16/07/10

Piovono le prime medaglie: oro per Tonnini, Gabric e Vacalebre - e ancora un argento e due bronzi

(prime immagini da Niyregyhaza) - Dopo la prima giornata dove si sono corsi soprattutto i 10000 (dove la Spagna ha collezionato a sorpresa un bel pacchetto di medaglie), nella seconda giornata dei Campionati Europei Master finalmente il medagliere italiano si aggiorna nella prima casella, quella degli ori, dove in un botto solo si è vinto in ben tre specialità. Ma si riempiono anche le altre caselle, con un argento e due bronzi. Pronti-via, e la Germania è giù in fuga nel medagliere: 34 medaglie in 24 ore (e 13 d'oro)! Grande sospresa per il momento, come accennavo poc'anzi, la Spagna, che al momento è seconda con 4 ori e 2 argenti (ma a poco a poco emergeranno gli inglesi e speriamo gli italiani). La Russia è al momento al terzo posto, ma prevedo che arrivi sul podio finale quanto a metallo estratto dalle piste e pedane di Nyiregyhaza. Italia al nono posto, ma alcuni paesi li superiamo in tromba non appena l'armata azzurra inizerà a schierare i cannoni da 15 pollici. Sui record, perdonatemi, non sarò molto preciso, ma verificare tutti i record europei è impresa che richiede molto tempo (a meno che il servizio che la Fidal ha fornito a supporto dei dati dei campionati, non lo menzioni): di conseguenza se non mi sfuggirà, citerò solo quelli degli italiani. Anticipo già adesso, che a fine articolo troverete un link (anzi, lo trovate anche clikkando qui) con le prestazioni atleta-per-atleta (italiano). Dicevamo (che è il senso di questo articolo) che l'Italia ha mosso il medagliere, dopo il bronzo di ieri di Alessandro Di Priamo. Ben sei medaglie in poche ore (che porta il totale a sette: 3 ori, 1 argento e 3 bronzi). La marcia, come al solito, da che mondo è mondo, e da che l'Italia è l'Italia, porta sorsate di benessere al nostro ego nazionale. Oro nei 5 km per Tonnini e Vacalebre, bronzo per Pelliccia e per Amici. Poi i soliti lanci, con la miniera d'oro Gabre Gabric campionessa europea nel lancio del giavellotto, mentre Brunella Del Giudice è giunta seconda nel martellone. Segue la "distinta" delle prestazioni ottenute dagli italiani.
  • Il primo massimo alloro italico non poteva portare firma più prestigiosa: grazie infatti a Gabre Gabric (1914, W95) dal lancio del giavellotto arriva il primo oro. Con 7,92 cade anche il record italiano di categoria, ottenuto dalla stessa atleta nel 2009 con 7,85. Siamo di fronte probabilmente anche al record europeo... cosa volere di più, per irrompere nel medagliere "che conta"?
  • Tra gli M75 si è cannibalizzata la gara dei 5 km di marcia, con quello che è il secondo oro della trasferta ungherese italiana (cronologicamente parlando). Ha vinto infatti la medaglia d'argento di Lubiana 2008, sempre tra gli M75, Alfredo Tonnini (classe 1932) con 34'30"11. Per lui 6^ medaglia internazionale, in un palmares che con quella di oggi, porta a due i massimi allori (era diventato campione europeo della 20 km proprio a Lubiana). Nella stessa gara bronzo per Roberto Amici (1933) con 39'39"34, che rappresenta il punto più alto della propria carriera master a livello internazionale. Non ha finito la gara Nazzareno Proietti (1933).
  • Oro nella marcia anche per il Cavaliere di Vittorio Veneto nonchè campione mondale di Lahti-09 Giovanni Vacalebre (1919) nella gara riservata agli M90: 45'30"41 che dovrebbe essere anche il nuovo record continentale di categoria, tempo strappato all'altro italiano Rodolfo Crasso (45'57"01). E addirittura 5' in meno rispetto al proprio tempo ottenuto in terra di Finlandia.
  • Argento per Brunella Del Giudice (1943) nel lancio del martellone W65: 12,54 contro i 14,25 dell'inarrivabile tedesca Gudrun Mellmann. A Lahti-09 la Del Giudice aveva conquistato l'oro con 13,40, mentre sempre nel 2009, era arrivato l'argento ad Ancona-09 con 13,33. Nell'ultima edizione degli europei, a Lubiana-08, la friulana aveva conquistato un altro argento. Con questa sono 24 medaglie internazionale dal 2005 ad oggi per la Del Giudice (5 ori, 11 argenti e 8 bronzi) per un palmares davvero fenomenale.
