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06/08/13

Manu Gentili: un 55"83 per il nuovo record F35 agli italiani

Passa sotto silenzio (e ci mancherebbe) quello che rappresenta il nuovo record italiano F35 dei 400hs, ovvero il tempo ottenuto da Manu Gentili nella finale dei campionati italiani assoluti di Milano. Passa silenzio naturalmente perchè la Gentili non si è vista convocare per i Campionati Mondiali di Mosca, in costanza di Minimo "B" e dopo aver battuto colei che invece ci andrà, ovvero l'italo-americana Jennifer Rockwell. Come sempre, ricordiamo anche i meriti della Rockwell, che probabilmente ha soddisfatto i criteri della Fidal ad una determinata data (ragion per la quale, presumo, è stata preferita alla Gentili). Non voglio far polemica, almeno in questo post. Il tempo di Manu Gentili? 55"83, ovvero 6 centesimi in meno del tempo ottenuto a Mersin, in Turchia, nella medagliata esperienza ai Giochi del Mediterraneo. Qui sotto ho ricostruito la cronologia del record italiano F35, in cui compare, guarda un pò, la Coach della Gentili, ovvero Carla Barbarino. 
  • 61"6m - Tison G. - Bressanone 02/05/1998
  • 60"39 - Carla Barbarino - Pescara 14/09/2002
  • 59"98 - Emanuela Baggiolini - Clusone 30/06/2007
  • 59"72 - Emanuela Baggiolini - Busto Arsizio 08/07/2007
  • 59"61 - Emanuela Baggiolini - Busto Arsizio 26/06/2011
  • 56"72 - Manuela Gentili - Ginevra 01/06/2013
  • 55"89 - Manuela Gentili - Mersin 27/06/2013
  • 55"83 - Manuela Gentili - Milano 28/07/2013

08/07/13

Manu-per-due: Gentili e Baggiolini record nei 400hs (F35 e F40)

Negli scorsi giorni sono caduti, tra i tantissimi che sto cercando di ricostruire, anche i record italiani over-35 sui 400hs delle due categorie "più giovani" dei master, ovvero la F35 e la F40. Il primo a cadere è stato quello dei 400hs F35 grazie alla "top player" Manuela Gentili, che a Mersin, il giorno 27 di giugno in Turchia, durante i Giochi del Mediterraneo, è scesa per la 6^ volta in carriera sotto i 56", correndo un sontuoso 55"89, suo 5° tempo di sempre, a poco più di 3 decimi dal proprio record personale. Per lei la gara è coincisa anche con la medaglia di bronzo. Il precedente primato le apparteneva dal primo giugno, quando con 56"72 a Ginevra esordiva come F35 all'aperto battendo il primato siglato dalla Baggiolini nel 2011 (59"61). Proprio Emanuela Baggiolini,  nei giorni immediatamente successivi al tempo ottenuto dalla Gentili a Mersin, abbassava ulteriormente il suo precedente record nei 400hs F40 stabilito l'anno scorso a Rovereto (1'01"73), portandolo prima a 1'01"26 a Parma il giorno 30 di giugno (qui il link alla gara), quindi tornando ancora a Rovereto un anno dopo, e correndo in questa circostanza in 1'01"13, 13 centesimi in meno quindi del fresco primato stabilito in Emilia (qui il link alla gara di Rovereto). Per lei è la sesta volta che viene migliorato il record F40 dei 400hs nel giro di due stagioni. Pensate che curiosità: il tempo della Gentili (55"89) e quello della Baggiolini (1'01"13) in pratica coincidono in quanto a traduzione in AGC: il primo infatti equivale ad un 93,65%, mentre il secondo in 93,62%. Sorprese dal mondo degli algoritmi, che equiparano due prestazioni che sono apicali nelle rispettive categorie, a distanza di 6 anni e 6 secondi di differenza. Segue la cronologia del record dei 400hs F40.
  • 1'03"83 - Barbara Ferrarini - Misano - 09/09/2007
  • 1'03"41 - Emanuela Baggiolini - Nembro - 20/06/2012
  • 1'03"10 - Emanuela Baggiolini - Comacchio - 23/06/2012
  • 1'02"84 - Emanuela Baggiolini - Lucca - 26/06/2012
  • 1'01"73 - Emanuela Baggiolini - Rovereto - 29/06/2012
  • 1'01"26 - Emanuela Baggiolini - Parma - 30/06/2013
  • 1'01"13 - Emanuela Baggiolini - Rovereto - 05/07/2013

02/07/13

Record 400 F40: dalla Baggio alla Beggio... alla ri-quasi-Baggio

Come fa sapere Rosa Marchi dal sito della Fidal Veneto, il record dei 400 F40 è passato di mano venerdì scorso, ovvero in contemporanea con la prima giornata dei Campionati Italiani Master di Orvieto. Infatti a Verona (correva il 28 giugno) Anna Beggio, classe 1973, ha migliorato il record italiano di Emanuela "Baggio" Baggiolini, portandolo dal 58"74 ottenuto dalla varesina agli Europei Master di Zittau dell'anno scorso, a 58"51, tempo di grande spessore. Riporto sempre quanto scrive Rosa Marchi sul sito della Fidal Veneto, circa la cronologia recente del record:

  • 60"68 - Elisabetta Cerniz 16/9/1998 Cesenatico 
  • 60"12 - Gabriella Ramani 21/06/2003 Torino 
  • 58"83 - Rosa Marchi 8/8/2004 Mezzano di Primiero 
  • 58"74 - Emanuela Baggiolini 21/08/2012 Zittau 
  • 58"51 - Anna Beggio 28/06/2013 Verona
Non passano che 24 ore che il freschissimo record subisce il primo attacco (quasi sicuramente inconsapevolmente) da parte della Baggiolini, che a Parma corre il "giro" di pista in 58"61, ad un solo decimo dal ultra-freschissimo record della Beggio. Insomma la storia del record è ancora in fieri, ed è certamente un fatto positivo che della "pugna" sia entrata anche la Beggio. La vedremo mai gareggiare tra i master? 

22/05/11

A Gavardo Sordelli e Nolli al record italiano - A Orvieto Nicola Ciotti 2,24, record M35

Gavardo - Accanto al meeting assoluto di Gavardo, fiat lux sugli over-35, di cui a tratti ho parlato nell'articolo qui a fianco (o un pò sopra, o un pò sotto, dipende). Di Elena Sordelli (1976) ne ho già parlato ampiamente nel citato articolo. 11"86 con 0,7 a battere il 12,01 di Lusia Puleanga. 88,45% in termini AGC. Poi c'è il record italiano eguagliato di Lorenza Nolli (1956): 4,10 che rappresenta una misura spartiacque. Pensate: la Nolli detiene il record indoor con... 4,10. Il record eguagliato di Franca Peggion è... 4,10. Nei 100 Enrico Prà Floriani (1976) sciabola 10"88, che gli vale un 90,95%. Ma decisamente molto in palla anche Rosario Mauri (1964): 11"85 e 90,80% agc. Nei 400 femminili ho già citato (sempre nello stesso articolo) la magia di Emanuela Baggiolini (1972) sui 400: 57"12 e 90,90%, che per una donna sono un risultato pazzesco. E poi il secondo posto assoluto nel meeting. Negli 800, un'ora prima dei 400, la Baggiolini si presenta sugli 800 e finisce sfiorando il minimo per gli assoluti, correndo praticamente da sola in seconda serie: 2'11"88, cioè 87,52%. Mara Cerini (1971) sfiora invece il record italiano F40, che ha già più di 10 anni: il tempo fissati negli annali è 2'13"94, mentre il tempo della Cerini 2'14"56. Silvia Casella (1972) 9'46"17 sui 3000 e 88,85%. 53"31 per Francesco D'Agostino sui 400 e 89,77%, che da M45 è secondo al momento al solo Enrico Saraceni. Ottima anche la prestazione del compagno di squadra, Rinaldo Gadaldi (1954) a 4'53"76

Orvieto - Nicola Ciotti (1976) vola dove osano le aquile, e dopo una prima uscita a 2,16, ecco la bomba: 2,24. Agc? 96,42%, cioè se Ciotti fosse uno sbarbato ventenne, le curve disegnate da Howard Grubb gli assegnerebbero un non disprezzabile 2,36. Quel che più conta per noi, record italiano M35, 8 centimetri in più del 2,16 che condivideva con sè stesso e Luca Toso. Statisticamente si rileva anche un 2,18 nella strada verso il 2,24. Di fatto un record italiano ancillare. Bomba per un 35enne, naturalmente perchè poi bisogna parametrarsi con gli altri giovani, come Chesani, che ha vinto la gara con un regale 2,28. Il gemello Giulio si è invece fermato a 2,12, mentre brillano Alfonso De Feo (1964) e Paolo Chiapperini (1969) nei 200: il primo 23"59 e il secondo 23"00. Elisabetta Artuso (1974) 2'08"26 negli 800.

