 (Patrizia Spuri in una foto tratta dal sito del Gruppo Forestale)
(Patrizia Spuri in una foto tratta dal sito del Gruppo Forestale) - Questo ultimo fine settimana è stato relativamente tranquillo. In  effetti la concomitanza con la seconda fase dei c.d.s. allievi ha  intorpidito tutti i programmi-gare: come al solito, tutto si ferma.  Qualcuno ha l'intelligenza di inserire qualche gare di contorno  assoluta. Per il resto del mondo pistaiolo invece è stato un weekend  davanti alla tv a guardarsi Ivan Basso trionfare al Giro. Solo nel Lazio  ho notato un certo numero di prestazioni degne di nota, visto che si  sono tenuti i 
campionati  regionali master del Lazio a 
Roma (con
 3 record nazionali) e qualche over-35 è stato  inserito nelle gare di 
Rieti (la malleabilità dei programmi-gare di certe  località in Italia è stupefacente: in Lombardia l'ultima gara inserita  dopo l'uscita dei calendari, risale a quando si correva con i mutandoni  bianchi e la magliette a strisce orizzontali nel glorioso Giuriati).  Belle gare anche a 
Modena e il ritorno di 
Vincenzo Felicetti a 
Cosenza le notizie più importanti del weekend. Comunque, dopo le convincenti prove sui 500 del mese scorso, torna con  una prestazione incoraggiante sui 400 
Patrizia Spuri (1973): 
56"23. Sul  doppio giro di pista, 
Paola Tiselli (1973) diventa protagonista di una bella  prova con 
2'14"72  (anche lei seconda), mentre 
Gigliola Giorgi (1968) corre in 
2'24"37. Nei  400 maschili spunta 
Stefano Braciola (1975) che corre in 
50"22, meglio  del tempo ottenuto un paio di settimane fa da Alessandro Gulino per  quel che concerne la leadership della specialità. Quest'anno, almeno  sulla carta, la categoria inizia ad essere bella competitiva (almeno  sulla carta). Sicuramente il richiamo dell'Olimpico si farà sentire.
- Nel frattempo, sempre a Roma, il 29 e 30 maggio, Campionati Regionali Master Laziali.  Nei 100 femminili  impressiona ancora una volta Katy Seck (1970) che corre ancora una volta  sotto i 13" quest'anno: 12"94. La prima volta mi sembra che avesse ottenuto il  tempo in maniera ventosa. Nell'omologa gara al meschile Paolo Chiapperini  (1969) passeggia in 11"43 (mi ha raccontato di un vento contrario di circa 1  metro) ma ancora una volta, dopo il meeting dell'Adriatico dello scorso  fine settimana, una gara master senza anemometro: uno scandalo a tutti  gli effetti. Sembra invece entrare in un certo stato di forma  interessante Alfonso  De Feo11"89. Si rivede anche il  plurimedagliato mondiale-europeo nonchè recordman Ugo Sansonetti  (1919): 18"65,  un pò lontano dai limiti mondiali cui siamo abituati a dover  commentare, ma evidentemente le condizioni atmosferiche non hanno  favorito le prestazioni nello sprint. I tre si ripresentano sui 200,  ottenendo anche le prestazioni pi significative: Chiapperini 23"38, De Feo  24"03 e  Sansonetti 41"10.  Nei 400 brava  Gigliola Giorgi (1968): 1'02"63 e Anna Micheletti  (1955) 1'12"46.  Probabilmente uno dei risultati più interessanti arriva però dalla gara  maschile, dove Max  Scarponi (1967) lancia il guanto di sfida a Edgardo Barcella: 50"75 per il  romano, e una sfida assolutamente da non perdere all'Olimpico la  settimana prossima con il bergamasco, nonostante qualche problemino di  quest'ultimo per rendere più pepata la disfida. Negli M40 attenzione  anche a Nicola  Zoppello (1968) che corre in  52"48 (che conobbi ai tempi della mia permamenza   patavina).  