Durante uno dei salti, come riportatomi dallo stesso, stiramente del quadricipite per cercare di fermare lo scivolamento dato dalla pedana alla soglia dell'impraticabilità.
  • MARIA LORENZONI (4^ - 5000 W50) - Non basta un ottimo 18'19"51 per conquistare una medaglia per la Lorenzoni nei 5000. Dopo l'argento nel cross nel giorno d'apertura sfugge quindi una medaglia dalla pista, laddove la Lorenzoni è campionessa d'Europa uscente. L'unica italiana a conquistare una medaglia nel binomio (W50/5000) rimane così la sola Lucia Soranzo, argento nel 2003 a Portorico. La stessa hall-of-famer Noemi Gastaldi giunse quarta a Roma-85.
  • ALDO DEL RIO (4° - 800 M60) - di un niente sfiorata l'ennesima medaglia di giornata per l'Italia. E altro "legno". Stavolta il tenace Aldo Del Rio, guarito dalla fastidiosa tendinite, giunge 4° negli 800 con 2'20"82: il terzo ha corso soli 64 centesimi in meno... Comunque, quella degli 800 rimane per Aldo una specialità nuova, inaugurata ad Ancona-09 con un argento. C'è tempo e spazio per migliorare. Il 4° posto conferma il 4° posto di Riccione, sua miglior posizione ad un campionato mondiale all'aperto (ma guadagnata sui 400). Nel suo carnet mondiale (en plan air) anche il bronzo nella 4x400 (sempre a Riccione). Per finire: nel binomio (M60/800) Del Rio ottiene il miglior piazzamento di sempre di un italiano al Mondiale, pareggiando l'analoga posizione di Konrad Gaiser a Riccione-07.
  • GIAN LUCA CAMASCHELLA (4° - 400HS M35) - La lunga litania di medaglie di legno ha continuato con i 400hs M35, dove Camaschella correndo sul piede dei tempi ottenuti nell'ultima parte di stagione (57"26), giunge al quarto posto. Difficile al momento pensare alla medaglia, visto che bisognava correre in 56"44 (l'oro addirittura a 54"29). Camaschella ha comunque migliorato il 5° posto di Riccione (ottenuto correndo in 58"62), che fino a ieri era il miglior risultato M35 di un italiano nel binomio. L'unico a riuscire nell'impresa di vincere una medaglia nel binomio è stato Marco Agostinelli a Lubiana-08 (Europei outdoor).
  • FREDERIC PERONI (4° - 400HS M45) - 5° legno in una giornata, stavolta per mano di Frederic Peroni. Lo dicevo ieri, Frederic aveva la possibilità di vincere abbastanza agevolmente una medaglia: magari non l'oro (56"49, avrebbe dovuto migliorare il record italiano di mezzo secondo), ma combattere con il portoricano Echeandia per l'argento (57"06, contro il 57"16 di SB di Peroni). Sicuramente valeva ampiamente il bronzo del britannico Tunstall (58"36). Invece, purtroppo, un "legno" che spero non intacchi il suo entusiasmo. Purtroppo qualche problemino tecnico in gara, sino a fermarsi letteralmente sull'ultimo ostacolo mentre lottava prorio per il bronzo. Fino a ieri, le sue miglior posizioni ad un mondiale erano state due sesti posti a San Sebastian e Riccione (2005 e 2007). Il quarto posto è anche la miglior posizione italiana di sempre nel binomio (precedente, un sesto posto di Dario Gasparo a Riccione-07).
  • SONIA MARONGIU (4^ - 5000 W35) - E sono 6 legni in una sola giornata. Questo per concludere in bellezza è infatti il sesto quarto posto. La "fortunata" è stata stavolta la sarda Sonia Marongiu, già bronzo nel cross nella giornata di apertura. A "scipparla" del bronzo la spagnola Palacio, ma che con 4" secondi in meno, forse al momento era un pizzico più forte. Ma attendiamo commenti sulla gara, non avendolo vista. Quinta posizione di sempre ad un mondiale outdoor nel binomio 5000/w35 (due ori, nell'85 a Roma dalla Taroni, nel '99 a Gateshead dalla Moser, e l'argento-bronzo a Riccione 2007 di Fragapane-Ceccanti).