Agc da Gavardo
  • 90,95 - 100: 10"88 (1,3) - Enrico Prà Floriani (1976)
  • 90,80 - 100: 11"85 (1,7) - Rosario Mauri (1964)
  • 89,77 - 400: 53"31 - Francesco D'Agostino
  • 88,73 - 100: 12"29 (1,3) - Alberto Papa (1962)
  • 88,42 - 100: 12"25 (1,4) - Tiziano Giovanni Crippa (1963)
  • 87,14 - 1500: 4'53"76 - Rinaldo Gadaldi
  • 86,53 - 800: 2'14"66 - Mara Cerini (1971)
  • 86,44 - 100: 12"03 (0,9) - Marco Giacomantonio (1969)
  • 86,42 - 100: 12"45 (0,9) - Andrea Truzzi (1964)
  • 85,72 - 400: 59"33 - Angelo Mauri
  • 85,30 - 100: 12"19 (1,4) - Angelo Bonzi (1969)
  • 83,49 - 100: 13"84 (1,5) - Viriginio Soffientini (1953)
  • 79,09 - peso: 17,90 - Marco Dodoni (1972)
  • 76,90 - peso: 15,33 - Giovanni Tubini
  • 75,72 - 1500: 5'06"83 - Aldo Mastrapasqua
  • 75,37 - 5000: 17'34"87 - Massimo Zenaboni

  • 90,90 - 400: 57"12 - Emanuela Baggiolini (1972)
  • 88,85 - 3000: 9'46"17 - Silvia Casella (1972)
  • 88,45 - 100: 11"86 (0,7) - Elena Sordelli (1976) - Record Italiano
  • 87,52 - 800: 2'11"88 - Emanuela Baggiolini (1972)
  • 85,23 - 400: 1'03"56 - Gigliola Giorgi (1968)
  • 84,13 - 400: 59"70 - Maria Sgromo
  • 82,32 - 100: 13"65 (0,0) - Monica Emanuela Motta (1969)
  • 78,31 - 400: 1'04"14 - Daniela Pedrini (1975)
  • 73,61 - lungo: 4,10 - Lorenza Nolli (1956) Record Italiano eguagliato
Agc da Orvieto
  • 96,42 - alto: 2,24 - Nicola Ciotti (1976)
  • 92,97 - 200: 23"59 (1,1) - Alfonso De Feo (1964)
  • 92,32 - 100: 12"75 (-1,9) - Antonio Rossi (1950)
  • 91,92 - 200: 23"00 (1,1) - Paolo Chiapperini (1969)
  • 91,53 - 100: 11"36 (-0,9) - Paolo Chiapperini (1969)
  • 91,26 - alto: 2,12 - Giulio Ciotti (1976)
  • 90,95 - 100: 11"83 (-1,9) - Alfonso De Feo (1964)
  • 88,95 - 100: 11"69 (-1,4) - Michele Donnarumma (1969)
  • 87,61 - 200: 25"94 (1,1) - Enrico Sisti (1959)
  • 86,68 - 100: 12"83 (-1,9) - Enrico Sisti (1959)
  • 83,81 - asta: 4,60 - Giacomo Befani (1970)
  • 88,35 - 800: 2'08"26 - Elisabetta Artuso (1974)
  • 85,58 - 800: 2'13"62 - Paola Tiselli (1973)

08/05/11

Al Giuriati Mangili batte Avigo ed entra nella storia dei 1000 - Baggiolini record per 7 centesimi

Steve Avigo in un miglio a Milano - foto Andòcorri
Il Giuriati non è certo l'Arena, anche se la tribuna ha ricordato per molto tempo uno degli stadi inglesi dove si giocava il football. O come dicono a Milano "el futbol". Ma almeno è l'unico stadio milanese al momento dove si può praticare ancora l'atletica pistaiola, visti i numerosi scivoloni del Comune su XXV Aprile (impastoiato in un ricorso al TAR), Arena (svenduta elettoralmente al calcio a 5) e Saini (quest'ultimo ormai defunto). Il calcio tira di più (per loro) nonostante sia uno sport diventato da qualche anno diseducante per i giovani e scarsamente meritocratico: del resto la contaminazione pecuniaria non poteva che portare a questo. La tanto bistrattata Università invece tiene, laddove il ricco Comune (e le sue società per azioni) ha ammainato le vele. Viva la scuola, in questo caso. Il sole bacia i belli e al Giuriati si assiste così ad una buona scarica di gare. Il clou in chiave master avviene nella pancia della prima serie dei 1000 metri, vinta da Andrea Giolitto (1988) in 2'30"47. Peccato non avervi assistito (figurarsi, la gara pensavo fosse oggi pomeriggio ed avevo pure pianificato di andarci), perchè Angelo Mangili (1970) giunto 6° ha preceduto di soli 15 centesimi il drake Stefano Avigo (stesso anno, 1970). Una notizia il fatto che Stefano perda un confronto diretto di categoria, ma fa naturalmente più notizia il fatto che Mangili ha in realtà stabilito il nuovo record italiano M40 dei 1000: 2'36"23 contro il 2'36"38 del bresciano, e il 2'37"18 di Gianni Bruzzi corso nel 2008 a Bologna. In un atipico 1000, Emanuela Baggiolini migliora di 7 centesimi il record di Silvia Casella: 2'55"70 a 2'55"78. Sempre più verso gli 800? E si arriva così a 131 record italiani tra i master nel solo 2011. Una sorta di record dei record. Ottimo anche il 2'48"52 di Massimo Cimato (1963). Nei 100 folate anche di oltre 3 metri contrari e prestazioni conseguentemente appesantite. Lo stesso Denise Neumann riesce a trovare un momento di bonaccia e a scendere sotto i 13": 12"99 (con 0,0) a soli 11 centesimi dal record italiano di Paola Melis che ha compiuto ormai 11 anni. Ma la stagione è appena partita, e opportunità si sprecano. Maria Sgromo (1975) si cimenta in un 300 solido, concluso con 41"85 a 7 decimi circa dal record italiano F35 di Giuseppina Perlino. Altro record sfiorato nei 300 F45 con il ritorno di Elena Montini (1962) che si spinge fino a 45"76, con il record F45 di... Giuseppina Perlino (ancora lei!) a 45"08. Exploit nei 300 maschili di Omar Lonati (1970): 36"25, ovvero meno di 3 decimi dal record di 35"97 di Marco Ceriani. Tra gli M50 è diventato onnipresente Ettore Ruggeri (1958, era a Chiasso, ma non l'ho nemmeno incrociato), che ha fermato i crono a 39"28, cioè esattamente il suo vecchio record provinciale bresciano M50 poi migliorato di un paio di decimi da Antonio La Capra quest'anno. Miglior risultato in AGC di giornata per Ettore. Nei 200hs Frederic Peroni piazza 28"29, mentre il tentativo si Stefano Logoni di riprendersi il record M35 della specialità, si infrange in una squalifica. Ma che ha combinato? Sotto un estratto dei migliori risultati in chiave AGC.
  1. 89,89 - 300: 39"28 - Ettore Ruggeri (1958)
  2. 89,52 - 300: 36"25 - Omar Lonati (1970)
  3. 89,20 - 1000: 2'36"23 - Angelo Mangini (1970)
  4. 89,12 - 1000: 2'36"38 - Stefano Avigo (1970)
  5. 88,50 - 3000: 9'47"34 - Claudio Cavalli (1957)
  6. 88,17 - 1000: 2'48"52 - Massimo Cimato (1963)
  7. 88,04 - 1000: 3'05"33 - Luigi Campini (1952)
  8. 87,74 - 300: 38"34 - Paolo Bertaccini (1965)
  9. 87,12 - 300: 40"82 - Angelo Mauri (1957)
  10. 86,99 - 300: 40"88 - Massimo Malvicini (1957)
  11. 86,79 - 100: 12"98 (-3,3) - Massimo Malvicini (1957)
  12. 86,69 - 1000: 3'02"15 - Guido Spinazzola (1956)
  13. 85,84 - 1000: 2'59"26 - Carlo Vismara (1959)
  1. 86,11 - 300: 45"76 - Elena Montini (1962)
  2. 85,62 - 1000: 2'55"70 - Emanuela Baggiolini (1972)
  3. 84,60 - 100: 12"99 (0,0) - Denise Neumann (1971)
  4. 81,23 - 3000: 12'53"12 - Elide Gusmeroli (1956)
  5. 81,22 - 300: 41"85 - Maria Sgromo (1975)