Passiamo al mezzofondo: gli 800 F40 sembrano una specialità in grande  evoluzione. L'ultima interprete di una certa caratura emersa è Germana De Renzi  (1970) che ha concluso in 2'26"09. Rimanendo tra le donne, il risultato più  significativo nei 1500 l'ha ottenuto Elena Snape Gatti  (1943) con 6'34"60. Più controllati gli uomini: prendendo come soglia  di eccellenza le annesse tabelle di punteggio, nessun atleta ha  oltrepassato gli 800 punti. Nei lanci, tenendo presente il medesimo criterio  (cioè i risultati superiori agli 800 punti), troviamo nel disco Roberto Sagoni  (1947) con 43,60.  Non male neppure Sergio Manganelli (1940)  con i suoi 35,30.  Tra gli M55 gran lancio di Xhavit Derhemi (1951) con 41,39.  Nel giavellotto si  mette in evidenza Francesco Cacciatori (1949)  con 41,31  e Fabio  Diotallevi (1952) con 43,67. Nel peso con maniglia, ribalta per Francesco  Guarino12,38  e gran lancio di Marzia  Zanoboni (1963) con un lancio misurato a 10,46. Giuliano Vannini  (1942) lancia invece a 13,00 l'attrezzo oltre i 9 kg, mentre ottiene  probabilmente il miglior risultato tecnico della due giorni di gare Sandro Sangermano (1954)  che lancia il peso con maniglia a 16,81, cioè il nuovo record  italiano della specialità da lui stesso detenuto dal settembre  dell'anno scorso (15,49): ben 1 metro e 32 centimetri in più del  precedente primato. Nella sua scia gran lancio anche da  parte di Alberto Visca  (1956) con 16,00  metri. Sangermano protagonista  anche nel lancio  del martello con 39,56, mentre Enrico  De Bernardis (1961) scaglia l'attrezzo a 43,36. Peso: Sergio Manganelli (1940) ottimo con 11,33,  mentre dagli M35 gran lancio di Giordano  Di Francesco (1973): ben 14,89. Nei salti si mette in evidenza Alessandro Pistono (1965) nel salto in alto  con 1,78.  Dalle staffette arriva il clamoroso pareggio del record italiano  F55 della 4x100 dell'ASD Cus Romatletica: 1'02"78, esattamente come l'Acsi Campidoglio  Palatino un paio di anni fa. Altro record nazionale di società, stavolta  nella 4x400 maschile, dove la Giovanni Scavo 2000 ha abbassato di qualche  decimo il record detenuto ancora una volta dalla Acsi Campidoglio  Palatino: 3'36"44  vs 3'36"78.
- Nel frattempo a Bari, Fernando Antonaci (1959) sigla un buono 12"20, e sarà sicuramente uno dei più titolati avversari a Morigi Morigi. Ma desta sicuramente sensazione Leonardo Iorio (1975), che corre in 49"86: se fossero tutti presenti, ci troveremmo di fronte ad una garona all'Olimpico, con i già citati Braciola e Gulino. 
- A Reggio Calabria si rivede Vincenzo Felicetti sui 400: 58"87 per cominciare la propria stagione.
 
- A Modena va in scena la seconda giornata del Trofeo e In dividuale Master (ma che significa questa locuzione? Sono Campionati Regionali?). Con il medesimo creiterio degli 800 punti della tabella, vediamo insieme i risultati più significativi. L'M50 Franco Zamagni (1960) corre in 25"73 i 200. Solito show di Luigi Ferrari (1959) sugli 800: 2'07"52. Nella suo solco si infila il compagno di squadra Franco Maffei (1958) che termina i due giri di pista in 2'10"09. Massimiliano Salvi (1957) si cimenta sui 400hs con un ottimo 1'06"50. Dal salto in alto, 1,51 di Lamberto Boranga (1942) (il suo record è 1,57) e 1,81 dell'M40 Paolo Nosari (1970). Sempre dal salto in alto 1,27 di Gastone Chiarini (1940). Boranga protagonista anche nel salto in lungo con 4,78, ma anche Arrigo Ghi (1942) con 4,62. Giuseppe Barbanti (1955) 5,04. Leonardo Pocaterra (1943) nel lancio del peso ottiene 9,75. Giorgio Schiavoni (1943) e Leonardo Pocaterra (1943) protagonisti nel lancio del martello rispettivamente con 35,12 e 33,55. Passiamo al peso con maniglia: