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04/07/13

Un record al giorno: Dario Rappo cancella Acquarone nei 3000 M65

Ogni record battuto di Luciano Acquarone fa storia a sè, è qualche cosa che va oltre il semplice primato italiano. E' una piccola impresa nell'impresa, come ci stiamo abituando a vederne. Anzi, quest'anno sembra assistere ad una piccola rinascita del movimento master nazionale, forse perchè il clima non sembra più così vessatorio e le opportunità di gareggiare sono aumentate. La notizia, quindi, ovvero quella per cui Dario Rappo (classe '48) ha stabilito la nuova miglior prestazione italiana sui 3000: 10'23"01, a Scorzè, ovvero 4 secondi-e-mezzo in meno del record del citato Acquarone, che nel lontanissimo 1996 seppe correre in 10'27"5 a Santhià. 17 anni dopo, quindi, battuto il record: era il secondo record sui 3000 tra tutte le categorie, maschili e femmnili, più "vecchio", dopo quello del leggendario Vittorio Fontanella che detiene ancora quello nella categoria M40 (8'15"38 corso nel 1995). Per Dario Rappo è questo il 10° record individuale detenuto, tra indoor e outdoor, prove spurie comprese. Solo nel corso del 2013 il veneto ha migliorato 6 record italiani. 

28/03/11

Prima gara all'aperto e subito 3 record italiani Master sui 1000: è successo a Chiari

D'Agostino (in secondo piano) con Morandi a Gand
A Chiari, nella bassa bresciana, inizia presto la stagione all'aperto. Non siamo al sud dove le temperature sono già da Primavere inoltrata: qui se il sole è coperto si sente ancora freschino. Ebbene, dopo sole due settimane dal termine dei campionati Europei Indoor in Belgio, alcuni dei master protagonisti a Gand sono tornati subiti in pista e sfruttando il momento di forma magico, ci hanno piazzato subito alcuni record italiani. Questo grazie alle possibilità di disputare gare spurie, canonico approccio alla stagione outdoor. Il primo protagonista è Francesco D'Agostino, autore di un pregevole 2'40"61 sui 1000, che abbassa il precedente record di Luigi Ferrari che era stato fissato a 2'43"80 a Scandiano (RE) nel 2008 (tempo che è superiore a quello M50 detenuto dallo stesso Ferrari di 2'43"15). Primo record italiano per D'Agostino, che a Gand era riuscito a conquistare non più di 10 giorni fa la medaglia di bronzo. Il secondo record italiano porta il nome di Dario Rappo, sempre nei 1000 metri. 3'03"43 per il Campione d'Europa dei 3000, che toglie 3" esatti al suo  stesso record di 6 mesi fa a Mestre (3'06"44). Questo è il quarto record italiano detenuto da Rappo, insieme agli 800 M60 sia indoor che outdoor, e al miglio M60. Dominatore di tutte le specialità dagli 800 al 1500. Infine registro un terzo record sempre sui 1000 ma M55 e sempre migliorato dallo stesso detentore: Rinaldo Gadaldi. Ad un anno esatto di distanza, sulla stessa pista, il portacolori della Virtus Castenedolo è sceso sotto i 3': 2'59"50 contro i 3'00"29 del precedente record. Miglior inizio per il mondo master non ci poteva essere.

16/01/11

Record italiano Master: Barbara Martinelli cancella Elena Montini - SuperMarioLongo a Napoli sfonda il 100% AGC nei 50: record?

Barbara Martinelli - foto Atl. SVO
Le notizie in salsa master del fine settimana, sono due: un record italiano e qualcosa di molto simile, se non di più. Parto dalle cose certe, cioè il record italiano F45 degli 800 indoor di Barbara Martinelli (1965) dell'US San Vittore (in provincia di Milano), che ha scalzato dall'olimpo della specialità la comasca Elena Montini, che l'aveva stabilito nel 2009. 2'25"57 per la milanese nel meeting di Ancona contro il 2'26"12 della lariana. Nella cronologia recente dei record, le due lombarde erano precedute da Elisa Zuccari, che nel 2006 aveva corso in 2'27"78. Qui il link alla gara della Martinelli. Partenza al fulmicotone delle F45 questo 2011, la categoria che già nel corso del 2010 aveva mostrato di essere tra le più vitali tra tutti gli over-35. Ho trovato qualche cosa di interessante sulla Martinelli dal sito della sua società (l'Atletica San Vittore Olona), per la serie che la classe non è acqua: è nata il 9 dicembre 1965 e vanta sei presenze nella nazionale assoluta, con 2 coppe Europa, una partecipazione ai Giochi del Mediterraneo. Poi il record italiano nella 4x400 proprio ai giochi del Mediterraneo dove arrivò l'argento. 4 invece le presenze nella nazionale junior. E poi i titoli italiani: campionessa Italiana Junior negli 800 (1983), la 4x800 nel '86 e nel '91 con il record italiano in entrambe le circostanze. Fu seconda nei 400 indoor nel '92 con 54"11 (allora quarto tempo di sempre in Italia) e terza sempre a Torino, ma outdoor, nel 1990.
Cambiamo argomento. Il colpo da maestro l'ha messo però Mario Longo (1964), che ha piazzato a Napoli in batteria un super 6"09 sui 50, che tradotto in AGC totalizza 100,65% (il primo over-100 dell'anno in Italia), lasciando tutti sul dubbio: sarà record italiano... o europeo... o mondiale? Non esistono purtroppo statistiche in merito: speriamo che Giusy Lacava possa implementare le liste dei record anche con questa specialità indoor. Sta bene evidentemente Mario, e il tempo vale già qualche cosa vicina ai 7". Nell'overall AGC al secondo posto troviamo l'esordiente nella stagione 2011 Antonio Rossi (1950) che sempre ad Ancona, ieri, ha fermato i quarzi a 8"05, cioè solo 15 centesimi in più di Tristano Tamaro e il suo record di categoria. 96,70% che lo piazza al secondo posto nella speciale classifica avulsa AGC (che ho in possesso evidentemente solo io). Solo oggi la medesima classifica è stata implementata dal 7"21 di Paolo Chiapperini (1969) che a Rieti una settimana fa era in grado di correre sempre i 60 in 7"21, tempo notevole, probabilmente già da podio di categoria agli Euroindoor, se non ci fossero le variabili impazzite Darren Scott & Marc Donwell. Il suo AGC? 94,51%. Tra gli over-90 AGC (la soglia d'eccellenza internazionale, così come canonicamente fissato) troviamo questa settimana Paolo Mazzocconi (1964), 7"61 a Modena e 92,89% (aveva corso in 7"67 una settimana fa). Quinto totale nell'overall AGC 2011. Tra la categoria M60 anche Livio Bugiardini (1948) sopra i 92: il suo 8"50 vale 92,76%
Il miglior mezzofondista è ancora una volta Dario Rappo, 10'17"87 sui 3000 e 90,92 uno degli unici due non-velocisti sopra il 90% tra i master (l'altra è la Neviani con il suo record mondiale): il record nazionale dei 3000 invece non poteva non averlo la leggenda Luciano Acquarone con una manciata di centesimi sotto i 10'. 
A Parma, sul pistino da 160 metri, Francesco D'Agostino, neo-M45 esordisce 2'06"55 cioè 87,98%, che però è inferiore in valuta AGC rispetto al 2'09"31 di Alessandro Tifi, corso ad Ancona e che vale 88,37% (non so quando Alessandro aveva confessato il sogno di siglare un 90% AGC nella propria carriera: manca solo 1,63. Notevole anche il 9'35"94 sui 3000 di Pierangelo Avigo (1961) neo M50 (87,34%). 
Sul fronte femminile Susanna Tellini (1966) che la settimana scorsa aveva sfiorato i record di lungo e 60 F45, questa settimana si è attesta a poca distanza da essi sempre a Modena. 13 centesimi in più sui 60 e solo 7 centimetri in meno nel lungo: 8"68 e 4,81 i suoi risultati. Ottima Laura Avigo sugli 800: 2'22"85 (84,48%) nella non facile pista di Parma. 1,45 nell'alto di Rossella Zanni (1964) a 5 centimetri dal suo record (doppiato). 

