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30/05/10

Il weekend over-35: 3 record, Spuri 56"23, Scarponi 50"75. Giuseppina Cirulli torna in pista!

(Patrizia Spuri in una foto tratta dal sito del Gruppo Forestale) - Questo ultimo fine settimana è stato relativamente tranquillo. In effetti la concomitanza con la seconda fase dei c.d.s. allievi ha intorpidito tutti i programmi-gare: come al solito, tutto si ferma. Qualcuno ha l'intelligenza di inserire qualche gare di contorno assoluta. Per il resto del mondo pistaiolo invece è stato un weekend davanti alla tv a guardarsi Ivan Basso trionfare al Giro. Solo nel Lazio ho notato un certo numero di prestazioni degne di nota, visto che si sono tenuti i campionati regionali master del Lazio a Roma (con 3 record nazionali) e qualche over-35 è stato inserito nelle gare di Rieti (la malleabilità dei programmi-gare di certe località in Italia è stupefacente: in Lombardia l'ultima gara inserita dopo l'uscita dei calendari, risale a quando si correva con i mutandoni bianchi e la magliette a strisce orizzontali nel glorioso Giuriati). Belle gare anche a Modena e il ritorno di Vincenzo Felicetti a Cosenza le notizie più importanti del weekend. Comunque, dopo le convincenti prove sui 500 del mese scorso, torna con una prestazione incoraggiante sui 400 Patrizia Spuri (1973): 56"23. Sul doppio giro di pista, Paola Tiselli (1973) diventa protagonista di una bella prova con 2'14"72 (anche lei seconda), mentre Gigliola Giorgi (1968) corre in 2'24"37. Nei 400 maschili spunta Stefano Braciola (1975) che corre in 50"22, meglio del tempo ottenuto un paio di settimane fa da Alessandro Gulino per quel che concerne la leadership della specialità. Quest'anno, almeno sulla carta, la categoria inizia ad essere bella competitiva (almeno sulla carta). Sicuramente il richiamo dell'Olimpico si farà sentire.
  • Nel frattempo, sempre a Roma, il 29 e 30 maggio, Campionati Regionali Master Laziali. Nei 100 femminili impressiona ancora una volta Katy Seck (1970) che corre ancora una volta sotto i 13" quest'anno: 12"94. La prima volta mi sembra che avesse ottenuto il tempo in maniera ventosa. Nell'omologa gara al meschile Paolo Chiapperini (1969) passeggia in 11"43 (mi ha raccontato di un vento contrario di circa 1 metro) ma ancora una volta, dopo il meeting dell'Adriatico dello scorso fine settimana, una gara master senza anemometro: uno scandalo a tutti gli effetti. Sembra invece entrare in un certo stato di forma interessante Alfonso De Feo11"89. Si rivede anche il plurimedagliato mondiale-europeo nonchè recordman Ugo Sansonetti (1919): 18"65, un pò lontano dai limiti mondiali cui siamo abituati a dover commentare, ma evidentemente le condizioni atmosferiche non hanno favorito le prestazioni nello sprint. I tre si ripresentano sui 200, ottenendo anche le prestazioni pi significative: Chiapperini 23"38, De Feo 24"03 e Sansonetti 41"10. Nei 400 brava Gigliola Giorgi (1968): 1'02"63 e Anna Micheletti (1955) 1'12"46. Probabilmente uno dei risultati più interessanti arriva però dalla gara maschile, dove Max Scarponi (1967) lancia il guanto di sfida a Edgardo Barcella: 50"75 per il romano, e una sfida assolutamente da non perdere all'Olimpico la settimana prossima con il bergamasco, nonostante qualche problemino di quest'ultimo per rendere più pepata la disfida. Negli M40 attenzione anche a Nicola Zoppello (1968) che corre in 52"48 (che conobbi ai tempi della mia permamenza patavina). Passiamo al mezzofondo: gli 800 F40 sembrano una specialità in grande evoluzione. L'ultima interprete di una certa caratura emersa è Germana De Renzi (1970) che ha concluso in 2'26"09. Rimanendo tra le donne, il risultato più significativo nei 1500 l'ha ottenuto Elena Snape Gatti (1943) con 6'34"60. Più controllati gli uomini: prendendo come soglia di eccellenza le annesse tabelle di punteggio, nessun atleta ha oltrepassato gli 800 punti. Nei lanci, tenendo presente il medesimo criterio (cioè i risultati superiori agli 800 punti), troviamo nel disco Roberto Sagoni (1947) con 43,60. Non male neppure Sergio Manganelli (1940) con i suoi 35,30. Tra gli M55 gran lancio di Xhavit Derhemi (1951) con 41,39. Nel giavellotto si mette in evidenza Francesco Cacciatori (1949) con 41,31 e Fabio Diotallevi (1952) con 43,67. Nel peso con