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30/05/10

Il weekend over-35: 3 record, Spuri 56"23, Scarponi 50"75. Giuseppina Cirulli torna in pista!

(Patrizia Spuri in una foto tratta dal sito del Gruppo Forestale) - Questo ultimo fine settimana è stato relativamente tranquillo. In effetti la concomitanza con la seconda fase dei c.d.s. allievi ha intorpidito tutti i programmi-gare: come al solito, tutto si ferma. Qualcuno ha l'intelligenza di inserire qualche gare di contorno assoluta. Per il resto del mondo pistaiolo invece è stato un weekend davanti alla tv a guardarsi Ivan Basso trionfare al Giro. Solo nel Lazio ho notato un certo numero di prestazioni degne di nota, visto che si sono tenuti i campionati regionali master del Lazio a Roma (con 3 record nazionali) e qualche over-35 è stato inserito nelle gare di Rieti (la malleabilità dei programmi-gare di certe località in Italia è stupefacente: in Lombardia l'ultima gara inserita dopo l'uscita dei calendari, risale a quando si correva con i mutandoni bianchi e la magliette a strisce orizzontali nel glorioso Giuriati). Belle gare anche a Modena e il ritorno di Vincenzo Felicetti a Cosenza le notizie più importanti del weekend. Comunque, dopo le convincenti prove sui 500 del mese scorso, torna con una prestazione incoraggiante sui 400 Patrizia Spuri (1973): 56"23. Sul doppio giro di pista, Paola Tiselli (1973) diventa protagonista di una bella prova con 2'14"72 (anche lei seconda), mentre Gigliola Giorgi (1968) corre in 2'24"37. Nei 400 maschili spunta Stefano Braciola (1975) che corre in 50"22, meglio del tempo ottenuto un paio di settimane fa da Alessandro Gulino per quel che concerne la leadership della specialità. Quest'anno, almeno sulla carta, la categoria inizia ad essere bella competitiva (almeno sulla carta). Sicuramente il richiamo dell'Olimpico si farà sentire.
  • Nel frattempo, sempre a Roma, il 29 e 30 maggio, Campionati Regionali Master Laziali. Nei 100 femminili impressiona ancora una volta Katy Seck (1970) che corre ancora una volta sotto i 13" quest'anno: 12"94. La prima volta mi sembra che avesse ottenuto il tempo in maniera ventosa. Nell'omologa gara al meschile Paolo Chiapperini (1969) passeggia in 11"43 (mi ha raccontato di un vento contrario di circa 1 metro) ma ancora una volta, dopo il meeting dell'Adriatico dello scorso fine settimana, una gara master senza anemometro: uno scandalo a tutti gli effetti. Sembra invece entrare in un certo stato di forma interessante Alfonso De Feo11"89. Si rivede anche il plurimedagliato mondiale-europeo nonchè recordman Ugo Sansonetti (1919): 18"65, un pò lontano dai limiti mondiali cui siamo abituati a dover commentare, ma evidentemente le condizioni atmosferiche non hanno favorito le prestazioni nello sprint. I tre si ripresentano sui 200, ottenendo anche le prestazioni pi significative: Chiapperini 23"38, De Feo 24"03 e Sansonetti 41"10. Nei 400 brava Gigliola Giorgi (1968): 1'02"63 e Anna Micheletti (1955) 1'12"46. Probabilmente uno dei risultati più interessanti arriva però dalla gara maschile, dove Max Scarponi (1967) lancia il guanto di sfida a Edgardo Barcella: 50"75 per il romano, e una sfida assolutamente da non perdere all'Olimpico la settimana prossima con il bergamasco, nonostante qualche problemino di quest'ultimo per rendere più pepata la disfida. Negli M40 attenzione anche a Nicola Zoppello (1968) che corre in 52"48 (che conobbi ai tempi della mia permamenza patavina). Passiamo al mezzofondo: gli 800 F40 sembrano una specialità in grande evoluzione. L'ultima interprete di una certa caratura emersa è Germana De Renzi (1970) che ha concluso in 2'26"09. Rimanendo tra le donne, il risultato più significativo nei 1500 l'ha ottenuto Elena Snape Gatti (1943) con 6'34"60. Più controllati gli uomini: prendendo come soglia di eccellenza le annesse tabelle di punteggio, nessun atleta ha oltrepassato gli 800 punti. Nei lanci, tenendo presente il medesimo criterio (cioè i risultati superiori agli 800 punti), troviamo nel disco Roberto Sagoni (1947) con 43,60. Non male neppure Sergio Manganelli (1940) con i suoi 35,30. Tra gli M55 gran lancio di Xhavit Derhemi (1951) con 41,39. Nel giavellotto si mette in evidenza Francesco Cacciatori (1949) con 41,31 e Fabio Diotallevi (1952) con 43,67. Nel peso con