02/06/10

Daniela Ferrian (F45) record sui 200, Graziano (M40) 22"96 e Regionali Assoluti in Emilia

(la pista di Mondovì dal sito della Fidal Cuneo) - Daniela Ferrian (1961) dopo aver scritto alcune delle pagine più importanti della storia della velocità femminile nazionale degli anni '80-'90, entra dalla porta principale anche nella breve sotoria dell'atletica master. A dire il vero di lei avevamo già parlato a causa del record "ibrido" dei 150, un paio di mesi fa, poi cancellato da Giuseppina Perlino. Nel frattempo, mentre molte delle velociste F45 stanno affilando le armi in vista del campionato italiano dell'Olimpico, il padre di tutti i campionati italiani degli ultimi anni, vista la maestosa cornice che l'ospiterà, Daniela Ferrian al Meeting di Mondovì ha piazzato il record nazionale sui 200: 28"30 con 0,3 di vento a favore, ed Elena Montini è cancellata dalle volubili tavole dei record master. Bè, la vera sopresa, consentitemelo, non è tanto Daniela Ferrian che stabilisce un record, quanto la presenza della comasca Elena Montini, straordinaria interprete l'anno scorso di una stagione impressionante, con record a pioggia in tutte le distanze, dai 200 (appunto) sino agli 800. Quest'anno non ho ancora notato il suo nome in nessun referto-gara, così come ha latitato il nome di Maria Lorenzoni, due delle maggiori interpreti del mezzofondo-fondo italiano del 2009. Che fine hanno fatto? Tornando sulla Ferrian, che corre per la Polisportiva Mezzaluna Villanova D'Asti, il risultato assume assai spessore in considerazione del fatto che arriva nell'ultimo anno nella categoria F45: sarebbe bello vederla all''opera all'Olimpico contro Giuseppina Perlino. Nei 100 metri, la Ferrian aveva corso in 13"58, a 16 centesimi dal record di Marinella Signori.
Nelle medesima riunione di Mondovì sottolineo la grande prestazione anche del 44enne Mauro Graziano (1966): 22"96 sui 200. Notizia di servizio: la gara l'ha vinta Diego Marani con 20"99. A Roma la velocità M40 sarà uno spettacolo da non perdere. Visto che il minimo comune multiplo sarà Max Scarponi, lo vedo contro tutti: sui 100 contro Paolo Chiapperini, sui 200 contro Mauro Graziano e sui 400 contro Edgardo Barcella. Mi sovviene alla memoria qualche film del tipo "Maciste contro Ercole nella valle dei guai". Nei 100 Marco Giacomantonio (1969) corre in 11"61 e anche lui diviene a questo punto uno dei papabili finalisti, con un pensierino al podio.
A Parma sono stati archiviati i Campionati Regionali assoluti (open) cui ha partecipato una buona rappresentanza di over-35. Tra le prestazioni più "significative" il 52"42 sui 400 di Stefano Baldrati (1975): virtualmente i 400 romani potrebbero essere la gara più significativa degli ultimi anni... se ci fossero tutti. Francesco Palma (1961) buon 2'08"93 sugli 800. Corrado Fantini (1967) lancia 14,19 il peso. Tra le donne sfida a distanza tra le F35 Cristina Sanulli (1972) che ottiene 13"13 e Barbara Valdifiori (1971) 13"02. Si riproporrà la sfida vista ad Ancona sui 200 agli italindoor? La stessa Sanulli poi concluderà la distanza doppia in 26"71. Sui 400hs ottima Emanuela Baggiolini: 1'01"49, minimo per i campionati italiani assoluti e probabilmente tra i 4/5 tempi migliori della stagione in Italia.