  • LUIGI FERRARI (5° - 800 M50) - Nonostante l'ottimo 2'04"83, penso che ci sia un pizzico di delusione per Ferrari, soprattutto perchè il bronzo stava lì a 18 centesimi. Per il Campione d'Europa indoor quella di Lahti rimane la miglior performance ad un campionato mondiale master all'aperto. 33 atleti nella storia del masterismo italiano hanno partecipato nel binomio (M50/800) ai mondiali master outdoor, ma solo due sono riusciti all'impresa di accedere alla finale. Bisogna risalire addirittura a Roma 1985 per trovarli. furono Enrico Greppi e Carlo Clementi. Per Ferrari il 5° che rappresenta (con quello di Greppi) il miglior piazzamento di un italiano.
  • ALESSANDRO CIPRIANI (5° - 400HS M50) - Non era per nulla facile la finale M50 dei 400hs. Essere entrati con l'ultimo tempo a disposizione poteva essere già un bel traguardo. Invece Cipriani è riuscito a risalire il fiume fino alla 5^ posizione con un tempo molto vicino al suo stesso record italiano (1'01"95). Il risultato pareggia l'analoga posizione raggiunta da Cipriani a Riccione-07 (ma conquistata con 1'02"20), che è il suo miglior risultato ad un mondiale master outdoor. Nel binomio storico (400hs/M50) nessun italiano è riuscito mai ad andare meglio del 5° posto (3 quinte posizioni, 2 di Cipriani, 1 di Francesco Bettella addirittura a Goteborg-1977).
  • FRANCESCA PINI-PRATO (5^ - 5000 W40) - 5^ con 18'17"70, sua miglior posizione assoluta ad un mondiale raggiunta individualmente. A Riccione fu 7^ nei 10000 e 9^ sui 5000. Il risultato pareggia anche la sua miglior posizione assoluta ad un campionato internazionale (5^ a Poznam 2006 sui 5000). Per trovare nel binomio W40/5000 una prestazione migliore bisogna ritornare a Roma-1985, dove le italiane vinsero il bronzo con Silvana Acquarone, e furono quarte con Severina Pesando. Roberta Boggiatto fu 5^ a Riccione-07, proprio come la Pini-Prato a Lahti.
  • MASSIMILIANO REMUS (6° - martello M35) - Nonostante un buon 44,32, Remus raggiunge il 6° posto. Il 5° lontanissimo (51,89). Migliorato comunque il 10° posto ri Riccione-07 (ottenuto con 42,09). Sua miglior prestazione internazionale rimane il bronzo nel martellone ad Ancona-08, mentre nel martello il 4° posto di Clermont-08. Il suo sesto posto è anche la seconda posizione di sempre di un italiano ad un campionato mondiale, nel binomio specialità/categoria: unico italico che aveva meglio di lui fino ad oggi, Francesco De Santis con l'argento di Riccione-07.
  • STEFANIA AGNESE (6^ - 5000 W40) - Gara conclusa in 18'30"00. Quinta posizione di sempre conquistata da un'italiana ad un mondiale nel binomio. A Riccione fu... sesta anche allora. Il suo best-career lo ha raggiunto sempre a Riccione con il bronzo nel cross.
  • MICHELE TICO' (7° - lungo M35) - Il settimo rango con 6,18 rappresenta la miglior posizione ad un campionato mondiale (sia all'aperto che al chiuso). Fino a Lahti, Ticò vantava ben quattro ottavi posti tra lungo ed asta. Sempre dalle medesime specialità sono arrivati anche i migliori risultati a livello individuali (3 quarti posti).
  • LAURA MILLO (8^ - asta W40) - 2,40 per l'atleta italiana, che a Riccione, da W35, conquistò il bronzo con 2,30. Il livello è aumentato notevolmente anche in queste specialità, tanto che la vincitrice, l'inglese Irie Hill ha stabilito il nuovo record mondiale con 3,71. Podio a 2,80, misura che la Millo aveva avvicinato in una manifestazione internazionale, solo ad Aarhus-06. Prima della Millo, unica ad essersi cimentata nel binomio, è stata Carla Forcellini, che vinse l'oro a Portorico-03.