maniglia, ribalta per Francesco Guarino12,38 e gran lancio di Marzia Zanoboni (1963) con un lancio misurato a 10,46. Giuliano Vannini (1942) lancia invece a 13,00 l'attrezzo oltre i 9 kg, mentre ottiene probabilmente il miglior risultato tecnico della due giorni di gare Sandro Sangermano (1954) che lancia il peso con maniglia a 16,81, cioè il nuovo record italiano della specialità da lui stesso detenuto dal settembre dell'anno scorso (15,49): ben 1 metro e 32 centimetri in più del precedente primato. Nella sua scia gran lancio anche da parte di Alberto Visca (1956) con 16,00 metri. Sangermano protagonista anche nel lancio del martello con 39,56, mentre Enrico De Bernardis (1961) scaglia l'attrezzo a 43,36. Peso: Sergio Manganelli (1940) ottimo con 11,33, mentre dagli M35 gran lancio di Giordano Di Francesco (1973): ben 14,89. Nei salti si mette in evidenza Alessandro Pistono (1965) nel salto in alto con 1,78. Dalle staffette arriva il clamoroso pareggio del record italiano F55 della 4x100 dell'ASD Cus Romatletica: 1'02"78, esattamente come l'Acsi Campidoglio Palatino un paio di anni fa. Altro record nazionale di società, stavolta nella 4x400 maschile, dove la Giovanni Scavo 2000 ha abbassato di qualche decimo il record detenuto ancora una volta dalla Acsi Campidoglio Palatino: 3'36"44 vs 3'36"78.
  • Nel frattempo a Bari, Fernando Antonaci (1959) sigla un buono 12"20, e sarà sicuramente uno dei più titolati avversari a Morigi Morigi. Ma desta sicuramente sensazione Leonardo Iorio (1975), che corre in 49"86: se fossero tutti presenti, ci troveremmo di fronte ad una garona all'Olimpico, con i già citati Braciola e Gulino.
  • A Reggio Calabria si rivede Vincenzo Felicetti sui 400: 58"87 per cominciare la propria stagione.
  • A Modena va in scena la seconda giornata del Trofeo e Individuale Master (ma che significa questa locuzione? Sono Campionati Regionali?). Con il medesimo creiterio degli 800 punti della tabella, vediamo insieme i risultati più significativi. L'M50 Franco Zamagni (1960) corre in 25"73 i 200. Solito show di Luigi Ferrari (1959) sugli 800: 2'07"52. Nella suo solco si infila il compagno di squadra Franco Maffei (1958) che termina i due giri di pista in 2'10"09. Massimiliano Salvi (1957) si cimenta sui 400hs con un ottimo 1'06"50. Dal salto in alto, 1,51 di Lamberto Boranga (1942) (il suo record è 1,57) e 1,81 dell'M40 Paolo Nosari (1970). Sempre dal salto in alto 1,27 di Gastone Chiarini (1940). Boranga protagonista anche nel salto in lungo con 4,78, ma anche Arrigo Ghi (1942) con 4,62. Giuseppe Barbanti (1955) 5,04. Leonardo Pocaterra (1943) nel lancio del peso ottiene 9,75. Giorgio Schiavoni (1943) e Leonardo Pocaterra (1943) protagonisti nel lancio del martello rispettivamente con 35,12 e 33,55. Passiamo al peso con maniglia: Marin Mileta (1958) 14,49, Giorgio Schiavoni (1943) 12,03 e Bruno Bonora (1954) 11,93. Donne: bella scarica di bei risultati sui 200. Vince Daniele Parenti (1967) con 28"16, davanti a Stefania Succi (1965) 28"47 e Alessandra Spadini (1970) 28"76. Notevole anche il 28"83 (1965) di Alessandra Barilli. Giuseppina Cirulli (1959) (nella foto qui sopra) termina invece in 30"49. Attimo di riflessione... Giuseppina Cirulli... ma sarà quella Giuseppina Cirulli? Con Google ecco che appare la realtà, è proprio lei, colei che ha vinto 10 titoli nazionali consecutivi dal 1977 al 1986 sui 400hs! Qui la sua scheda su Wikipedia: 56"44 sui 400hs, ottenuto nel 1984 son mica briciole. Probabilmente era già tornata alle gare prima, tant'è che il tarlo mi era sempre vorticato per la mente. Nei 5000 Monica Alvoni Tamburini (1956) corre in 20'33"28. Infine un paio di bordate nel peso con maniglia, dove troviamo Antonella Bevilacqua (1966) e Anna Maria Garofoli (1974) rispettivamente con 10,49 e 10,07.
  • A Siena 14"65 per il poliziotto Luca Giovannelli sui 110hs. Strano: la Fidal tabella il record di Alessandro Petroncini sui 110hs (14"62) ma con gli ostacoli da 100. Non sono invece segnati i record con gli ostacoli con 106 centimetri che rappresentano una gara statisticamente più frequentata. A meno che vale il principio che ricordavo in una discussione sulla Home: vale il record anche se corso con attrezzi o pesi peggiorativi rispetto alla norma. Nella medesima riunione 4'59"68 di Angela Ceccanti (1968) sui 1500.