08/02/10

Il weekend dei master: 3 record italiani e un'ondata di risulati

(la neo primatista italiana del triplo F45 indoor, Elisa Neviani da una foto del sito Fidalemiliaromagna.it) - Mamma mia quanti risultati. Per fortuna sono in ferie e la mattinata ho potuto passarla a disposizione della moltitudine, perchè l'abbuffata di risultati che riguardano il mondo master è davvero pantagruelica. Si è corso praticamente ovunque: Ancona, Udine, Modena, Padova, Castenedolo, Firenze, Aosta e... Magglingen, in Svizzera, dove una piccola delegazione lombarda (più di 30 atleti) si è recata in pullman per ovviare alla scandalosa assenza di una pista indoor in Lombardia, la regione con più tesserati in Italia. Avevo posto dei minimi-AGC al fine di entrare nelle mie personalissime graduatorie master: ebbene, più di 150 prestazioni hanno varcato tale (arbitraria) soglia stravolgendo tutte le classifiche che con dovizia amanuense stavo compilando. Quindi, se qualche risultato dovesse mancare, scriveteci pure, aggiorneremo. Ma veniamo alla succulenta cronaca del weekend master. Partiamo dai record italiani, da chi cioè scrive la piccola storia del nostro piccolo mondo. E partiamo dal record degli 800 M40, che negli ambienti dei mezzofondisti M40 era visto come una preda ambitissima e nemmeno impossibile: come avevo già avuto modo di scrivere il record italiano degli 800 M40 era "stranamente" disarmonizzato rispetto a quello degli M35 e degli M45: lontanissimo dal primo e vicinissimo al secondo. Anche il controvalore AGC forniva un dato "abbordabile" al 2'00"42 di Giovanni Ferrari, risalente al 1998 (12 anni). Statisticamente era il 3° record più "anziano" della categoria M40 al coperto, dietro al triplo (1992) e ai 3000 (1993). Solo 3 record (con quello degli 800) precedenti all'anno 2000. Così quando il bresciano Stefano Avigo e il romano Emilio De Bonis (entrambi classe '70) sono scesi in pista ad Ancona sabato scorso, nel loro primo anno di categoria, il mirino sul record ha cominciato a focalizzarsi. Purtroppo è mancata la sfida diretta o una disposizione delle serie in salita, piuttosto che in discesa (con le migliori serie fatte correre per ultime), per rendere ancora più appassionante la rincorsa al record. Nella prima serie viene infatti inserito Stefano che chiude in un grandissimo 1'57"93, cioè ben 2 secondi e mezzo in meno del precedente record. Di solito in questi casi si utilizzano termini come "polverizzato", "disintegrato", "annichilito", "frantumato": mettetecelo voi il termine che più vi aggrada. Per Stefano è il bis di record, avendo nel suo pedegree quello degli M35 (con il notevole 1'54"67), mentre è... il 4° della famiglia Avigo, che vanta anche quello degli 800 F40 della mia concittadina capriolese Laura, e quello dei 1500 M40 di Pierangelo. Passano pochi secondi dal record del più giovane degli Avigo (che, ricordiamolo, è anche il primo under-2' ottenuto nella storia da un over-40 in Italia) che subito si è avuto il primo attacco del già citato Emilio De Bonis: 1'58"69 a soli 7 decimi dal freschissimo record e 1"4 sotto il precedente record di Ferrari. Può essere di consolazione per lui il fatto che è il secondo tempo all-time nel binomio categoria/specialità? Non lo so: certo che una sfida "finale" agli italiani master sarebbe la giusta conclusione di questo neodualismo tra due grandissimi atleti. Passa un'altra serie, e per poco non cade anche il record degli 800 M45: il telantuoso Giuseppe Romeo chiude infatti in 2'02"75, cioè a circa 8 decimi dal record di Biferali (2'01"91): il risultato gli vale comunque 92,28 AGC, cioè nonostante i record, il miglior risultato AGC sugli 800 del 2010.
  • Neviani-record: Cambiamo specialità e record, e ci spostiamo per farlo in Val D'Aosta: il record in questione è quello del salto triplo femminile e quando parliamo di Salto Triplo al femminile non possiamo non parlare di Elisa Neviani. Entrando nel 45° anno (è infatti del '65) potevamo scommettere a occhi chiusi su una sua prestazione "storica": e così è stato: 10,62, probabilmente anche sotto le sue reali possibilità, ma comunque sufficiente a superare il vecchio record della bergamasca dell'Asi Veneto Laura Bianchi (9,57) stabilito solo un paio di anni fa. Più di un metro. Per Elisa è il secondo record detenuto, assieme a quello nella categoria F40 all'aperto (11,99). Quello indoor sempre nei 40 gli era stato battuto da Maria Costanza Moroni che a Torino l'anno scorso lo aveva portato a 12,38 salvo poi saltare la stagione all'aperto preservando il record della Neviani da possibili attacchi.
  • La Belletti inaugura il nuovo peso: Il terzo record arriva ancora da Aosta: è record anche se un pò "particolare". Infatti è stato stabilito nel lancio del peso veterani F75 da Maria Luigia Belletti, ma col nuovo attrezzo da 2 kg, mentre fino all'anno scorso i record tabellati avvenivano con il peso da 3 kg: il nuovo risultato è 6,73. Col peso da 3 Anna Flaibani nel 2003 lanciò 6,47. Per la Belletti è il 6° record detenuto: 3 nel salto in alto, uno nel lungo, uno con la staffetta 4x100 nazionale F70 e appunto quello di sabato nel peso.
  • Ancora Morigi e gli altri velocisti: l'M50 Marco Morigi, dopo la bomba dell'altro giorno sui 60 (7"57, a 5 centesimi dal record italiano di Massimo Clementoni), continua a sorprendere anche l'Accademia della Crusca della Velocità Lombarda che mi pregio di contattare per commentare (virtualmente vicino ad un camino di una living-room prettamente britannica) i risultati della settimana. A Modena, per Morigi un altro centesimo in meno: 7"56 (4 centesimi dal record...) e piccolo spostamento in avanti nell'AGC, dove si issa sul podio virtuale scavalcando Marco Boggioni di 2 centesimini (95,55 a 95,53). Proprio nel fine settimana si presentano anche i pezzi da 90, a partire dall'umbro Antonio Rossi, che quest'anno si presenta nella nuova categoria M60. Il suo esordio ad Ancona in 8"11 gli vale 95,37%, cioè il 5° posto nell'overall AGC. Il record italiano di Tamaro non è nemmeno troppo lontano: 7"90. Una curiosità su Antonio Rossi: ha vinto le ultime 10 edizioni dei 60 metri ai campionati italiani, in pratica tutte quelle negli M50 e tutte quelle negli M55. Filotto di 10 anni... Un'altra new-entry da Castenedolo: Giovanni Mocchi, M55 corre in 8"02 i 60 che gli fruttano 94,50%, cioè il 7° posto nel seeding AGC. E' il tempo dell'esordio anche di Paolo Chiapperini, che piazza il tempone: 7"18, cioè il miglior M40 italiano dell'anno, il secondo master in assoluto dopo il 6"97 di Mario Longo. E ora Max Scarponi come reagirà? Negli M35 Luca Forti corre in 7"25: miglior M35 del 2010.
  • ostacoli: Luca Giovannelli (che non penso venga ai campionati master) ottiene il suo miglior tempo dell'anno: 8"09, cioè 92,96 AGC, seconda prestazione M35 dopo l'8"06 di Andrea Alterio. Ma migliora anche Stefano Longoni a Magglingen: 8"25, a soli 4 centesimi dal record personale: 91,16%, terzo ostacolista in assoluto in AGC del 2010.
  • Donne: Rosa Marchi, F45, torna sui 60 metri di Modena: 8"67, 2 centesimi in meno di Daniela Ferrian quando 3 settimane fa esordì ad Aosta e soprattutto con un controvalore di 88,46 agc, cioè 3^ donna nell'overall al femminile. Emanuela Baggiolini a Magglingen abbassa di un secondo il suo tempo sui 400: 58"23, cioè 88,17 agc (4^ donna assoluta nel 2010 nella speciale classifica) e i 200 in 26"72. Altra new-entry alle sue spalle nella graduatoria generale: la F40 Susanna Tellini, anche lei al rientro (ma dopo un lungo infortunio ad un braccio) a Castenedolo con un bel 60 corso in 8"55 (87,76%). Ad Ancona invece è andata in scena l'ennesima puntata della storia del record italiano 800 F35: protagoniste nella prima batteria del meeting la freschissima detentrice (si parla della settimana scorsa) Lucia Pollina, la titolare del record per qualche giorno nel 2009 Paola Tiselli, e una delle più titolate pretendenti (insieme ad Elisabetta Artuso): Patrizia Spuri. Il neo record di 2'13"08 è stato avvicinato dalla reatina ma non abbassato: 2'13"69, con il quale ha vinto la gara proprio davanti alla siciliana (2'14"88). 2'16"92 invece per la Tiselli.

