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25/08/11

Meeting di Chiasso: la Martinelli al nuovo record italiano F45 degli 800 - ottime Borgonovo e Baggiolini


(a sinistra la Martinelli abbracciata dalla Montini, al termine della gara con record) - Durante il meeting di Chiasso (qui i risultati) come già preannunciato, sugli 800 femminili, si è assistito ad un piccolo momento di storia atletica master. Era infatti impegnata, in una prima serie che sembrava un campionato mondiale... master, Barbara Martinelli, classe 1965, ergo rappresentante della categoria F45. Ma insieme a lei c'era la campionessa mondiale master, la varesina Emanuela Baggiolini (1972), ma anche l'elvetica Karin Colombini (1976) (una delle migliori ottocentiste svizzere assolute), senza dimenticare Elena Montini (1962), un'altra icona del masterismo nazionale. Ma questo è il momento di Barbara Martinelli, e della sua prestazione: 2'18"49, quarto posto, ma soprattutto il miglior tempo italiano di sempre ottenuto da F45. Il precedente record era stato il 2'19"97 ottenuto indovinate da chi? Proprio da quella Elena Montini che era presente nella stessa serie della Martinelli, e che ha terminato in 2'26"33. C'è naturalmente da dire che la Montini è all'ultimo anno di categoria, e che l'anno prossimo un tempo del genere rappresenterebbe il nuovo record italiano... se conseguito nel 2012. La Martinelli diventa la seconda donna italiana con più di 45 anni ad essere scesa sotto i 2'20" (la prima era stata la Montini, che aveva portato il record prima a 2'20"89 a maggio del 2009 a Busto Arsizio, per poi migliorare sino al citato 2'19"97 di Mondovì. Per la Martinelli invece il secondo record italiano, accanto agli 800 indoor stabilito ad Ancona a marzo (2'22"19) che polverizzò il suo stesso record di un paio di mesi prima (2'25"57). Il tempo di Chiasso della Martinelli equivale in AGC a 88,66% (ovvero un 2'07"77 parametrato). Il tempo svizzero della Montini, 49enne, è invece pari a 86,06%. 

Come si diceva, era presente anche Emanuela Baggiolini, protagonista di un finale combattuto contro la Colombini, vincitrice di un paio di decimi: 2'10"19, che, pensate un pò, equivale in AGC al centesimo percentuale del tempo della Martinelli: 88,66%. 2'09"90 per Karin Colombini (87,21%). Nella terza serie, presente anche Elena Fustella (1961), avversaria dall'anno prossimo proprio della Montini tra le F50: 2'35"05 (81,92%).
Nel salto in lungo, come già accennato nell'articolo sul meeting assoluto, che ha visto il record elvetico di Irene Pusterla (6,84), quarto posto e record personale per Flavia Borgonovo con 5,75, che, considerate le rivisitazioni dei minimi per il 2012, potrebbe essere misura sufficiente per i Campionati Italiani Assoluti. 82,26% il suo AGC: ma considerate che nei salti, andare oltre gli 80% è un'impresa molto più difficile che nelle gare di velocità.

Nei 100 maschili era presente Max Minorini (1972): 11"75 (86,66%), in linea con le prestazione della stagione. Presente anche Marco Giacomantonio (1969: 12"33 e 84,06%), e soprattutto dopo mesi di stop forzato per un infortunio, Marco Ceriani, il Pierfrancesco Pavoni del Mondo Master: al rientro dopo solo un paio di settimane di allenamento un 12"44 ben augurante (85,92%). Tiziano Crippa (1963) 12"80 e  84,63%, mentre il Sindaco di Chiuro (comune che non sparirà, viste le oltre 2500 anime), Tiziano Maffezzini (1966) finisce a 12"93. 12"78 per Alessandro Galimberti (1966) e 12"84 per Luigi Papetti (1964). 

Nei 200 spicca il 28"67 di Aldo Del Rio (1946): tradotto fa 86,47%; il già citato Alessandro Galimberti 26"06 (82,97%). 83,30% per Stefano Fozzati (1964) con 26"33 e 27"10 per Tiziano Maffezzini
Negli 800 sorpresona nel vedere il quattrocentista Paolo Bertaccini (1965) impegnato nel doppio giro: non male davvero il crono finale. 2'06"35, ovvero una bordata da 88,89%. Dovranno temere gli specialisti M45 italiani degli 800?

Nel giavellotto 52,25 per Massimo Bricchi (1968), che ha prevalso sull'altro M40 Roberto Fazio (1969): 47,39 per lui. 

Nei 3000 femminili 10'01"42 per Ivana Iozzia (1973). 11'36"40 per la lecchese Anna Lanfranchi (1961).

23/08/11

Meeting di Chiasso: Schembri 7,57 - Nicole Reina vince i 3000 davanti a Bevilacqua e Roffino - Pusterla 6,84... ma è ticinese

Nella calura estiva svizzera (che è poi quella comasca) si è tenuto il 16° meeting del Mendrisiotto, a Chiasso un paio di serate fa. Poi nell'apposita sezione dei master scriverò delle imprese di alcuni italiani presenti, record nazionali inclusi. Bramavo i risultati da ormai un paio di giorni, e finalmente oggi sul sito della Federazione Ticinese, è uscito il pdf delle gare (lo trovate a questo link). Presente il coreano Fabrizio Schembri, nel salto il lungo, dopo la rimozione della fatwa che pendeva sulla sua testa per la partecipazione ai mondiali di Daegu: 7,57 ventoso e 7,54 con 0,6 di vento, che è la sua seconda prestazione di sempre (statistiche All-Athletics) dopo il 7,75 a Nembro nel 2009. Quindi buone condizioni in vista della prova sul triplo in Corea. La gara è stata vinta dallo svizzero Julien Fivaz, con 7,81 (1,0), saltatore che brillava tra il 2008 e 2009, ma che ottenne il suo PB nel lontano 2003 con 8,27 (difficile che non sia record svizzero): quell'anno partecipò con scarsa fortuna ai mondiali di Parigi uscendo in qualificazione. Terzo nella gara di Chiasso l'italo-svizzero Gregory Bianchi con 7,34.