20/09/10

Regionali Master Veneti: la nostra posizione e la lettera di Dario Rappo

(Dario Rappo a Lubiana) - Non chiamatemi Cassandra, per favore (anche perchè fece una brutta fine, stuprata e uccisa dopo l'entrata trionfale del Cavallo di legno). Ma le cose si preconizzano facilmente se si conoscono i propri polli. Non passa infatti nemmeno una settimana dalla mala-educazione dei GGG milanesi raccontata dettagliatamente nel mio pezzo di allora, che siamo di nuovo qui a parlare degli effetti deleteri di una organizzazione di persone che dovrebbe essere presa e ridisegnata completamente, nelle idee, nelle persone, nella cultura sportiva. Il casus belli stavolta si è spostato in Veneto, a Vicenza, dove erano di scena i Campionati Regionali Master. Per farla breve, la prima giornata di gare, con grande scoramento di diversi atleti venuti da svariate parti del nord Italia e nonostante le condizioni atmosferiche fossero tornate "dignitose" dopo le intemperie mattutine (stando alle testimonianze degli uni), è stata sic et simpliciter cancellata. Erased. Tutti a casa. Dall'altra abbiamo la posizione ufficiale, raccontata da Dario Rappo qui sotto nella mail che mi è giunta ieri e già anticipata nella discussione che ne è nata in seguito ad un altro articolo. Si racconta di una pista al limite della praticabilità, zeppa di foglie, con le prime corsie allagate: il Delegato Tecnico si sarebbe fatto un giro di pista e poi sarebbe arrivata la benedizione urbi et orbi. Queste gare non s'hanno da fare. Quindi, una contrapposizione di vedute netta: di sicuro non c'ero e non posso dire chi avesse ragione e chi no. Per questo sono necessarie le discussioni, no? Per capire, comprendere, far sapere perchè una giornata di divertimento sia diventata una giornata persa per qualcuno, di delusione per qualcun'altro, di vacanza insperata per altri ancora.
Prima di addentrarmi nel problema, mi preme puntualizzare una cosa che riveste un'importanza fondamentale per Webatletica. Alla seconda riga della tua mail, qui sotto riportata, caro Dario, ci chiedi di essere "più vigili sulle pubblicazioni degli interventi". Ecco, questa cosa mi dà fastidio, perchè Webatletica non è nè Atleticanet Noivelocisti dove si bannano le persone perchè dicono cose scomode. Ognuno qui dentro ha la massima libertà di esprimere le proprie convinzioni, le proprie idee, la propria posizione e le proprie esperienze come crede: io non interverrò. Un forum o un'agorà come la nostra si autodisciplina e le discussioni si autoregolano, e chi sgarra o dice scemenze solitamente si condanna da solo. Viene emarginato. Non voglio fare il poliziotto anche qui dentro e redarguire il prossimo sui suoi comportamenti: un forum è per antonomasia un luogo di libertà.
Sulla diatriba del rinvio delle gare, chiaramente mi trovi invece completamente dalla tua parte. Del resto più volte da questo sito abbiamo chiesto di rivedere i modelli organizzativi delle gare e limitare il "potere" dei G.G.G. fino a che non saranno veramente maturi (vista la media d'età, è quasi un eufemismo) per poter entrare nel merito della gestione delle manifestazioni. Se poi i cronometristi arrivano e poi in piena autonomia se ne vanno, il loro comportamento è vieppiù deprecabile. Senza di loro, come poi mi hai giustamente suggerito, non hanno valore i risultati eventualmente ottenuti. L'organizzatore si trova così solo a preparare la tavola, mentre il GGG entra nel merito di decisioni troppo superiori alle loro potenzialità. Nell'immaginario delle persone (alcune anche altolocate) poi le decisioni del GGG si confondono con quelle degli organizzatori: figurarsi che per qualcuno starebbe a chi organizza "acculturare" i giudici, come successe per Roma dove tutte le colpe delle decisioni astruse e dei sabotaggi (più o meno accidentali) ricaddero su chi aveva organizzato un edizione epocale dei Campionati Italiani. Con questo, mi dispiace moltissimo se una società come la Masteratletica non potesse più entrare nell'organizzazione di gare, vista la passione che la contraddistingue in tutto il suo entourage. Non penso però che se si critica apertamente le cose che non vanno per il verso giusto, ci si metta in cattiva luce con la Fidal. Essere in cattiva luce con la Fidal, mi si permetta, oggi è motivo di vanto, perchè la Federazione è al minimo storico quanto a credibilità (si pensi all'insanato e scandaloso conflitto di interessi del Presidente cui nessuno vuol mettere termine, o alla disinformazione strisciante sui finti successi della nazionale italiana). Quindi, con la Fidal, da tesserati paganti (i master ricordo sono la fonte principale di sostentamento quanto a fondi) le cose si devono pretendere e non elemosinare. Gli organi della Fidal sono stati eletti da noi (anche se il sistema elettorale centuplica il potere delle grandi società civili lacchè di Arese), non sono stati imposti dal Re Sole: a noi devono rispondere perchè espressione del nostro volere. Ora, i G.G.G. sono un organo burocratico parallelo, è quindi compito della Federazione riorganizzarli o semplicemente trovare il modo di emarginarne i colpi di testa. Tutto qui. Quella che segue è la lettera di Dario Rappo al sottoscritto.

