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19/09/10

Nella settimana di Avigo, brillano Morigi e la Cerini sui 400 - Fontanesi super negli 800

(la grande tonicità di Maria Vittoria Fontanesi, classe '74: 2'07"15 a Faenza - foto dal sito Fidal Trentino) - Questa settimana si chiude naturalmente nel segno di Stefano Avigo. L'eco del record sugli 800 rimbomba ancora nell'androne del Pulvinare dell'Arena civica di Milano: 1'55"06. Per Stefano è il 3° record posseduto (oltre a quelli di 800 M35 ed M40 indoor), mentre estendendo lo sguardo alla famiglia Avigo, ne troviamo altri due: gli 800 F40 della mia concittadina capriolese Laura, e l'incredibile 3'58"43 nei 1500 M40 di Pierangelo (1961) stabilito quasi 10 anni fa. Ha fatto notizia nel nostro piccolo ambiente la "discesa in campo" sui 400 di Marco Morigi (1960, l'homo novus della velocità master maschile), che al meeting di Faenza ha corso il "giro" in 54"29 (91,23%, cioè il miglior risultato in AGC della velocità master della settimana). Il tempo è nettamente il migliore dell'anno corso da un M50. Il bergamasco Carlo Vismara (1959) ha vinto infatti sia gli italiani indoor che quelli all'aperto sulla distanza, ma con un tempo (55"72) decisamente superiore. Di fatto il mio compagno di team Antonio La Capra è al momento il più vicino all'emiliano cronometricamente nella categoria, ma purtroppo ormai vive in mezzo alle bellezze brasiliane di Fortaleza (54"62 proprio su una pista di laggiù): nell'unica apparizione di sfuggita sul territorio patrio, a Rovellasca, è però riuscito a correre in 54"96. Ora che scenari si prospettano per Morigi? Agli Europei ungheresi il tempo gli avrebbe consentito di giungere attorno al 5° posto. Staremo a vedere gli sviluppi di questo esperimento che secondo il nostro inviato in Emilia-Romagna (Beno) è stato preparato per tutta l'estate. Si è rivisto alla seconda uscita post-infortunio anche Giancarlo D'Oro (1962) ai provinciali di Brescia: 11"94 (90,72%). A Milano, a metà settimana, mi ero dimenticato di dare il risultato di Paolo Citterio (1975) che sui 200hs si era avvicinato molto al record di Stefano Longoni (1975) con 25"72 contro il 25"54 del lecchese (ma con 2,0 metri di vento contrario).
Nel mezzofondo maschile, dopo il duo delle meraviglie Stefano Avigo e Giuseppe Romeo (apparsi entrambi all'Arena), nel ranking settimanale AGC troviamo Marco Biondani (1962) che ai regionali master di Vicenza ha corso i 1500 in 4'17"95 totalizzando un 91,72 da favola. Non troppo distante da Biondani, un altro classe '62 chiudeva la stessa distanza in 4'20"72 con 90,75% (ricordo che i punteggi sopra il 90% sono considerati dali esperti di spessore internazionale): parlo di Manfred Premastaller. Sopra il 90% anche Vincenzo Andreoli (1957) che ai regionali master veneti ha chiuso gli 800 in 2'12"04 (90,31%).
Il ranking nei salti maschili sono stati guidati dal vice campione d'Europa M35 del salto in alto, Luca Tonello: 1,85 e 81,17%. Roberto Bortoloni (1939), 8,69 nel salto triplo e 80,09%: solo due atleti sopra l'80% (tra le gare da me censite e presenti nell'allegato e trovate con le banche dati a disposizione). Segnalo comunque il 12,38 di Paul Zipperle (1964) nel salto triplo.
Nei lanci sempre al maschile, un solo atleta sopra l'80%, nessuno tra il 70% e l'80%, e tutto il resto sotto. Superman (impegnato a Vicenza) risponde al nome di Franco Giuseppe (1941) che nel lancio del peso ha lanciato 11,93 (87,02%).
Velocità femminile: E' sicuramente l'anno di Umbertina Contini (1950) che sta tenendo un trend di risultati sempre elevatissimo (e inferiore ai precedenti record). A Vicenza 30"86 sui 200 e 14"79 sui 100, entrambi ad un paio di decimi dai suoi primati siglati proprio quest'anno (e rispettivamente 91,71 e 91,59 AGC, a dimostrazione che, sebbene criticato e creiticabile, l'AGC fornisce risultati "credibili" e validabili per ogni atleta). Alle sue spalle i risultati di Emma Mazzenga, sempre su 100 e 200: 17"88 e 37"13. Ma il risultato che sicuramente mi ha più impressionato (anche per il valore in senso assoluto) è il 58"84 di Mara Cerini (1971) corso durante i provinciali di Brescia. L'anno prossimo, da F40, si potrebbero prospettare scenari davvero interessanti in chiave record (i record attuali F40 indoor sono posti a 1'00"25 e 2'20"80, mentre all'aperto 58"83 e 2'13"94). A Faenza si è rivista la campionessa mondiale dei 400hs F40 Cristina Amigoni (400 in 1'03"12).
Mezzofondo femminile: La bresciana Maria Lorenzoni continua ad inanellare prestazioni sopra il 90% come se piovesse: in un 5000 a Faenza 18'45"43, cioè 92,66% (miglior AGC master della settimana). Vi segnalo il 7'05"17 sui 2000 siepi di Sonia Lopes Conceicao (brasiliana? italianizzata?) che si avvicinato molto al record italiano sulla distanza (di poco inferiore ai 7 minuti). Sempre al meeting di Faenza, due F35 (ma lo sapranno?) di grandissimo valore sugli 800: Maria Vittoria Fontanesi (1974) ha corso infatti in 2'07"15, che è un tempo stratosferico: se ci fosse una lista all-time (questa mi piacerebbe averla ma non ho gli strumenti per estrapolarla... me tapino) si piazzerebbe al secondo posto dopo il 2'03"64 corso l'anno scorso a Lignano Sabbiadoro da Elisabetta Artuso. Comunque 9^ nella lista italiana assoluta dell'anno. Sempre a Faenza 2'12"55 di Lucia Pollina (1975).
Avevo dimenticato nello scorso report, due grossi risultati di master della categoria "35": Stefano Longoni che a Bellinzona aveva corso i 110hs con gli ostacoli a 1 metro in 14"65 (o 14"68... Stefano aiutami tu che è notta fonda e non ho voglia di andare sul sito della Ftal a cercare il risultato) che sarebbero solo 3 centesimi in più del record italiano di Alessandro Petroncini (14"62). Mentre devo segnalare anche il 5,60 di Flavia Borgonovo saltato all'Arena ai provinciali di ormai due settimane fa (due centimetri dal personale!) nonostante i tanti problemi organizzativi della gara e ri-riscaldamenti di molte atlete (tra le quali la Rovellaschese... si dice così?), costrette a procrastinare i loro turno di oltre un'ora.
Chiudo con Vicenza: pensavate che me ne scordassi, eh? Sonia Marongiu mi ha segnalato l'inopinato annullamento delle gare di sabato per maltempo quando ancora il maltempo non era ancora arrivato. Questa sarebbe davvero l'apoteosi: e pensare che dal Veneto c'è gente che ci dice che bisogna darsi da fare... noi.
  • In allegato i migliori risultati dei master e la lista particolareggiata delle prestazioni di Faenza preparata da Beno (grazie ancora!).

