Visualizzazione post con etichetta chiapperini. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta chiapperini. Mostra tutti i post

12/01/13

Il Master dell'anno M40

(nella foto, il sottoscritto con la vedette mondiale W45 dello sprint master: Maricarre Yvonne) -  Con la lentezza e incompletezza che mi contraddistingue arriviamo al Master dell'anno della categoria M40. Purtroppo il premio va a chi vi scrive. Quindi ometto ogni commento, ricordando solo che molto è dipeso dalla fortuna che quest'anno a livello internazionale, non vi sia stato un M40 azzurro che svettasse nettamente o si imponesse in più manifestazioni. Così qualche titolo italiano, e il titolo europeo, unito a qualche record italiano spurio, hanno portato a definire la classifica così come sotto riportata. Non mi dilungo oltre. Al secondo posto arriva invece Paolo Chiapperini, che alcuni infortuni durante la stagione hanno privato della miglior forma durante gli Europei di Zittau e quindi penalizzato nel compound finale. nel suo carnet di fine anno porta comunque il titolo nazionale sui 60 metri indoor e le due medaglie prestigiose dei mondiali indoor a Jyvaskyla: addirittura vice campione del mondo nei 200 e bronzo sui 60. Al terzo gradino del podio troviamo Pierluigi Acciaccaferri, autore anch'esso di una grandissima stagione indoor, che l'ha portato al suo massimo storico in carriera, ovvero i due bronzi mondiali ad Jyvaskyla, su 200 e 400. A sorpresa, nella classifica generale, compare al quarto posto il mezzofondista bergamasco Ugo Piccioli (che quest'anno si è dato un anno sabbatico), bronzo agli europei sui 1500, e comunque capace di tenere in tutta la stagione un ottimo standard di risultati. Segue la lista dei classificati tra gli M40 (per visualizzarlo, basterà clikkarci sopra) e i master già "nominati" nei giorni precedenti con il relativo articolo.

La classifica a punti del Master dell'anno M40


01/02/11

Master World: sprinter ancora sugli scudi e 4 record italiani

Paolo Chiapperini e Max Scarponi
Settimana decisamente movimentata quella dei master italiani, nell'ultimo weekend di gare in Italia (con uno sconfinamento in Svizzera). 4 record italiani, con 14 risultati sopra il 90% AGC. Naturalmente buona quota di questo borsino lo occupano gli sprinter, per l'arcinoto sovrapprezzo della velocità nell'AGC. Ma si muovono anche le altre specialità. I 4 record, come già riferito in presa diretta, sono stati ottenuti da Annalisa Gambelli nei 60 F45, Daniela Ferrian sui 60 F50, da Mara Cerini negli 800 F40 e nel lancio del peso M60 da parte di Antonio Maino (clikkando sul nome, si viene indirizzati sul relativo articolo). Per quanto riguarda gli altri risultati, notevole il 7"14 di Paolo Chiapperini (1969) che ha corso anche in 7"17 in batteria. Tradotto in AGC 95,43%, cioè la sesta prestazione assoluta in termini percentuali ottenuta da un master italiano nel corso del 2011. E' anche il miglior risultato cronometrico di un over-35 nel 2011: ha infatti superato in un sol colpo di Stefano Tugnolo (1975) che ha corso in 7"15, mentre al terzo posto troviamo attualmente Mario Longo (1964) con 7"16. A sorpresa spunta al secondo posto di giornata nella speciale graduatoria AGC Mauro Graziano (1966) da quest'anno M45, e che passa per essere un talentuoso 200ista. Ebbene, ad Aosta ha corso in 7"35 e 94,11% (secondo dopo il solo Mario Longo sui 60 metri M45, visto che quest'anno sarà difficile vedere Enrico Saraceni, Giancarlo D'Oro e Ferido Fornesi cimentarsi nello sprint breve). Si rivede in pista anche Max Scarponi (1967), che l'anno scorso fece le scarpe a Paolo Chiapperini nella volata tricolore ad Ancona per un nulla: il suo esordio è ancora un pò troppo lontano dai limiti dell'altro romano: 7"37 (e 93,84%). Dovrà lavorare per recuperare più due decimi nel giro di un mese, per il momento è al terzo posto di giornata (ma non penso che la cosa lo appaghi). 4^ di settimana Annalisa Gambelli (1963) con il nuovo record italiano F45 dei 60 con 8"47 e 92,48%, che precede al 5° posto, di pochi punti centesimali (AGC) Daniela Ferrian (1966) con il già più volte citato record italiano: il 92,43% la traduzione in AGC. Donne in prima linea, visto che troviamo con 91,68% Maria Costanza Moroni (1969) grazie al 9"38 sui 60hs corso ad Aosta. L'anno scorso non si era praticamente mai vista, e da Atleticanet si apprendono le ragioni (qui l'articolo). Bisogna scendere al 28° rango di giornata in valori percentualizzati per trovare Mara Cerini (1969) e il suo fantastico record italiano F40 di 2'12"80 e 87,74%. E' questo comunque il miglior risultato nel mezzofondo femminile over-35 del 2011, quarto invece se considerati anche gli uomini. Paola Tiselli ottiene un ottimo 2'15"88 sugli 800, che tra le F35 è la specialità a livello indoor con più miglioramenti in poco tempo: ben 8 record nel giro di due anni. 

24/01/11

Giacomo Befani eguaglia il record italiano dell'asta - Mario Longo per ora lontano dal mondiale