Ma sicuramente la prestazione della serata ticinese è stato l'incredibile 6,84 (1,0 a favore) di Irene Pusterla, che mannaggia a noi, è svizzerissima, benchè di quella parte di Svizzera che parla italiano. Un salto lontanissimo nella storia elvetica della specialità, che migliora di 3 centimetri il 6,81 ottenuto sulla medesima pedana un paio di mesi fa. 20° salto mondiale dell'anno e 16^ performer globale. Non male, eh? Nella stessa gara secondo posto per Elisa Zanei con 6,11, mentre 4^ continua la propria crescita tecnica Flavia Borgonovo (1974) che arriva a 5,75 (PB). 

Belle prestazioni nei 100 femminili da parte di Martina Giovanetti: 11"71 con vento quasi nullo: 0,2 a favore. Quest'anno con 2,0 a favore era arrivata a 11"66, e ad un 11"63 ventoso a Friburgo. Forma rinvenuta da metà ottobre in poi, per la Forestale, ma che conferma la tendenza dello sprint azzurro al femminile targato 2011: ci si arena sull'11"7 (un pò sotto o un pò sopra), in attesa che Manuela Levorato riesca ad esordire prima della fine della stagione per capire come potrebbe essere il 2012 (almeno nella staffetta veloce). Sorprende comunque il secondo posto dell'ostacolista Micol Cattaneo: 11"79, ad un solo decimo da quello che dovrebbe essere il suo PB, ovvero l'11"69 corso a Bottrop nel 2007. Chissà, magari prima della fine dell'anno, la Cattaneo sarà in grado di correre in 13"2 (o meno) sui 100hs, lasciandoci nella curiosità di quella che potrebbe essere una stagione clamorosa: il 2012 (con Caravelli, Borsi, Pennella e appunto Cattaneo). 4^ Claudia Gervasi con 11"96 (11"78 regolare e 11"68 ventoso nel 2011). Martina Giovanetti si è poi tolto lo sfizio di prendersi il Record stagionale sui 200: 24"08 (aveva un 24"11 corso a Gorizia a luglio). 

Nei 200 maschili si impone il poliziotto (e quattrocentista) Isalbet Juarez con 21"60 (ma quest'anno 21"33 a Rovereto), che per 5 centesimi fulmina il carabiniere Alessandro Guazzi (21"65). Altro poliziotto, altra gara: Dario Ceccarelli vince infatti in 1'50"28, a meno di un secondo dal PB ottenuto tre settimane fa a Trento: 1'49"48

Lorenzo Perrone regola Michele Fontana nei 3000: 8'15"34 contro il 8'19"91. Ed ennesimo poliziotto nel triplo: Gianluca Gasperini plana a 15,29, cioè una decina di centimetri in meno del suo SB di 15,39 ottenuto a Trento a luglio.  

Sfida over-35 negli 800, dove l'elvetica Karin Colombini (1976), supera la nostra Emanuela Baggiolini (1972) per pochi centesimi: 2'09"90 a 2'10"19. Alle loro spalle Record italiano F45 di Barbara Martinelli, con 2'18"49.

Sorpresona nei 3000, dove il fenomeno vivente Nicole Reina (1997), 14 anni, cadetta, batte sui 3000 sia una delle (poche) speranze del mezzofondo femminile italiano, Federica Bevilacqua, che la più navigata Valeria Roffino. Davvero un talento pazzesco. Tempi? 9'46"28 per la Reina, 9'46"82 per la Bevilacqua e 9'51"44 per la Roffino. A proposito... qual'è la migliore prestazione italiane cadette sui 3000? Su google, una vecchia lista vagante come una bottiglia in mezzo al mare, ma risalente al 1998, riporta un 9'35"15 di Silvia Ascani, classe 1985 (ma che fine ha fatto questa ragazza?). 

Nel triplo, la saltatrice in alto (l'anno scorso a Barcellona) Beatrice Lundmark finisce a 12,68