Ciao Andrea. Oltre ad un meritorio servizio, più volte ho riscontrato che nel vostro sito c'è chi si diverte ad intervenire per "sparare" sulle persone senza cognizione di causa. V'invito ad essere più vigili sulla pubblicazione degli interventi.
Come MasterAtletica, per il secondo anno, ci siamo trovati ad organizzare il campionato Regionale Master senza averlo richiesto, ma anche quest'anno nessuno lo voleva organizzare comprese le Società che ogni anno fanno "campagne acquisti" per essere sempre più forti; a parte qualche "personaggio" (ma questo è un problema loro) tutti si sono sempre trovati bene alle nostre manifestazioni su pista e del "Miglio Palladiano" al Parco Querini, dove nell'edizione di quest'anno abbiamo anche offerto ai partecipanti extra regionali, pranzo e visita guidata in una villa palladiana e visita guidata al Teatro Olimpico di Vicenza.
Non abbiamo mai pensato di avere la riconoscenza/riconoscimento di tutti i partecipanti ma qualcuno a volte lo fa e, quando succede, ne siamo contenti, ma a noi basta vederli tornare a casa soddisfatti e ritornare all'edizione successiva.
Ti comunicato che in merito alla definita "cazzata" di rinviare le gare di sabato scorso a Vicenza al giorno successivo, non è di competenza della Società Organizzatrice o dell'Event Manager (Dario Rappo), ma del Delegato Tecnico FIDAL e Società presenti alla manifestazione.
Noi l'impianto l'avevamo preparato, come ci era stato richiesto, dalle 10 alle 12 del mattino sotto il diluvio ed, alle 13,50, eravamo già attivi con la Segreteria, partiti con le iscrizioni e servizi necessari e riparato, seduta stante, due gazebi che erano parzialmente crollati sotto l'acqua.
Poi, se i cronometristi arrivano e dopo un pò se ne vanno, facendo "saltare" tutte le gare di corsa, perchè con quel tempo non possono montare le delicate attrezzature del crono con fotofinish obbligatorio per un Campionato Regionale, non è certo colpa degli organizzatori.
Il giro dell'impianto l'hanno fatto solo il Delegato Tecnico ed altre 2-3 persone e non io, ma conosco ben la pista, perchè dista da casa mia 500m in linea d'aria e mi ci alleno 3 volte alla settimana, dopo una pioggia copiosa mi sono sempre trovato da solo ad allenarmi, facendo il classico zig-zag fra le pozzanghere o correndo in 3^ corsia, rendo l'idea?
Nel salto in lungo sarebbero saltati più nel cemento che nella sabbia.
La pista, rifatta qualche anno fa incollando un nuovo stato sopra il preesistente, in caso di pioggia abbondante presenta numerosi avvallamenti in alcune corsie ed in altre no, creando disparità di condizioni fra un atleta ed altro.
Nella zona alberata, per le numerose foglie presenti in pista fra la partenza dei 400 m. ed i 200 m. (per spiegarci) che non si potevano asportare a pista bagnata, se non raccogliendone una ad una, la prima corsia era impraticabile, l'acqua non defluiva anche perchè in più punti il cordolo è più alto della prima corsia.
Nel salto in alto, come nel giavellotto, dove c'è l'area di battuta, non era assicurata l'incolumità dell'atleta per la presenza dell'acqua stagnante.
Noi di MasterAtletica ed i Giudici, non siamo andati a casa a cambiarci d'abiti e scarpe, ma siamo stati nell'impianto fino a conclusione delle uniche due gare (con dovute premiazioni) che, a detta degli esperti e delegati a decidere, sono state regolarmente effettuate.
Sempre Noi ed i Giudici, abbiamo fatto, quello che ritengo un ..."miracolo", il recuperare tutte le gare la mattina seguente finendo la manifestazione alle 13,30 con gara di marcia 5 km. e 10.000 m. (quella dove ci sono dei master che sembrano non arrivare ...mai!) compresi! avendo però prima tolto tutte le foglie dalla pista e spazzato ed asciugato le pedane. Come MasterAtletica, non vogliamo ora cenni di riconoscenza, ma siamo stati sempre in 10/15 in pista ad assistere i Giudici e le pedane, più gli addetti alla segreteria, ristoro e premiazioni, con qualcuno che ha anche rinunciato a gareggiare. Inoltre informo che, a smentita di chi ha affermato che a Vicenza sabato c'era bel tempo, l'area prospicente gli spogliatoi era tutta allagata perchè gli scarichi non riuscivano a far defluire l'acqua! Giudichi ora chi, quel giorno, probabilmente era a casa propria all'asciutto, se a Vicenza pioveva. Nell'occasione, raccomando a chi espone pareri o fa da "cassa di risonanza" al movimento Master, una maggiore obiettività nelle esternazioni ed in particolare di rispettare maggiormente chi si da da fare per il movimento dell'atletica in generale e master in particolare, altrimenti, nel futuro, si troveranno solo i siti web ad organizzare le gare. Per preparare una manifestazione di quel livello, bisogna che più di qualche persona si dedichi, non un giorno, ma una settimana e più: autorizzazioni, patrocini, partnership, recupero materiali, premi, ecc., rimettendoci di tasca propria (o come Associazione) qualche Euro. L'impianto di Vicenza non ha materiali propri a disposizione, quasi tutti gli attrezzi di gara ci sono stati prestati dall'Atletica Vicentina e quelli mancanti siamo andati a recuperarli, con un camion, in altro impianto, come le barriere per le siepi, i blocchi di partenza, la bilancia e due tabelloni segna misure. In conclusione, per quanto mi riguarda, a Vicenza, il movimento Master ha chiuso l'attività con la giornata di ieri. Se vuoi, pubblica questa mia sul sito, mi fai anche una cortesia. Arrivederci sui campi di gara e cordiali saluti. Dario Dappo / Vice Presidente Vicario di MasterAtletica