Giacomo Befani a destra, agli Euroindoor del 2009
The news of the day dell'ultimo weekend dei master, è rappresentata dal pari-patta del record italiano M40 dell'asta ottenuta dall'umbro Giacomo Befani (1970) ad Ancona. Il risultato di 4,80 infatti, che gli ha dato il secondo posto assoluto nella gara, ha anche rappresentato il pareggio con il record ottenuto nel 2010 sempre a gennaio e sempre ad Ancona. Ricordo che Befani sempre ad Ancona si laureò campione europeo M35 nel 2009. La seconda notizia del weekend è il 7"16 di Mario Longo sui 60 a Napoli: gli vale sempre 98,72% AGC, che è il miglior risultato in Italia dell'ultima settimana tra gli over-35, ma lo tiene lontano di un paio di decimi dal suo record mondiale di 6"97 che lo stesso aveva messo nel mirino (e dichiarato). Così nel seeding gli si avvicina (anche se davvero è ancora molto distante) Paolo Chiapperini che migliora di un centesimo il suo SB siglando un ottimo 7"20 e 93,65% a Casal del Marmo. Scarponi, suo matador l'anno scorso agli italiani master, non ha ancora aperto il pacco-sorpresa, e non si sa se potrà competere contro questo determinato Chiapperini. Staremo a vedere la disfida e chi potrà inserirsi. New-entry al terzo posto, con l'M60 Giancarlo Rosella (1950) che sempre nella riunione laziale concludendo in 8"35 i 60 piani monetizza un ottimo 93,22%. Altri sessantisti fino al sesto posto della classifica settimanale: Enrico Sisti (1960): 8"00 e 91,55%. Giulio Morelli (1963): 7"78 e 91,52% ed infine Giulio Mallardi (1946) 8"77 e 91,10%. Bisogna arrivare al settimo posto per trovare il primo non-velocista, con lo strepitoso 1,80 nel salto in alto di Marco Mastrolorenzi (90,98%): Emmanuel Manfredini, campione d'europa in carica M50, ha forse trovato proprio in casa il suo avversario più temibile. E' questa anche la miglior prestazione del 2011 nei salti in Italia, che sopravanza addirittura il freschissimo record mondiale della Neviani. Prima donna master nella classifica of the week, Anna Micheletti con il 9"69 (90,28%) sui 60 di Casal Del Marmo. Il miglior 400ista è stato sia per l'AGC che per il cronometro il campione d'europa M35 indoor Max Poeta: 52"45 e 87,39%. Pochi centesimi statistici sotto troviamo Alessandro Tifi (56"00 e 87,23%). Miglior duecentista ancor Poeta con il suo 23"71 (87,18%). La vetta del mezzofondo si trova "solo" al 27° rango di giornata tra tutti i risultati convertiti in AGC, ed è il 9'19"74 sui 3000 di Vito Franco (1965) a Napoli e 87,07%. Nei salti, dopo i salti di Befani e Mastrolorenzi, ottimo anche il 6,87 di Marco Tremigliozzi (1974) che però fino ad oggi non si è mai cimentato nell'attività master. Nei salti femminili, un pò sottotono Carla Forcellini (2,50 nell'asta ma si dovrebbe essere ritirata a quel punto della competizione). La migliore mezzofondista al femminile della settimana è ancora una volta Paola Tiselli, anche se con un 800 inferiore rispetto a quello della settimana scorsa (2'18"32 e 82,67%). Scala la classifica invece Annamaria Vanacore, sotto i 5' nei 1500 di Napoli: 4'58"83 e 81,48%. E non dimentichiamo la discesa in pista della neo-F35 Annalisa Minetti, 2'32"90 ad Ancona. Prossimamente le classifiche AGC aggiornate. 

16/01/11

Record italiano Master: Barbara Martinelli cancella Elena Montini - SuperMarioLongo a Napoli sfonda il 100% AGC nei 50: record?

Barbara Martinelli - foto Atl. SVO
Le notizie in salsa master del fine settimana, sono due: un record italiano e qualcosa di molto simile, se non di più. Parto dalle cose certe, cioè il record italiano F45 degli 800 indoor di Barbara Martinelli (1965) dell'US San Vittore (in provincia di Milano), che ha scalzato dall'olimpo della specialità la comasca Elena Montini, che l'aveva stabilito nel 2009. 2'25"57 per la milanese nel meeting di Ancona contro il 2'26"12 della lariana. Nella cronologia recente dei record, le due lombarde erano precedute da Elisa Zuccari, che nel 2006 aveva corso in 2'27"78. Qui il link alla gara della Martinelli. Partenza al fulmicotone delle F45 questo 2011, la categoria che già nel corso del 2010 aveva mostrato di essere tra le più vitali tra tutti gli over-35. Ho trovato qualche cosa di interessante sulla Martinelli dal sito della sua società (l'Atletica San Vittore Olona), per la serie che la classe non è acqua: è nata il 9 dicembre 1965 e vanta sei presenze nella nazionale assoluta, con 2 coppe Europa, una partecipazione ai Giochi del Mediterraneo. Poi il record italiano nella 4x400 proprio ai giochi del Mediterraneo dove arrivò l'argento. 4 invece le presenze nella nazionale junior. E poi i titoli italiani: campionessa Italiana Junior negli 800 (1983), la 4x800 nel '86 e nel '91 con il record italiano in entrambe le circostanze. Fu seconda nei 400 indoor nel '92 con 54"11 (allora quarto tempo di sempre in Italia) e terza sempre a Torino, ma outdoor, nel 1990.
Cambiamo argomento. Il colpo da maestro l'ha messo però Mario Longo (1964), che ha piazzato a Napoli in batteria un super 6"09 sui 50, che tradotto in AGC totalizza 100,65% (il primo over-100 dell'anno in Italia), lasciando tutti sul dubbio: sarà record italiano... o europeo... o mondiale? Non esistono purtroppo statistiche in merito: speriamo che Giusy Lacava possa implementare le liste dei record anche con questa specialità indoor. Sta bene evidentemente Mario, e il tempo vale già qualche cosa vicina ai 7". Nell'overall AGC al secondo posto troviamo l'esordiente nella stagione 2011 Antonio Rossi (1950) che sempre ad Ancona, ieri, ha fermato i quarzi a 8"05, cioè solo 15 centesimi in più di Tristano Tamaro e il suo record di categoria. 96,70% che lo piazza al secondo posto nella speciale classifica avulsa AGC (che ho in possesso evidentemente solo io). Solo oggi la medesima classifica è stata implementata dal 7"21 di Paolo Chiapperini (1969) che a Rieti una settimana fa era in grado di correre sempre i 60 in 7"21, tempo notevole, probabilmente già da podio di categoria agli Euroindoor, se non ci fossero le variabili impazzite Darren Scott & Marc Donwell. Il suo AGC? 94,51%. Tra gli over-90 AGC (la soglia d'eccellenza internazionale, così come canonicamente fissato) troviamo questa settimana Paolo Mazzocconi (1964), 7"61 a Modena e 92,89% (aveva corso in 7"67 una settimana fa). Quinto totale nell'overall AGC 2011. Tra la categoria M60 anche Livio Bugiardini (1948) sopra i 92: il suo 8"50 vale 92,76%
Il miglior mezzofondista è ancora una volta Dario Rappo, 10'17"87 sui 3000 e 90,92 uno degli unici due non-velocisti sopra il 90% tra i master (l'altra è la Neviani con il suo record mondiale): il record nazionale dei 3000 invece non poteva non averlo la leggenda Luciano Acquarone con una manciata di centesimi sotto i 10'. 
A Parma, sul pistino da 160 metri, Francesco D'Agostino, neo-M45 esordisce 2'06"55 cioè 87,98%, che però è inferiore in valuta AGC rispetto al 2'09"31 di Alessandro Tifi, corso ad Ancona e che vale 88,37% (non so quando Alessandro aveva confessato il sogno di siglare un 90% AGC nella propria carriera: manca solo 1,63. Notevole anche il 9'35"94 sui 3000 di Pierangelo Avigo (1961) neo M50 (87,34%). 
Sul fronte femminile Susanna Tellini (1966) che la settimana scorsa aveva sfiorato i record di lungo e 60 F45, questa settimana si è attesta a poca distanza da essi sempre a Modena. 13 centesimi in più sui 60 e solo 7 centimetri in meno nel lungo: 8"68 e 4,81 i suoi risultati. Ottima Laura Avigo sugli 800: 2'22"85 (84,48%) nella non facile pista di Parma. 1,45 nell'alto di Rossella Zanni (1964) a 5 centimetri dal suo record (doppiato). 