28/08/10

Perlino record sui 200 W45 - Rosolen spara il disco in orbita: altro record W45

(La "Peppa" Perlino a Chiasso, dal suo profilo facebook) - La notizia ha quasi una settimana: e ho avuto pure il privilegio di assistervi direttamente. Colpevole due volte. Non mi ricordo bene con chi stessi parlando prima delle serie femminili dei 200 a Chiasso, mentre aspettavo di essere sparato a mia volta nel tourbillon della mia cmpetizione (forse lo stesso Luigi Papetti con il quale avevo affrontato il viaggio verso la Svizzera meridionale?). Ebbene, chiunque esso fosse stato, nel momento in cui la terza serie del mezzo giro di pista al femminile andava in onda, mi ero permesso di dire: "Fa il record italiano". Risposta: "ma no, è tornata oggi (o ieri) dalle ferie!". Comunque sia: partono, e vedo che Giuseppina Perlino va, va, va e ai 130 mi sento di dire "lo fa...". Detto-fatto: 27"66, nuovo record italiano W45 sui 200 con vento -0,4. E così ancora una volta la velocità W45 si dimostra il vero settore in fermento: cinque volte migliorati i record di 100 e 200. L'unico record rimasto in vita "datato" è quello manuale dei 100 (12"9 di Umbertina Contini corso nel 1998). Sui 200 ricordo che il record manuale è il 27"6 di Daniela Ferrian ottenuto solo un mese fa a Villanova. Il miglior tempo elettrico era invece della stessa Ferrian con 28"30 del giugno di quest'anno a Mondovì. 178° record italiano del 2010. Il 179° me l'ha invece segnalato il nostro corrispondente dall'Emilia Romagna nonchè forumista Beno. Prestazione che risale a luglio, ma di cui ho preso visione solo or-ora. Mara Rosolen ha infatti lanciato il dischetto da 1 kg a 44,30 il giorno 22 luglio a Bologna. Il record nella specialità era a soli 9 metri sotto, cioè il 35,17 di Antonella Meregalli lanciato nel maggio di quest'anno a Mariano Comense. Record tra l'altro "storico" perchè migliorava un record, quello di Rossella Bardi, che aveva quasi 11 anni di vita. Seguono i risultati di Chiasso e Trento, meeting Marzola:
  • Chiasso: stupenda giornata dai colori radiosi in Ticino: ottima per divertirsi in compagnia. In questo contesto il Sindaco volante di Chiuro, in provincia di Sondrio Tiziano Maffezzini (1966) corre in 12"29 (85,29%) i 100 e 25"61 i 200 (83,79%). Luigi Papetti (1964) si dimostra un pizzico più 100ista che 200ista: 26"18 (83,18%) contro il 12"72 (84,03%), rigorosamente senza chiodate naturalmente! Il miglior velocista della sessione svizzera si dimostra però Aldo Del Rio (1946): 28"07 e un controvalore AGC di 87,75%. Negli 800 ottimo il 2'18"92 di Franco Valsecchi (1959): 84,42% che nel mezzofondo vuol dire andare. Master elvetici sugli scudi nei 3000: Davide Gambonini (1968) del GAB corre in 9'35"78 (82,08%), mentre Luca Foglia dela Vitus Locarno (1962) in 9'59"09 (82,63%). Nel lungo era presente il rumeno della Virtus Castenedolo Gabriel Gui, fermatosi però a soli 6,26 (quest'anno 7,09 a Nembro) con un solo salto all'attivo: probabile qualche piccolo inconveniente. Nel giavellotto Massimo Bricchi (1968) ottiene addirittura il suo stagionale con 53,56 (aveva secondo il sito della Fidal-Lombardia 50,20: oltre 3 metri di miglioramento. 63,43% di AGC, ma nei lanci si sa che oltre il 60% si è di fronte ad una grande prestazione. Tra le donne, come detto, spicca il record della Peppa Perlino, che frullato nell'AGC fornisce un controvalore di 86,91%. 79,23% nei 3000 con 10'57"28 per la ticinese Jeannette Bragagnolo (1971). Ma soprattutto vedevamo schierata nel salto in lungo la bi-campionessa mondiale indoor Flavia Borgonovo (1973) che ancora una volta è atterrata vicina ai 5,60, sintomo di una gran condizione. A Chiasso 5,57 (78,78%) all'ultima prova: meglio aveva fatto solo a Nyiregyhaza e Cernusco con 5,60 e 5,61.
  • Trento, Meeting Marzola - ieri si è disputato anche l'atteso meeting Marzola, quello al centro della nostra attenzione nei giorni scorsi. Alla fine buona partecipazione di over-35, con su tutti il 400 di Barbara Ferrarini (1967): 1'01"59 e 87,95%. Nella stessa gara 1'08"16 per Mirella Giusti (1960): 85,33%. 86,06% per Andrea Truzzi (1964) nei 100 con 12"42. 57"73 nei 400 per Roberto Cito (1963) e 84,03%: secondo la banca dati Fidal-Lombardia dovrebbe essere il suo miglior tempo del 2010, avendo nel carnet un 57"86 corso a Rovellasca a luglio. Torna a calcare le piste Cesare Lazzarini (1973): sugli 800 2'02"48 e 84,37%: era un pò che non sentivo parlare di lui. Più spessore (stando al convertitore universale) però ha il tempo di Manfred Premstaller (1962): il suo 2'10"21 e quindi 87,76%. 84,79% per Walter Endrizzi (1968) sui 3000 con 9'17"41. Qui Gabriel Gui (1975) dopo i problemi di Chiasso trovo un buon feeling con la pedana: 6,89 e 80,91%. Fabio Caldon (1975 anche lui) nel giavellotto supera la fettuccia ideale dei 60 metri: 60,96 (64,59%). Arriva addirittura una vittoria di una over-35 nei 1500 femminili: Maria Vittoria Fontanesi (1974) si impone infatti in 4'18"76 (una bordata da 92,00% AGC, il miglior risultato master di agosto a mia conoscenza) davanti alla nuova Eleonora Berlanda (1976, prossima "master") che ha finito le sue fatiche in 4'19"74. Terza un'altra master: Mara Cerini in 4'35"83 (88,28%).
  • Bologna. Nel file allegato preparato da Beno, i migliori risultati degli over-35 al meeting Fidalestate del 22 luglio con il record della Rosolen.

01/05/10

10 record italiani master spurii.