14/12/09

I master dell'anno di Webatletica: Maria Lorenzoni e Mario Longo

(a sinistra Maria Lorenzoni a Lubiana, a destra Mario Longo) - Qualcuno sul nostro forum i vincitori li aveva già pronosticati, azzecandoli (!), anche perchè, probabilmente, si arriva a determinate conclusioni in maniera quasi scontata. Altri si erano lamentati della recente nomination di altri siti e del suo esito. Noi invece, come scritto nell'articolo di presentazione, abbiamo fatto da soli. Quindi, le critiche potete farle esclusivamente al nostro volere redazionale. Come si diceva, scelte mediate da molte considerazioni, non ultima (anzi) la regolarità ad alti livelli per tutta la stagione, e l'aver partecipato all'attività master. Per questo alla fine la scelta è caduta su questi due grandi atleti capaci di coniugare tutti quegli aspetti e di esibire a livello nazionale ed internazionale un profilo di primo piano. Le medaglie nei master contano tanto, ma bisogna saperle anche pesare. Un appunto: non abbiamo fatto classifiche, ma eletto solo i migliori: meglio non catalogare chi si è distinto, ma nominare solo il più meritevole. Seguono i profili dei due atleti insigniti del nostro piccolo riconoscimento.
  • Maria Lorenzoni: sul referendum di eletti di Atleticanet, la Lorenzoni risulta addirittura essersi piazzata al 10° posto (su 10). Evidentemente i giurati non hanno ritenuto di tenere in debita considerazione la stagione della bresciana Maria Lorenzoni, concentrandosi più sui nomi noti o, meglio ancora, sul numero di medaglie. La Lorenzoni ha invece piazzato una stagione incredibile, anche se non con quel numero cospicuo di medaglie internazionali di cui siamo abituati a sentir parlare anche da queste pagine. Due dati devono far riflettere e che hanno portato la bilancia dalla sua parte: gli 11 record italiani di categoria (è F50) stabiliti nel corso del 2009 su praticamente tutte le distanze previste nel mezzofondo femminile, sia indoor che outdoor (dai 1500 ai 10000, passando per i 3000 e i 5000). Il secondo dato, fornitoci dal suo coach, è il numero di gare disputate: 54, ovvero, considerato che l'informazione risale a novembre, molto più di una gara a settimana. Ed ogni gara, naturalmente, corsa in quel piccolo sistema che noi chiamiamo AGC, con risultati prossimi o superiori al 90% che per Webatletica rappresenta l'eccellenza internazionale. Immensa stagione insomma, coronata con l'alloro europeo nel cross ad Ancona e completato da quello a squadre. Argento ai mondiali di Lahti nel cross, così come ad Ancona nei 3000 agli Euroindoor. 7 titoli italiani master di categoria, dove addirittura ha portato a casa il titolo della corsa in montagna (con questi sette, il suo totale arriva a 29 titoli nazionali nel suo pedigree), più una serie di titoli tra provinciali e regionali (fonte del sito www.atleticacarpenedolo.it). Terza "assoluta" sui 10000 ai provinciali di Brescia. Cosa volete di più?
  • Mario Longo: come scritto già in diverse occasioni, la scelta sul master dell'anno al maschile, è stata molto più sofferta. Molti atleti sullo stesso piano, a partire dai pluri-medagliati di Lahti: Enrico Saraceni, Vincenzo Felicetti, Valerio Brignone e Ugo Sansonetti. Tutti con le carte in regola per poter fregiarsi del titolo di master dell'anno se non avessero tutti fatto coincidere la loro stagione eccezionale nella stessa annata, il 2009. Doverosa una scelta coraggiosa. Mario Longo, M45, non è andato a Lahti, limitandosi agli Euroindoor di Ancona. Benchè 44enne (ma 45 in pectore) Mario ha portato a casa i 3 titoli a disposizione nella velocità: 60, 200 (per un solo centesimo sul futuro campione del mondo all'aperto della specialità, Max Scarponi) e la staffetta 4x200. A livello indoor ha fatto letteralmente faville, correndo in 6"94 e ottenendo nel 45° anno di vita il minimo per gli italiani assoluti. Nella velocità non sappiamo se ci siano dei precedenti con interpreti così longevi. La stagione all'aperto è invece stata una lunga sequenza di prestazioni di primo piano, molte delle quali sotto gli 11" nei 100 metri, che gli sono valse l'attenzione del mondo dell'atletica non solo master. Prestazioni che si sono avvicinate di molto ai record mondiali ed europei di categoria, e che sarebbe stati abbattuti se il sistema di riferimento fosse stato quello della Fidal e non quello della WMA. Enrico Saraceni, stessa categoria M45, da parte sua metteva sul piatto i 3 ori di Lahti e quelli di Ancona. Non ce ne voglia: negli scontri diretti (tre o quattro) nella disciplina di conflitto, i 200, Mario ha sempre dimostrato di avere qualcosina in più per il momento. Comunque: 9 record italiani ottenuti nel corso del 2009, su tutte le specialità in cui si è cimentato: 60 indoor, 200 indoor, 100 e 200 outdoor: 6"94, 22"69, 10"87 e 22"27 i nuovi record di categoria stabiliti nel corso dell'anno. Ci sono sembrate tutte ragioni sufficienti ad aver quel piccolo valore aggiunto in più rispetto agli altri papabili per poterlo nominare master dell'anno per il nostro sito.
Bene, sulle scelte si può sempre criticare, nessuno ha la pretesa di poter eleggere il migliore scientificamente, perchè le variabili sarebbero infinite e la componente umana sempre determinante, ma speriamo le ragioni che abbiamo descritto per arrivare ad un simile risultato, siano sufficienti quanto meno a ritenere non superficiale una scelta non certo facile.

07/11/09

L'analisi dei record italiani master 2009: Italia batte Francia 243 a 215

(a sinistra, Maria Lorenzoni sul podio di Lubiana) - Grazie al contributo dell'Ufficio Statistiche della Fidal, nella persona di Giusy La Cava, sono riuscito a completare l'intero range dei record italiani master 2009. Come sempre, ci sarà sicuramente qualche refuso (che prego di sottolinearmi, nel caso fosse rilevato): quello che mi preme è comunque creare una piccola cronologia dei record, per non avere a disposizione solo la mera fotografia dei record attuali. E il passato? Cancellato? Cronologia che necessariamente parte dal 2009, e molti dati, volenti o nolenti, sono andati persi e a meno di attingere a piene mani dai database della Fidal, mai si sapranno. Pazienza: importante è che qualcuno scriva la storia del mondo master in qualche modo partendo da un punto di partenza, da un anno zero. Poi non è detto che la si porti avanti, anzi. Vedo la mia esperienza "giornalistica" esaurirsi a poco a poco per mancanza di riscontri che mi diano quella soddisfazione anche solo emozionale per andare avanti.
Comunque sia... Sgombriamo subito il campo da qualsiasi dubbio: l'articolo è dedicato agli amanti dei numeri. E parto dalla sfida a distanza con i transalpini, i quali sembra che nel corso del 2009 abbiamo migliorato 215 record nazionali contro i 243 italiani (da me riportati!). Segnale di una certa effervescenza del mondo master internazionale. A proposito! La Presidentessa della Federazione Tedesca di Atletica Master ha sottlineato il boom del masterismo in Germania... 330.000 tesserati! Contro i 70.000 over 35 italiani (contando anche i senior "maturi"). Posterò in seguito l'intervista. Ma veniamo alla fredda realtà delle statistiche.
  • 243 record quindi. A primeggiare le donne, nel senso che 131 record, il 53,9%, sono stati ottenuti dalla master e chiaramente il restante 46,1% dagli uomini (112).
  • Dei 243 record, 104 sono quelli ottenuti indoor (42,79%), mentre 139 sono quelli ottenuti all'aperto (57,21%).
  • La categoria più effervescente è stata quella delle F50 con ben 32 record abbattuti, davanti alle F45, con 25 primati, e agli M45, con 23 record. Sorpresa al 4° con le F75 con 17 migliori prestazioni italiane migliorate nel corso del 2009.
  • E una classifica per specialità? La specialità più rivoluzionata nel corso del 2009 sono stati i 400 metri: ben 19 record italiani all'aperto, che, aggiunti agli 11 indoor, porta il totale a 30 record italiani sul giro di pista in 365 giorni. Una vera rivoluzione. La seconda specialità con più miglioramenti sono stati gli 800 mt all'aperto a pari merito con la "nuova" e gradita specialità dei 200hs: 13 record italiani a testa. Tra i concorsi, la specialità con più mutamenti è stato il salto in alto, con 16 record (9 indoor e 7 all'aperto). Un solo record nel giavellotto (la F95 Gabric), e nel lungo all'aperto (la F65 Nuvoli).
  • Il record più martoriato è stato quello dei 400 M60, abbattutto ben 5 volte da Vincenzo Felicetti: in successione, 57"49, 57"39, 57"31, 57"26, e il 56"77 di Lahti.
  • Se invece consideriamo trasversalmente le categorie, notiamo che il gruppo d'età più prolifico è stato quelli dei 45enni e delle 45enni: insieme hanno ottenuto 48 record italiani. Seguono i 50enni con 43, e i 60 con 22.
  • ben 13 atleti hanno conseguito almeno 5 record italiani nel corso del 2009: 7 donne (Cambruzzi, Flaibani, Forcellini, Gabric, Lorenzoni, Mazzenga e Montini) contro 6 uomini (Felicetti, Longo, Rovelli, Sansonetti, Saraceni, Torre).
  • Il re, o meglio, la regina dei record del 2009 è stata la F50 bresciana Maria Lorenzoni: 11 record italiani in 5 specialità diverse (3000, 5000, 10000 all'aperto e 1500, 3000 indoor).
  • Al maschile hanno dominato Mario Longo e Vincenzo Felicetti con 9 record.