06/08/09

Lahti, day-4: 3 ori e 3 argenti

Sono tornato solo ieri da Lahti. Consiglio per i naviganti: per chi ama la natura è la vacanza ideale, ma armatevi di pullover e k-way. L'altro ieri temperature siberiane... una cosa non è mai mancata: la pioggia, ma potrebbe essere stato un caso. Altro consiglio: la vita lassù costa cara. Molto casa, come il mio caffè espresso (ma che equivale ad un caffè molto lungo a queste latitudini) pagato 3 euro. Sono rimasto un pò indietro con la cronaca di Lahti (poi rimando ad una dettagliata analisi di quanto avvenuto al dopo-Lahti). A proposito: ho avuto la fortuna di soggiornare in albergo con il pluricampione mondiale, il Sig. Rovelli: un'altra storia affascinante al pari di quella di Ugo Sansonetti. Un "giovane" nell'anima e nel corpo. Pensate, mi ha detto del suo avversario principe, un giapponese. "Io lo guardavo e mi dicevo: ma questo sembra mio nonno!!!". Peccato che la nazionale italiana sia "diasporata" sulle tribune, e non vi sia un gruppo-tifo come molte delle altre nazioni. Vediamo invece atleta-per-atleta quanto accaduto il primo agosto... poi spero di portarmi alla pari nei prossimi giorni.
  • GIUSEPPE ROVELLI (oro - martellone M90) - Giuseppe Rovelli con 8,16 ottiene la sua prima medaglia d'oro ad un mondiale, in una delle categorie tradizionalmente più foriere di metalli pregiati. E' il settimo italiano sopra i 90 anni a vincere in un mondiale all'aperto una medaglia d'oro. Primo oro nel martellone (ma nel martello si sono avuti gli ori di Amoretti e Riboni). Parlando con lui, l'altro giorno, mi diceva: ho vinto quattro ori ad Ancona, quattro a Cattolica, e non sarebbe male continuare con la regola del quattro anche qui a Lahti.
  • UGO SANSONETTI (oro - 100 M90) - Ugo Sansonetti è invece l'ottavo italiano ultranovantenne a conquistare un oro mondiale (solo per l'orario in cui ha corso la gara rispetto ai lanci di Rovelli). 27° oro internazionale di Sansonetti (a me noto... probabilmente sono di più), 11° ad un mondiale all'aperto (questo dovrebbe essere esatto), 3° sui 100 (vanta, oltre a Lahti, gli ori di San Sebastian 2005 da M85 e Buffalo 1995 da M75). 10° oro italiano nei 100 metri ad un Campionato Mondiale Master (con soli 5 atleti).
  • ENRICO SARACENI (oro - 100 M45) - Enrico Saraceni vince finalmente nell'unica specialità della velocità dove ancora non aveva portato a casa l'oro. 29° oro internazionale (dato comprensivo delle staffette), 20° a livello individuale. E' invece il 4° oro individuale ad un mondiale (due ori sui 400, a San Sebastian e Riccione e uno sui 200 sempre a San Sabastian). Sui 100 ai mondiali open, vantava fino ad oggi l'argento a San Sebastian con 10"79 (suo PB), e il 4° posto a Riccione nella gara vinta da Mario Longo. Sempre nei 100, ma a livello indivudale, fu argento anche a Lubiana l'anno scorso e a Poznam nel 2006. Insomma, rotto un tabù.
  • BRUNELLA DEL GIUDICE (argento - martello W65). La Del Giudice ha trovato negli ultimi anni una forma davvero olimpica. Record e soprattutto medaglie. Nel mio database (ma mancano diverse edizioni degli Europei pre-2000) questo dovrebbe essere il 21^ podio internazionale (e come apice, l'oro mondiale di Clermont-Ferrand 2008 nel disco W65). Tutte medaglie vinte dal 2004 in poi. Presente alle precedenti edizioni dei Campionati Mondiali all'aperto sia a San Sebastian 2005 che a Riccione 2007 tra le W60, non andò oltre un 9° (peso, San Sebastian) ed un 11° posto. (Disco, Riccione). Che miglioramento!
  • GABRE GABRIC (argento - peso W90) - La Gabric incontra sulla sua strada la Canadese Olga Kotelko, e accade ciò che nessuno si aspettava: l'argento. Ma questo, consentitemi, è il bello dello sport: a 90 e passa anni la canadese e l'italiana hanno dato vita ad uno scontro centimetro per centimetro, che ha visto prevalere la Kotelko di soli 13 centimetri (4,86 vs 4,73). E' la prima sconfitta nel lancio del peso di una delle nostre più rappresentative atlete master dopo quattro vittorie consecutive nelle grandi manifestazioni internazionali master (da Riccione 2007, passando per Clermont 2008, Lubiana 2008 e arrivando sino ad Ancona 2009). Aspettiamo la reazione!
  • INGEBORG ZORZI (argento - alto W60) - l'altoatesina conquista la sua seconda medaglia mondiale, dopo il bronzo nell'heptathlon. Per lei un salto a 1,27, a soli 3 centimetri dall'oro dell'australiana Margaret Taylor. Del resto la Zorzi è tutt'ora campionessa europea al coperto, dopo l'1,25 di Ancona-2009 (e bronzo a Lubiana-08 e Linz-06). Migliorato (nettamente) l'ottavo posto di Riccione-07 (da W55) ma con 1,20.