maniglia, ribalta per Francesco Guarino12,38 e gran lancio di Marzia Zanoboni (1963) con un lancio misurato a 10,46. Giuliano Vannini (1942) lancia invece a 13,00 l'attrezzo oltre i 9 kg, mentre ottiene probabilmente il miglior risultato tecnico della due giorni di gare Sandro Sangermano (1954) che lancia il peso con maniglia a 16,81, cioè il nuovo record italiano della specialità da lui stesso detenuto dal settembre dell'anno scorso (15,49): ben 1 metro e 32 centimetri in più del precedente primato. Nella sua scia gran lancio anche da parte di Alberto Visca (1956) con 16,00 metri. Sangermano protagonista anche nel lancio del martello con 39,56, mentre Enrico De Bernardis (1961) scaglia l'attrezzo a 43,36. Peso: Sergio Manganelli (1940) ottimo con 11,33, mentre dagli M35 gran lancio di Giordano Di Francesco (1973): ben 14,89. Nei salti si mette in evidenza Alessandro Pistono (1965) nel salto in alto con 1,78. Dalle staffette arriva il clamoroso pareggio del record italiano F55 della 4x100 dell'ASD Cus Romatletica: 1'02"78, esattamente come l'Acsi Campidoglio Palatino un paio di anni fa. Altro record nazionale di società, stavolta nella 4x400 maschile, dove la Giovanni Scavo 2000 ha abbassato di qualche decimo il record detenuto ancora una volta dalla Acsi Campidoglio Palatino: 3'36"44 vs 3'36"78.
  • Nel frattempo a Bari, Fernando Antonaci (1959) sigla un buono 12"20, e sarà sicuramente uno dei più titolati avversari a Morigi Morigi. Ma desta sicuramente sensazione Leonardo Iorio (1975), che corre in 49"86: se fossero tutti presenti, ci troveremmo di fronte ad una garona all'Olimpico, con i già citati Braciola e Gulino.
  • A Reggio Calabria si rivede Vincenzo Felicetti sui 400: 58"87 per cominciare la propria stagione.
  • A Modena va in scena la seconda giornata del Trofeo e Individuale Master (ma che significa questa locuzione? Sono Campionati Regionali?). Con il medesimo creiterio degli 800 punti della tabella, vediamo insieme i risultati più significativi. L'M50 Franco Zamagni (1960) corre in 25"73 i 200. Solito show di Luigi Ferrari (1959) sugli 800: 2'07"52. Nella suo solco si infila il compagno di squadra Franco Maffei (1958) che termina i due giri di pista in 2'10"09. Massimiliano Salvi (1957) si cimenta sui 400hs con un ottimo 1'06"50. Dal salto in alto, 1,51 di Lamberto Boranga (1942) (il suo record è 1,57) e 1,81 dell'M40 Paolo Nosari (1970). Sempre dal salto in alto 1,27 di Gastone Chiarini (1940). Boranga protagonista anche nel salto in lungo con 4,78, ma anche Arrigo Ghi (1942) con 4,62. Giuseppe Barbanti (1955) 5,04. Leonardo Pocaterra (1943) nel lancio del peso ottiene 9,75. Giorgio Schiavoni (1943) e Leonardo Pocaterra (1943) protagonisti nel lancio del martello rispettivamente con 35,12 e 33,55. Passiamo al peso con maniglia: Marin Mileta (1958) 14,49, Giorgio Schiavoni (1943) 12,03 e Bruno Bonora (1954) 11,93. Donne: bella scarica di bei risultati sui 200. Vince Daniele Parenti (1967) con 28"16, davanti a Stefania Succi (1965) 28"47 e Alessandra Spadini (1970) 28"76. Notevole anche il 28"83 (1965) di Alessandra Barilli. Giuseppina Cirulli (1959) (nella foto qui sopra) termina invece in 30"49. Attimo di riflessione... Giuseppina Cirulli... ma sarà quella Giuseppina Cirulli? Con Google ecco che appare la realtà, è proprio lei, colei che ha vinto 10 titoli nazionali consecutivi dal 1977 al 1986 sui 400hs! Qui la sua scheda su Wikipedia: 56"44 sui 400hs, ottenuto nel 1984 son mica briciole. Probabilmente era già tornata alle gare prima, tant'è che il tarlo mi era sempre vorticato per la mente. Nei 5000 Monica Alvoni Tamburini (1956) corre in 20'33"28. Infine un paio di bordate nel peso con maniglia, dove troviamo Antonella Bevilacqua (1966) e Anna Maria Garofoli (1974) rispettivamente con 10,49 e 10,07.
  • A Siena 14"65 per il poliziotto Luca Giovannelli sui 110hs. Strano: la Fidal tabella il record di Alessandro Petroncini sui 110hs (14"62) ma con gli ostacoli da 100. Non sono invece segnati i record con gli ostacoli con 106 centimetri che rappresentano una gara statisticamente più frequentata. A meno che vale il principio che ricordavo in una discussione sulla Home: vale il record anche se corso con attrezzi o pesi peggiorativi rispetto alla norma. Nella medesima riunione 4'59"68 di Angela Ceccanti (1968) sui 1500.