  • Bronzo per il campione italiano sulla distanza Romolo Pelliccia (M70) con 29'50"24, già argento a Lub-08 nella 20 km di marcia. 5^ medaglia internazionale (qui è proprio il caso di dirlo: con beneficio di inventario) per Pelliccia, che vanta anche un argento a Ric-07 (Mondiali) e due bronzi (a Sid-04, mondiali indoor, e Buf-95, mondiali outdoor).
Gli altri italiani? Tre atleti italiani presenti nei 5 km di marcia M60: Paolo Muscas, giunto 17° con 32'19"29, Costantino Pinto 22° con 35'13"04 e Roberto Cellini 23° con 37'17"17. Negli M65 non poteva mancare Piergiorgio Andreotti (33'52"61, 18°). Andreotti è probabilmente uno degli italiani con più partecipazioni ai campionati internazionali master: Parlando per esempio di Mondiali, Piergiorgio ha partecipato a ben 11 edizioni consecutive della massima competizione planetaria per gli over-35, dal 1981 al 2001: dalla Nuova Zelanda (nel 1981), passando per Australia (3 volte!), Stati Uniti (2 volte), Giappone, Porto Rico... e le svariate tappe europee. Il career high risale proprio a quel 1981 neozelandese (argento nei 5 km). Agli Europei, cui ha parteciparo nelle ultime 5 edizioni (compresa questa), miglior risultato un 5° posto a Poz-06: sulle edizioni precedenti sto cercando il materiale. Nella stessa gara di Andreotti, 20° Ferdinando Maffei con 35'35"13. Rimanendo nella marcia, ma al femminile, 10^ Eleonora Zokhina Caramaschi (1943) nei 5 km W65: tempo per lei 40'01"42. Nel lancio del giavellotto W40, 6° posto di Maria Gabriella Rossini (1965) con 13,62 mt. Medaglia di legno per Anna Flaibani nella medesima gara da W80 (12,12 mt) in una gara dominata dalla belga Rachel Hannsens, che con 21,83 ha stabilito il nuovo record mondiale di categoria. Nel frattempo sono partite le batterie dei 100 metri: tra gli M40 passano in semifinale Paolo Chiapperini (11"71) e Marco Giacomantonio (12"60). Gare terribilmente difficile, soprattutto per il primo che sembra avere più possibilità di disputarsi la finale di domani. Gli inglesi presentano infatti un parterre de roi inavvicinabile: l'immenso Darren Scott, il Campione Mondiale dei 100 di Lahti, Derek Morgan, il Campione Europeo dei 60 e 200 di Ancona 2009, Mark Dunwell, e poi ancora Will McGee. Vedremo domani cosa succederà in semifinale e che carta si giocheranno tutti. Miracolo per Marco Giacomantonio che si è presentato in Ungheria nonostante il recente strappo al bicipite femorale subita agli italiani di Roma. Tra gli M45 assente Mario Longo e nessun italiano in semifinale. Ci si rifà comunque tra gli M50, dove ben tre atleti sono papabili per la finalissima di domenica: Domenico Furia ha per ora il secondo tempo (12"14) ad un solo centesimo dall'ungherese Gabor (ma in batteria è difficile comprendere come sono state giocate le rispettive carte). Fernando Antonaci ha 6° tempo con 12"33, mentre Massimo Clementoni l'ottavo con 12"38. Rimenete collegati per i prossimi aggiornamenti.

1 commento:

  1. PROIETTI Nazzareno: marcia Km 5 pettorale 2202. Per solo amore di verità, senza polemica e senza rivendicazioni, ritengo opportuno precisare che la mia partecipazione alla gara di marcia dei 5 km risulta non portata a termine, come detto nel vostro articolo, solo per l'errata indicazione dell'addetta al contagiri che ha segnalato come ultimo giro quello che invece si è poi rivelato come il penultimo - e mi ha indicato il termine della gara avendomi fatto suonare la campana il giro precedente (potevo e dovevo dubitare?). A quel momento la mia posizione consolidata era del secondo posto come sarebbe facile dedurre dai tempi intermedi e/o da quelli ragguagliati.(Vedi anche la successiva gara sui Km 20) Naturalmente numerose sono le testimonianze a suffraggio. Ringrazio per l'ospitalità PROIETTI Nazzareno

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