25/10/09

La stagione infinita di Maria Lorenzoni: altro record italiano nei 10000

Veramente inesauribile la stagione agonistica 2009 per la F50 bresciana Maria Lorenzoni. A Castiglione delle Stiviere (MN), la portacolori dell'Atletica Carpenedolo ha abbassato di quasi un minuto il suo stesso record italiano dei 10.000 ottenuto a Salò ad Aprile: 37'53"28 contro il 38'47"74, per quella che dovrebbe essere la quinta miglior prestazione italiana abbassata dalla Lorenzoni nel 2009 all'aperto. Oltre al doppio miglioramento dei 10000, nel suo carnet sono finiti infatti i 3000 (10'32"8 corso sempre a Salò a luglio) e due volte i 5000 (18'24"08 a Bologna sempre a luglio e il 18'19"51 di Lahti valido per una sfortunata medaglia di legno). Aggiungiamoci anche i 6 miglioramenti delle m.p.i. tra 1500 e 3000 indoor e arriviamo a 11. Nel portentoso 2009 della Lorenzoni troviamo anche l'argento mondiale a Lahti nel cross (con il citato quarto posto nei 5000), oltre che l'argento sui 3000 agli Euroindoor di Ancona. Sicuramente mi sono dimenticato qualche cosa... ma il pasto (anche senza qualche pietanza) è sicuramente luculliano. Per concludere: la Lorenzoni dovrebbe aver stabilito anche il 134° record italiano nel corso del 2009 all'aperto da un master. Il 68° di una donna, 15 solo nella categoria F50 (l'11,19% del totale, su un range di almeno 25/26 categorie), una delle più attive tra tutto il consesso nazionale. Di più hanno fatto solo le F45 (16 record), mentre la prima categoria maschili è la M45 con 13.

06/08/09

Lathi 2009: day-5: sei medaglie e sei "legni"