16/07/09

Lubiana un anno dopo: un Meeting internazionale master con un pizzico di nostalgia

(una foto di Lubiana-08 tratta dall'album di Marinov) - Come ci ha segnalato il nostro amico Dario Rappo, il 26 luglio a Lubiana si svolgerà il Meeting internazionale Master di Lubiana. Ritrovo alle ore 10:00 (per "costringerci" così ad andare la sera prima e riassaporare così il magico clima di Lubiana-by-night), con le specialità del disco, i 100, i 400, i 1500, alto, lungo, peso, martello e giavellotto. In pratica tutti i lanci. Ogni atleta potrà partecipare fino a tre gare (quindi i lanciatori potrebbero far festa) e la quota di partecipazione ammonta a 10 €. Le iscrizioni per gli italiani possono essere fatte il giorno stesso della gara, oppure via-mail a questo indirizzo: jurij.novak@zrss.si.
Ogni atleta partecipante riceverà una medaglia di ricordo e con una coppa la miglior prestazione maschile e femminile. Inoltre verrano premiati i primi 3 uomini e donne che si aggiudicheranno la "Sluga duatlon", cioè la somma dei punteggi di due gare. Alla fine delle gare, verso le ore 13:30, grande orgia di gelato offerto (presumo) dall'Organizzazione.
Per chi non avesse vissuto il clima di Lubiana l'anno scorso, suggerisco di parteciparvi: l'impianto è semplicemente "di un altro mondo" paragonato a quelli che abbiamo in Italia e comprende una pista indoor di 100 metri sotto le tribune a 6 corsie oltre che un secondo anello a pochi metri da quello Ufficiale. Purtroppo non sarà lo stesso che Lubiana-08, cioè quel clima che si crea ogni volta che c'è una grande Manifestazione e che lascia sempre quel non-so-che di nostalgico ogni volta che ci si pensa...

07/07/09

La 4^ prova del Trofeo Felter di Brescia

(Foto di Marinov: Dario Rappo impegnato a Lubiana) - 304 iscritti alle gare in programma, una decina di atleti rifiutati perché arrivati dopo le ore 20,00 che dire? Un successo per una gara Master in pista in provincia di Brescia. Aggiungiamo il sorprendente aumento dei velocisti, 9 donne e 31 uomini e i partecipanti al concorso di getto del peso 11 donne e 20 uomini , nel salto in lungo 12 master uomini e 3 donne più 4 amatori. Come partecipazione siamo a livello dei Campionati Regionali o quasi.
Prorompente la presenza dei mezzofondisti per la gara dei 5000m: 25 nella serie unica femminile e 158 nelle 8 serie maschili. Nei 100m femminili da segnalare il risultato di Marinella Signori MF45 con 13"68 e 859 punti e di Benatti Andrea 11"72 e 12"72 di Papetti Luigi dell’Atl. Evergreen. Nelle categorie M50 Rabesco Antonio della Brescia Marathon con 13"68 nella M55 Virginio Soffientini Atl. Gavardo'90 con 14"10, M60 Lambri Giovanni Atl. Ambrosiana con 14"60 e il compagno di squadra Romano Carniti categoria M65 con 14"66 e 600 punti portati a casa per il gran prix. Due contendenti al titolo provinciale categoria M70 Ferruccio Squassina Atl. Falegameria Guerrini con 16"72 e Cagno Oreste GS. Montegargnano secondo con 18"10. Questo a riprova della longevità agonistica del nostro sport. Nei 5000m femminili la pluri decorata, la Campionessa Italiana ed Europea Lorenzoni Maria MF50 con l’ottima prestazione di 18'41"5 e 991 punti ha vinto anche il titoli provinciale 2009 un applauso e un incitamento a continuare nell’attività che tanta soddisfazione da a tutti i Bresciani. Patrizia Destro Atl. FLY Flot tempo 20'26"9 e Antonella Cimaschi Atl Lumezzane 21'25"6 hanno completato il podio della categoria MF50. Nei 5000 maschili che dire, oltre alla grande affluenza di atleti la presenza di Atleti del calibro di Dario Rappo Vicentino della soc. Masteratletica (18'05"0) e Gianfranco Cometti GP Felter Sport Puegnago 18'10"5. Alessandro Belotti Atl. Paratico con il tempo 19'05"1 hanno valorizzato la categoria MM60 con dei tempi di tutto rispetto. Potrei continuare citando tutti partecipanti e i loro risultati ma per questo basta guardare i risultati della gara su Fidalbrescia.it. Mi preme di più far notare la crescita delle attività Master in pista di cui cercheremo di far crescere il fattore tecnico soprattutto nei concorsi, mentre la durata della manifestazione (dalle 19,30 alle 24,00) è impossibile da contenere se non ponendo dei limiti alla partecipazione. Non è eliminando la gara sui 100m e/o la partecipazione degli Assoluti (una decina in tutto) che ci impedirà di avere 9 serie sui 5000m (9x25’= 4 ore di gara circa).
Per il prossimo anno si pensa di organizzare una o due giornate solo per i 5000m, possibilmente di sabato pomeriggio o domenica mattina. Alcune raccomandazioni per migliorare l’organizzazione, già in fare d’iscrizione: scrivere in modo leggibile, inserire tutti i dati, il tempo d’accredito non và inserito nel campo del risultato (riservato ai giudici), attaccare il pettorale al petto e non sulla pancia (altrimenti si chiamerebbe pancera) perche all’arrivo molti atleti per prendersi il tempo, coprono il pettorale creando problemi ai giudici, inserire tempi di accredito veritieri per non avere doppiaggi . Per i concorsi un ripasso delle regole e della tecnica non sarebbe male.