(una serie delle 100 yards a Chiasso, nel meeting del primo maggio) - Una pioggia di record inattesi nel fine settimana, che uniti a quelli ottenuti al Meeting Liberazione di Roma, porta ad un totalone di 15. Quindici record italiani, 14 non-olimpici e uno di stampo "olimpico", quindi con uno spessore superiore. Copertina del fine settimana quindi a Umbertina Contini, classe 1950, che ha pareggiato alla sua prima uscita il record del 100 F60 con 15"17 a Padova. Sugli scudi altre due donne: Patrizia Spuri, che ha migliorato due volte il record dei 500 F35, prima a Roma e poi a Latina, e Giuseppina Perlino, con due record su 150 e 300 F45 a Chiasso. Restando in terra svizzera, Averardo Dragoni migliora il record dei 600 M60 (8" in meno!), e Giuseppe Poli, M35, a 2'30"04 nei 1000 a Latina. Enrico Saraceni non manca il timbro al suo 15° record italiano master, mentre il vento di Chiari non favorisce molte prestazioni-record. Breve cenni anche alla riunione del citato Meeting Liberazione all'Acquacetosa: dovrebbero essere caduti ben 7 record italiani master, tutti nelle neo-prove spurie gentilmente concesseci da Giusy Lacava. Segue un breve racconto dei migliori risulati degli over-35 in giro per l'Italia, tappa per tappa (di quelle che ho trovato).
  • uno degli appuntamenti più attesi è stato sicuramente il meeting di Latina: peccato per il tempo, che un pò su tutto lo stivale ha flagellato le piste e le pedane. Nonostante questo 3 record italiani infranti, tutti nelle specialità non-olimpiche. Il totale fa 15 record italiani in una sola settimana di masterismo estremo: le specialità spurie hanno dato davvero molto brio a questo inzio di stagione. Mi soffermerei innanzi tutto sul record sui 1000 di Giuseppe Poli (1974) perchè davvero notevole: 2'30"04, che equivale a 88,48% (nemmeno tanto a ben vedere) ma che abbassa il record detenuto da un "imbattibile" in terra italiana nelle gare di mezzofondo come Gianni Bruzzi (2'33"74 nel 2006). Primo record italiano per il portacolori dell'Atletica Latina, che quest'anno ha fatto doppietta 400-800 ai campionati italiani indoor master. Poi c'è il ritorno di Patrizia Spuri (1973) che nel giro di una settimana abbassa il due volte il record dei 500: a Roma, al Meeting Liberazione (di cui parlo più avanti) corse in 1'14"11. A Latina, Patrizia abbatte la barriera dell'1'14" approndando a 1'13"84 e totalizzando 90,52%, una delle 3 atlete sopra il 90 del weekend. Terzo record nei 300 M45 da parte di Enrico Saraceni, ma su questo c'era da scommetterci a-uno. 37"69 (89,25%) in condizioni meteo pessime, ma quel che contava era probabilmente il record, il 15° tra i master per Enrico. Il precedente era il 38"0 ottenuto dall'intermittente bresciano Ranzini (al momento è in-off... che fine ha fatto dopo la medaglia di Riccione sui 200?). Tra gli altri risultati segnalo l'ottimo 36"26 di Edgardo Barcella, che gli vale 88,86%. Ma anche il 35"13 dell'ostacolista cubano M35 Aramis Diaz Martinez (1974).
  • A Chiari capita la giornata più ventosa a memoria d'uomo. Folate anche superiori ai 7 metri (Mattia Nuara, nel lungo sembra aver sfruttato un refolo da 7,2 m/s... ma senza grandi risultati, visto che non ha oltrepassato i 7 metri, lui che col vento aveva passato gli 8 un paio di anni fa). Vento mediamente tre i 4 metri e i 5 a favore: nemmeno la pista di Donnas aveva mai concesso tanto. Ma questo dipende dalle condizioni meteo: infatti solo col brutto tempo su quella pista arriva il vento a favore. Quindi, molto nuvoloso, probabilmente molto freddo, e vento a favore. Migliori risultati dal mezzofondo, con Silvia Casella (1972) ancora vincitrice di una gara a carattere regionale: 2'13"36 (85,75%). Brava anche Laura Avigo (1967): 2'21"26 e 84,67%. Rosa Anibaldi (1966) corre i 200 in 27"71 con +3,0 (85,68%). Tempone sugli 800 di Rinaldo Gadaldi (1954) che ottiene 2'17"10 piazza 89,18%. Francesco D'Agostino (1966) invece corre in 2'06"33, che gli vale 87,32 di AGC.
  • Introduco anche una gara che non si è disputata questo fine settimana, ma esattamente il 25 aprile a Roma, perchè sono successe cose decisamente interessanti. Pioggia di record, avremmo potuto intitolare quell'articolo, se solo ne avessi avuto contezza per tempo: ma i risultati, così come sto denunciando da tempo, è davvero difficile pescarli se non dopo una ricerca mirata: come più volte scritto, nessuno vuol prendere mano veramente alle statistiche GENERALI della Fidal e dagli un bel taglio unico, moderno, gestibile, rapido e di facile accesso... completo, in poche parole. Torniamo sulla pista dell'Acquacetosa: personalmente ho contato 7 nuovi record italiani spurii. Scusate il gioco di parole davvero ridicolo (dopo questa potete anche cambiare sito di riferimento), ma nei record spurii non poteva mancare la... Patrizia Spuri (1973). La compagna del triplista Fabrizio Donato ha infatti stabilito la nuova miglior prestazione italiana sui 500 F35 con 1'14"11, demolendo il precedente record appena pubblicato da Gigliola Giorgi (tornata anch'essa a ottimi livelli proprio quest'anno) di 1'19"0 risalente al 2006. La cosa curiosa è il fatto che nonostante sia la 3^ stagione da over-35, per la Spuri è il primo limite di categoria. Rimanendo sui 500, miglior prestazione F55 anche per Anna Micheletti con 1'36"73: tra indoor e outdoor è l'8° record detenuto dalla Micheletti. Nei 1000 F45, Jocelyne Farruggia stampa un gran 3'03"08 e 6° record italiano per lei, il secondo nei 1000, dopo quello tra le F40. 3 record italiani arrivano invece dai 150, sui quali c'è però il dubbio del vento che non viene riportato dal referto: Rita Del Pinto nella categoria F60 con 27"66, Ugo Sansonetti (M90) che addirittura abbassa il suo stesso record di oltre 6 decimi (29"16 vs 29"82) e probabilmente anche il 16"85 di Max Scarponi tra gli M40, che statisticamente è superiore al suo stesso 16"6 manuale, ma cronometricamente ha sicuramente il suo peso "da record". L'ultimo record del Meeting romano è stato quello dei 600 M75 corso da Vincenzo Vanda con 2'20"35.