  • TRISTANO TAMARO (4° - 100 M70) - Per Tamaro un quarto posto prestigioso con 13"89, nella gara che Guido Muller ha rischiato di perdere dal finnico Aimo Mikkola (13"17 vs 13"24). Il bronzo di Portorico-2003 (ma sui 200) rimane quindi la sua miglior prestazione ad un mondiale master all'aperto (a livello indoor nel carnet troviamo anche un argento nei 60 a Sindelfingen 2004). Sui 100 a Lahti la sua miglior prestazione di sempre, che migliora il 6° rango conquistato proprio a Portorico-2003.
  • PAOLO CHIAPPERINI (5° - 100 M35) - Il 5° posto è la sua miglior prestazione ad un campionato mondiale (11"27 dopo l'11"22 in semifinale) che pareggia l'analoga posizione di Clermont-Ferrand sui 60 metri. Quest'anno, nonostante in Italia sia già M40, due medaglie ai Campionati Europei indoor (60 e 200) e l'oro nella staffetta 4x200. Storicamente, nella categoria M35 la miglior prestazione ad un Campionato Mondiale sui 100 metri è stata quella di Antonello Palla (4° nel 2007 a Riccione). Chiapperini è anche il secondo finalista (proprio dopo Palla) italiano nella storia dei 100 M35 ad accedere alla finale.
  • MARIA LETIZIA BARTOLOZZI (8^ - disco W40). Con 30,91 la Bortolozzi giunge 8^ in una gara dove la vincitrice, la Lituana Mikelyte lancia addirittura 47,47 metri! La seconda a "soli" 14 metri di distanza (33,65). Con 33,52 finiva il podio. Quest'anno l'atleta toscana aveva lanciato oltre i 32: non troppo distante quindi. A Riccione arrivò il bronzo nel disco W40 con 32,40 (miglior prestazione ad un campionato del mondo, mentre a livello di podi la Bartolozzi vanta l'argento ad Helsinki-07, euroindoor, nel martellone): il livello medio si è quindi di molto elevato. Aspettiamo le altre specialità.
  • SERGIO LOVANIO (8° - 5000 M55) - ottava posizione di Lovanio sui 5000 con 17'40"48. L'Italia non ha mai vinto questa specialità (in questa categoria) e troviamo solo due argenti (l'ultimo nel 1985 a Roma, dall'hall-of-famer Cesare Bini. Il primo addirittura nel 1979). Quella di Lovanio è proprio la terza prestazione italiana di sempre (come posizione) ad un Campionato Mondiale master, dietro alle due datate medaglie. Prima presenza ad una manifestazione internazionale master per questo atleta.
  • ALFREDO STELLA (20° - 5000 M65) - Purtroppo la scissione in due serie dei 5000 in molti casi ha compromesso l'esito delle gare. Un conto è sulle gare corte come gli 800, ma su quelle lunghe, è fin troppo facile mettersi a fare il ritmo e battere coloro che sono partiti nella serie precedente. Stella giunge 6° nella prima serie, e 20° nell'aggregate. Alfredo Stella è uno dei "veterani" del mondo master italiano: partecipa alle grandi manifestazioni master (random) sin da Turku-91. Miglior risultato un 15° nei 10000 a Portorico-2003. Miglior posizione (con il 20°) invece nei 5000 proprio a Lahti (dove vantava un 33° a Gateshead-99).
  • LUNGO M40 (qualificazioni) -
  1. Giorgio Federici piazza la miglior misura di qualificazione dei due gruppi: 6,32 al primo tentativo. Passato. Tra mondiali ed Europei, Giorgio è salito sette volte su otto sul podio (unico neo il 4° posto di Ancona 2009): due argenti tra San Sebastian-05 e Riccione-07. Michele Ticò si qualifica con 6,11 (settima misura del seeding). Nel suo palmares internazionale 3 quarti posti tra asta e lungo (3 medaglie di legno...): nel lungo l'ultimo "legno" a Helsinki 2007. A Riccione proprio nella stessa specielità arrivò ottavo. Migliorerà in finale? Vedremo dopo. Il "nuovo" Alberto Tifi esordisce con 6,14 ai Mondiali open, dopo l'esordio internazionale di Ancona (duplice settimo posto nei salti in estensione). Si qualifica per la finale anche Antonio Boldrini, con 5,70 (ultima misura a disposizione). A Riccione-07 giunse 12°. Due finali mondiali in due edizioni consecutive come M40. Alla finale, quindi, un terzo di atleti italiani (4 su 12).
  • 100 (semifinali):
  1. Tristano Tamaro si qualifica per la finale tra gli M70 con il quarto tempo (13"95). Il podio sembra fuori portata: i finlandesi in particolare sembrano essere usciti da chissà dove e vanno come lippe. Interessante vedere se Guido Muller (il fenomeno tedesco con cui Tamaro ha dovuto per anni convivere all'ombra) saprà domare soprattutto Mikkola (13"28 vs 13"42).
  2. Tra gli M50 l'Italia presenta Adel Salama e Gabriele Carniato. Semifinali proibitive (ma non troppo), tanto che il tempo per accedere alla finale sarà 11"94. Adel Salama (nella semi aiutata dal vento) corre in 12"08, mentre Carniato (in quella avversata da Eolo) 12"56. Per Adel prima partecipazione ad un mondiale (agli Europei di Ancona fu squalificato in batteria), mentre Carniato raggiunge una seconda semifinale mondiale dopo quella sui 200 di Riccione-07. Per adesso il 7° posto di Lubiana-08 rimane la sua miglior prestazione di sempre.