Saluti e buona Atletica a tutti
Virginio Soffientini (Responsabile Master Fidal Brescia)

25/05/09

Gran Premio dell'Adriatico, festa dell'atletica master

(foto dal sito dell'Atletica Torrione) - Peccato per una cosa: che chi ha inserito i risultati del Gran Premio dell'Adriatico, non abbia inserito l'anno di nascita dei vari atleti. Ergo, nessun risulato convertibile in AGC (a chi eventualmente fosse stato interessato). Peccato anche non esserci: francamente non ne sapevo nemmeno dell'esistenza di questa manifestazione master (chiedo venia!). 5 record italiani (2 di Vincenzo Felicetti, uno a testa tra Brunella Del Giudice, Mario Longo ed Enrico Saraceni). Vediamo quindi quello che è emerso sfogliando i vari risultati.
  • Ebbene, innanzi tutto il record dal martello F65 (3 kg) ottenuta da Brunella Del Giudice, che migliora il suo stesso risultato dell'anno scorso (35,43 vs 34,58). Il pedegree? La Del Giudice vanta la ben 4 allori internazionali, 3 dei quali dal "martellone" e uno dal disco: 1 mondiale (Clermont) e 3 europei. Dal 2005, ogni anno Brunella ha vinto in una grande manifestazione internazionale. Poi 8 argenti e 8 bronzi: purtroppo non ho ancora i dati di Riccione 2007, quindi il bottino potrebbe essere più pingue.
  • Mario Longo per parte sua ha finalmente infranto la barriera degli 11", migliorando il record italiano M45 dei 100 per la terza volta dall'inizio stagione: 10"94 per lui. Grande tempo, che ha trascinato un altrettanto performante l'M40 Max Scarponi ad un gran tempo (11"14). Si è rivisto sui 100, dopo i problemi fisici dell'inverno, Enrico Saraceni che ha corso in 11"57. Ancora bravo Antonio Rossi (M55), che ha corso in 12"42.
  • Ottimo Dario Rappo sui 1500 M60: 4'50"04. Il record è un pò lontano (4'33"57) detenuto da uno dei mezzofondisti italiani over-35 più forti della storia Master: penso che senza ombra di dubbio il migliore sia stato Luciano Acquarone, ma Cesare Bini si possa accomodare tra i primi 5.
  • Dai 400 arriva il record M45 telefonato di Enrico Saraceni: 51"84, 18 centesimi in meno del 52"02 del tempo ottenuto in semifinale ai mondiali San Sebastian 2005 dal mio amico Ettore Ruggeri (sarebbe poi stato bronzo in una finale memorabile, con i primi 3 separati da pochi centesimi). Telefonato anche il record di Vincenzo Felicetti tra gli M60: 57"49, che abbassa il freschissimo record di Aldo Del Rio, ottenuto a Settembre 2008 (58"09). Bravo anche Max Poeta, M35, con 52"18. Ha sfiorato di un niente il record M70 Filippo Torre, che correndo in 1'08"47: il record è fissato a 1'08"0, corso da Ivano Tosatti nel 2008.
  • Nel disco Rosanna Grufi si è avvicinata molto alla sua m.p.i. F55 ottenuta nel 2008: 27,62 vs 28,42. Anche Brunella Del Giudice ha sfiorato la m.p.i. F65: 24,69 vs 25,95.
  • Altra sfida Longo-Saraceni sui 200 M45: stavolta non sono caduti record, ma è stata bella la sfida: 22"70 a 23"14. Ancora grande prova di Max Scarponi (22"75), e secondo record di Vincenzo Felicetti nei 200 M60 (25"55) cha cancella dall'albo d'oro il decennale record (25"68) dell'ombra di Guido Muller, Tristano Tamaro.

19/02/09

Pillole della VII settimana: il mezzofondo

A sorpresa il miglior risultato della VII settimana settimana in termini di AGC è quello di Stefano Sinatti, M45 in grado di correre i 1500 metri ai Regionali di Firenze in 4'14"05, cioè 93,13% (il record italiano è quello di Fabio Biferali, fissato in 4'10"26 del 2006). Al secondo posto del mio personalissimo seeding è Maria Lorenzoni con il suo record italiano F50 sui 3000 di 10'59"24. Quindi, nel podio virtuale-AGC Dario Rappo, con la sua miglior prestazione italiana over 60 degli 800 (anche se per pochi centesimi non gli è valso il record fidal, da lui stesso detenuto, di 2'20"21) con 2'20"44. Solo 3 atleti sopra il 90%, che a differenza della velocità, sembra essere mediamente più difficile da ottenere (nei salti è una vera impresa, nei lanci addirittura un miracolo, questo a causa delle parametrazioni delle prestazioni con i record mondiali assoluti: fate voi ogni tipo di elucubrazione successiva a questa mia affermazione). Come riportato alcune news fa, sugli 800 svetta in termini assoluti il tempo di Stefano Avigo (del resto già detentore del record italiano M35 degli 800 con un sensazionale 1'54"67 nel 2005) che è riuscito a correre a Padova in 2'01"80. Ma anche il 9'07"81 dell'M35 Mattia Treve nei 3000 (84,36%) e il 9'35"64 nella stessa specialità dell'M50 Guido Potocco (87,39%). Tornando alle donne, dopo la Lorenzoni buon 1500 da parte dell'F45 Silvana De Pasquale, che con 5'21"32 (85,02%). Seguono i primi 10 mezzofondisti in termini AGC della VII settimana (presa in considerazione l'età data dall'anno di nascita):
  1. 93,13 - 4'14"05 - 1500 - M45 - Sinatti Stefano
  2. 91,53 - 10'59"24 - 3000 - F50 - Lorenzoni Maria
  3. 90,59 - 2'20"44 - 800 - m60 - Rappo Dario
  4. 87,96 - 2'09"91 - 800 - m45 - Palma Francesco
  5. 87,76 - 2'14"75 - 800 - m50 - Andreoli Vincenzo
  6. 87,75 - 2'27"24 - 800 - m60 - Del Rio Aldo
  7. 87,39 - 9'35"64 - 3000 - m50 - Potocco Guido
  8. 86,49 - 2'01"80 - 800 - m35 - Avigo Stefano
  9. 85,57 - 2'14"71 - 800 - m45 - Manfredi Alessandro
  10. 85,15 - 10'00"41 - 3000 - m50 - Vidale Marco

18/02/09

L'Annette Seite sul mondo master italiano

Il sito "clou" del mondo master tedesco (che per definizione è il migliore in assoluto: qualitativamente e quantitativamente), quello di Annette, ha dedicato una news ai maggiori risultati dei master italiani in vista di Ancona'08. Su tutti spunta il record del mondo della Mazzenga, ma anche "Sarrazeni", Mario Longo, Arrigo Ghi, Anna Pagnotta, Carla Forcellini, Giorgio Bortolozzi, Dario Rappo. Insomma, spazio ai migliori master italiani del 2009.