  • Torniamo all'ultimo fine settimane: ad Alessandria il lecchese Stefano Longoni non riesce ad abbattere il suo fresco record italiano M35 sui 200hs: 25"70 e ancora una volta un bel muro di vento contro. Roberto Amerio (1965) 28"24 non avvicina il record di Frederic Peroni (27"58) anche grazie ad un notevole -3,1 di vento. Nei 1500 4° posto per Gianfranco Fiorillo (1973) che con 4'11"37 sui 1500 ottiene virtualmente un buon 84,64%. Nel peso Marco Dodoni (1972) si limita alla normale amministrazione nel lancio del peso con 17,70 e 77,79% agc.
  • A Chiasso, tappa tradizionale per i master lombardi, con il meeting d'apertura del calendario ticinese. Sugli scudi Averardo Dragoni, con il record italiano M60 dei 600, migliorato di ben 8 secondi: 1'40"38 (88,88%) contro 1'48"82 di Roberto Rossetti (ottenuto nel 2007). Peccato non ci siano i record italiani sulle 100 yards! Sui 150 si rivede Giacarlo D'Oro (M45) che corre in 17"93. Giovanni Mocchi, M55, corre in 19"45 la stessa distanza (il record di Antonio Rossi è 18"99). Altro record italiano nei 150 M70 con Aldo Cambiaghi (1940), che corre in 22"22 (-0,6) battendo il precedente listed-record di Alberto Bassi risalente al 2008. Tra le donne, copertina a Giuseppina Perlino, letteralmente scatenata su 150 e 300. E' riuscita nell'impresa di far meglio di Daniela Ferrian sui 150: 20"90 con vento praticamente nullo e nuovo record italiano, contro il recentissimo 20"95 della piemontese risalente a sole due settimane fa. Poi sui 300 addirittura un secondo in meno della miglior prestazione italiana tabellata: 45"08 vs 46"01: record italiano anche qui. Anche Denise Neumann (1971) in-palla: 3^ nelle 100yds con 12"04, ma bene anche sui 150 con 19"89 sui 150. 4^ Emanuela Baggiolini (1972) sempre sui 150 con 19"79 e altrettanto 4^ sui 300 con 41"71. Mara Cerini (1971) sfiora per la seconda volta in pochi giorni il suo record sui 600: 1'36"37 (il limite è fissato a 1'35"76).
  • Ad Orvieto torna in pista il poliziotto toscano Maurizio Checcucci, assente nella stagione indoor, che corre in 10"61 (93,93% AGC con le tabelle 2006, che sono le uniche che ho a disposizione in questo momento, prima che qualcuno riesca a tradurre quelle del 2010 in un software veloce... a proposito! Il primo maggio sono entrate ufficialmente in vigore!). Tornando a Checcucci: l'anno scorso corse in 10"26, ma la stagione è davvero appena iniziata. Tornerà sicuramente a correre sotto i 10"40. Nella seconda serie dei 100 si vede ancora Max Scarponi, che ha preso questo inizio di stagione in maniera ossessionante e ubiqua: non c'è gara nel giro di 200 km da Roma dove non si trovi un suo risultato. 11"32 e 92,50% di AGC, per un esordio davvero niente male. Un pelo meglio dei 200, dove ha corso in 23"18 e messo in carnet un 91,88%. Il "12-in-a-row" (sui 60 indoor... parlo dei titoli italiani consecutivi) Antonio Rossi totalizza 90,70% correndo in 12"90 con 1,5 di vento a favore. Attenzione a Giordano Mariani, classe '69: 11"63 (anche se con 2,7 di vento alle spalle) e 88,87%. Altra vedette over-35 della manifestazione umbra, sicuramente Elisabetta Artuso, capace di correre i 400 in 54"75. Per un attimo ho pensato al record italiano, ma quello è ben saldo negli artigli di Danielle Perpoli con 52 e spiccioli. Comunque sia per lei un fenomenale 93,01% AGC che per una F35 è davvero qualche cosa di eccezionale. Non me ne ricordo nessuno così alto negli ultimi tempi. Gran tempo anche da parte della F40 Stefania Rulli negli 800: 2'17"41 (85,69%): anche qui ho temuto per il record, che però è 3 secondi più basso. Nei 400hs maschili segnalo Aramis Diaz Martinez, classe '74: 50"84, che è già difficile ottenere in piano... dovrebbe essere di nazionalità cubana, bontà loro... Tradotto in AGC stiamo parlando di un mostruoso 96,40%, cioè un 48,53 da super-giovane. C'è da dire che quel risultato probabilmente non lo ottiene in questo momento nemmeno il miglior italiano in circolazione (assoluto). Giacomo Befani, nato nel 1970, ergo M40, ha vinto addirittura l'asta con 4,70 e 84,55% (in pratica in un meeting nazionale, 3 atleti over-35 a vincere le rispettive specialità: c'è da che riflettere). Il record italiano di categoria non è tanto lontano: 4,90 di Marco Andreini.
  • A Palmanova miglior master visto sul track&field Francesco Arduini, per la seconda volta sopra i 2 metri in poche settimane: 2,01 e 87,33%. 54,86 e 74,06% invece per l'altro poliziotto Stefano Lomater nel lancio del disco con annessa vittoria.
  • A Foggia, come pronosticato, un nuovo velocista di prima fascia: Leonardo Iorio, del 1975: 22"76 e 88,05%.
  • Rovereto: Stefano Tugnolo (1975) piazza 11"14 e 88,83% e 22"50 sui 200 (89,06%). Secondo solo a Maurizio Checcucci come over-35. Gran 400hs da parte di Roberto Crinò (1974): 56"62 e 88,56%. Nei 3000, l'M40 Giuliano Bressan (1966) corre poco oltre i 9', in 9'00"94 e 88,71%. Diego Fortuna (1968) lancia il disco a 54,16, e 74,53%: pensate che il record italiano M40 ha già 27 anni: Alessandro De Vincentiis nel 1983 a Reykjavik con 62,16. Dietro di lui il 36enne Stefano Lomater con 54,01.
  • Ai Ludi del Bò di Padova, Fausto Salvador 53"44 sui 400 con 87,02%. Ma il risultato di giornata è il 15"17 con -1,7 di vento con cui Umbertina Contini (1950, F60) ha eguagliato il record italiano di categoria, alla sua prima uscita sui 100 (presumo). Il record pareggiato è quello di Giusy Sangermano ottenuto nel 2006 a Bellinzona ma con 1,2 di vento a favore. 8° record italiano in possesso della Contini (il terzo sui 100, dopo quello manuale sugli F45, quello F55 e quello F60). Clamoroso 93,47% da parte di Nadia Dandolo (1962) ottenuto correndo 10'13"43 i 3000 (ma il suo record stabilito l'anno scorso è 10'05").
  • A Lucca (brutta giornata dal punto di vista meteo) Ferido Fornesi sfonda i 90 con 90,04% grazie ad un 12"04 non ancora all'altezza del blasone del campione europeo in carica dei 100. Domenico Furia (1960) 12"27 sempre sui 100 e 89,48%. Nei 1500 il marocchino classe 1971 Reda Benzina (un passato anche in Riccardi, mi sembra di ricordare) corre in 4'07"14 (87,89%). Rimanendo sui 1500, Angela Ceccanti (1968) corre sotto i 5' in 4'58"81 (84,03%). Si rivede anche la Fiamma Oro Luca Giovannelli (1975) sui 110hs, ma il suo tempo non sarà certo soddisfacente per lui: 14"96 (86,31%) per uno che corre a cavallo dei 14"00 non può essere motivo di vanto.
SEGUONO I MIGLIORI RISULTATI DEL FINE SETTIMANA