La quinta giornata a Lahti si chiude all'insegna del "legno": ben 6 quarti posti. Si impone la Del Giudice nel martellone, e la Amigoni a sorpresa nei 400hs W40. Arduini nel salto in alto M35 vince l'argento, come Nadia Dandolo nei 5000 W45. Bronzi per Giorgio Federici e Paola Tiselli. Segue il dettagliato racconto statistico atleta-per-atleta della giornata. Ho introdotto il termine "binomio" per indicare per ogni singola specialità i precedenti "storici" ottenuti nella medesima categoria e nella medesima specialità.
  • BRUNELLA DEL GIUDICE (oro - martellone W65) - Dopo l'argento conquistato nel martello, Brunella Del Giudice piazza il lancio perfetto al terzo turno della sua serie di lanci: 13,40, sufficienti a frenare il ritorno prepotente della estone Helvi Erikson. Ed è così che arriva il 5° oro internazionale della lanciatrice italiana (4 dei quali proprio dal martellone, sua specialità di riferimento). E' anche il primo oro mondiale all'aperto (vantando infatti un oro a Clermont-2008 e 3 ori europei). La Del Giudice è anche la seconda italiana di sempre a vincere un oro nella categoria W65 ad un campionato mondiale all'aperto: l'unica a riuscirci fino ad ora era stata Bruna Miniotti nei 5000 di Brisbane 2001.
  • CRISTINA AMIGONI (oro - 400hs W40) - L'Amigoni trova la consacrazione internazionale vincendo una gara davvero difficile: 1'06"13 contro 1'06"84 della profeta in patria Katrin Kreen. Campionessa del Mondo in una specialità che soprattutto negli ultimi anni ha dato parecchie soddisfazioni, con Ferrarini e Baggiolini a Riccione-07. Rimane quindi il dominio italiano a livello mondiale tra le W40 (che segue proprio l'oro di Barbara Ferrarini). Dopo l'argento di Lubiana, il miglior traguardo personale a livello sportivo proprio ad un mondiale: non male.
  • FRANCESCO ARDUINI (argento - alto M35) - Francesco Arduini, con 1,99, riesce nell'impresa di raggiungere l'argento in una delle gare tecnicamente più difficili. Gara che si è risolta a 2,02 soprattutto a causa dello scroscio d'acqua che ha reso impraticabile la pedana, costituita da una superificie molto dura e scivolosa (qualcuno ne ha fatto pure le spese, come Luca Tonello). L'argento fa il paio con quello vinto da Mauro Tavella nel 2007 a Riccione, per quanto riguarda campionati mondiali all'aperto. L'unica vittoria a livello internazionale del binomio, rimane quindi quella proprio di Tonello a Lubiana-08. 6 medaglie in totale nell'alto M35 nelle manifestazioni internazionali, 1 oro, 2 argenti e 3 bronzi. Buon esordio per Arduini, campione italiano a Cattolica.
  • NADIA DANDOLO (argento - 5000 W45) - L'atleta veneta dal passato da assoluta di prima qualità, conquista all'esordio internazionale master un prestigioso argento dietro la belga Corinne De Baets, al momento apparsa fuori portata (16'53"00 vs 17'23"08). L'argento è la seconda medaglia italiana nel binomio (W45/5000) (e seconda posizione di sempre) visto che nel lontano 1981 Maria Paola D'Orlando a Christchurch (Nuova Zelanda) vinceva la gara in 18'09". Da allora le migliori posizioni erano state dei 5' posti a Roma-85 e Riccione-07.
  • GIORGIO FEDERICI (bronzo - lungo M40) - come al solito la gara del lungo M40 riserva un'infinità di sorprese: salti al sorpasso che si susseguono, medaglie che vanno e che vengono. Giorgio Federici ha conquistato un bronzo, che è stato per qualche salto oro, fino alla fine argento, ma che poteva essere anche un legno. Va bene così: resta il rammarico che al terzo salto Giorgio trova un 6,53 che poteva valere il "medaglione" (quest'anno ha però saltato 6,75!). Il salto successivo vede il tedesco Schlindwein operare il sorpasso (6,66). All'ultimo salta arriva anche il 6,55 del brasiliano Pessanha. Terzo posto (a 6,47 chiude il britannico Munroe). Come dicevo nello scorso articolo: settima medaglia internazionale (su 8 manifestazioni) per il bresciano. Ai mondiali all'aperto due argenti e il bronzo di Lahti. Il suo "plus" rimane così l'oro di Linz-06 (World indoor).
  • PAOLA TISELLI (bronzo - 800 W35) - Arriva anche la medaglia mondiale per Paola Tiselli, dopo i fasti di Ancona e Lubiana. Tempo: 2'22"91, che denota l'andamento tattico della gara, vinta ancora una volta dal fenomeno britannico Nina Anderson (che sui 400 dovrà però vedersela con altri fenomeni... americani). E' la nona medaglia internazionale per la Tiselli, che sugli 800 non è ancora riuscita a vincere (2 argenti e un bronzo agli europei). Le vittorie sono arrivate dai 1500 in su, fin'ora. Il miglior piazzamento ad un mondiale outdoor sugli 800 rimane l'argento di Veronica Chiusole a Riccione-07, mentre l'unica vittoria internazionale sulla medesima distanza nel binomio appartiene alla Baggiolini (Ancona-09).
  • LUCA TONELLO (4° - alto M35) - vittima della pedana di Lahti, Luca Tonello, campione d'Europa indoor in carica, arriva al 4° posto, al pari merito con il bronzo del francese William Dukic e con la misura di 1,93. Durante uno dei salti, come riportatomi dallo stesso, stiramente del quadricipite per cercare di fermare lo scivolamento dato dalla pedana alla soglia dell'impraticabilità.
  • MARIA LORENZONI (4^ - 5000 W50) - Non basta un ottimo 18'19"51 per conquistare una medaglia per la Lorenzoni nei 5000. Dopo l'argento nel cross nel giorno d'apertura sfugge quindi una medaglia dalla pista, laddove la Lorenzoni è campionessa d'Europa uscente. L'unica italiana a conquistare una medaglia nel binomio (W50/5000) rimane così la sola Lucia Soranzo, argento nel 2003 a Portorico. La stessa hall-of-famer Noemi Gastaldi giunse quarta a Roma-85.
  • ALDO DEL RIO (4° - 800 M60) - di un niente sfiorata l'ennesima medaglia di giornata per l'Italia. E altro "legno". Stavolta il tenace Aldo Del Rio, guarito dalla fastidiosa tendinite, giunge 4° negli 800 con 2'20"82: il terzo ha corso soli 64 centesimi in meno... Comunque, quella degli 800 rimane per Aldo una specialità nuova, inaugurata ad Ancona-09 con un argento. C'è tempo e spazio per migliorare. Il 4° posto conferma il 4° posto di Riccione, sua miglior posizione ad un campionato mondiale all'aperto (ma guadagnata sui 400). Nel suo carnet mondiale (en plan air) anche il bronzo nella 4x400 (sempre a Riccione). Per finire: nel binomio (M60/800) Del Rio ottiene il miglior piazzamento di sempre di un italiano al Mondiale, pareggiando l'analoga posizione di Konrad Gaiser a Riccione-07.
  • GIAN LUCA CAMASCHELLA (4° - 400HS M35) - La lunga litania di medaglie di legno ha continuato con i 400hs M35, dove Camaschella correndo sul piede dei tempi ottenuti nell'ultima parte di stagione (57"26), giunge al quarto posto. Difficile al momento pensare alla medaglia, visto che bisognava correre in 56"44 (l'oro addirittura a 54"29). Camaschella ha comunque migliorato il 5° posto di Riccione (ottenuto correndo in 58"62), che fino a ieri era il miglior risultato M35 di un italiano nel binomio. L'unico a riuscire nell'impresa di vincere una medaglia nel binomio è stato Marco Agostinelli a Lubiana-08 (Europei outdoor).
  • FREDERIC PERONI (4° - 400HS M45) - 5° legno in una giornata, stavolta per mano di Frederic Peroni. Lo dicevo ieri, Frederic aveva la possibilità di vincere abbastanza agevolmente una medaglia: magari non l'oro (56"49, avrebbe dovuto migliorare il record italiano di mezzo secondo), ma combattere con il portoricano Echeandia per l'argento (57"06, contro il 57"16 di SB di Peroni). Sicuramente valeva ampiamente il bronzo del britannico Tunstall (58"36). Invece, purtroppo, un "legno" che spero non intacchi il suo entusiasmo. Purtroppo qualche problemino tecnico in gara, sino a fermarsi letteralmente sull'ultimo ostacolo mentre lottava prorio per il bronzo. Fino a ieri, le sue miglior posizioni ad un mondiale erano state due sesti posti a San Sebastian e Riccione (2005 e 2007). Il quarto posto è anche la miglior posizione italiana di sempre nel binomio (precedente, un sesto posto di Dario Gasparo a Riccione-07).
  • SONIA MARONGIU (4^ - 5000 W35) - E sono 6 legni in una sola giornata. Questo per concludere in bellezza è infatti il sesto quarto posto. La "fortunata" è stata stavolta la sarda Sonia Marongiu, già bronzo nel cross nella giornata di apertura. A "scipparla" del bronzo la spagnola Palacio, ma che con 4" secondi in meno, forse al momento era un pizzico più forte. Ma attendiamo commenti sulla gara, non avendolo vista. Quinta posizione di sempre ad un mondiale outdoor nel binomio 5000/w35 (due ori, nell'85 a Roma dalla Taroni, nel '99 a Gateshead dalla Moser, e l'argento-bronzo a Riccione 2007 di Fragapane-Ceccanti).
  • LUIGI FERRARI (5° - 800 M50) - Nonostante l'ottimo 2'04"83, penso che ci sia un pizzico di delusione per Ferrari, soprattutto perchè il bronzo stava lì a 18 centesimi. Per il Campione d'Europa indoor quella di Lahti rimane la miglior performance ad un campionato mondiale master all'aperto. 33 atleti nella storia del masterismo italiano hanno partecipato nel binomio (M50/800) ai mondiali master outdoor, ma solo due sono riusciti all'impresa di accedere alla finale. Bisogna risalire addirittura a Roma 1985 per trovarli. furono Enrico Greppi e Carlo Clementi. Per Ferrari il 5° che rappresenta (con quello di Greppi) il miglior piazzamento di un italiano.