14/02/09

Da Padova ubriacatura di record italiani: addirittura 5!

Campionati Regionali master ricchi di emozioni quelli in corso a Padova in questo weekend. 5 (scritto "CINQUE") record italiani (quattro assoluti e uno ad età compiuta) per diversi dei più rappresentativi atleti a livello continentale.
  • E' mancato davvero pochissimo alla cancellazione del record "pre" stabilito dallo stesso Dario Rappo l'anno scorso sugli 800 M60 (2'20"21): oggi a Padova (gara valida per i Campionati Regionali Master) il portacolori della Masteratletica ha coperto i 4 giri indoor in 2'20"44. E' comunque la miglior prestazione ad età compiuta! Un paio di serie prima, il bresciano della Lonato-Lem, Stefano Avigo, (classe '70) ha vinto con un importante 2'01"80. 2'08"62 per l'M40 Francesco D'Agostino.
  • Elena Montini (F45) non troppo lontana invece dal record F45 degli 800: 2'29"02 contro 2'27"78 di Elisa Zuccari (stabilito nel 2006). Nei 200 maschili miglior risultato per Fabio Orlandi (M35, 24"13), mentre ottimo è il 24"18 dell'M40 Luca Toniolo. Tra gli M45 25"40 di Maurizio Ceola.
  • Dai 200 femminili arriva un altro record italiano, e non poteva che essere Emma Mazzenga, che nella categoria F75 ha corso i 200 mt in 38"83. Al momento non risultavano tabellati record per detta categoria di atleti per il sito ufficiale della Fidal. Mi domando solo se l'anno scorso la Mazzenga (che è del '33) non avesse corso alcuna indoor nel corso della stagione invernale, stante i 75 compiuto nell'anno. Evidentemente no...
  • Quindi record italiano (è il secondo del 2009) per Maria Lorenzoni che ha corso i 3000 metri sotto la barriera degli 11', correndo in 10'59"24, battendo il suo freschissimo record di 11'04"35 stabilito a gennaio.
  • Altro record di Dina Cambruzzi nel salto in alto F75, con la misura di 0,92 mt. Anche in questo caso Dina Cambruzzi è la prima donna over 75 ad essersi cimentata in una gara di salto in alto indoor.
  • Infine record di Giorgio Bortolozzi (M70) sempre nel salto in alto, dove ha saltato la misura di 1,31, battendo l'1,30 di Giuseppe Mainetti stabilito nel 2000.

05/02/09

Carla Forcellini: atleta della V settimana

Questa settimana le nominations erano "solo" due: quella dell'indomabile Dario Rappo e quella di Carla Forcellini. Non me ne voglia il buon Rappo se per questa settimana eleggiamo come "master della V settimana", Carla Forcellini. La scelta è discesa essenzialmente sulla prestazione "globale" di 3,20 ottenuta a Fermo nel fine settimana, che la vorrebbe in via teorica detentrice di un record mondiale "pre" (come scritto in più parti, l'entrata tra le F50 avverrà a novembre). A dire il vero, nemmeno Dario Rappo è molto distante dell'attuale record mondiale indoor di categoria sui 1500 (4'37"80 di Maurice Morrell stabilito addirittura nel 1994... sei secondi in più circa rispetto al 4'43"99 di Padova). Certo non è facile, e non mi è dato di sapere se Rappo abbia ancora margini di miglioramento: certo che avere un record mondiale di categoria non sarebbe affatto male, visto che, al momento gli italiani detentori di record mondiali maschili al coperto sono "solo" 5 e 2 staffette (Giuseppe Marabotti nei 60 M85, Saraceni nei 200 e nei 400 M40, Ugo Sansonetti nei 200 M85, Bruno Sobrero nei 60hs M85 e nelle prove multiple M80 e M85, Vittorio Colo' nel triplo M90, la nazionale M35 e quella M80 nella staffetta 4X200). Di questo scriveremo più dettagliatamente nelle prossime settimane.

01/02/09

A Padova Dario Rappo sfiora il record M60 dei 1500

Cominiciano a giungere alla spicciolata i risultati del weekend. Detto di Camossi e del suo 15,41, ieri si è svolta una sontuosa gara sui 1500 a Padova che ha visto al via numerosi master. Migliore in termini assoluti il 4'14"36 dell'M35 Stefano Avigo (85,39 agc), seguito dal 4'20"53 dell'M45 Marco Biondani (89,98 agc). Ma la notizia è sicuramente il record sfiorato da parte di Dario Rappo: per lui 4'43"99 (per la bellezza di 93,20 agc, miglior risultato 2009 nel mezzofondo corso dai master), che sfiora di un niente il record attuale (quello che ho trovato sul sito ufficiale della Fidal aggiornato a maggio 2008, quindi al termine della stagione indoor scorsa. Infatti il record appartiene al momento a Cesare Bini, classe '29, che corse 4'43"8 manuale a Torino in data 25/02/1989, quindi esattamente 20 anni fa, per uno dei record più datati del mondo master. Quest'ultimo risulterebbe comunque un record "pre", essendo Bini nato nel giugno del '29: di fatto il record "post" età compiuta, sarebbe dello stesso Cesare Bini, che nel 1993 corse in 4'51"48). Ma di questo pre-post ne abbiamo già parlato a lungo, meglio non dilungarci ulteriormente. Altro risultato notevole il 4'53"00 della F40 (e mia concittadina) Laura Avigo (che è il secondo risultato dell'anno, sempre in termini di agc, nel mezzofondo femminile tra le master, dopo il record della Lorenzoni). Cambiando sede, a Rieti si è riconfermato ad alti livelli tecnici Paolo Chiapperini: 7"18 e 7"16. Segnalo il ritorno di Nicola Ravenna, quest'anno M40, che sui 60 ha corso 7"37 e 7"38. Il marciatore M35 Alessandro Gandellini ha poi coperto i 5 km di marcia indoor (strana misura per una gara indoor) nel tempo di 20'22"72. Non penso esista una tabella che possa certificare se si tratti di record italiano, visto che la Fidal ha solo i record sui 3 km. (Foto: dal sito marciaitaliana.com)