  3. Marinella Signori rimane invece l'unica donna italiana nella velocità a disputare una semifinale. Dopo i fasti degli anni passati un notevole passo indietro del movimento (dovuto in massima parte alle assenze). Nelle W45 corre in 13"59 che non le consentono l'accesso in finale (si entrava con 13"10). Si ferma così ancora in semifinale la corsa della Signori così come a Riccione: la sua miglior prestazione a livello internazionale rimane il 6° posto ai mondiali indoor di Sidelfinge-04 dove giunse sesta.
  4. Tra gli M45 tutto facile per Enrico Saraceni che vince in 11"31 la propria semifinale, laddove tutta la categoria cerca (invano) un avversario che lo possa minimamente mpensierire sino ai 400. L'unico a poter creare qualche lieve fastidio (almeno in partenza) al pescarese sembra essere il nerboruto britannico Dalton Powell (ma probabilmente dovrebbe perdere una decina di chili per poter correre anche dai 50 in su). Domenico Furia esce di scena con 12"07 (serviva 11"93 per la finale, più o meno come per gli M50). Questa rimane comunque la sua miglior prestazione ad un campionato mondiale, visto che a Riccione si fermò ai quarti di finale nei 200.
  5. Negli M35 approdano alle semifinali Paolo Chiapperini e Fabio Orlandi. Chiapperini (che di fatto in Italia corre tra gli M40) accede in finale correndo in 11"22 nella meno abbordabile (ormai il livello prestativo è di molto aumentato nelle categiorie d'esordio). Presenti sia l'indiano Amit Khanna che il nigero-finlandese Nnamdi Anusim (entrambi presenti a grandi manifestazioni internazionali IAAF degli ultimi anni). A Riccione 2007, causa il ritorno alle competizioni dopo un periodo di stop, si fermò in batteria. Fabio Orlandi, da parte sua, si ferma con 11"82 al secondo turno. Una serie di infortuni a ripetizione non gli ha permesso di avere la forma che lo portò al bronzo europeo di Lubiana sui 200.
  • 800 (semifinali)
  1. Luigi Ferrari passa "facile" tra gli M50 in 2'05"98. Ad Ancona 2009 si è laureato campione d'Europa con 2'11"92. Vedremo cosa farà in finale.
  2. Lucia Tagliapietra corre in 3'09"44 la propria semifinale W45 degli 800. Non sufficiente per passare in finale (2'55"07). A Riccione giunse 26^ nell'overall con 3'08"56: qui 14^.
  3. Francesca Pini Prato: anche per lei correre in 2'40"14 non è sufficiente ad accedere alla finale tra le W40 (si entrava con 2'34"06). I migliori risultati a livello internazionale sono comunque sempre arrivati da distanze maggiori (con l'argento nella mezza maratona a squadre di Linz-06). Miglior risultato ad un mondiale il settimo posto a Clermont-08 nel cross, mentre a Riccione giunse 7^ nei 10000. Negli 800 era giunta ottava a Lubiana-08.
  • disco (qualificazioni)
  1. Tra gli M65 si presentano Umberto Benevenia e Romano Graziano Bianco. Purtroppo poca fortuna per i due. Si passava in finale con 38,92. Bianco primo escluso con 38,21, mentre Benevenia esce con 34,46. Per Romano anche a Riccione-07 la gara finì alla fase di qualificazione, 29° con 37,80: netto comunque il miglioramento (13° al mondo). Per Benevenia, dopo l'ottavo posto di Clermont-08 e l'11° di Ancona-09, una prestazione (34,46) che è la sua miglior prestazione ad un campionato internazionale.
  • 400hs (semifinali)
  1. Tra gli M45 Frederic Peroni si presenta con 58"36, secondo tempo assoluto prima della finale. Quest'anno Frederic ha sfiorato il record italiano correndo in 57"16, e sperare nella medaglia è (era) nel normale ordine delle cose.
  2. Roberto Amerio, M40, infortunato un paio di settimane fa, stoicamente si presenta sui blocchi dove ottiene 59"78, ultimo tempo valido per accedere alla finale.
  3. Gian Luca Camaschella, già autore di buoni tempi nell'attività nazionale nelle ultime settimane, corre in 59"91 in pieno controllo ed accede facilmente alla finale. 4° tempo totale.
  4. Alessandro Cipriani, M50, anche lui in finale con 1'02"93, 8° tempo d'accesso nelle tre semifinali (di fatto una pre-finale). Antonio Muratore, nella stessa categoria, 1'11"96 (all'esordio internazionale).
  5. Cristina Amigoni ha invece dominato le batterie dei 400hs W40 con 1'07"33 (primo tempo). Giuseppa Lacava fuori con 1'15"87.
  6. Tra gli M70 non ce l'hanno fatto ad accedere alla finale dei 300hs sia Sergio Veronesi (58"83) che Guido Carolla (1'03"84). Nessun M70 della storia del masterismo italiano è riuscito sino ad ora ad accedere alla finale dei 300hs. A livello internazionale mai vinta una medaglia (sempre con gli M70) e miglior posizione il 4° proprio di Veronesi a Lubiana l'anno scorso.