  • ALESSANDRO CIPRIANI (5° - 400HS M50) - Non era per nulla facile la finale M50 dei 400hs. Essere entrati con l'ultimo tempo a disposizione poteva essere già un bel traguardo. Invece Cipriani è riuscito a risalire il fiume fino alla 5^ posizione con un tempo molto vicino al suo stesso record italiano (1'01"95). Il risultato pareggia l'analoga posizione raggiunta da Cipriani a Riccione-07 (ma conquistata con 1'02"20), che è il suo miglior risultato ad un mondiale master outdoor. Nel binomio storico (400hs/M50) nessun italiano è riuscito mai ad andare meglio del 5° posto (3 quinte posizioni, 2 di Cipriani, 1 di Francesco Bettella addirittura a Goteborg-1977).
  • FRANCESCA PINI-PRATO (5^ - 5000 W40) - 5^ con 18'17"70, sua miglior posizione assoluta ad un mondiale raggiunta individualmente. A Riccione fu 7^ nei 10000 e 9^ sui 5000. Il risultato pareggia anche la sua miglior posizione assoluta ad un campionato internazionale (5^ a Poznam 2006 sui 5000). Per trovare nel binomio W40/5000 una prestazione migliore bisogna ritornare a Roma-1985, dove le italiane vinsero il bronzo con Silvana Acquarone, e furono quarte con Severina Pesando. Roberta Boggiatto fu 5^ a Riccione-07, proprio come la Pini-Prato a Lahti.
  • MASSIMILIANO REMUS (6° - martello M35) - Nonostante un buon 44,32, Remus raggiunge il 6° posto. Il 5° lontanissimo (51,89). Migliorato comunque il 10° posto ri Riccione-07 (ottenuto con 42,09). Sua miglior prestazione internazionale rimane il bronzo nel martellone ad Ancona-08, mentre nel martello il 4° posto di Clermont-08. Il suo sesto posto è anche la seconda posizione di sempre di un italiano ad un campionato mondiale, nel binomio specialità/categoria: unico italico che aveva meglio di lui fino ad oggi, Francesco De Santis con l'argento di Riccione-07.
  • STEFANIA AGNESE (6^ - 5000 W40) - Gara conclusa in 18'30"00. Quinta posizione di sempre conquistata da un'italiana ad un mondiale nel binomio. A Riccione fu... sesta anche allora. Il suo best-career lo ha raggiunto sempre a Riccione con il bronzo nel cross.
  • MICHELE TICO' (7° - lungo M35) - Il settimo rango con 6,18 rappresenta la miglior posizione ad un campionato mondiale (sia all'aperto che al chiuso). Fino a Lahti, Ticò vantava ben quattro ottavi posti tra lungo ed asta. Sempre dalle medesime specialità sono arrivati anche i migliori risultati a livello individuali (3 quarti posti).
  • LAURA MILLO (8^ - asta W40) - 2,40 per l'atleta italiana, che a Riccione, da W35, conquistò il bronzo con 2,30. Il livello è aumentato notevolmente anche in queste specialità, tanto che la vincitrice, l'inglese Irie Hill ha stabilito il nuovo record mondiale con 3,71. Podio a 2,80, misura che la Millo aveva avvicinato in una manifestazione internazionale, solo ad Aarhus-06. Prima della Millo, unica ad essersi cimentata nel binomio, è stata Carla Forcellini, che vinse l'oro a Portorico-03.
  • BRUNELLA DEL GIUDICE (8^ - peso W65) - le fatiche di alcuni lanciatori sono vere e proprie odissee. Tra le molteplici presenze della Del Giudice, annotiamo anche quella nel lancio del peso, specialità che non la vede eccellere così come nei lanci lunghi. Per lei ottavo posto con 8,43. Migliorato il 9° posto di San Sebastian-05, e Riccione-07 dove si arenò in qualificazione. Nel binomio, miglior posizione di sempre rimane quella di Maria Surza Myiazaki-93, dove giunse 5^.
  • ROBERTO AMERIO (8° - 400HS M40) - Di fatto non si è presentato ai blocchi di partenza per l'infortunio di cui si parlava ieri in batteria. Resta comunque l'impresa della finale raggiunta (10^ per un italiano ad un mondiale nel binomio), culminata con l'argento di Piazzola (unica medaglia mondiale) a Riccione 2007. Per Amerio la 6^ finale consecutiva in 6 anni nelle grandi manifestazioni internazionali outdoor (fra Mondiali ed Europei).
  • ANGELA BERTANZA (10^ - peso W65) - un paio di posizioni oltre la Del Giudice troviamo la Bertanza, che ha lanciato 6,92. Del peso W65 e di qualche statistica spicciola, vi rimando al commento sull'ottavo posto proprio della Del Giudice. La Bertanza ottiene comunque la sua miglior posizione ad un campionato mondiale (fino ad oggi vantava un 13° posto a Riccione-07, 22^ a Turku-91, 27^ a Gateshead-99 e 33^ a Buffalo-95). In assoluto la miglior prestazione rimane il 7° rango conquistato ad Ancona-09.
  • SABRINA CIPOLLA (10^ - disco W35) - 24,70 ottenuto nella finale diretta dall'esordiente Sabrina Cipolla. A livello "storico" ai Mondiali Open, nel binomio (W35/disco) meglio della Cipolla troviamo solo il 4° posto di Lucia Leonardi a Riccione-07, il 7° di Santa Sapienza (sempre a Riccione).
  • ALBERTO TIFI (12° - lungo M40) - esordio in una finale mondiale con 5,89 e il 12° posto. Peccato non aver trovato le giuste meccaniche proprio nell'appuntamento più importante. Non arrivava la medaglia, ma una posizione tra la settima e la nona erano alla sua portata.
  • ANTONIETTA MERLINI (12^ - 5000 W45) - Esordio sul palcoscenico mondiale con una dodicesima posizione e 20'30"20. 13^ posizione italiana di sempre nel binomio.
  • RITA MASCITTI (12^ - 5000 W40) - gara conclusa in 19'38"26. Seconda comparsa internazionale dopo il 7° posto di Ancona-09 sui 3000.
  • MARIA GRAZIA ROSSINI (13^ - giavellotto W40) - Posizione ottenuta con 11,60. Dodicesima giunse anche a Lubiana (con 13,31). L'Italia, nel binomio, era campione uscente con Veronica Becuzzi a Riccione-07.
  • ANTONIO BOLDRINI (14° - lungo M40) - Con 5,72 peggiorato il 12° di Riccione 2007. Ma davvero particolare il peggioramento prestativo, segno od indizio di qualche malanno. Ad Ancona, pochi mesi fa, Boldrini giungeva 6° saltando 6,31. Oggi quasi 60 centimetri in meno: non può essere solo un problema "tecnico".
  • ANDREA SOLDATI (15° - martello M50) - Con 34,11 Soldati coglie il 15° rango nella gara vinta con 62,51 (!) dal tedesco Bernard Ulrich. Mi risulta (personalmente) come esordio a livello internazionale. Nella binomio specialità/categoria l'Italia vanta l'oro mondiale di Massimo Terreni a Riccione-07, e il bronzo di Silvano Giovanetti a Portorico nel 2003. Quella di Soldati è la decima posizione italiana nella specialità ad un mondiale.
  • VINCENZO RUISI (18° - martello M55) - 27,43 per Ruisi nel martello, per una diciottesima posizione che migliora di un rango il miglior risultato ad un campionato mondiale all'aperto (il 19° nell'overall del pentathlon lanci di Riccione-07). A livello di singola specialità, Ruisi non si qualificò per la finale a Riccione in disco e giavellotto. Il 10° rango nel giavellotto M50 di Ancona-09 rimane quindi la sua miglior prestazione individuale a livello internazionale. Il 18° posto è comunque la miglior prestazione ottenuta da un italiano nel binomio (M55/martello) ai Campionati Mondiali Master all'aperto.
  • LUCIA TAGLIAPIETRA (21^ - 5000 W45) - 22'29"40 il tempo che le consente di raggiungere la sua miglior posizione ad un mondiale (a Riccione era giunta 23^ nel cross e 26^ negli 800).
  • 200 (batterie)
  1. Nella categoria M70 passano il turno Roberto Vaghi e Tristano Tamaro: inseriti nella medesima batteria corrono rispettivamente in 29"22 e 29"38. 5° e 7° tempo totale: si spera nella doppia finale.
  2. Vincenzo Felicetti, tra gli M60, parte disturbato da un pò di acciacchi. Mi confida che senza di essi vincerebbe a mani basse. Comunque sia, acciacchi o no, ottiene il miglior tempo con 26"01, in apparente decontrazione totale.
  3. Antonio Morero, M55, ottiene 30"55. Si passava con 28"00.
  4. Tra gli M50 si presenta una squadra corposa, ma passa il turno solo Adel Salama (25"05 con +1,6). Tempo per qualificarsi, 25"34. Sfortunatissimo Gabriele Carniato, primo degli esclusi con 25"39. Valentino Coco 26"91, Claudio Rapaccioni 26"92, Adriano Fait 28"81, Flavio Bertuzzo 31"91.
  5. Enrico Saraceni corricchia in 24"35 tra gli M45, in maniera da dosare le forze per le 9 fatiche (tra batterie, semifinali e finali di 100, 200 e 400). Domenico Furia con 24"66, si qualifica per le semifinali nonostante il 5° posto in batteria (capita appunto in quella più veloce). Fausto Bianchi corre in 24"57, ottimo terzo e pass per le semifinali. Ugo Zuliani parte col piede giusto: 24"72 con il secondo posto nella quarta batteria. Giampiero Natalini 27"05.
  6. Gli M40 sono la "gara degli italiani". Ormai da anni. Miglior tempo per Max Scarponi, 22"90. Lo segue a ruota un elegante Mauro Graziano (22"96). Ma si qualificano per le finali altri 3: Alberto Zanelli con 23"48, Marco Ceriani con 23"52, Pierluigi Acciaccaferri con 23"53. 5 italiani su 16 in semifinale. A Riccione furoni 8 (ma con 3 semifinali). Si passava con un notevole 24"01. Presenti anche Alessandro Di Marsico 27"19, Mario Ionta 29"09, Ciriaco Minchiello 25"03.
  7. Tra gli M35 passano le batterie Benatti (22"76) e Paolo Chiapperini (22"99). Si passa in semifinale con 23"75 (notevole!): fuori Gilberto Rodriguez di un niente: 23"81 (proprio sfortunato: anche nei 100 era rimasto fuori di pochissimo dal passaggio in semifinale). Il perugino Michele Minelli ottiene una delle sue migliori prestazioni dell'anno (24"58). Gabriele Nicolodi 26"77.
  • peso (qualificazioni)
  1. tra gli M55 si presentano in pedana Vincenzo Ruisi e Dario Filipponi. Il primo ottiene 9,66, il secondo 8,89, risultati non sufficienti a garantire il passaggio alla finale.
  • lungo (qualificazioni)
  1. Tra gli M50 Giuseppe Virli ottiene 5,00 mt, ottavo del proprio gruppo. In totale risulterà 14°, al momento non sufficiente per accedere alla finale.

