05/06/09

Atleticamaster.it: il resoconto dei c.d.s. dell'emilia romagna

(foto tratta dal sito www.atleticamaster.it) - Copio-incollo per il nostro blog di master, il resoconto scritto da Werter Corbelli relativo ai c.d.s. master dell'Emilia Romagna.

Scritto da Werter Corbelli - A Bologna sabato e domenica scorsi è stato disputato il Campionato Regionale di Società Master, in anticipo sul resto d'Italia. Come da pronostico si sono riconfermate tra gli uomini la squadra dell'OLIMPIA AMATORI RIMINI (con 10.456 punti complessivi) e tra le donne quella delle cuginette dell'ATLETICA SANTAMONICA MISANO (con 8.564 punti). Partecipazione nell'insieme ridotta e sintomo di un movimento master regionale che, al di là della punte, trova difficoltà per un rilancio su più larga scala, nonostante la regioni sia avvantaggiata dal fatto di ospitare continuamente campionati di categoria.

L'OLIMPIA AMATORI RIMINI ha distanziato sensibilmente la rivale LA FRATELLANZA MODENA che ha concluso a 9.611 punti; e quindi anche questa società sarà presente alla Finale di Firenze a settembre. Per un posto in Finale invece restano in lizza in attesa degli esiti dalle altre regioni nel prossimo week-end l'ATLETICA IMOLA SACMI (8.764 punti) e l'ACQUADELA BOLOGNA (7.885 punti). Ricordiamo che lo scorso anno la 30° società è stata ammessa con un totale di 8.438 punti. In campo femminile l'ATLETICA SANTAMONICA invece ha trovato la sola concorrenza dell'ACQUADELA BOLOGNA fermatasi a 5.589 punti con 13 punteggi utili; probabilmente troppo pochi per aspirare ad un posto nelle 26 società femminili ammesse alla Finale (lo scorso anno il limite è stato di 6.818 punti).

Sul piano delle prestazioni individuali il punteggio più alto maschile è stato quello di Mario RIBONI (1913-M95, Olimpia Amatori Rimini) con un lancio del peso da 3 kg. a 5,56 che gli hanno fruttato 1.057 punti. Mentre la prestazione femminile più "pagata" è stata quella di Rossella ZANNI (1964-F45) con 869 punti per un crono di 33"55 sulla gara ibrida dei 200 ostacoli che le vale anche come miglior prestazione italiana "pre" di categoria; a cui ha aggiunto 866 punti grazie a mt.1,47 nel salto in alto. Sganciandoci dal parametro delle tabelle e restando a più pertinenti valutazione tecniche vanno segnalate le prestazioni di Luigi FERRARI (1959-MM50, Olimpia Amatori Rimini) con 55"95 sui 400 mt. e soprattutto 2'06"77 sugli 800 mt. e del compagno di squadra Franco MAFFEI (1958-MM50) con 4'26"81 sui 1.500 mt. e 9'49"18 sui 3.000 mt. Nei salti in estensione il 39enne modenese Diego ZAMBELLI (1970-MM35, de La Fratellanza Mo) è planato a 6,59 in lungo e 13,54 nel triplo. Nel salto in alto Marco SEGATEL (1962-MM45. Olimpia Amatori Rimini) è stato frenato da un fastidiosa tendinite e così dopo aver valicato mt.1,81 ha rinunciato a proseguire. Tra le donne una nota tutta speciale va dedicata a Giuseppina CIRULLI (1959-F50, Atl. Santamonica Misano) tornata a calcare la pista dopo una lunghissima parentesi: primo assaggio sui 200 metri corsi in 31"61 (e 761 punti). Ricordiamo che la laziale è stata per dieci anni consecutivi campionessa italiana assoluta dei 400 ostacoli, con un totale di 47 presenze in nazionale. Ben tornata di cuore da tutti i master.

La nota polemica. Sembra lo si faccia apposta a contestare e riprendere l'operato della Federazione ed in particolare quello dell'Area Master. Ma come si fa a tacere?!! Quest'anno nel regolamento dei C.d.S. è stabilito che sia nella Fase Regionale che nella Finale Nazionale per i salti in estensione e le gare di lancio siano previste solo 3 prove. Già le perplessità e i malumori erano forti con la limitazione a sole 4 prove come stabilito negli anni passati. Così nella Federazione hanno pensato bene di recepire quanto richiesto dalla base... Ci piacerebbe conoscere le paternità di simili "genialate". E' l'ennesima riprova della distanza che esiste tra Federazione e base, dell'insensibilità e anche mancanza di buon senso. Non si venga a dire che i master saltatori e lanciatori rischino di affaticarsi troppo con 6 prove perché una sonora risata sotterrerebbe chi lo sostiene. Non si venga a dire che le gare rischierebbero di avere durata troppo lunga, quando con la tecnologia informatica disponibile e delle giurie-gara normodotate la gestione non sarebbe assolutamente di ordinaria pianificazione. Invece viene da riprendere una frase di un film di Moretti. "...continuiamo a farci del male..."

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