30/03/09

I 200 metri ai Campionati Europei Master

(foto di Rosa Marchi) - Potrei stare qui ore a parlare di questa gara, ma poi gli affezionati lettori perderebbero la pazienza e se ne andrebbero. Citare un oro, o una medaglia non dà mai lo spessore di una prestazione, o il clima con la quale si è vissuta. Non racconta i fragorosi momenti di silenzio, col cuore a mille prima di una partenza o il frastuono del prorpio corpo in movimento concitato o il calpestio delle scarpe degli altri atleti compagni di avventura. E non raccontano la storia, le sfide precedenti, gli sguardi di scoccati di sfuggita ai propri avversari in questa ancestrale raffigurazione teatrale di uomini (e donne) contro.
  • Ma iniziamo il nostro racconto e il nostro viaggio nei 200 metri agli Europei Master. Tutto in una foto, se ci fosse, di Mario Longo che batte di un solo centesimo Max Scarponi nella finale degli M40. 22"69 a 22"70. Davide che sfida Golia, Davide che aveva già sfidato un altro Golia nei 400, cedendo l'onore delle armi per poco. Non me ne se ne voglia, se lo spirito italico lo riconosco nella classe operaia incarnata da Max Scarponi che...purtroppo, non va in paradiso. In chi lotta contro mostri sacri che quasi mai vengono scalzati dai loro piedistalli, ma che proprio per avvicinarli sono arrivati a prestazioni che in qualsiasi altro contesto sarebbero state da numeri "1". Invece la sfortuna (o la fortuna?) di dover sfidare mostri fuori dal comune, come Mario Longo ed Enrico Saraceni, che a livello nazionale non penso abbiano mai perso (o forse solo nelle sfide fratricide, quando per forza deve uscire un vincitore). In questa sfida impari (ma che si stava alla fine rivelando "storica"), si è registrata la tripletta italiana, con Alfonso De Feo ottimo terzo. Inciso: sia lui che Mario Longo sarebbero già della categoria superiore, gli M45, cosa che probabilmente acuisce il merito delle loro prestazioni. Ultima curiosità: il tempo di Mario Longo, per la Fidal, abbassa nuovamente il record italiano M45, togliendo l'imprimatur ad Enrico Saraceni che quest'anno aveva corso in 22"85.
  • Tra gli M35, orfani di molti protagonisti di Clermont e Lubiana in chiave internazionale (Scott, Cheval e Mormin in primis), ha sancito il predominio del britannico Mark Dunwell nella velocità, dove ha doppiato l'oro dei 60. Ad Helsinki 2007 lo stesso Dunwell conquistò l'oro e l'argento tra 60 e 200 (battuto da Scott sui 200). Ma la legione italiana si è fatta sentire, con Paolo Chiapperini Argento (dopo il bronzo nei 60) e il "nuovo" Fabio Orlandi bronzo con 23"37. Così come per i 400, non penso di dire un'eresia sul fatto che rispetto a Clermont, con una finale tutta europea, ci sia stato un piccolo gap tecnico. In Francia il bronzo veniva infatti vinto dallo stesso Dunwell con 22"20.