14/10/09

Ad ottobre ancora due record italiani dai master

(foto dall'Album pubblico di Luigi Bellantoni) - Mi scuso pubblicamente con il simpatico e vitale mondo del lanciatori master, se ho dovuto aspettare tre giorni per scrivere quattro righe di Campionati Italiani di Pentathlon Lanci che si sono svolti a Napoli lo scorso weekend. In che modo si può parlare di una Manifestazione se non snocciolando numeri? Ho preso conoscenza dei risultati della kermesse di lanci direttamente dal sito Fidal, anche perchè il fatto di separare la bellissima manifestazione dal Campionato Italiano Individuale, un pò allontana anche i riflettori di tutto il resto del mondo master. Il grosso risultato l'ha messo l'M90 Giuseppe Rovelli, che è riuscito a migliorare il suo stesso fresco record (risaliva a Lahti) nel compound finale: 4161 punti contro i 4017 finlandesi. Condizione di forma tra l'altro ottima, visto che proprio a Mariano Comense il brianzolo aveva sfiorato il record nel martello (mentre a Napoli ha ottenuto la (sua) seconda prestazione italiana di sempre nel peso con 7,41. Stagione davvero irripetibile: 4 ori europei ad Ancona, 4 medaglie a Lahti (di cui 3 d'oro), 4 titoli italiani a Cattolica e 5 record nazionali... oltre naturalmente l'oro di Napoli. Detto questo, erano presenti a Napoli alcuni dei più performanti lanciatori italiani: Brunella Del Giudice, Anna Flaibani, Paola Melotti... Come stimare e pesare i titoli in poche righe senza dover fare una lista della spesa?
  • Il resto dell'articolo;-
Ho provato un nuovo metodo: la percentuale di prestazione rispetto al record italiano di categoria! Anzi, potrebbe essere il metodo meno invasivo rispetto a tutti quelli sino ad ora visti, e sui quali si è discusso, considerando che il risultato ottenuto è sempe un numero (da assumere come valore assoluto, magari arrotondando per difetto) che difficilmente potrebbe oltrepassare il "100", e soprattutto che equiparerebbe tutto il mondo master di fronte ai propri record di categoria. Beh, poi certo tutto è opinabile e sicuramente anche questo metodo ha le sue falle, ma se osservate la mia classifica dei Campionati Italiani di Pentathlon lanci (qui il link alla classifica), noterete come essa sia assolutamente eterogenea, come non vi siano categorie o gruppi di categorie predominanti e come, in definitiva, coloro che sono considerati migliori per senso comune, siano in cima alla lista. E così al secondo posto della mia classifica (naturalmente Rovelli avendo ottenuto il record italiano, ha sfondato il muro del 100%), troviamo Brunella Del Giudice, F65, con il 98,56% avendo ottenuto 4407 punti contro i 4471 del suo stesso Record Italiano. Si è avvicinato al record anche l'M35 Francesco Acquasanta (96,50%) e Michelangelo Bellantoni (95,32%). In totale 5 prestazioni sopra il 90%, stavolta non di un algoritmo (come per l'AGC) ma di un record italiano di categoria. Forse questo, più di molte astrazioni e voli pindarici, dà la portata di una prestazione. Ma offro comunque il petto alle critiche. A questo link trovate tutti i risultati dei Campionati Italiani di Pentathlon di Napoli. Cmabiamo sede, ma parliamo sempre di Master: a Celle Ligure, sabato scorso, Emanuela Baggiolini potrà dire di essere stata la prima donna master in Italia a scendere sotto il muro dei 30" nei 200hs, dopo il 29"66 nel relativo meeting dell'Amicizia. Questo in costanza dell'altra unicità che può vantare, cioè di essere la sola atleta over-35 ad essere scesa sotto il muro del minuto sui 400hs. 2° record italiano dell'anno sui 200hs (dopo il 30"12 a Saint Christophe un mese fa). Con i due record di cui ho parlato qui sopra, il totale di record italiani ottenuti all'aperto nella stagione di grazia 2009 dovrebbe salire a 132, con una sorprendente parità: 66 femminili e 66 maschili. Di questi, 7 record li ha ottenuti Gabre Gabric, 6 Vincenzo Felicetti, 5 Mario Longo, Giuseppe Rovelli e Ugo Sansonetti.

07/10/09

Meeting di Cremona: le over-30 sono le più in forma

(a sinsitra Manuela Levorato sul podio - foto dal sito dell'Atl. Cremona Sportiva) - A Cremona, in contemporanea con i Regionali Master di Mariano Comense, è andato in scena un meeting nazionale con buoni contenuti per essere praticamente l'atto finale della stagione 2009. Naturalmente l'etoile della manifestazione è stata la "nuova" Manuela Levorato, classe '77 (32enne) e soprattutto neo-mamma. Così, solo per sfizio, il suo 11"66 con vento nullo (sua seconda prestazione 2009) equivale ad un 89,97%, che per una quarantenne (guarda te che ri-conversione che vi faccio) equivarrebbe ad un 12"22. Sicuramente la Levorato dimostra una volta in più che nei prossimi 2/3 sarà ancora la velocista di punta della nazionale italiana, visto che in pochi mesi ha raggiunto i vertici della specialità e probabilmente si sistemerà sul trono già nel 2010. Sempre tra le donne, si dimostrano nettamente più performanti 3 master di punta del nostro movimento. A partire da Laura Avigo, classe '67, che si è imposta nei 3000 metri in 10'42"31. Risultato che equivale ad un buon 83,23%. Dopo una stagione un pò tribulata per una serie di infortuni, la mia concittadina sta dimostrando una forma davvero invidiabile. Addirittura seconda un'altra over-35, la 37enne Antonella Iannicelli in 10'45"73 (79,57%). A proposito: gran tempo sui 3000 maschili, del fratello di Laura, Pierangelo Avigo M45 che con 9'12"47 (settimo al traguardo) otterebbe una prestazione da quasi-90: 89,61%. Seconda vittoria master e di una F40 nel salto in lungo con la talentuosa Barbara Ferrarini che con un balzo a 5,36 ha addomesticato la gara. Il suo record nazionale è a "soli" 12 centimetri... Tradotto in AGC il suo risultato equivale ad 80,60% (percentuale che fra le donne è un'enormità): una ventenne dovrebbe saltare sui 6,06 per poterla pareggiare. Vittoria anche nei 400 femminili dell'ennesima master presente: la F35 Emanuela Baggiolini. Con 57"47 non solo ha infatti ottenuto il suo miglior crono dell'anno, ma anche un risultato di 88,36%, che equivarrebbe ad un 53"86 "giovanile". Non male davvero. La stessa Baggiolini si era presentata ad inizio manifestazione sui 100hs: unica partecipante... e la cosa deve far riflettere. Luci anche sul 50enne Luigi Ferrari che ha sfiorato nuovamente il suo fresco record nazionale sugli 800: 2'05"37 (2'04"83 quello siglato quest'anno): 92,77%!! Per intenderci con una macchina del tempo il risultato porterebbe l'atleta a 1'48"98. Citazione d'obbligo anche per Domenico Furia, pre 50enne capace di correre i 100 in 12"06 e i 200 in 24"50. Entrambi i risultati sopra il 90%.