93,93 - 100: 10"61 (-1,5) - MAURIZIO CHECCUCCI (1974) - ORVIETO
92,50 - 100: 11"32 (-0,8) - SCARPONI MAX (1967) - ORVIETO
91,88 - 200: 23"18 (0,3) - SCARPONI MAX (1967) - ORVIETO
90,70 - 100: 12"90 (1,5) - ROSSI ANTONIO (1960) - ORVIETO
90,04 - 100: 12"03 (-0,9) - FORNESI FERIDO (1962) - LUCCA
89,48 - 100: 12"27 (-0,1) - FURIA DOMENICO (1960) - LUCCA
89,25 - 300: 37"69 - SARACENI ENRICO (1964) - LATINA
89,06 - 200: 22"50 (-0,6) - TUGNOLO STEFANO (1975) - ROVERETO
88,96 - 300: 35"13 - DIAZ MARTINEZ ARAMIS (1974) - LATINA
88,87 - 100: 11"63 (2,7) - GIORDANO MARIANI (1969) - ORVIETO
88,86 - 300: 36"26 - BARCELLA EDGARDO (1970) - LATINA
88,83 - 100: 11"14 (0,0) - TUGNOLO STEFANO (1975) - ROVERETO
88,32 - 200: 25"91 (6,0) - MAURI ANGELO (1957) - CHIARI
88,05 - 200: 22"76 (-0,6) - IORIO LEONARDO (1975) - FOGGIA
87,02 - 400: 53"44 - SALVADOR FAUSTO (1969) - PADOVA