30/03/09

I 200 metri ai Campionati Europei Master

(foto di Rosa Marchi) - Potrei stare qui ore a parlare di questa gara, ma poi gli affezionati lettori perderebbero la pazienza e se ne andrebbero. Citare un oro, o una medaglia non dà mai lo spessore di una prestazione, o il clima con la quale si è vissuta. Non racconta i fragorosi momenti di silenzio, col cuore a mille prima di una partenza o il frastuono del prorpio corpo in movimento concitato o il calpestio delle scarpe degli altri atleti compagni di avventura. E non raccontano la storia, le sfide precedenti, gli sguardi di scoccati di sfuggita ai propri avversari in questa ancestrale raffigurazione teatrale di uomini (e donne) contro.
  • Ma iniziamo il nostro racconto e il nostro viaggio nei 200 metri agli Europei Master. Tutto in una foto, se ci fosse, di Mario Longo che batte di un solo centesimo Max Scarponi nella finale degli M40. 22"69 a 22"70. Davide che sfida Golia, Davide che aveva già sfidato un altro Golia nei 400, cedendo l'onore delle armi per poco. Non me ne se ne voglia, se lo spirito italico lo riconosco nella classe operaia incarnata da Max Scarponi che...purtroppo, non va in paradiso. In chi lotta contro mostri sacri che quasi mai vengono scalzati dai loro piedistalli, ma che proprio per avvicinarli sono arrivati a prestazioni che in qualsiasi altro contesto sarebbero state da numeri "1". Invece la sfortuna (o la fortuna?) di dover sfidare mostri fuori dal comune, come Mario Longo ed Enrico Saraceni, che a livello nazionale non penso abbiano mai perso (o forse solo nelle sfide fratricide, quando per forza deve uscire un vincitore). In questa sfida impari (ma che si stava alla fine rivelando "storica"), si è registrata la tripletta italiana, con Alfonso De Feo ottimo terzo. Inciso: sia lui che Mario Longo sarebbero già della categoria superiore, gli M45, cosa che probabilmente acuisce il merito delle loro prestazioni. Ultima curiosità: il tempo di Mario Longo, per la Fidal, abbassa nuovamente il record italiano M45, togliendo l'imprimatur ad Enrico Saraceni che quest'anno aveva corso in 22"85.
  • Tra gli M35, orfani di molti protagonisti di Clermont e Lubiana in chiave internazionale (Scott, Cheval e Mormin in primis), ha sancito il predominio del britannico Mark Dunwell nella velocità, dove ha doppiato l'oro dei 60. Ad Helsinki 2007 lo stesso Dunwell conquistò l'oro e l'argento tra 60 e 200 (battuto da Scott sui 200). Ma la legione italiana si è fatta sentire, con Paolo Chiapperini Argento (dopo il bronzo nei 60) e il "nuovo" Fabio Orlandi bronzo con 23"37. Così come per i 400, non penso di dire un'eresia sul fatto che rispetto a Clermont, con una finale tutta europea, ci sia stato un piccolo gap tecnico. In Francia il bronzo veniva infatti vinto dallo stesso Dunwell con 22"20.
  • Vincenzo Felicetti, M60, torna invece all'oro individuale in una grande manifestazione individuale (doppio, con quello conquistato nei 400) dopo esattamente due anni, quando a Helsinki vinse proprio nei 400 ed arrivò terzo nei 200. Sui 200 troviamo invece l'esclusione in semifinale a Riccione-07 e l'argento a Lubiana-08. Non si presentò sul giro di pista indoor a Clermont. Per trovare l'ultimo oro sui 200 prima di Ancona-09 bisogna tornare a Elkilstuna-05, ancora Euroindoor. Insomma, una sala di trofei viventi.
  • Nei 200 M80 posto d'onore per Amos Pipponzi, secondo con 37"19. Nel mio data-base, al momento non ho sue tracce nel recente passato. Prima medaglia internazionale??
  • Al femminile Lusia Puleanga ha visto bene di bissare il titolo dei 60 (poi triplicato con la staffetta 4x200), vincendo i 200 W35 con il tempo 26"25. Peccato sia saltato lo scontro con Tiziana Bignami, che probabilmente nel giro di pista indoor avrebbe sicuramente messo più pepe rispetto ai 60, dall'alto del suo titolo mondiale. In finale si rivede anche Khadidiatou Seck, che ha vinto il bronzo (anch'essa dopo quello dei 60) con 26"61. Insomma, il settore velocità W35 è diventato qualcosa di rilevante a livello internazionale.
  • Pasqualina Cecotti si è invece confermata ai vertici continentali dei 200 W65 dopo l'alloro di Lubiana. Oro con 33"45 tra le W65. Nella sua carriera da me censita (quindi incompleta... sigh) quello di Ancona dovrebbe essere il suo massimo titolo a livello internazionale. Tutti sui 200, il primo dei quali ad Eskilstuna-2005. Argento a Helsinki-2007, sempre nei 200 indoor (quindi due ori e un argento nelle ultime tre edizione degli Euroindoor, un quarto posto a San Sebastian-04). Della Cecotti vorrei sottolineare un aspetto, se avete tempo di seguirmi: ho trovato tracce delle sua presenza a livello internazionale già a partire da Buffalo-1995 (ben 14 anni fa). Allora corse i 200 in batteria (dove uscì con il 20° tempo complessivo) in 32"25 (con vento a favore di 2,2)... si gareggiava ancora con le W55. Oggi, questa atleta riesce a correre in tempi molto simili se non migliori a quelli di allora! Meditate su quanto il corpo umano se debitamente allenato, possa continuare a mantenere la propria giovinezza negli anni!!
  • Giuseppina Sangermano ha conquistato invece la sua terza medaglia individuale ad un Campionato Internazionale (e qui, è il caso di dirlo, con beneficio d'inventario). E le indoor le portano bene, se dopo il bronzo di Ancona-2009 conquistato correndo i 200 W60 in 33"64, troviamo quale miglior risultato assoluto l'argento di Helsinki-2007 sempre sui 200. Nel suo palmares ho scovato pure un bronzo nei 60 W60 sempre agli Euroindoor di Helsinki. A Lubiana aveva invece collezionato un quarto e un quinto posto.
  • E dulcis in fundo Emma Mazzenga. Non ho più vocaboli per definire le gesta di questa straordinaria atleta. Nei 200 l'ennesimo capolavoro: titolo con record: 37"72. I commenti sono francamente superflui, e di lei, che ha recentemente vinto il titolo "Master of the year 2008", abbiamo in questi mesi detto veramente tutto. Mi rimane il cruccio di non sapere ancora quanti titoli internazionali ha vinto: ho contato sino ad adesso 31 medaglie internazionali... un giorno arriverò a saperne il reale numero.