29/07/09

Ancora dalla prima giornata

(Sonia Marongiu dal suo profilo FB) - Quello di Valerio Brignone è il 221° oro conquistato dall'Italia durante i 18 Mondiali fin qui disputati dal lontano 1975. 390 presenze-per-evento nel cross e 29° oro conquistato nella categoria M40 (11 dei quali vinti a Riccione-o7). Solo due (ed entrambi di Brignone) primi posti nel cross M40. Sempre nel cross, l'Italia ha portato a casa in 34 anni e 18 edizioni, 21 allori (da tutte le categorie, maschili e femminili) ma ben 13 solo da Riccione-07. D'altra parte, l'argento di Maria Lorenzoni, rappresenta la 19^ medaglia al femminile (7^ d'argento) nel cross ai Campionati Mondiali Master all'aperto. Se solo consideriamo le W50 (categoria di appartenenza della Lorenzoni), questa rappresenta la 4^ medaglia conquistata nel cross (1 d'oro e 3 d'argento). Proprio a Riccione si è verificata la prima ed unica vittoria di un'italiana in questa specialità e categoria: si trattava di Jane Kachenge (keniana che vive ormai da 30 anni in Italia). Prima di Riccione, l'unica medaglia conquistata tra le W50 era quella d'argento di Lucia Soranzo a Portorico-03. Il bronzo di Sonia Marongiu invece rappresenta la sesta medaglia tra le W35 (e 20^ totale) ad un mondiale nel cross. Nel 2007 c'era stata la fantastica tripletta di podi Vanacore-Corbellini-Agnese, cui era seguita naturalmente la vittoria di squadra. Prima di loro, solo Lorella Pagliacci aveva conquistato una "plata" (San Sebastian-05).

28/07/09

Valerio Brignone primo oro di Lahti: bissato l'oro di Riccione nel cross

(nella foto, Valerio Brignone) - E via! Iniziati ufficialmente i Campionati Mondiali Master di Lahti. Giornata dedicata alle prove multiple e al cross country sugli 8 km e prime tre medaglie italiane. L'oro se lo accaparra il 42enne Valerio Brignone nella categoria M40 che di fatto bissa l'oro di Riccione-07. 4^ medaglia mondiale in due anni: vanta anche l'oro nella competizione a squadre di Riccione e l'argento nei 5000 nella medesima edizione dei mondiali master. Adesso bisognerà vedere l'aggregate per vedere se nella sfida con la Finlandia a squadre ha prevalso la nazionale italiana o quella finnica. Non poteva poi mancare la medaglia della bresciana Maria Lorenzoni, che ha vinto l'argento sempre nel cross W50, battuta dall'inarrivabile americana Carmen Ayala-Troncoso (oltre un minuto a tutto il gruppo). Prima medaglia mondiale per la Lorenzoni, che vanta un oro a Lubiana -08 ed uno ad Ancona-09 (Europei outdoor ed indoor) e un argento sempre ad Ancona. Infine bellissimo bronzo di Sonia Marongiu, amica del nostro forum sempre nel cross per la categoria W35. E sono tre medaglie.

25/07/09

Enrico Saraceni vicino al Record Mondiale. Lorenzoni record. Miscellanea di un mese di master