05/06/09

Atleticamaster.it: il resoconto dei c.d.s. dell'emilia romagna

(foto tratta dal sito www.atleticamaster.it) - Copio-incollo per il nostro blog di master, il resoconto scritto da Werter Corbelli relativo ai c.d.s. master dell'Emilia Romagna.

Scritto da Werter Corbelli - A Bologna sabato e domenica scorsi è stato disputato il Campionato Regionale di Società Master, in anticipo sul resto d'Italia. Come da pronostico si sono riconfermate tra gli uomini la squadra dell'OLIMPIA AMATORI RIMINI (con 10.456 punti complessivi) e tra le donne quella delle cuginette dell'ATLETICA SANTAMONICA MISANO (con 8.564 punti). Partecipazione nell'insieme ridotta e sintomo di un movimento master regionale che, al di là della punte, trova difficoltà per un rilancio su più larga scala, nonostante la regioni sia avvantaggiata dal fatto di ospitare continuamente campionati di categoria.

L'OLIMPIA AMATORI RIMINI ha distanziato sensibilmente la rivale LA FRATELLANZA MODENA che ha concluso a 9.611 punti; e quindi anche questa società sarà presente alla Finale di Firenze a settembre. Per un posto in Finale invece restano in lizza in attesa degli esiti dalle altre regioni nel prossimo week-end l'ATLETICA IMOLA SACMI (8.764 punti) e l'ACQUADELA BOLOGNA (7.885 punti). Ricordiamo che lo scorso anno la 30° società è stata ammessa con un totale di 8.438 punti. In campo femminile l'ATLETICA SANTAMONICA invece ha trovato la sola concorrenza dell'ACQUADELA BOLOGNA fermatasi a 5.589 punti con 13 punteggi utili; probabilmente troppo pochi per aspirare ad un posto nelle 26 società femminili ammesse alla Finale (lo scorso anno il limite è stato di 6.818 punti).

Sul piano delle prestazioni individuali il punteggio più alto maschile è stato quello di Mario RIBONI (1913-M95, Olimpia Amatori Rimini) con un lancio del peso da 3 kg. a 5,56 che gli hanno fruttato 1.057 punti. Mentre la prestazione femminile più "pagata" è stata quella di Rossella ZANNI (1964-F45) con 869 punti per un crono di 33"55 sulla gara ibrida dei 200 ostacoli che le vale anche come miglior prestazione italiana "pre" di categoria; a cui ha aggiunto 866 punti grazie a mt.1,47 nel salto in alto. Sganciandoci dal parametro delle tabelle e restando a più pertinenti valutazione tecniche vanno segnalate le prestazioni di Luigi FERRARI (1959-MM50, Olimpia Amatori Rimini) con 55"95 sui 400 mt. e soprattutto 2'06"77 sugli 800 mt. e del compagno di squadra Franco MAFFEI (1958-MM50) con 4'26"81 sui 1.500 mt. e 9'49"18 sui 3.000 mt. Nei salti in estensione il 39enne modenese Diego ZAMBELLI (1970-MM35, de La Fratellanza Mo) è planato a 6,59 in lungo e 13,54 nel triplo. Nel salto in alto Marco SEGATEL (1962-MM45. Olimpia Amatori Rimini) è stato frenato da un fastidiosa tendinite e così dopo aver valicato mt.1,81 ha rinunciato a proseguire. Tra le donne una nota tutta speciale va dedicata a Giuseppina CIRULLI (1959-F50, Atl. Santamonica Misano) tornata a calcare la pista dopo una lunghissima parentesi: primo assaggio sui 200 metri corsi in 31"61 (e 761 punti). Ricordiamo che la laziale è stata per dieci anni consecutivi campionessa italiana assoluta dei 400 ostacoli, con un totale di 47 presenze in nazionale. Ben tornata di cuore da tutti i master.

La nota polemica. Sembra lo si faccia apposta a contestare e riprendere l'operato della Federazione ed in particolare quello dell'Area Master. Ma come si fa a tacere?!! Quest'anno nel regolamento dei C.d.S. è stabilito che sia nella Fase Regionale che nella Finale Nazionale per i salti in estensione e le gare di lancio siano previste solo 3 prove. Già le perplessità e i malumori erano forti con la limitazione a sole 4 prove come stabilito negli anni passati. Così nella Federazione hanno pensato bene di recepire quanto richiesto dalla base... Ci piacerebbe conoscere le paternità di simili "genialate". E' l'ennesima riprova della distanza che esiste tra Federazione e base, dell'insensibilità e anche mancanza di buon senso. Non si venga a dire che i master saltatori e lanciatori rischino di affaticarsi troppo con 6 prove perché una sonora risata sotterrerebbe chi lo sostiene. Non si venga a dire che le gare rischierebbero di avere durata troppo lunga, quando con la tecnologia informatica disponibile e delle giurie-gara normodotate la gestione non sarebbe assolutamente di ordinaria pianificazione. Invece viene da riprendere una frase di un film di Moretti. "...continuiamo a farci del male..."