07/09/09

Weekend coi botti: due record europei e quattro italiani

(la pista di Aosta St. Christophe e il suo panorama) - E' un pò grigio oggi, dal mio osservatorio sul lago di Iseo. I luoghi ameni riescono a riempire di tinte forti l'animo in un senso o nell'altro... scusate la divagazione. Torno a parlare di atletica vera, quella del nostro mondo Master. Perchè nonostante tutto, nonostante tutti, si va avanti. Mi sono cercato un pò di gare in giro per lo Stivale, e ho evidenziato una serie di risultati tra i più importanti tra gli over 35: in particolare andavano in scena i Campionati Regionali Laziali (a Roma) e quelli Piemontesi e Valdostani nella splendida cornice dello Stadio Saint Christophe ad Aosta. Nelle scorse settimane gare ci sono state gare anche a Reggio Emilia, Brugnera, Rieti, Curno, Chiasso (Meeting Mendrisiotto). Queste sono quelle che ho trovato sulla rete... se avete segnalazioni, sapete come contattarmi.
  • Iniziamo da chi entra nella storia dalla porta principale, cioè Mario Longo, autore di un "normale" per lui 11"12 ad Avellino (ma quest'anno vantava un mirabolante10"87 e un 10"94). Il tempo gli consente di migliorare il record europeo dei 100 M45 (infatti i tempi ottenuti nella stagione erano stati ottenuti da 44enne), migliorando di un solo centesimo il tempo del transalpino Philippe Claudeon che corse in 11"13 a Remiremont (Francia) nel 2006 con il vento al limite (+2,0). Per chi non conoscesse Claudeon, invii una richiesta-informazioni direttamente a Giancarlo D'Oro, visto che proprio grazie a lui e ad un centimetro maledetto, perse l'oro ai Mondiali sui 60 indoor M45 a Clermont l'anno scorso. Situazione che mi portò al limite della commozione pochi minuti dopo, quando l'altro mio caro amico Arben Makaj perse di un altro centesimo la finale dei 60 M40 da un altro cagnaccio master, il danese Trajkoski. Sempre nel 2006 fu stabilito il record del mondo della stessa categoria: autore ne fu il funambolico Willie Gault che corse ad Indianapolis in 10"72. Proprio domenica Longo ha avvicinato quel record che sembra di un altro mondo, correndo a Isernia in 10"81 ma con un vento molto al di sopra della norma.
  • Quando si parla di Gabre Gabric si rischia di sbagliare. Si sbaglia perchè come Longo è fase di transito tra una categoria ed un'altra: è W95 in Italia, ma è a tutti gli effetti una W90 a livello internazionale fino al 14 ottobre. Ad Aosta ha lanciato nel disco 12,79, con l'attrezzo da 0,750. Il sito della Federazione Europea annovera tra i suoi primati nelle W90 il lancio che la stessa Gabre Gabric ottenne a Cattolica, che le valse il record del mondo con 12,14. Risultato poi migliorato a Lahti con 12,55. Mi sembra che qualcuno (lo stesso Corbelli?) sostenesse che in realtà la Gabric fosse più giovane, e che venga riportato il 1914 quale anno di nascita quando a causa del classico errore di trascrizione anagrafica è forse un paio di anni meno matura. Ma tant'è: sarebbe comunque W90 fino ad ottobre. Purtroppo tra Cattolica e il lancio di Aosta, è passato l'uragano Olga Kotelko (neo-novantenne ed ex mastrina Canadese che ha portato a casa un bottino di medaglie d'oro da far invidia ai depositi segreti di Fort Knox) che a Lahti ha battuto proprio la nostra portacolori lanciando il disco a 13,92: nuovo record del mondo. Accontentiamoci così del 12,79, nuovo record europeo a ridosso della categoria W95.
  • A Roma cade invece il record nel martellone M55 per mano di Sandro Sangermano, che è riuscito a sopravanzare di 4 centimetri il vecchio record di 15,49 contro il 15,45 di Antonio Maino lanciato nel 2006.
  • Record eguagliato per la seconda volta nella stagione da parte di Maria Luigia Belletti nel salto in alto W75 (salto in alto: 0,95). Record condiviso con Tersina Tonazzo nella famosa giornata in cui saltarono la stessa misura (era il 7 giugno).
  • Infine record "annunciato" quello della insubre Emanuela Baggiolini sui 200hs corsi ad Aosta nella prima giornata con un muro di vento contro (tutti i risultati della prima giornata, effettivamente, si sono appesantiti notevolmente). Il suo tempo di 30"12 migliora nettamente il 32"6 di Katia Migliorini, diventando come Barbara Ferrarini (quest'anno, da W40 30"68) contemporanea detentrice dei record di categoria dei 200hs e dei 400hs. Sul sito di atleticanet, viene riportato quale record F35 proprio il tempo di Barbara Ferrarini, per quella che è una considerazione propria di Corbelli (e Fasolato?): i risultati nei master, se migliori di quelli tabellati della categoria inferiore, ci cadono a cascata: io la vedo in maniera diversa, e considero le singole categorie a sè stanti: come del resto il sito della Fidal.
E le altre gare? Nel link qui sotto ho raccolto i risultati più importanti. Come si diceva, Mario Longo sta tornando a correre molto veloce: 10"81 ventoso oltre all'11"12 del record. Il 10"81 vale un 9"80 in termini di AGC. Bravo anche Mauro Graziano M40 con 22"83 sui 200 (+3,0) ad Aosta che equivale a 93,29 AGC. Paolo Chiapperini, altro M40, 11"30 ventoso ai Regionali di Roma. Sempre negli M40 un pò sottotono il campione del mondo dei 200 M40 Max Scarponi: 11"69 a Rieti. A proposito: su facebook è nato un dualismo proprio tra Scarponi e Chiapperini per il 2010. Chiapperini ha lanciato il guanto di sfida a Scarponi: vedremo chi dominerà la scena nel 2010: io li inviterei a non sottovalutare lo stesso Graziano, il futuro M40 Omar Lonati, Attanasio, Marco Boggioni... Sui 400 Paolo Bertaccini (altro M40) ha corso in 53"25 a Curno (89,19%). Tra gli ostacoli, ad Aosta nonostante i monsoni contrari sfiora di 10 centesimi il suo stesso record italiano sui 200hs M45 Frederic Peroni (27"68), che il giorno successivo replica con i 400hs in 59"91. Roberto Amerio, nonostante la lungodegenza infortunistica causata da un polpaccio malandato, corre sia i 200hs (28"40) che i 400hs (1'02"08). Pura abnegazione masochistica. Nella velocità femminile emerge il quasi-90 AGC (89,45) di Umbertina Contini (F55) derivante da un 31"31 sui 200 ad Aosta. Brava anche la F50 Daniela Stelori, che sui 400 ha corso a Roma in 1'07"14 (89,10 AGC). Emanuela Baggiolini, come una trottola, la troviamo invece a Reggio Emilia (ma non era ad Aosta?) dove corre sia i 100 (13"19) che soprattutto i 400 in 58"35 (87,02%). Nel mezzofondo maschile svetta il 4'36"43 dell'M50 Claudio Cavalli ottenuto nei 1500 a Roma (88,71), migliore dell'800 dell'"assoluto" Lorenzo Lazzari, che ha corso gli 800 in 1'55"18 (88,04%): mi sa che Lazzari, dovesse correre un campionato italiano master sugli 800 con Caggianelli e Lazzarini, non avrebbe vita molto facile. Ne avremo mai la controprova? Mah... Bravo anche il tenace Francesco D'Agostino che a Reggio Emilia ha corso in 2'04"81 (87,56%). Nei 10000 femminili a Guanzate registriamo il 34'12"8 di Ivana Iozza F35, che spara 88,96%: nel fondo è qualche cosa di mirabolante. Ottima anche la prestazione della F40 Cristina Clerici (36'42"1 e 87,27%). Nelle siepi l'M60 Antonio Trabucco a Roma non va nemmeno tanto lontano dal record italiano: 7'26"48 e 89,43%. Il risultato che però mi ha più sorpreso nella carrellata che ho portato avanti, è l'1,85 nel salto in alto di Alessandro Pistono a Roma. Classe 65, l'anno prossimo sfocerà in quella categoria, la M45, dove lo attende "the King" Marco Segatel. Con 1,85 la sfida sembra, se non ad armi pari, sicuramente di primo piano. Nel triplo, il campione del mondo M50 Giancarlo Ciceri si conferma con 12,84 (a Lahti saltò 12,69) ottenuto ad Aosta con vento nullo. Nei lanci, la Gabric la troviamo anche nel peso con 4,24 (che tradotto in AGC vale l'enormità di 117,75%). Infine Carla Forcellini torna sopra i 3 metri nell'asta (3,10).

25/07/09

Enrico Saraceni vicino al Record Mondiale. Lorenzoni record. Miscellanea di un mese di master