10/02/09

Il weekend dei "terrestri", ovvero cronaca del weekend di chi non ha fatto record

Stiamo osannando da ormai un paio di giorni i recordmen e la recordwoman dell'ultimo weekend. Ma nel mondo master non ci sono stati solo i record avvenuti nel fine settimana. Andiamo per ordine. Posto che l'AGC da me calcolato è costruito sull'anno di nascita (impossibile conoscere le date di nascita di tutti i master...) il 6"94 di Mario Longo ha sfondato il muro del 100%, cioè una percentuale superiore al record del mondo di Mo Green (se consideriamo la data di nascita, la trasposizione scende sotto, portandolo ad un ipotetico 6"41). Poi troviamo Andrea Alterio con il suo sensazionale 7"76 di Tampere (97,68%) ottenuto durante l'incontro con la Finlandia. Poi Marco Segatel con 2,00 di alto e 96,87% di AGC. Fa il suo ingresso nell'elite nazionale l'M45 Giancarlo D'Oro, che ad Aosta ha corso i 60 in 7"44 (95,01), precedendo di due centesimi l'eterno avversario-amico, il ridondante Ferido Fornesi (deve aver corso 10 gare tra i 7"45 e i 7"48 in 20 giorni). Il 200 ad Ancona di Enrico Saraceni (22"85, record italiano M45) vale 94,63 AGC. Tra gli M40 7"16 di Paolo Chiapperini sui 60 sempre ad Ancona (ma quest'anno ha corso un centesimo più veloce), ma anche l'esordio stagionale di Marco Boggioni, classe '66 con il 7"33 corso a Saronno. Andrea Giaconi, neo-over35, corre in 8"05 (93,42 AGC) e Livio Bugiardini (M60) 8"35 sui 60 di Ancona. Migliora Marco Ceriani, M40, sui 60: 7"46 (92,71 AGC), lo stesso tempo del lunghista Roberto Bonvicini (corso a Modena). Il 3,30 del record italiano F50 di Carla Forcellini nell'asta vale 90,66 AGC, miglior risultato femminile del fine settimana. Seconda master al femminile è risultata essere Barbara Lah con il suo 12,65 (89,53 AGC) nel triplo di Saronno, e il record italiano pareggiato di Maria Costanza Moroni (12,04 e 88,27 AGC). Da Macolin, in Svizzera, arriva il quasi record italiano negli 800 F35 di Emanuela Baggiolini (2'14"48 contro 2'14"46 della stessa atleta). Migliora anche la F35 Khadidiatou Seck, che si avvicina agli 8"10 (8"19 a Rieti). Il 2'30"65 del record italiano F50 di Anna Pagnotta, vale "solo" 85,39.

03/02/09

Le gare della V settimana

Con un pò di ritardo, vediamo la consueta panoramica dei maggiori risultati dell'ultimo weekend tra i master. 74 risultati, ma mancano quelli di Fermo (salti) e soprattutto Napoli/Ponticelli dove addirittura si sono tenuti i campionati regionali master. A livello di AGC segnalo un curioso ex-aequo (94,50) tra i due amici Ferido Fornesi e Giancarlo D'Oro, che hanno ottenuto entrambi 7"48 sui 60 (il primo a Firenze, il secondo a Castenedolo) essendo nati entrambi nel 1962 (il mio agc si fonda sull'anno di nascita, purtroppo). Citata mezza nazionale campione del mondo della 4x100 M45 a Riccione, ecco il terzo moschettiere del quartetto, Massimo Clementoni (il quarto sarebbe stato Salvino Tortu) con un notevole 7"67 ad Aosta ottiene 94,18 sfiorando il record italiano M50 di Antonio Rossi (7"62 a Sindelfingen '04). Paolo Chiapperini (M40) doppia la riunione di Rieti del giorno prima e si riporta a 7"15 ad Ancona. Tra gli M45 torna Giulio Morelli con 7"79. Nove sono stati i risultati femminili, il migliore dei quali (solo come AGC) è stato l'8"58 della F40 Susanna Tellini (con la nuova divisa della gloriosa Ambrosiana) sul rettilineo di Castenedolo. Khadidiatou Seck (F35) scende a 8"26 sui 60, mentre ottimo 4'53"00 di Laura Avigo. Grande 1,65 nell'alto della 35enne Irene Pregazzi a Firenze. Qui il ranking agc dei migliori 30 risultati del 2009 dei master (foto da www.ambrosiana.org).

01/02/09

A Padova Dario Rappo sfiora il record M60 dei 1500

Cominiciano a giungere alla spicciolata i risultati del weekend. Detto di Camossi e del suo 15,41, ieri si è svolta una sontuosa gara sui 1500 a Padova che ha visto al via numerosi master. Migliore in termini assoluti il 4'14"36 dell'M35 Stefano Avigo (85,39 agc), seguito dal 4'20"53 dell'M45 Marco Biondani (89,98 agc). Ma la notizia è sicuramente il record sfiorato da parte di Dario Rappo: per lui 4'43"99 (per la bellezza di 93,20 agc, miglior risultato 2009 nel mezzofondo corso dai master), che sfiora di un niente il record attuale (quello che ho trovato sul sito ufficiale della Fidal aggiornato a maggio 2008, quindi al termine della stagione indoor scorsa. Infatti il record appartiene al momento a Cesare Bini, classe '29, che corse 4'43"8 manuale a Torino in data 25/02/1989, quindi esattamente 20 anni fa, per uno dei record più datati del mondo master. Quest'ultimo risulterebbe comunque un record "pre", essendo Bini nato nel giugno del '29: di fatto il record "post" età compiuta, sarebbe dello stesso Cesare Bini, che nel 1993 corse in 4'51"48). Ma di questo pre-post ne abbiamo già parlato a lungo, meglio non dilungarci ulteriormente. Altro risultato notevole il 4'53"00 della F40 (e mia concittadina) Laura Avigo (che è il secondo risultato dell'anno, sempre in termini di agc, nel mezzofondo femminile tra le master, dopo il record della Lorenzoni). Cambiando sede, a Rieti si è riconfermato ad alti livelli tecnici Paolo Chiapperini: 7"18 e 7"16. Segnalo il ritorno di Nicola Ravenna, quest'anno M40, che sui 60 ha corso 7"37 e 7"38. Il marciatore M35 Alessandro Gandellini ha poi coperto i 5 km di marcia indoor (strana misura per una gara indoor) nel tempo di 20'22"72. Non penso esista una tabella che possa certificare se si tratti di record italiano, visto che la Fidal ha solo i record sui 3 km. (Foto: dal sito marciaitaliana.com)