Marin Mileta (1958) 14,49, Giorgio Schiavoni (1943) 12,03 e Bruno Bonora (1954) 11,93. Donne: bella scarica di bei risultati sui 200. Vince Daniele Parenti (1967) con 28"16, davanti a Stefania Succi (1965) 28"47 e Alessandra Spadini (1970) 28"76. Notevole anche il 28"83 (1965) di Alessandra Barilli. Giuseppina Cirulli (1959) (nella foto qui sopra) termina invece in 30"49. Attimo di riflessione... Giuseppina Cirulli... ma sarà quella Giuseppina Cirulli? Con Google ecco che appare la realtà, è proprio lei, colei che ha vinto 10 titoli nazionali consecutivi dal 1977 al 1986 sui 400hs! Qui la sua scheda su Wikipedia: 56"44 sui 400hs, ottenuto nel 1984 son mica briciole. Probabilmente era già tornata alle gare prima, tant'è che il tarlo mi era sempre vorticato per la mente. Nei 5000 Monica Alvoni Tamburini (1956) corre in 20'33"28. Infine un paio di bordate nel peso con maniglia, dove troviamo Antonella Bevilacqua (1966) e Anna Maria Garofoli (1974) rispettivamente con 10,49 e 10,07. dividuale Master (ma che significa questa locuzione? Sono Campionati Regionali?). Con il medesimo creiterio degli 800 punti della tabella, vediamo insieme i risultati più significativi. L'M50 Franco Zamagni (1960) corre in 25"73 i 200. Solito show di Luigi Ferrari (1959) sugli 800: 2'07"52. Nella suo solco si infila il compagno di squadra Franco Maffei (1958) che termina i due giri di pista in 2'10"09. Massimiliano Salvi (1957) si cimenta sui 400hs con un ottimo 1'06"50. Dal salto in alto, 1,51 di Lamberto Boranga (1942) (il suo record è 1,57) e 1,81 dell'M40 Paolo Nosari (1970). Sempre dal salto in alto 1,27 di Gastone Chiarini (1940). Boranga protagonista anche nel salto in lungo con 4,78, ma anche Arrigo Ghi (1942) con 4,62. Giuseppe Barbanti (1955) 5,04. Leonardo Pocaterra (1943) nel lancio del peso ottiene 9,75. Giorgio Schiavoni (1943) e Leonardo Pocaterra (1943) protagonisti nel lancio del martello rispettivamente con 35,12 e 33,55. Passiamo al peso con maniglia: Marin Mileta (1958) 14,49, Giorgio Schiavoni (1943) 12,03 e Bruno Bonora (1954) 11,93. Donne: bella scarica di bei risultati sui 200. Vince Daniele Parenti (1967) con 28"16, davanti a Stefania Succi (1965) 28"47 e Alessandra Spadini (1970) 28"76. Notevole anche il 28"83 (1965) di Alessandra Barilli. Giuseppina Cirulli (1959) (nella foto qui sopra) termina invece in 30"49. Attimo di riflessione... Giuseppina Cirulli... ma sarà quella Giuseppina Cirulli? Con Google ecco che appare la realtà, è proprio lei, colei che ha vinto 10 titoli nazionali consecutivi dal 1977 al 1986 sui 400hs! Qui la sua scheda su Wikipedia: 56"44 sui 400hs, ottenuto nel 1984 son mica briciole. Probabilmente era già tornata alle gare prima, tant'è che il tarlo mi era sempre vorticato per la mente. Nei 5000 Monica Alvoni Tamburini (1956) corre in 20'33"28. Infine un paio di bordate nel peso con maniglia, dove troviamo Antonella Bevilacqua (1966) e Anna Maria Garofoli (1974) rispettivamente con 10,49 e 10,07.
- A Siena 14"65 per il poliziotto Luca Giovannelli sui 110hs. Strano: la Fidal tabella il record di Alessandro Petroncini sui 110hs (14"62) ma con gli ostacoli da 100. Non sono invece segnati i record con gli ostacoli con 106 centimetri che rappresentano una gara statisticamente più frequentata. A meno che vale il principio che ricordavo in una discussione sulla Home: vale il record anche se corso con attrezzi o pesi peggiorativi rispetto alla norma. Nella medesima riunione 4'59"68 di Angela Ceccanti (1968) sui 1500.
 
 
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