Con un pò di ritardo dovuto agli impegni lavorativi, mi prodigo in uno degli ultimi punti della situazione delle prestazioni master italiane prima dell'imbarco per l'oneroso viaggio per Lahti. A proposito: non so se vi siete impegnati nella ricerca di una sistemazione in Finlandia: ve lo sconsiglio. I prezzi di Lahti sono quasi superiori a città come Firenze o Venezia in alta stagione. E non penso che a Lahti ci si potrà beare della contemplazione di opere del Canaletto o dell'architettura del Brunelleschi. O passeggiare romanticamente sul ponte dei Sospiri o mirare il David (in copia) in Piazza della Signoria. Ma tant'è: scegliere una piccola cittadina della Finlandia, con non più di una decina di alberghi a disposizione, per organizzare una manifestazione con oltre 3500 presenze, è qualcosa che puzza tremendamente di affare per tutti (in primis i Lahtiani, o come cavolo si chiamano). Torniamo a noi. In queste 3 settimane di luglio, l'atletica è entrata nel vivo: decine e decine di meeting. A guardarli tutti mi ci sono perso. Ogni volta che volevo tirare una riga, ecco che spuntava un altra gara al martedì... una al mercoledì... tutti i giorni della settimana. Così mi sono fermato all'analisi di una ventina di riunioni, sviscerando quele che erano le migliori prestazioni master. Partiamo quindi da chi ha messo un segno indelebile (scusandomi con chi non verrà citato per ovvi motivi spazio-temporali).
  • SARACENI - Enrico Saraceni infatti ha migliorato in ben due circostanze il suo stesso record italiano di 51"84 (ottenuto a San Benedetto Del Tronto), avvicinandosi in maniera decisa al record europeo e a quello mondiale (che distano tra loro tre soli centesimi). In dettaglio: prima a Bastia Umbra ha corso in 50"61, quindi a Recanati 50"27. Il record europeo è dell'inglese Elderfield con 50"23, mentre quello mondiale è fissato a 50"20 da parte dell'americano Fred Sowerby. Visto il trend migliorativo del pescarese, si rimanda al prossimo capitolo per la riscrittura a Lahti 2009.
  • LORENZONI - D'altra parte la bresciana Maria Lorenzoni (F50) ha ottenuto a Salò la nuova miglior prestazione italiana sui 3000 metri correndo in 10'32"8. Cancellato dalla storia della specialità il 10'36"3 di Severina Pesando risalente a 15 anni fa (!). Per la Lorenzoni dovrebbe trattarsi del 7° record italiano (tra indoor e outdoor) battuto nel 2009. Ben 4 dai 3000 metri, 2 dai 1500, e uno dai 10000. Non male come stagione.
  • AGC - A livello puramente statistico la miglior prestazione in termini di AGC, l'ha piazzata Mario Longo con il suo 22"59 sui 200 a Bastia (95,72%), anche se Enrico Saraceni ha di molto accorciato le distanze dalle uscite primaverili con un 22"65 e 95,47% (corso a Fermo, che sembra una contraddizione in termini ma non lo è). Sul podio virtuale la Lorenzoni e il suo 3000 da record (95,35%). Al 4° e 5° posto il 400 del record (50"27) di Saraceni e l'11"18 di Mario Longo. Bisogna arrivare al 6° posto per trovare Frederic Peroni e il suo quasi-record sui 400hs M45: 57"16.
  • OSTACOLI - Negli ostacoli domina appunto Frederic Peroni, che in questo scorcio di stagione sta denotando una forma "mondiale". 57"16, come già scritto nella precedente news è il tempo che lo mette molto vicino al record nazionale. Nella speciale classifica avulsa al secondo posto troviamo Andrea Alterio che nel meeting di Lignano ha corso in 13"91 (la m.p.i. M35 dovrebbe aggirarsi un decimo sotto, sempre sua). Per lui 93,63%. Quindi l'indomabile Alessandro Cipriani (M50), con 1'03"80 sui 400hs corso a Rovellasca (e 91,93%). Quarta Emanuela Baggiolini, F35, decisamente più in palla rispetto al 2008: già più volte sotto l'1'01", a Torino ha corso in 1'00"23 i 400hs, settima performer italiana assoluta 2009 (a oggi). Peccato l'assenza ai Mondiali di Lahti, vista la concomitanza degli italiani assoluti con i mondiali master (grazie, Fidal di pensare sempre al mondo master!). Segnalo anche Davis Favaro (M35, 14"80 sui 110hs) e un Gian Luca Camaschella grintoso (M35, 57"26 sui 400hs).
  • VELOCITA' - Già ampiamente detto di Longo&Saraceni, vediamo gli altri. Maurizio Checcucci (solo de facto Master in pectore) ha corso a Lignano in 10"46. Piccola fase recessiva per il fiorerntino dopo il 10"26 di Le-Chaux-de-fond. Prestazione da 94,61%. Il record italiano M50 di Salvino Tortu (11"65 a Donnas con +1,8) gli vale 94,24%, mentre il suo adepto Giancarlo D'Oro si ferma a 93,89 con l'11"46 ventoso sempre di Donnas. Gli M40 si dimostrano sempre molto attivi: Chiapperini 11"16, Boggioni 11"17, Graziano 11"18 (ventoso), Bellotto 11"25. Che peccato non vederli tutti insieme (con Scarponi, Attanasio, Puggioni...) ad un campionato italiano: che finale! E ancora, sui 200: Graziano 23"00. Ah, e poi c'è stato il ritorno di Arben Makaj (l'uomo dai muscoli di seta più veloci d'Europa) a Donnas. 9 mesi di fermo e... 11"10 (certo, ventoso): dopo 10 giorni dalla gara mi raccontava di non aver ancora recuperato lo sforzo. Lo rivedremo a settembre. Tra le donne, migliore AGC per Umbertina Contini (F55) e i suoi 14"92 e 31"27 su 100 e sui 200 ottenuti a Mestre. Il 12"21 a Bastia Umbra di Lusia Puleanga le vale 85,91. poi troviamo il 1'02"55 di Cristina Amigoni su un 400 corso a Bologna.
  • MEZZOFONDO - Maria Lorenzoni imperat. Sue le due migliori prestazioni (3000 escluso, considerato come "fondo"). Due 1500 corsi rispettivamente in 5'02"25 e 5'02"89 a Cinisello e Mestre per un controvalore di 93,91 e 93,71. Il talentuoso Giuseppe Romeo (M45) si colloca al terzo posto virtuale-AGC con il 2'01"45 sugli 800 corso a Cinisello. Quindi lo strepitoso 2'03"64 (sempre sugli 800) di Elisabetta Artuso a Lignano (91,62), che la mette nella possibilità di salire sul podio agli italiani assoluti (Cusma e Reina fuori portata; Nichetti già battuta).
  • FONDO - Prima, per ovvi motivi, ancora la Lorenzoni e il 3000 da record. Grande prestazione ancora da parte di Lorenzo Lazzari (classe '74) che ha corso i 3000 metri in 8'06"29. Prestazione super: peccato che i 3000, 3000 siepi e 5000 siano appannaggio nella categoria M35 di un Angelo Carosi ancora molto performante a fine anni '90, capace di correre allora in 7'54" (e 8'38" sulle siepi). Tra gli M50 Paolo Bertazzoli sempre sui 3000 è stato capace di correre a Salò in 9'17"4 (90,25%): 15 secondi dal "re-Master" il fenomeno Luciano Acquarone e la sua m.p.i. di 9'03"6 ottenuta ben 27 anni fa. Poi ancora Dario Rappo (89,66 pari ad un 10'15"6 sui 3000 sempre a Salò). Tra le donne, posto d'onore a Silvia Casella (classe '72) che ha corso i 3000 in 9'37"93.
  • SALTI - Con un salto di 5,02 fatto a Bastia, Lamberto Boranga domina la classifica avulsa dei salti: controvalore AGC 91,75%. Poi Tiziana Piconese (F40), davvero in forma, con 1,59 nel salto in alto davanti a Barbara Ferrarini 1,56: entrambi i salti ottenuti a Salò. Specialità "chiusa" dalla presenza della Bugarini. Nel frattempo si è notato il ritorno di Marco Segatel con 1,76: sicuramente qualche problema di cui non sono a conoscenza lo ha bloccato per tutta la primavera e quasi tutta l'estate. 1,98 di Francesco Arduini (M35) a Fermo, che per il momento supera l'1,95 di Luca Tonello.
  • LANCI - Ancora miglior over-35, il 41enne Diego Fortuna: il 60,92 di Donnas equivale a 83,02% (che nei lanci è qualcosa di impressionante in termini di AGC, visto l'uso smisurato di "medicine" di un tempo, con cui si ottenevano i record con cui oggi si parametra l'AGC). Seconda atleta del podio, Mara Rosolen con 14,17 nel peso (ed è F40). Il podio è completato da Marco Dodoni e il suo 18,25 nel peso (è del 1972). Come più volte detto, nei lanci a primeggiare coloro... che primeggiano tra gli assoluti.
  • Seguono le classifiche avulse...