89,18 - 800: 2'17"10 - GADALDI RINALDO (1954) - CHIARI
88,88 - 600: 1'40"38 - DRAGONI AVERARDO (1950) - CHIASSO
88,71 - 3000: 9'00"94 - BRESSAN GIULIANO (1966) - ROVERETO
88,48 - 1000: 2'30"04 - POLI GIUSEPPE (1974) - LATINA
87,89 - 1500: 4'07"14 - BENZINE REDA (1971) - LUCCA
87,32 - 800: 2'06"33 - D'AGOSTINO FRANCESCO (1966) - CHIARI
86,85 - 800: 2'10"43 - CIMATO MASSIMO (1963) - CHIARI
85,90 - 800: 2'00"29 - BIAVA LUCA (1973) - CHIARI

86,56 - 400HS: 56"62 - CRINO' FABRIZIO (1974) - ROVERETO
86,31 - 110HS: 14"96 (-0,2) - GIOVANNELLI LUCA (1975) - LUCCA

93,47 - 3000: 10'13"43 - DANDOLO NADIA (1962) - PADOVA
93,01 - 400: 54"75 - ARTUSO ELISABETTA (1974) - ORVIETO
90,52 - 300: 1'13"84 - SPURI PATRIZIA (1973) - LATINA
89,29 - 100: 15"17 (-1,7) - CONTINI UMBERTINA (1950) - PADOVA
87,47 - 600: 1'36"37 - CERINI MARA (1971) - CHIASSO
85,75 - 800: 2'13"36 - CASELLA SILVIA (1972) - CHIARI
85,68 - 200: 27"71 (3,0) - ANIBALDI ROSA (1966) - CHIARI
84,67 - 800: 2'21"26 - AVIGO LAURA (1967) - CHIARI
84,03 - 1500: 4'58"81 - CECCANTI ANGELA (1968) - LUCCA
83,76 - 300: 45"08 - PERLINO GIUSEPPINA (1965) - CHIASSO
83,47 - 300: 41"71 - BAGGIOLINI EMANUELA (1972) - CHIASSO
81,06 - 800: 2'26"27 - GIORGI GIGLIOLA (1968) - CHIARI

87,33 - alto: 2,01 - ARDUINI FRANCESCO (1974) - PALMANOVA
84,55 - asta: 4,70 - BEFANI GIACOMO (1970) - ORVIETO
79,46 - lungo: 5,74 - MENOTTI FRANCO (1961) - PALMANOVA
78,00 - asta: 4,50 - DURANTE ROBERTO (1973) - ROVERETO
76,27 - lungo: 4,95 (3,3) -TELLINI SUSANNA (1966) - CHIARI

77,79 - peso (7,26): 17,70 - DODONI MARCO (1972) - ALESSANDRIA
74,53 - disco (2): 54,16 - FORTUNA DIEGO (1968) - ROVERETO
74,06 - disco (1): 54,86 - LOMATER STEFANO (1974) - PALMANOVA
72,91 - disco (2): 54,01 - LOMATER STEFANO (1974) - ROVERETO
63,57 - disco (2): 39,95 - SAGONI ROBERTO (1947) - ORVIETO

85,69 - 800: 2'17"16 - RULLI STEFANIA (1969) - ORVIETO

71,24 - lungo: 4,86 - DODI ELISABETTA (1970) - PALMANOVA

04/05/09

"Lo spirito di Chiasso": report della riunione d'apertura

Cos'è lo "Spirito di Chiasso"? E' semplicemente un modo di dire coniato oggi durante una bella conversazione telefonica con Salvino Tortu. Si commentava lo stratosferico 22"00 sui 200 del figlio Giacomo (al primo anno allievo!!) quando il discorso è scivolato inevitabilmente sulle gare di Chiasso. A Chiasso, tradizionale riunione di apertura del Calendario Atletico Ticinese, ho sempre respirato un'aria diversa rispetto alle gare italiane. "Radiosa", mi viene da dire. Gareggiare senza patemi, per il piacere della compagnia, spensieratamente. I colori molto accesi. Radiosi, appunto. E' qui che forse si respira il vero spirito "Master" di un tempo: dei risultati chi se ne frega! Così mi è talmente dispiaciuto di non poter essere presente, da rimanerci male. L'aspetto prettamente agonistico ha visto invece una vera e propria invasione di master lombardi sulla pista (mi dicono essere stata rifatta a nuovo) di Chiasso. E parlando di Salvino Tortu non si può non citare il suo delfino, Giancarlo D'Oro, che a Chiasso ha stampato un roboante 17"59 sui 150 con 1,1 di vento a favore. A proposito, possibile che non esista una tabella coi record italiani nelle prove "spurie" validi anche per i master?? Purtroppo l'AGC non esiste nè per i 150, nè per le 100 yards (altra gara del programma ticinese). Rosario Mauri (M45) è stato l'altro master sotto i 18" (17"94), mentre Salvino Tortu (M50) si è accontentato di un 18"02 (-1,6 di vento) frutto dell'ultima batteria, a causa di un errore nella composizione delle serie. Niente Male, l'importante non sono ancora i risultati cronometrici (che nel frattempo miete il figlio). Sulla pista Chiassese (si dice?) si è rivisto Andrea Truzzi (M45) con 18"25. Emanuela Baggiolini (F35) dopo l'ubriacatura di medaglie ad Ancona, ricomincia con una scorpacciata di gare: 100 yards, 150 e 300. Nei 150 19"61. Nelle 100 yards 12"09. Rimanendo nelle 100 yards, un uomo solo sotto gli 11": è Gabriele Soffritti (M45) che ha corso in 10"98, davanti al solito Rosario Mauri (11"01). Nei 300 metri in prima serie si è visto all'opera un possibile protagonista dei 400 M35: Enrico Sarcuno (classe 1974), che ha corso in 37"33 (83,10 AGC). Stando all'AGC la miglior prestazione sui 300 l'ha invece ottenuta Aldo Del Rio (M60) con il suo 42"27 che gli vale qualcosa come 89,22 punti percentuali. Sarà record italiano? Lo sapremo mai? La Baggiolini, sempre sui 300, ottiene 41"42 che vale 83,04 AGC, leggermente inferiore al 83,16 AGC che invece vale il 44"88 corso dalla F40 Giuseppina "peppa" Perlino. Nei 600 la comasca Elena Montini (F45) corre in 1'45"34 (86,38 agc), mentre tra gli uomini spiccano il 1'36"44 di Franco Valsecchi (85,93 AGC per l'M50) e soprattutto il 1'37"04 (86,03 AGC) di Cesare Cremaschi. Di quest'ultimo, classe 1958, mi sto chiedendo se sia "quel" Cesare Cremaschi che vestiva la maglietta della Riccardi tempo addietro. Dai 1000 "sparata" di Giuseppe Caggianelli (M35) che con 2'36"01 ottiene 85"10 AGC, mentre Giuseppe Romeo (M45) lo supererebbe virtualmente con il suo 2'44"30, che gli vale 88,85 (seconda prestazione quantificabile in AGC della giornata, dopo il 300 di Del Rio). Se ne volete sapere di più, vi rimando a TUTTI i risultati fatti dai master italiani a Chiasso o al pdf con i risultati completi.