  • Vincenzo Felicetti, M60, torna invece all'oro individuale in una grande manifestazione individuale (doppio, con quello conquistato nei 400) dopo esattamente due anni, quando a Helsinki vinse proprio nei 400 ed arrivò terzo nei 200. Sui 200 troviamo invece l'esclusione in semifinale a Riccione-07 e l'argento a Lubiana-08. Non si presentò sul giro di pista indoor a Clermont. Per trovare l'ultimo oro sui 200 prima di Ancona-09 bisogna tornare a Elkilstuna-05, ancora Euroindoor. Insomma, una sala di trofei viventi.
  • Nei 200 M80 posto d'onore per Amos Pipponzi, secondo con 37"19. Nel mio data-base, al momento non ho sue tracce nel recente passato. Prima medaglia internazionale??
  • Al femminile Lusia Puleanga ha visto bene di bissare il titolo dei 60 (poi triplicato con la staffetta 4x200), vincendo i 200 W35 con il tempo 26"25. Peccato sia saltato lo scontro con Tiziana Bignami, che probabilmente nel giro di pista indoor avrebbe sicuramente messo più pepe rispetto ai 60, dall'alto del suo titolo mondiale. In finale si rivede anche Khadidiatou Seck, che ha vinto il bronzo (anch'essa dopo quello dei 60) con 26"61. Insomma, il settore velocità W35 è diventato qualcosa di rilevante a livello internazionale.
  • Pasqualina Cecotti si è invece confermata ai vertici continentali dei 200 W65 dopo l'alloro di Lubiana. Oro con 33"45 tra le W65. Nella sua carriera da me censita (quindi incompleta... sigh) quello di Ancona dovrebbe essere il suo massimo titolo a livello internazionale. Tutti sui 200, il primo dei quali ad Eskilstuna-2005. Argento a Helsinki-2007, sempre nei 200 indoor (quindi due ori e un argento nelle ultime tre edizione degli Euroindoor, un quarto posto a San Sebastian-04). Della Cecotti vorrei sottolineare un aspetto, se avete tempo di seguirmi: ho trovato tracce delle sua presenza a livello internazionale già a partire da Buffalo-1995 (ben 14 anni fa). Allora corse i 200 in batteria (dove uscì con il 20° tempo complessivo) in 32"25 (con vento a favore di 2,2)... si gareggiava ancora con le W55. Oggi, questa atleta riesce a correre in tempi molto simili se non migliori a quelli di allora! Meditate su quanto il corpo umano se debitamente allenato, possa continuare a mantenere la propria giovinezza negli anni!!
  • Giuseppina Sangermano ha conquistato invece la sua terza medaglia individuale ad un Campionato Internazionale (e qui, è il caso di dirlo, con beneficio d'inventario). E le indoor le portano bene, se dopo il bronzo di Ancona-2009 conquistato correndo i 200 W60 in 33"64, troviamo quale miglior risultato assoluto l'argento di Helsinki-2007 sempre sui 200. Nel suo palmares ho scovato pure un bronzo nei 60 W60 sempre agli Euroindoor di Helsinki. A Lubiana aveva invece collezionato un quarto e un quinto posto.
  • E dulcis in fundo Emma Mazzenga. Non ho più vocaboli per definire le gesta di questa straordinaria atleta. Nei 200 l'ennesimo capolavoro: titolo con record: 37"72. I commenti sono francamente superflui, e di lei, che ha recentemente vinto il titolo "Master of the year 2008", abbiamo in questi mesi detto veramente tutto. Mi rimane il cruccio di non sapere ancora quanti titoli internazionali ha vinto: ho contato sino ad adesso 31 medaglie internazionali... un giorno arriverò a saperne il reale numero.