  • BRUNELLA DEL GIUDICE (8^ - peso W65) - le fatiche di alcuni lanciatori sono vere e proprie odissee. Tra le molteplici presenze della Del Giudice, annotiamo anche quella nel lancio del peso, specialità che non la vede eccellere così come nei lanci lunghi. Per lei ottavo posto con 8,43. Migliorato il 9° posto di San Sebastian-05, e Riccione-07 dove si arenò in qualificazione. Nel binomio, miglior posizione di sempre rimane quella di Maria Surza Myiazaki-93, dove giunse 5^.
  • ROBERTO AMERIO (8° - 400HS M40) - Di fatto non si è presentato ai blocchi di partenza per l'infortunio di cui si parlava ieri in batteria. Resta comunque l'impresa della finale raggiunta (10^ per un italiano ad un mondiale nel binomio), culminata con l'argento di Piazzola (unica medaglia mondiale) a Riccione 2007. Per Amerio la 6^ finale consecutiva in 6 anni nelle grandi manifestazioni internazionali outdoor (fra Mondiali ed Europei).
  • ANGELA BERTANZA (10^ - peso W65) - un paio di posizioni oltre la Del Giudice troviamo la Bertanza, che ha lanciato 6,92. Del peso W65 e di qualche statistica spicciola, vi rimando al commento sull'ottavo posto proprio della Del Giudice. La Bertanza ottiene comunque la sua miglior posizione ad un campionato mondiale (fino ad oggi vantava un 13° posto a Riccione-07, 22^ a Turku-91, 27^ a Gateshead-99 e 33^ a Buffalo-95). In assoluto la miglior prestazione rimane il 7° rango conquistato ad Ancona-09.
  • SABRINA CIPOLLA (10^ - disco W35) - 24,70 ottenuto nella finale diretta dall'esordiente Sabrina Cipolla. A livello "storico" ai Mondiali Open, nel binomio (W35/disco) meglio della Cipolla troviamo solo il 4° posto di Lucia Leonardi a Riccione-07, il 7° di Santa Sapienza (sempre a Riccione).
  • ALBERTO TIFI (12° - lungo M40) - esordio in una finale mondiale con 5,89 e il 12° posto. Peccato non aver trovato le giuste meccaniche proprio nell'appuntamento più importante. Non arrivava la medaglia, ma una posizione tra la settima e la nona erano alla sua portata.
  • ANTONIETTA MERLINI (12^ - 5000 W45) - Esordio sul palcoscenico mondiale con una dodicesima posizione e 20'30"20. 13^ posizione italiana di sempre nel binomio.
  • RITA MASCITTI (12^ - 5000 W40) - gara conclusa in 19'38"26. Seconda comparsa internazionale dopo il 7° posto di Ancona-09 sui 3000.
  • MARIA GRAZIA ROSSINI (13^ - giavellotto W40) - Posizione ottenuta con 11,60. Dodicesima giunse anche a Lubiana (con 13,31). L'Italia, nel binomio, era campione uscente con Veronica Becuzzi a Riccione-07.
  • ANTONIO BOLDRINI (14° - lungo M40) - Con 5,72 peggiorato il 12° di Riccione 2007. Ma davvero particolare il peggioramento prestativo, segno od indizio di qualche malanno. Ad Ancona, pochi mesi fa, Boldrini giungeva 6° saltando 6,31. Oggi quasi 60 centimetri in meno: non può essere solo un problema "tecnico".
  • ANDREA SOLDATI (15° - martello M50) - Con 34,11 Soldati coglie il 15° rango nella gara vinta con 62,51 (!) dal tedesco Bernard Ulrich. Mi risulta (personalmente) come esordio a livello internazionale. Nella binomio specialità/categoria l'Italia vanta l'oro mondiale di Massimo Terreni a Riccione-07, e il bronzo di Silvano Giovanetti a Portorico nel 2003. Quella di Soldati è la decima posizione italiana nella specialità ad un mondiale.
