25/07/10

Addio a Webatletica - di Andrea Benatti

(io, dopo una salutare sconfitta!) - Non ho mai saputo scrivere una lettera d'addio. Risultano sempre patetiche, ma del resto non è forse il "pathos" uno dei sali della vita? Il mio amico Michele mi diceva l'altra sera nel nostro hotel di Nyiregyhaza che sarebbe stato scorretto da parte mia non dire le cose come stavano. L'avevo infatti messo al corrente di questa mia decisione e riconosco che aveva ragione. Dovresti intitolare, mi diceva: "chiuso per indecisione...". Sorrido... ma fino ad un certo punto. Quindi lo dico senza tanti giri di parole: mi fermo qui. Non scriverò più dei master per Webatletica (nè per altri, sia chiaro!) perchè così mi ero ripromesso. Non lo faccio per qualche astruso motivo: lo faccio solo perchè è venuto a mancare il faro della mia fantasia, della mia passione, della mia voglia di perdere tempo per tutti. Soffro per questa decisione perchè scrivere dei master era diventato un bellissimo gioco quotidiano per me: mi faceva perdere tanto tempo, ma mi divertiva! Eccome! Mi sembrava di abbellire giorno per giorno lo scrigno in cui vivavamo. Ma mi sono anche reso conto che forse sono arrivato ad un punto in cui ho dato troppo peso al mio ruolo, mi sono sovrastimato. Alla fine scrivo solo quattro righe ogni tanto, su persone che praticano attività oltre i 35 anni. A chi interessa se non a loro stesse? Il mondo master continuerà senza intoppi a crescere anche senza uno dei suoi piccoli menestrelli, perchè è il naturale evolversi della vita. Mi scuso se nel passato posso aver offeso qualcuno con i miei scritti: sappiate che per cercare di essere imparziale ho sempre omesso di citarmi quando correvo! L'ho ritenuta un'ottima forma di autocontrollo editoriale: non si potrà dire che l'ho fatto per celebrarmi (qualora avessi ottenuto un buon risultato, naturalmente!!!). C'è stata qualche incompresione con qualcuno: accesi dibattiti. Abbiamo smosso le acque, contribuito a formare una piccola "coscienza master", diffuso informazioni difficilmente reperibili. Ma poi, in definitiva, cosa ci importa oggi del passato? Semplicemente finisce qui: come finiscono tutte le cose che senza passione o senza amore prima o poi finiscono. O meglio, con le indecisioni finiscono, vero Michele? Grazie a tutti quelli che hanno letto queste 4 righe.

2 commenti:

  1. Beh ci mancherà un faro ...
    Ho iniziato la pista da poco e ti leggevo con grande gusto ...però, per esperienza diretta, capisco perfettamente quello che hai voluto trasmettere in questo articolo!
    In bocca al lupo per tutto, tanto continuerò a leggerti sul blog della tua società :)

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  2. beh almeno facciamo il censimento dei lettori

    presente, e grazie

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