Con un pò di ritardo dovuto agli impegni lavorativi, mi prodigo in uno degli ultimi punti della situazione delle prestazioni master italiane prima dell'imbarco per l'oneroso viaggio per Lahti. A proposito: non so se vi siete impegnati nella ricerca di una sistemazione in Finlandia: ve lo sconsiglio. I prezzi di Lahti sono quasi superiori a città come Firenze o Venezia in alta stagione. E non penso che a Lahti ci si potrà beare della contemplazione di opere del Canaletto o dell'architettura del Brunelleschi. O passeggiare romanticamente sul ponte dei Sospiri o mirare il David (in copia) in Piazza della Signoria. Ma tant'è: scegliere una piccola cittadina della Finlandia, con non più di una decina di alberghi a disposizione, per organizzare una manifestazione con oltre 3500 presenze, è qualcosa che puzza tremendamente di affare per tutti (in primis i Lahtiani, o come cavolo si chiamano). Torniamo a noi. In queste 3 settimane di luglio, l'atletica è entrata nel vivo: decine e decine di meeting. A guardarli tutti mi ci sono perso. Ogni volta che volevo tirare una riga, ecco che spuntava un altra gara al martedì... una al mercoledì... tutti i giorni della settimana. Così mi sono fermato all'analisi di una ventina di riunioni, sviscerando quele che erano le migliori prestazioni master. Partiamo quindi da chi ha messo un segno indelebile (scusandomi con chi non verrà citato per ovvi motivi spazio-temporali).
  • SARACENI - Enrico Saraceni infatti ha migliorato in ben due circostanze il suo stesso record italiano di 51"84 (ottenuto a San Benedetto Del Tronto), avvicinandosi in maniera decisa al record europeo e a quello mondiale (che distano tra loro tre soli centesimi). In dettaglio: prima a Bastia Umbra ha corso in 50"61, quindi a Recanati 50"27. Il record europeo è dell'inglese Elderfield con 50"23, mentre quello mondiale è fissato a 50"20 da parte dell'americano Fred Sowerby. Visto il trend migliorativo del pescarese, si rimanda al prossimo capitolo per la riscrittura a Lahti 2009.
  • LORENZONI - D'altra parte la bresciana Maria Lorenzoni (F50) ha ottenuto a Salò la nuova miglior prestazione italiana sui 3000 metri correndo in 10'32"8. Cancellato dalla storia della specialità il 10'36"3 di Severina Pesando risalente a 15 anni fa (!). Per la Lorenzoni dovrebbe trattarsi del 7° record italiano (tra indoor e outdoor) battuto nel 2009. Ben 4 dai 3000 metri, 2 dai 1500, e uno dai 10000. Non male come stagione.
  • AGC - A livello puramente statistico la miglior prestazione in termini di AGC, l'ha piazzata Mario Longo con il suo 22"59 sui 200 a Bastia (95,72%), anche se Enrico Saraceni ha di molto accorciato le distanze dalle uscite primaverili con un 22"65 e 95,47% (corso a Fermo, che sembra una contraddizione in termini ma non lo è). Sul podio virtuale la Lorenzoni e il suo 3000 da record (95,35%). Al 4° e 5° posto il 400 del record (50"27) di Saraceni e l'11"18 di Mario Longo. Bisogna arrivare al 6° posto per trovare Frederic Peroni e il suo quasi-record sui 400hs M45: 57"16.
  • OSTACOLI - Negli ostacoli domina appunto Frederic Peroni, che in questo scorcio di stagione sta denotando una forma "mondiale". 57"16, come già scritto nella precedente news è il tempo che lo mette molto vicino al record nazionale. Nella speciale classifica avulsa al secondo posto troviamo Andrea Alterio che nel meeting di Lignano ha corso in 13"91 (la m.p.i. M35 dovrebbe aggirarsi un decimo sotto, sempre sua). Per lui 93,63%. Quindi l'indomabile Alessandro Cipriani (M50), con 1'03"80 sui 400hs corso a Rovellasca (e 91,93%). Quarta Emanuela Baggiolini, F35, decisamente più in palla rispetto al 2008: già più volte sotto l'1'01", a Torino ha corso in 1'00"23 i 400hs, settima performer italiana assoluta 2009 (a oggi). Peccato l'assenza ai Mondiali di Lahti, vista la concomitanza degli italiani assoluti con i mondiali master (grazie, Fidal di pensare sempre al mondo master!). Segnalo anche Davis Favaro (M35, 14"80 sui 110hs) e un Gian Luca Camaschella grintoso (M35, 57"26 sui 400hs).
  • VELOCITA' - Già ampiamente detto di Longo&Saraceni, vediamo gli altri. Maurizio Checcucci (solo de facto Master in pectore) ha corso a Lignano in 10"46. Piccola fase recessiva per il fiorerntino dopo il 10"26 di Le-Chaux-de-fond. Prestazione da 94,61%. Il record italiano M50 di Salvino Tortu (11"65 a Donnas con +1,8) gli vale 94,24%, mentre il suo adepto Giancarlo D'Oro si ferma a 93,89 con l'11"46 ventoso sempre di Donnas. Gli M40 si dimostrano sempre molto attivi: Chiapperini 11"16, Boggioni 11"17, Graziano 11"18 (ventoso), Bellotto 11"25. Che peccato non vederli tutti insieme (con Scarponi, Attanasio, Puggioni...) ad un campionato italiano: che finale! E ancora, sui 200: Graziano 23"00. Ah, e poi c'è stato il ritorno di Arben Makaj (l'uomo dai muscoli di seta più veloci d'Europa) a Donnas. 9 mesi di fermo e... 11"10 (certo, ventoso): dopo 10 giorni dalla gara mi raccontava di non aver ancora recuperato lo sforzo. Lo rivedremo a settembre. Tra le donne, migliore AGC per Umbertina Contini (F55) e i suoi 14"92 e 31"27 su 100 e sui 200 ottenuti a Mestre. Il 12"21 a Bastia Umbra di Lusia Puleanga le vale 85,91. poi troviamo il 1'02"55 di Cristina Amigoni su un 400 corso a Bologna.
  • MEZZOFONDO - Maria Lorenzoni imperat. Sue le due migliori prestazioni (3000 escluso, considerato come "fondo"). Due 1500 corsi rispettivamente in 5'02"25 e 5'02"89 a Cinisello e Mestre per un controvalore di 93,91 e 93,71. Il talentuoso Giuseppe Romeo (M45) si colloca al terzo posto virtuale-AGC con il 2'01"45 sugli 800 corso a Cinisello. Quindi lo strepitoso 2'03"64 (sempre sugli 800) di Elisabetta Artuso a Lignano (91,62), che la mette nella possibilità di salire sul podio agli italiani assoluti (Cusma e Reina fuori portata; Nichetti già battuta).
  • FONDO - Prima, per ovvi motivi, ancora la Lorenzoni e il 3000 da record. Grande prestazione ancora da parte di Lorenzo Lazzari (classe '74) che ha corso i 3000 metri in 8'06"29. Prestazione super: peccato che i 3000, 3000 siepi e 5000 siano appannaggio nella categoria M35 di un Angelo Carosi ancora molto performante a fine anni '90, capace di correre allora in 7'54" (e 8'38" sulle siepi). Tra gli M50 Paolo Bertazzoli sempre sui 3000 è stato capace di correre a Salò in 9'17"4 (90,25%): 15 secondi dal "re-Master" il fenomeno Luciano Acquarone e la sua m.p.i. di 9'03"6 ottenuta ben 27 anni fa. Poi ancora Dario Rappo (89,66 pari ad un 10'15"6 sui 3000 sempre a Salò). Tra le donne, posto d'onore a Silvia Casella (classe '72) che ha corso i 3000 in 9'37"93.
  • SALTI - Con un salto di 5,02 fatto a Bastia, Lamberto Boranga domina la classifica avulsa dei salti: controvalore AGC 91,75%. Poi Tiziana Piconese (F40), davvero in forma, con 1,59 nel salto in alto davanti a Barbara Ferrarini 1,56: entrambi i salti ottenuti a Salò. Specialità "chiusa" dalla presenza della Bugarini. Nel frattempo si è notato il ritorno di Marco Segatel con 1,76: sicuramente qualche problema di cui non sono a conoscenza lo ha bloccato per tutta la primavera e quasi tutta l'estate. 1,98 di Francesco Arduini (M35) a Fermo, che per il momento supera l'1,95 di Luca Tonello.
  • LANCI - Ancora miglior over-35, il 41enne Diego Fortuna: il 60,92 di Donnas equivale a 83,02% (che nei lanci è qualcosa di impressionante in termini di AGC, visto l'uso smisurato di "medicine" di un tempo, con cui si ottenevano i record con cui oggi si parametra l'AGC). Seconda atleta del podio, Mara Rosolen con 14,17 nel peso (ed è F40). Il podio è completato da Marco Dodoni e il suo 18,25 nel peso (è del 1972). Come più volte detto, nei lanci a primeggiare coloro... che primeggiano tra gli assoluti.
  • Seguono le classifiche avulse...