10/02/09

Il weekend dei "terrestri", ovvero cronaca del weekend di chi non ha fatto record

Stiamo osannando da ormai un paio di giorni i recordmen e la recordwoman dell'ultimo weekend. Ma nel mondo master non ci sono stati solo i record avvenuti nel fine settimana. Andiamo per ordine. Posto che l'AGC da me calcolato è costruito sull'anno di nascita (impossibile conoscere le date di nascita di tutti i master...) il 6"94 di Mario Longo ha sfondato il muro del 100%, cioè una percentuale superiore al record del mondo di Mo Green (se consideriamo la data di nascita, la trasposizione scende sotto, portandolo ad un ipotetico 6"41). Poi troviamo Andrea Alterio con il suo sensazionale 7"76 di Tampere (97,68%) ottenuto durante l'incontro con la Finlandia. Poi Marco Segatel con 2,00 di alto e 96,87% di AGC. Fa il suo ingresso nell'elite nazionale l'M45 Giancarlo D'Oro, che ad Aosta ha corso i 60 in 7"44 (95,01), precedendo di due centesimi l'eterno avversario-amico, il ridondante Ferido Fornesi (deve aver corso 10 gare tra i 7"45 e i 7"48 in 20 giorni). Il 200 ad Ancona di Enrico Saraceni (22"85, record italiano M45) vale 94,63 AGC. Tra gli M40 7"16 di Paolo Chiapperini sui 60 sempre ad Ancona (ma quest'anno ha corso un centesimo più veloce), ma anche l'esordio stagionale di Marco Boggioni, classe '66 con il 7"33 corso a Saronno. Andrea Giaconi, neo-over35, corre in 8"05 (93,42 AGC) e Livio Bugiardini (M60) 8"35 sui 60 di Ancona. Migliora Marco Ceriani, M40, sui 60: 7"46 (92,71 AGC), lo stesso tempo del lunghista Roberto Bonvicini (corso a Modena). Il 3,30 del record italiano F50 di Carla Forcellini nell'asta vale 90,66 AGC, miglior risultato femminile del fine settimana. Seconda master al femminile è risultata essere Barbara Lah con il suo 12,65 (89,53 AGC) nel triplo di Saronno, e il record italiano pareggiato di Maria Costanza Moroni (12,04 e 88,27 AGC). Da Macolin, in Svizzera, arriva il quasi record italiano negli 800 F35 di Emanuela Baggiolini (2'14"48 contro 2'14"46 della stessa atleta). Migliora anche la F35 Khadidiatou Seck, che si avvicina agli 8"10 (8"19 a Rieti). Il 2'30"65 del record italiano F50 di Anna Pagnotta, vale "solo" 85,39.

03/02/09

Le gare della V settimana

Con un pò di ritardo, vediamo la consueta panoramica dei maggiori risultati dell'ultimo weekend tra i master. 74 risultati, ma mancano quelli di Fermo (salti) e soprattutto Napoli/Ponticelli dove addirittura si sono tenuti i campionati regionali master. A livello di AGC segnalo un curioso ex-aequo (94,50) tra i due amici Ferido Fornesi e Giancarlo D'Oro, che hanno ottenuto entrambi 7"48 sui 60 (il primo a Firenze, il secondo a Castenedolo) essendo nati entrambi nel 1962 (il mio agc si fonda sull'anno di nascita, purtroppo). Citata mezza nazionale campione del mondo della 4x100 M45 a Riccione, ecco il terzo moschettiere del quartetto, Massimo Clementoni (il quarto sarebbe stato Salvino Tortu) con un notevole 7"67 ad Aosta ottiene 94,18 sfiorando il record italiano M50 di Antonio Rossi (7"62 a Sindelfingen '04). Paolo Chiapperini (M40) doppia la riunione di Rieti del giorno prima e si riporta a 7"15 ad Ancona. Tra gli M45 torna Giulio Morelli con 7"79. Nove sono stati i risultati femminili, il migliore dei quali (solo come AGC) è stato l'8"58 della F40 Susanna Tellini (con la nuova divisa della gloriosa Ambrosiana) sul rettilineo di Castenedolo. Khadidiatou Seck (F35) scende a 8"26 sui 60, mentre ottimo 4'53"00 di Laura Avigo. Grande 1,65 nell'alto della 35enne Irene Pregazzi a Firenze. Qui il ranking agc dei migliori 30 risultati del 2009 dei master (foto da www.ambrosiana.org).

22/01/09

Checcucci neomaster in pectore: ma lui lo sa?