I master al meeting di Chiasso 2009: i 300 metri E I 600

  • i 300 metri maschili
  1. 37"33 - (83,10 AGC) - Sarcuno Enrico - 1974 (M35)
  2. 42"27 - (89,22 AGC) - Del Rio Aldo - 1946 (M60)
  3. 43"89 - (76,13 AGC) - Brolo Ettore - 1964 (M45)
  • i 300 metri femminili
  1. 41"42 - (83,04 AGC) - Baggiolini Emanuela - 1972 (F35)
  2. 44"88 - (83,16 AGC) - Perlino Giuseppina - 1965 (F40)
  • i 600 metri maschili
  1. 1'36"44 - (85,93 AGC) - Valsecchi Franco - 1959 (M50)
  2. 1'37"04 - (86,03 AGC) - Cremaschi Cesare - 1958 (M50)
  • I 600 metri femminili
  1. 1'45"34 - (86,38 AGC) - Montini Elena - 1962 (F45)
  2. 1'58"73 - (73,10 AGC) - Fabbri Marilena - 1967 (F40)
  • i 1000 metri maschili
  1. 2'36"01 - (85,10 AGC) - Caggianelli Giuseppe - 1973 (M35)
  2. 2'44"30 - (88,85 AGC) - Romeo Giuseppe - 1963 (M45)
  3. 2'52"49 - (83,09 AGC) - Redaelli Corrado - 1965 (M45)
  4. 2'54"74 - (82,81 AGC) - Simonelli Alessandro - 1964 (M45)
  5. 2'58"05 - (81,98 AGC) - Cimato Massimo - 1963 (M45)

I master al meeting di Chiasso 2009: i 150 metri

  • 150 metri maschili
  1. 17"59 (1,1) - D'Oro Giancarlo - 1962 (M45)
  2. 17"94 (0,4) - Mauri Rosario - 1964 (M45)
  3. 18"02 (-1,6) - Tortu Salvino - 1959 (M50)
  4. 18"25 (0,0) - Truzzi Andrea - 1964 (M45)
  5. 18"44 (0,4) - Soffritti Gabriele - 1962 (M45)
  6. 18"78 (1,0) - Rinaldi Gaetano - 1974 (M35)
  7. 18"82 (1,0) - Schino Matteo - 1965 (M40)
  8. 19"05 (0,0) - Mauri Angelo - 1957 (M50)
  9. 19"07 (0,0) - Malvicini Massimo - 1957 (M50)
  10. 19"82 (2,0) - Brolo Ettore - 1964 (M45)
  11. 20"29 (2,0) - Manzoni Fiorenzo - 1958 (M50)
  12. 20"36 (2,0) - Grilli Emanuele - 1963 (M45)
  13. 20"82 (2,0) - Lirici Marco - 1961 (M45)
  14. 21"23 (-1,6) - Patelli Emilio - 1955 (M50)
  15. 21"87 (-1,6) - Cambiaghi Aldo - 1940 (M65)
  16. 22"79 (-1,6) - Riviera Donato - 1962 (M45)
  17. RIT - Pistilli Maurizio - 1971 (M35)
  • 150 metri femminili
  1. 19"61 (0,3) - Baggiolini Emanuela 1972 (F35)
  2. 19"84 (1,3) - Neumann Denise 1971 (F35)
  3. 20"47 (2,1) - Perlino Giuseppina 1965 (F40)

I master al meeting di Chiasso 2009: le 100 yards

  • 100 yards uomini
  1. 10"98 (1,5) - Soffritti Gabriele M45 (1962)
  2. 11"01 (1,5) - Mauri Rosario M45 (1964)
  3. 11"42 (0,0) - Panceri Davie M40 (1966)
  4. 11"48 (3,0) - Mocchi Giovanni M55 (1953)
  5. 11"54 (0,0) - Schino Matteo M40 (1965)
  6. 11"65 (3,0) - Mauri Angelo M50 (1957)
  7. 11"95 (0,0) - Malvicini Massimo M50 (1957)
  8. 12"78 (0,6) - Lirici Marco M45 (1961)
  9. 12"94 (0,6) - Patelli Emilio M50 (1955)
  10. 12"98 (0,6) - Ferrari Luigi M60 (1948)
  11. 14"86 (0,6) - Colani Flavio M70 (1939)
  12. 15"29 (0,9) - Zagarino Giovanni M65 (1940)
  • 100 yards femminili
  1. 12"09 (0,8) - Baggiolini Emanuela