21/07/09

Regionali Lombardia: 43 atleti over-35. Peroni vicino al record italiano dei 400hs m45

I contestatissimi Campionati Regionali Lombardi, si conclusi da un paio di giorni. Leggendo sul forum di Atleticanet, sono poi venuto a scoprire che il medesimo trattamento riservato ai master lombardi è stato riservato ai poveri master laziali, con risultati alla fine davvero deludenti in termini di partecipazione. A questo punto, come dice qualcuno, a pensar mal talvolta ci s'azzecca: il completo inattivismo sul fronte del mondo over-35 continua (sopo passati ormai 8 mesi dalle elezioni degli attuali/riconfermati organi federali a tutti i livelli) e, a parte qualche rara eccezione (come il Grand-Prix master di Brescia) tutto scorre come prima. Panta Rei. Da parte mia continuo a guardare i siti dei master degli altri paesi europei, con un pò di disillusione: incontri internazionali fra nazionali master, siti federali dedicati SOLO ai master (non una serie di link inutili), classifiche, ranking, foto... in Italia nulla. Ma i danè versati dai master (come le iscrizioni ai vari campionati italiani: 4 euro contro i 2 degli assoluti su un numero di partecipanti dieci volte superiore) dove vanno a finire? Misteri.
L'epurazione ai Campionati Regionali assoluti di Cinisello Balsamo dell'ultimo weekend ha portato ai nastri di partenza 43 atleti over-35. Di questi solo 20 tesserati come Master (a fronte ad una popolazione master lombarda costituita da diverse migliaia di praticanti). Se poi ci aggiungete che 4/5 atleti hanno doppiato, il numero scende notevolmente. Operazione "epurazione" riuscita! Il fatto di tenere i Campionati su un impianto a 6 corsie, del resto, doveva essere un indizio che non abbiamo raccolto per tempo. Anche se a dire il vero qualcuno (soprattutto senior) ha barato sui tempi di iscrizione: arriveranno le tante minacciate sanzioni adesso? Aspettiamo e vediamo.
Ma entriamo negli aspetti tecnici. Innanzi tutto Frederic Peroni, M45, capace di avvicinarsi quanto mai prima d'ora al record di categoria dei 400hs (57"16 contro il 57"02 ottenuto nel 2007 da Dario Gasparo. La sua prestazione è anche la migliore in termini di AGC : 94,73 (a tal proposito c'è un link con tutti i 43 risultati in AGC). Non delude ancora una volta Maria Lorenzoni F50, miglior atleta al femminile con il 5'02"25 ottenuto nei 1500. Ancora 9 secondi al record del 2002 della Egger: davvero difficile, ma non impossibile. Marco Boggioni (M40) si dimostra ancora una volta in "palla": 11"17 a 43 anni. Il mondo della velocità italiano maschile è proprio in salute, soprattutto nelle categorie 40/45. Negli 800 l'M45 Giuseppe Romeo si stabilizza su prestazioni di assoluto valore (2'01"45) sempre molto vicino al suo record nazionale di poco inferiore ai 2'. Torna alle gare Edgardo Barcella, siglando uno dei migliori tempi dell'anno come M35 nei 400: 50"70. Un ottimo viatico per Lahti. Un pò sottotono Giancarlo D'Oro (11"92) rispetto all'ultima sfolgorante prestazione (anche se ventosa) di Donnas. Deve probabilmente ricaricare le pile. Stesso discorso per Salvino Tortu, autore di una serie impressionante di gare in giro per la Lombardia. Personalmente mi ha impressionato il 1'54"39 di Giuseppe Caggianelli negli 800 (M35). Prestazione davvero notevole a 36 anni. In termini assoluti però i migliori risultati li hanno ottenuti nel mezzofondo femminile ad iniziare da Mara Cerini (F35) che con 2'11"69 sugli 800 ha ottenuto il minimo per i campionati italiani assoluti, laurenandosi campionessa regionale assoluta. E che dire del 4'28"93 sui 1500 di Silvia Casella, classe '72? Di lei mi ero colpevolmente dimenticato parlando del panorama nazionale degli 800 F35 (che ho definito il più competivo e tecnico del mondo over-35 femminile): avevo citato Artuso, Spuri, Baggiolini, Cerini, Tiselli ma non Casella... male! Tutte potrebbero partecipare agli italiani assoluti! In quale altra specialità del mondo master italiano ci sono così tanti atleti in odore di "minimo"? Concludo: in alcune gare di mezzofondo ai Regionali di Cinisello, se non ci fossero stati over-35, ci sarebbe stato un solo atleta... domani sull'argomento si esprimerà per la prima volta Il Duca.

07/07/09

La 4^ prova del Trofeo Felter di Brescia

(Foto di Marinov: Dario Rappo impegnato a Lubiana) - 304 iscritti alle gare in programma, una decina di atleti rifiutati perché arrivati dopo le ore 20,00 che dire? Un successo per una gara Master in pista in provincia di Brescia. Aggiungiamo il sorprendente aumento dei velocisti, 9 donne e 31 uomini e i partecipanti al concorso di getto del peso 11 donne e 20 uomini , nel salto in lungo 12 master uomini e 3 donne più 4 amatori. Come partecipazione siamo a livello dei Campionati Regionali o quasi.
Prorompente la presenza dei mezzofondisti per la gara dei 5000m: 25 nella serie unica femminile e 158 nelle 8 serie maschili. Nei 100m femminili da segnalare il risultato di Marinella Signori MF45 con 13"68 e 859 punti e di Benatti Andrea 11"72 e 12"72 di Papetti Luigi dell’Atl. Evergreen. Nelle categorie M50 Rabesco Antonio della Brescia Marathon con 13"68 nella M55 Virginio Soffientini Atl. Gavardo'90 con 14"10, M60 Lambri Giovanni Atl. Ambrosiana con 14"60 e il compagno di squadra Romano Carniti categoria M65 con 14"66 e 600 punti portati a casa per il gran prix. Due contendenti al titolo provinciale categoria M70 Ferruccio Squassina Atl. Falegameria Guerrini con 16"72 e Cagno Oreste GS. Montegargnano secondo con 18"10. Questo a riprova della longevità agonistica del nostro sport. Nei 5000m femminili la pluri decorata, la Campionessa Italiana ed Europea Lorenzoni Maria MF50 con l’ottima prestazione di 18'41"5 e 991 punti ha vinto anche il titoli provinciale 2009 un applauso e un incitamento a continuare nell’attività che tanta soddisfazione da a tutti i Bresciani. Patrizia Destro Atl. FLY Flot tempo 20'26"9 e Antonella Cimaschi Atl Lumezzane 21'25"6 hanno completato il podio della categoria MF50. Nei 5000 maschili che dire, oltre alla grande affluenza di atleti la presenza di Atleti del calibro di Dario Rappo Vicentino della soc. Masteratletica (18'05"0) e Gianfranco Cometti GP Felter Sport Puegnago 18'10"5. Alessandro Belotti Atl. Paratico con il tempo 19'05"1 hanno valorizzato la categoria MM60 con dei tempi di tutto rispetto. Potrei continuare citando tutti partecipanti e i loro risultati ma per questo basta guardare i risultati della gara su Fidalbrescia.it. Mi preme di più far notare la crescita delle attività Master in pista di cui cercheremo di far crescere il fattore tecnico soprattutto nei concorsi, mentre la durata della manifestazione (dalle 19,30 alle 24,00) è impossibile da contenere se non ponendo dei limiti alla partecipazione. Non è eliminando la gara sui 100m e/o la partecipazione degli Assoluti (una decina in tutto) che ci impedirà di avere 9 serie sui 5000m (9x25’= 4 ore di gara circa).
Per il prossimo anno si pensa di organizzare una o due giornate solo per i 5000m, possibilmente di sabato pomeriggio o domenica mattina. Alcune raccomandazioni per migliorare l’organizzazione, già in fare d’iscrizione: scrivere in modo leggibile, inserire tutti i dati, il tempo d’accredito non và inserito nel campo del risultato (riservato ai giudici), attaccare il pettorale al petto e non sulla pancia (altrimenti si chiamerebbe pancera) perche all’arrivo molti atleti per prendersi il tempo, coprono il pettorale creando problemi ai giudici, inserire tempi di accredito veritieri per non avere doppiaggi . Per i concorsi un ripasso delle regole e della tecnica non sarebbe male.

Saluti e buona Atletica a tutti
Virginio Soffientini (Responsabile Master Fidal Brescia)