28/01/09

Conosciamoli meglio: Dario Rappo e il suo alter ego Konrad Geiser

(foto da www.fidalveneto.it) Abbiamo ricevuto via mail i ringraziamenti di Dario Rappo. Ho chiesto di inviargli qualche domanda per conoscerlo meglio, e lui mi ha mandato un link ad una sua lettera che poi vi posterò, e che dimostra una volta di più come ci si trovi di fronte ad un personaggio davvero eccezionale. Solo il fatto che tra gli M60 è riuscito a cancellare dall'Albo d'Oro dei primati italiani un personaggio come Konrad Geiser: secondo il mio DGM (imparate a conoscere questa sigla: è il mio database delle grandi manifestazioni, ancora là dall'essere completo), Konrad Geiser è sicuramente uno dei più forti 800isti della storia master. Un giorno faremo anche il ranking di sempre per specialità... comunque: Konrad è stato il campione d'Europa Indoor a San Sebastian nel 2003, vice campione del Mondo a Riccione nel 2007 sui 1500, bronzo agli euromondiali di Linz su 800 e 1500 e a quelli di Sindelfingen del 2004 (sempre sugli 800). Infine bronzo anche a Lubiana sugli 800 nella gara vinta proprio da Rappo. Poi un valanga di piazzamenti (4° a Riccione sugli 800, 5° a Clermont sugli 800 e altri ancora, 6° a Clermont sui 3000). E mi manca ancora San Sebastian 2005! Ora, il DGM non contempla ancora gli Europei precedenti a quelli di Poznam, ma tutto questo solo per avvalorare (se ancora ce ne fosse stato bisogno) la prestazione di Rappo dello scorso weekend, proprio alla luce di quanto appreso a qusto link. Per quanto riguarda Dario Rappo, di fatto la sua comparsa nel mondo master internazionale è stata fragorosa: di fatto l'esordio è avvenuto ai mondiali di Riccione '07 con il 12° rango negli 800 (18° nelle semifinali dei 1500). A Clermont '08 l'8° posto nei 3000, il 9° nei 1500 (non mi risulta la partecipazione nella "sua" specialità degli 800) e 11° nel cross. Infine a Lubiana '08 la consacrazione con due ori su 800 e 1500 rispettivamente con 2'16"79 e 4'38"70. Una curiosità: nel mio DGM (che contempla al momento 16 manifestazioni internazionali sulla 30 totali) nessun master maschile italiano ha mai bissato un titolo sugli 800. L'unica atleta italiana a bissare un titolo internazionale sugli 800 (ancora secondo il mio DGM monco) è stata Emma Mazzenga, campionessa d'Europa nel doppio giro di pista a Helsinki '07 (indoor) e Poznam '06 (open). Naturalmente sono accettate tutte le correzioni possibili sui dati forniti!

26/01/09

Riassunto dei record precedenti...

(foto da casaitalia.it) Facciamo ordine su quello che è successo in questo ultimo fine settimana. Innanzi tutto notiamo il fatto di come molti fra i big nostrani siano nati a 5 anni di distanza tra di loro. Ciò porta inevitabilmente nell'anno di passaggio nella categoria superiore, ad uno sconquasso statistico e ad una riscrizione dei record. Poi aggiungiamoci tutto quello che riguarda i record "pre" e i record "post", e la frittata è fatta. Comunque sia, nell'ultimo fine settimana abbiamo assistito a questa situazione:
  • Record italiano "post" F50 3000 indoor 11'04"35, Maria Lorenzoni
  • Record italiano "post" M60 800 indoor 2'20"85, Dario Rappo
  • Record italiano "pre" M45 60 indoor 7"06, Mario Longo
  • Record italiano "pre" M45 400 indoor 52"02, Enrico Saraceni
  • Record italiano "pre" F50 asta indoor 3,00 mt, Carla Forcellini

Come mi faceva giustamente notare Rosa Marchi, la Fidal considera la categorie per anno di età, ergo non esiste una distinzione "pre" e "post" (tant'è che se andate a vedervi i record sul sito Ufficiale, ne troverete molti ottenuti prima del compimento dell'età). Di conseguenza, dei precedenti 5 record, 4 sono da considerarsi i nuovi record italiani. L'unico a non avere valore "statistico" è quello di Dario Rappo, che l'anno scorso, da "pre", corse già in 2'20"2, quindi in un tempo inferiore a quello ottenuto nell'ultimo fine settimana. A livello internazionale, invece, sarrebbero riconosciuti come record solo i records dello stesso Rappo e della Lorenzoni. Comunque la si voglia vedere, non è forse necessaria un'unica interpretazione di una medesima prestazione?

Anche Dario Rappo al record italiano negli 800!

(foto dal sito fidalveneto.it) Che baraonda! Dal sito di Atleticanet (qui la notizia) apprendo or-ora che l'M60 Dario Rappo avrebbe stabilito il nuovo record italiano M60 degli 800 ad età compiuta (2'20"85). Avrebbe infatti migliorato il 2'21"46 di Konrad Geiser stabilito a Clermont Ferrand l'anno scorso. Notare che mi ero andato a vedere i record inseriti dalla Fidal nell'apposito spazio dedicato sul sito Ufficiale e che vi avevo letto il 2'20"21 stabilito l'anno scorso dallo stesso Rappo, ma che ho appreso essere stato conseguito da "pre". Nei prossimi giorni analizzeremo queste discrepanze che ritengo non più ammissibili tra i regolamenti nazionali e quelli internazionali. O si convince la federazione internazionale di come sia meglio organizzarsi "per anni di nascita", o ci convinciamo noi come sia invece meglio strutturarci in base alla data di nascita. Di tutto questo rimane una certezza: Dario Rappo ha ottenuto sia il record "pre", che quello "post", in questo guazzabuglio all'italiana. E adesso il premio della IV settimana ha 4 pretendenti...