  • VINCENZO RUISI (18° - martello M55) - 27,43 per Ruisi nel martello, per una diciottesima posizione che migliora di un rango il miglior risultato ad un campionato mondiale all'aperto (il 19° nell'overall del pentathlon lanci di Riccione-07). A livello di singola specialità, Ruisi non si qualificò per la finale a Riccione in disco e giavellotto. Il 10° rango nel giavellotto M50 di Ancona-09 rimane quindi la sua miglior prestazione individuale a livello internazionale. Il 18° posto è comunque la miglior prestazione ottenuta da un italiano nel binomio (M55/martello) ai Campionati Mondiali Master all'aperto.
  • LUCIA TAGLIAPIETRA (21^ - 5000 W45) - 22'29"40 il tempo che le consente di raggiungere la sua miglior posizione ad un mondiale (a Riccione era giunta 23^ nel cross e 26^ negli 800).
  • 200 (batterie)
  1. Nella categoria M70 passano il turno Roberto Vaghi e Tristano Tamaro: inseriti nella medesima batteria corrono rispettivamente in 29"22 e 29"38. 5° e 7° tempo totale: si spera nella doppia finale.
  2. Vincenzo Felicetti, tra gli M60, parte disturbato da un pò di acciacchi. Mi confida che senza di essi vincerebbe a mani basse. Comunque sia, acciacchi o no, ottiene il miglior tempo con 26"01, in apparente decontrazione totale.
  3. Antonio Morero, M55, ottiene 30"55. Si passava con 28"00.
  4. Tra gli M50 si presenta una squadra corposa, ma passa il turno solo Adel Salama (25"05 con +1,6). Tempo per qualificarsi, 25"34. Sfortunatissimo Gabriele Carniato, primo degli esclusi con 25"39. Valentino Coco 26"91, Claudio Rapaccioni 26"92, Adriano Fait 28"81, Flavio Bertuzzo 31"91.
  5. Enrico Saraceni corricchia in 24"35 tra gli M45, in maniera da dosare le forze per le 9 fatiche (tra batterie, semifinali e finali di 100, 200 e 400). Domenico Furia con 24"66, si qualifica per le semifinali nonostante il 5° posto in batteria (capita appunto in quella più veloce). Fausto Bianchi corre in 24"57, ottimo terzo e pass per le semifinali. Ugo Zuliani parte col piede giusto: 24"72 con il secondo posto nella quarta batteria. Giampiero Natalini 27"05.
  6. Gli M40 sono la "gara degli italiani". Ormai da anni. Miglior tempo per Max Scarponi, 22"90. Lo segue a ruota un elegante Mauro Graziano (22"96). Ma si qualificano per le finali altri 3: Alberto Zanelli con 23"48, Marco Ceriani con 23"52, Pierluigi Acciaccaferri con 23"53. 5 italiani su 16 in semifinale. A Riccione furoni 8 (ma con 3 semifinali). Si passava con un notevole 24"01. Presenti anche Alessandro Di Marsico 27"19, Mario Ionta 29"09, Ciriaco Minchiello 25"03.
  7. Tra gli M35 passano le batterie Benatti (22"76) e Paolo Chiapperini (22"99). Si passa in semifinale con 23"75 (notevole!): fuori Gilberto Rodriguez di un niente: 23"81 (proprio sfortunato: anche nei 100 era rimasto fuori di pochissimo dal passaggio in semifinale). Il perugino Michele Minelli ottiene una delle sue migliori prestazioni dell'anno (24"58). Gabriele Nicolodi 26"77.
  • peso (qualificazioni)
  1. tra gli M55 si presentano in pedana Vincenzo Ruisi e Dario Filipponi. Il primo ottiene 9,66, il secondo 8,89, risultati non sufficienti a garantire il passaggio alla finale.
  • lungo (qualificazioni)
  1. Tra gli M50 Giuseppe Virli ottiene 5,00 mt, ottavo del proprio gruppo. In totale risulterà 14°, al momento non sufficiente per accedere alla finale.