25/01/09

Tra Ancona ed Aosta: Saraceni record italiano "pre" nei 400

La stagione indoor è ormai nel pieno: della 4^ settimana di gare abbiamo già visto alcuni risultati di Padova e della sessione di ieri di Ancona. Oggi fuoco alle polveri tra Aosta ed ancora ad Ancona, in attesa dei risultati di Castenedolo e San Donato. Maurizio Checcucci ('74) migliora ancora di un centesimo sui 60 (6"80, salendo a 94,99 AGC), ma quello che più sorprende nella distanza più breve della velocità è l'8"52 del saltatore Lamberto Boranga (M65): 94,95 AGC! Ferido Fornesi conferma il 7"45 di Firenze, mentre scende a 7"15 il neo M40 Paolo Chiapperini (93,91% che però agli Europei dovrebbe correre nella categoria più giovane), che quindi fino ad adessoè il miglior risultato di un master sui 60 nel 2009 (migliorato il 7"16 di Bellotto). Altro esordio importante quello di un nuovo "neo" M50: Massimo Clementoni con il suo 7"72, si mette in scia di Salvino Tortu (che nella stessa sede di Aosta ha corso in 7"76, dopo che in mattinata aveva corso a Castenedolo!). Notizia del giorno è l'esordio come M45 di Enrico Saraceni sulla doppia distanza di 60-400: 7"38 sui 60 e 52"02 sui 400. Tutto rientra nei piani di avvicinamento della manifestazione europea, penso, quindi ottimo esordio, condito da un record italiano "annunciato". Purtroppo la mancata armonizzazione dei regolamenti tra quello italiano e quello internazionale fa in modo che Enrico Saraceni pur correndo 1"75 in meno del precedente record italiano (53"77 di Fabio Biferali), di fatto sia ma contemporaneamente non sia primatista italiano, visto che è nato nel maggio del '64. La contraddizione sta nel fatto che ,però, per la federazione nazionale dovrà correre tra gli M40 agli italiani indoor... è comunque ufficialmente iniziata la cannibalizzazione della categoria M45. Come direbbe Corbelli, primatista italiano "pre". Nei 400 esordio anche per Edgardo Barcella, con un ottimo e probante 51"86. Ma tra gli M35 emerge invece un 51"85 del 35enne Crinò Fabrizio. Domani altri aggiornamenti.

22/01/09

Checcucci neomaster in pectore: ma lui lo sa?

Il link alla pagina di webatletica

La seconda settimana dell'anno è coincisa con la discesa in pista di una 50 di master. Delle varie sedi di cui mi sono interessato mancano all'appello le gare di Ponticelli e di Aosta, che non compaiono ancora sulla rete. Male, mi permetto di dire: la gestione del dato deve essere immediata!! Ve li immaginate i risultati del campionato di calcio dati due giorni dopo? O addirittura mai forniti, come succede in molte situazioni? Lo ripeterò all'infinito: se i dati non sono pubblicati l'atletica diventa uno sport da caminetto, dove pochi intimi potranno discutere con anglosassone savoirfaire la propria storia sportiva.

Comunque: il dato di questo ultimo weekend è l'Ufficiale entrata nel mondo over-35 del velocista Maurizio Checcucci (quanto meno a livello italiano, non conoscendone la data di nascita). Non penso che si dedicherà a gare master, ma è pur sempre una notizia. Il suo esordio è stato "normale" con un buon 6"86 e 6"85 a Modena sui 60 piani, battuto dallo specialista Andrea Luciani (nel 2008 ha mostrato le cose migliori proprio al coperto). Da Ancona arrivano risultati che oserei dire essere "dubbi", ma per carità tutto è possibile. Infatti sul sito ufficiale appare il 7"40 ottenuto dall'M50 Sergio Pesaresi (97,62% agc) che rappresenterebbe un clamoroso miglioramento del record italiano M50 di Antonio Rossi (7"63... 23 centesimi!). Ma ancor più sorprendete sarebbe, se confermato, ma non me ne vogliano i protagonisti, il 7"45 ottenuto dall'M55 Armando Benedetti ottenuto nella stessa serie (addirittura oltre il 100% e 34 centesimi migliore del vecchio record italiano sempre detenuto da Rossi).

Oltre ai due "dubbi" rimane la "prima" uscita di Armando Sardi sui 60: 8"62 a Saronno come M65 equivale alla bellezza di 95,04% agc, di quasi un punto percentuale meglio di Checcucci. Certo è lontano il limite di categoria (8"09, stabilito da un'icona da "Hall-of-Fame" del masterismo italiano, quale Tristano Tamaro). Poi, in ordine di prestazione troviamo un'altra "prima", questa volta nella categoria M50 e sempre a Saronno: parlo di Salvino Tortu: 7"74 sui 60 e 93,33% agc, terza prestazione della settimana in termini di agc (qualcuno non lo sopporta, lo so, ma mi diverte) over-35 dopo Checcucci e Sardi della settimana. Segnalo poi l'esordio nell'anno da M40 di Paolo Chiapperini: 7"20 a Rieti, vale a dire 93,25%. Sicuramente un biglietto da visita notevole per la stagione. Anche in questo caso non sono a conoscenza della data di nascita: da 40enne troveremmo la supersfida europea con Arben Makaj (i mondiali si sono vinti con 7"13). Da 35 i pretendenti sono sicuramente molto agguerriti. Per rimanere in tema di velocisti fa piacere vedere l'M40 Marco Ceriani già in pista a Saronno: 7"57 e penso che non fosse soddisfatto di tale risultato, nonostante in termini relativi sia un ottimo 91,37%. Come non segnalare poi il 7"44 di Marco Giacomantonio, anch'esso neo M40 sui 60? Un inizio simile di stagione non lo ricordo per Marco. Potere della neo categoria?

Lasciando la invadente e onnipresente velocità (del resto con impianti strutturati su rettilinei di 60 metri, altro non si potrebbe vedere), troviamo negli ostacoli l'ottimo 8"26 sui 60HS di Mauro Rossi a Rieti (M35 virtuale anch'esso). Direi poi il notevolissimo 4,80 (85,27%) del39enne Giacomo Befani nell'asta (miglior risultato nei salti del weekend), ma anche l'1,70 (84,09%) dell'M45 Marco Mastrolorenzi a Rieti. Un solo mezzofondista master all'opera: Massimo Pezzani, M45, che con 4'48"50 ha ottenuto 82,01.

E le donne? 3 sole master (ma ricordate che mancano i risultati di Portici ed Aosta) al via. 8"33 nei 60 piani della F35 Khadidiatou Seck (85,10), 9"65 della F40 Milena Fabbri e due ottimi salti di Rossella Zanni (F45): 1,45 nell'alto (81,04) e 4,65 nel lungo (72,61).

Al link potrete trovare tutti i risultati dei master estrapolati dalla rete in ordine per agc.