25/01/09

Tra sabato e domenica: uno sguardo alla IV settimana master

(foto di Paola Tiselli da centumcellae.it) Ieri si è già corso tra Padova, Ancona, Firenze e Saronno (venerdì). Qui trovate il link a tutte le indoor disputate, con tutti i risultati. Per il momento devo segnalare un risultato che è apparso sul sito della Fidal Campania, relativo alla scorsa settimana: il 7,03 di Marco Tremigliozzi (classe 1974, neo master) nel salto in lungo stabilito a Napoli. Nelle altre sedi sopra citate, si segnala il dopppio-7"18 di Stefano Bellotto (1969) nei 60 mt a Padova. Altra sorpresa: il numero di ostacolisti assoluti-master si sta infoltendo. Non bastavano infatti come virtuali M35 Andrea Alterio e Mauro Rossi, adesso c'è pure Emiliano Pizzoli (classe '74), che ha corso i 60hs in 8"19 ad Ancona. Sarebbe bello vederli tutti e 3 agli Europei. Grossa prestazione nei 3000 della F50 Maria Lorenzoni (giusto la settimana scorsa premiata come migliore master bresciana per il 2008), che con 11'04"35 ha stabilito la miglior prestazione AGC per il 2009 di un'atleta italiana (90,82%). Per stare tra le donne... segnalo l'esordio di Susanna Tellini a Padova sui 60mt (8"62 e 86,07%, seconda nel mio ranking AGC-2009) e soprattutto l'attacco al record italiano di Paola Tiselli sugli 800 F35 ad Ancona, sfiorato di poco più di un decimo (2'14"63 vs 2'14"46): per adesso la metto in pole come l'atleta della IV settimana, vista l'impresa... sfiorata. sempre in chiave 800 F35 ha esordito ieri anche Mara Cerini con 2'18"82: si prevedeono scintille agli Europei. Esordio anche per un altro "monstre" master (o master-monstre) italico: Dario Rappo (M60) che ha corso gli 800 a Padova in 2'20"85 (sfiorato il suo record italiano dell'anno scorso, 2'20"21). Paolo Chiapperini (M40) 23"47 sui 200 ad Ancona. Nelle prossime news maggiori notizie sul weekend dei master.

22/01/09

Il 2008 dei master

(la fonte della notizia su webatletica)
A chi interessano le statistiche? Ecco qui che segue una bella massa di dati che potrete valutare come vorrete. Ho così preso in considerazione le due grandi manifestazioni internazionali su pista dei master tenutesi nel 2008: i mondiali indoor a Clermont Ferrand e gli Europei all'aperto di Lubiana.
Ebbene, iniziamo col dire che gli italiani all'estero hanno avuto una bella rappresentanza con 1546 presenze-gara (compresive di batterie, serie, finali...), distribuite così: 1142 maschili e 404 femminili (in termini percentuali 73,86% di presenze maschili, contro le 26,14% femminili). Quindi, intuitivamente, su 4 atleti-master, tre sono stati uomini e una era una donna. La predominanza maschile è schiacciante, senza però dimenticare che il dato femminile è in forte crescita. Lasciamo perdere Riccione-07 dove ogni tipo di valutazione risulta impossibile (pensate: le sole presenze della categoria M35 sulla riviera romagnola, quasi eguagliano quelle di tutte le altre categorie nel 2008!), ma è chiaro che la diffusione del mondo master, nonostante i colpevoli ritardi organizzativi e gestionali della Fidal, si sta rafforzando.
Dal dato fornito emerge la forza di una categoria: quella dei 40 (uomini e donne), che con 361 (23,35%) presenze-gara rappresentano la forza più dominante nel panorama master. Seguono i 35enni (14,55%) e i 45enni (14,16%). Sorprende il pareggio tra 50enni e 55enni: 180 presenze-gare (11,64) per entrambe le categorie. Dai 60 in poi si nota una brusca discesa: 118 i 60enni, 89 i 65enni. Il pareggio tra categorie può essere interpretato come l'onda lunga di un'ondata di "masterismo". Considerando che gli M55 possono aver iniziato l'attività "da-master" a 40 anni (gli M35 sono una categoria apparsa solo nell'ultimo lustro), possiamo far retrocedere questo fenomeno sociale ad inizio anni-90. Ma allora ero una "promessa" e non seguivo i master, quindi non so cosa possa essere successo.
I dati a mia disposizione mi portano ad un totale di 224 medaglie vinte dagli italiani: 83 d'oro (50 maschili e 33 femminili), 68 d'argento (43 maschili e 25 femminili) e 73 di bronzo (41 maschili e 32 femminili... curiosità: 71 medaglie di legno... per i quarti posti). In totale 134 medaglie maschili e 90 medaglie femminili, un dato se vogliamo sorprendente, perchè se la rappresentanza maschile all'estero è per 3/4 maschile, a livello qualitativo le atlete italiane superano nettamente gli uomini. Se prendiamo con valore di incidenza il numero di medaglie per atleta (la somma totale di presenze-gara diviso il numero di medaglie conquistate per sesso), noteremmo che per gli uomini c'è una medaglia ogni 8,52 presenze-gara. Per le donne si arriva addirittura alla metà, cioè 4,48. Ok, una riflessione va fatta, e cioè che nelle presenze-gara vengono annoverati i turni, che per gli uomini (si pensi a Clermont) in alcune specialità sono stati doppi rispetto alle donne. Ma probabilmente estraendo il solo atleta-gara, gli uomini scenderebbero fino ad un ipotizzabile 6 presenze-gara per medaglia, ma non oltre. Tutto questo per sostenere che al momento la presenza femminile aitaliana lle manifestazioni internazionali master, risulta più qualificata rispetto a quella maschile.
A livello individuale, questi sono stati i plurimedagliati (dato comprensivo delle due manifestazioni internazionali prese in considerazione, tenendo presenti solo gli atleti con almeno due medaglie d'oro, staffette escluse... naturalmente il primo dato è relativo agli ori, poi gli argenti, quindi i bronzi):
  1. 7/3/0 SOBRERO BRUNO (M85)
  2. 6/0/0 GABRIC GABRE (W90)
  3. 4/1/0 SARACENI ENRICO (M40
  4. 4/0/0 BIGNAMI TIZIANA (W35)
  5. 3/0/0 AGNOLI SERGIO (M80)
  6. 2/1/0 TADEI LINO (M85); GENNARI LITTA GIORGIO (M40); BORANGA LAMBERTO (M65)
  7. 2/0/1 ALETTA PATRIZIA (W35)
  8. 2/0/0 BONVICINI ROBERTO (M40); FORCELLINI CARLA (W45); RAPPO DARIO (M60); RIBONI MARIO (M95); SEGATEL MARCO (M45)
Delle 38 staffette effettuate, la nazionale italiana ha guadagnato 15 ori, 7 argenti e 7 bronzi. Prossimamente altre statistiche... se interessano.