Il link alla pagina di webatletica

La seconda settimana dell'anno è coincisa con la discesa in pista di una 50 di master. Delle varie sedi di cui mi sono interessato mancano all'appello le gare di Ponticelli e di Aosta, che non compaiono ancora sulla rete. Male, mi permetto di dire: la gestione del dato deve essere immediata!! Ve li immaginate i risultati del campionato di calcio dati due giorni dopo? O addirittura mai forniti, come succede in molte situazioni? Lo ripeterò all'infinito: se i dati non sono pubblicati l'atletica diventa uno sport da caminetto, dove pochi intimi potranno discutere con anglosassone savoirfaire la propria storia sportiva.

Comunque: il dato di questo ultimo weekend è l'Ufficiale entrata nel mondo over-35 del velocista Maurizio Checcucci (quanto meno a livello italiano, non conoscendone la data di nascita). Non penso che si dedicherà a gare master, ma è pur sempre una notizia. Il suo esordio è stato "normale" con un buon 6"86 e 6"85 a Modena sui 60 piani, battuto dallo specialista Andrea Luciani (nel 2008 ha mostrato le cose migliori proprio al coperto). Da Ancona arrivano risultati che oserei dire essere "dubbi", ma per carità tutto è possibile. Infatti sul sito ufficiale appare il 7"40 ottenuto dall'M50 Sergio Pesaresi (97,62% agc) che rappresenterebbe un clamoroso miglioramento del record italiano M50 di Antonio Rossi (7"63... 23 centesimi!). Ma ancor più sorprendete sarebbe, se confermato, ma non me ne vogliano i protagonisti, il 7"45 ottenuto dall'M55 Armando Benedetti ottenuto nella stessa serie (addirittura oltre il 100% e 34 centesimi migliore del vecchio record italiano sempre detenuto da Rossi).

Oltre ai due "dubbi" rimane la "prima" uscita di Armando Sardi sui 60: 8"62 a Saronno come M65 equivale alla bellezza di 95,04% agc, di quasi un punto percentuale meglio di Checcucci. Certo è lontano il limite di categoria (8"09, stabilito da un'icona da "Hall-of-Fame" del masterismo italiano, quale Tristano Tamaro). Poi, in ordine di prestazione troviamo un'altra "prima", questa volta nella categoria M50 e sempre a Saronno: parlo di Salvino Tortu: 7"74 sui 60 e 93,33% agc, terza prestazione della settimana in termini di agc (qualcuno non lo sopporta, lo so, ma mi diverte) over-35 dopo Checcucci e Sardi della settimana. Segnalo poi l'esordio nell'anno da M40 di Paolo Chiapperini: 7"20 a Rieti, vale a dire 93,25%. Sicuramente un biglietto da visita notevole per la stagione. Anche in questo caso non sono a conoscenza della data di nascita: da 40enne troveremmo la supersfida europea con Arben Makaj (i mondiali si sono vinti con 7"13). Da 35 i pretendenti sono sicuramente molto agguerriti. Per rimanere in tema di velocisti fa piacere vedere l'M40 Marco Ceriani già in pista a Saronno: 7"57 e penso che non fosse soddisfatto di tale risultato, nonostante in termini relativi sia un ottimo 91,37%. Come non segnalare poi il 7"44 di Marco Giacomantonio, anch'esso neo M40 sui 60? Un inizio simile di stagione non lo ricordo per Marco. Potere della neo categoria?

Lasciando la invadente e onnipresente velocità (del resto con impianti strutturati su rettilinei di 60 metri, altro non si potrebbe vedere), troviamo negli ostacoli l'ottimo 8"26 sui 60HS di Mauro Rossi a Rieti (M35 virtuale anch'esso). Direi poi il notevolissimo 4,80 (85,27%) del39enne Giacomo Befani nell'asta (miglior risultato nei salti del weekend), ma anche l'1,70 (84,09%) dell'M45 Marco Mastrolorenzi a Rieti. Un solo mezzofondista master all'opera: Massimo Pezzani, M45, che con 4'48"50 ha ottenuto 82,01.

E le donne? 3 sole master (ma ricordate che mancano i risultati di Portici ed Aosta) al via. 8"33 nei 60 piani della F35 Khadidiatou Seck (85,10), 9"65 della F40 Milena Fabbri e due ottimi salti di Rossella Zanni (F45): 1,45 nell'alto (81,04) e 4,65 nel lungo (72,61).

Al link potrete trovare tutti i risultati dei master estrapolati dalla rete in ordine per agc.