31/05/09

Master alla conquista della Svizzera

Questa foto strepitosa mostra una parte del contingente master (ci sono due intrusi... il campione italiano di Decathlon Paolo Mottadelli, futuro master tra meno di un decennio e il giovanissimo figlioletto di un convenuto) portatosi a Bellinzona, nel pieno del Canton Ticino, per un meeting infrasettimanale. Di fatto metà dei convenuti al meeting erano master con il rientro alle gare della primatista mondiale F40 Monica Pellegrinelli (allenata da quel Fiorenzo Marchesi che negli anni '80 ha vinto praticamente tutti i titoli mondiali master in giro per il mondo con tempi inferiori ai 15" sui 110hs!). Per la padrona di casa 14"74 sui 100hs. Purtroppo vento decisamente ballerino, proveniente da nord, nord-ovest (come suggerito dal metereologo del gruppo, Marco Giacomantonio): e visto che la pista giace trasversalamente alla valle e il vento segue l'orografia della natura, ha dato fastidio a tutti. Parterre de roix, al quale mi sono aggregato quasi con timore reverenziale, composto da miti dell'atletica master italiana: Salvino Tortu, Giancarlo D'Oro, Marco Ceriani, lo stesso Marco Giacomantonio, il ritrovato Lorenzo Valli, Manu Baggiolini, Mara Cerini, Frederic Peroni... Segnalo in particolare il 52"44 di Marco Ceriani sui 400, che dovrebbe essere il secondo miglior tempo tra gli M40 dell'anno dietro al sub-51" di Max Scarponi (non ricordo se De Feo ha fatto meno al momento). Giancarlo D'Oro con 11"72 ha stabilito la miglior prestazione in termine di AGC, sfiorando il 92%. Salvino Tortu continua invece ad avvicinare il record Master M50 dei 100 (11"92) ottenendo 12"09. Basterà trovare la gara giusta con il giusto vento. Frederic Peroni 54"77 sui 400. Segnalo anche il prossimo master (già dal 2010) Stefano Longoni dell'Atletica Lecco. Ebbene, ha già promesso al sottoscritto fuoco e fiamme su alcune discipline ostacolifere. Ostacolisti master avvisati (nella circostanza ha corso i 110hs in 15"10 con -1,5 di vento). Manu Baggiolini ha vinto i 400 femminili in 58"91, mentre Mara Cerini ha corso la medesima distanza in 60"45.

91,80 - 100: 11"72 - Giancarlo D'Oro M45
90,81 - 100: 12"09 - Salvino Tortu M50
90,60 - 400: 52"44 - Marco Ceriani M40
90,34 - 100: 11"59 - Marco Ceriani M40
87,97 - 400: 54"77 - Frederic Peroni M45
87,35 - 100: 11"49 - Andrea Benatti M35
87,03 - 100: 12"20 - Andrea Truzzi M45
86,20 - 400: 58"91 - Manu Baggiolini F35
85,97 - 100: 11"92 - Marco Giacomantonio M40
84,93 - 400: 60"45 - Mara Cerini F35
81,36 - 100: 12"25 - Lorenzo Valli M35
79,38 - 100: 13"19 - Massimo Confalonieri M40

26/05/09

Busto: Elena Montini sfonda il record degli 800 F45

Continua il momento eccezionale della comasca F45 Elena Montini. A Busto Arsizio ha infatti ottenuto il nuovo record italiano di categoria sugli 800 (al quale si era avvicinato la scorsa settimana) inanellando un notevole en-plein (400-800) in pochissimi giorni. Il nuovo record è stato fissato in 2'20"89, un secondo in meno di quello listato di Jocelyne Ferruggia nel 2007 (2'21"91). A livello internazionale l'unica apparizione di Elena rimane quella di quest'anno di Ancona (Euroindoor) dove ha conquistato un meritato bronzo in 2'26"12. Rimanendo a Busto Arsizio, segnalo quale miglior risultato in termini di AGC il 92,20 dell'M40 Roberto Amerio nei 400 ostacoli (57"62). Amerio, atleta del '65, ha avuto come migliore stagione da Master il 2008, dove ha inanellato due argenti a Lubiana nei 400hs e nei 110hs, e i due ori nelle staffette M40. A pochi centesimi, nella classifica AGC troviamo Alessandro Cipriani, che con 1'03"67 ha totalizzato 92,12% e sfiorato la sua m.p.i. del 2008 (1'03"23). Nei 200 Omar Lonati si dimostra ancora una volta il più veloce M35 in circolazione (in attesa di Alessandro Gulino e Cundò), correndo in 22"64 con -1,6 di vento contrario e 91,30 AGC. Miglior risultato al femminile è stato quello siglato da parte di Emanuela Baggiolini capace di vincere i 400hs in 1'01"01 (settima italiana assoluta fino ad oggi) e 88,18 di AGC. Naturalmente minimo... ma quanti master ottengono il minimo per i campionati italiani assoluti ogni anno? Il numero è sicuramente in crescita, prossimamente produrremo una statistica.

04/05/09

"Lo spirito di Chiasso": report della riunione d'apertura

Cos'è lo "Spirito di Chiasso"? E' semplicemente un modo di dire coniato oggi durante una bella conversazione telefonica con Salvino Tortu. Si commentava lo stratosferico 22"00 sui 200 del figlio Giacomo (al primo anno allievo!!) quando il discorso è scivolato inevitabilmente sulle gare di Chiasso. A Chiasso, tradizionale riunione di apertura del Calendario Atletico Ticinese, ho sempre respirato un'aria diversa rispetto alle gare italiane. "Radiosa", mi viene da dire. Gareggiare senza patemi, per il piacere della compagnia, spensieratamente. I colori molto accesi. Radiosi, appunto. E' qui che forse si respira il vero spirito "Master" di un tempo: dei risultati chi se ne frega! Così mi è talmente dispiaciuto di non poter essere presente, da rimanerci male. L'aspetto prettamente agonistico ha visto invece una vera e propria invasione di master lombardi sulla pista (mi dicono essere stata rifatta a nuovo) di Chiasso. E parlando di Salvino Tortu non si può non citare il suo delfino, Giancarlo D'Oro, che a Chiasso ha stampato un roboante 17"59 sui 150 con 1,1 di vento a favore. A proposito, possibile che non esista una tabella coi record italiani nelle prove "spurie" validi anche per i master?? Purtroppo l'AGC non esiste nè per i 150, nè per le 100 yards (altra gara del programma ticinese). Rosario Mauri (M45) è stato l'altro master sotto i 18" (17"94), mentre Salvino Tortu (M50) si è accontentato di un 18"02 (-1,6 di vento) frutto dell'ultima batteria, a causa di un errore nella composizione delle serie. Niente Male, l'importante non sono ancora i risultati cronometrici (che nel frattempo miete il figlio). Sulla pista Chiassese (si dice?) si è rivisto Andrea Truzzi (M45) con 18"25. Emanuela Baggiolini (F35) dopo l'ubriacatura di medaglie ad Ancona, ricomincia con una scorpacciata di gare: 100 yards, 150 e 300. Nei 150 19"61. Nelle 100 yards 12"09. Rimanendo nelle 100 yards, un uomo solo sotto gli 11": è Gabriele Soffritti (M45) che ha corso in 10"98, davanti al solito Rosario Mauri (11"01). Nei 300 metri in prima serie si è visto all'opera un possibile protagonista dei 400 M35: Enrico Sarcuno (classe 1974), che ha corso in 37"33 (83,10 AGC). Stando all'AGC la miglior prestazione sui 300 l'ha invece ottenuta Aldo Del Rio (M60) con il suo 42"27 che gli vale qualcosa come 89,22 punti percentuali. Sarà record italiano? Lo sapremo mai? La Baggiolini, sempre sui 300, ottiene 41"42 che vale 83,04 AGC, leggermente inferiore al 83,16 AGC che invece vale il 44"88 corso dalla F40 Giuseppina "peppa" Perlino. Nei 600 la comasca Elena Montini (F45) corre in 1'45"34 (86,38 agc), mentre tra gli uomini spiccano il 1'36"44 di Franco Valsecchi (85,93 AGC per l'M50) e soprattutto il 1'37"04 (86,03 AGC) di Cesare Cremaschi. Di quest'ultimo, classe 1958, mi sto chiedendo se sia "quel" Cesare Cremaschi che vestiva la maglietta della Riccardi tempo addietro. Dai 1000 "sparata" di Giuseppe Caggianelli (M35) che con 2'36"01 ottiene 85"10 AGC, mentre Giuseppe Romeo (M45) lo supererebbe virtualmente con il suo 2'44"30, che gli vale 88,85 (seconda prestazione quantificabile in AGC della giornata, dopo il 300 di Del Rio). Se ne volete sapere di più, vi rimando a TUTTI i risultati fatti dai master italiani a Chiasso o al pdf con i risultati completi.