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03/07/13

Giuseppe Romeo e il record degli 800 M50

Un record alla Sebastian Coe quello di Enrico Greppi sugli 800 M50, che resisteva addirittura dal 28 maggio del 1983 (si era ad Asti) ovvero esattamente 30 anni fa. 2'04"8. Il record, manuale, fu di fatto avvicinato (o superato) da Luigi Ferrari ai Campionati Mondiali di Lahti del 2009, quando corse in 2'04"83, cioè un tempo forse un pò più veloce o forse un pò più lento... nel mio database i record persistevano a braccetto, anche perchè sono perfettamente consapevole del +0"14 della traslitterazione dei tempi manuali a quelli elettrici (quindi un fattuale 2'08"94), ma è anche vero che i tempi manuali rappresentano un arrotondamento per difetto di quello che si vede sul display del cronometro. Quindi, perchè no, chi fermò quel cronometro ad Asti nel 1983, avrebbe potuto aver visto anche un 2'04"71... tutto è possibile e opinabile, così nel dubbio della fallacia della mano umana, le due prestazioni hanno rappresentato i record italiani della categoria. Fino all'altro giorno, il 30 di maggio del 2013 (quindi esattamente 30 anni e due giorni dopo) quando Giuseppe Romeo ha cancellato ogni dubbio a Besana Brianza, correndo la distanza in 2'04"72. Per Romeo è il secondo record sugli 800 outdoor, dopo quello nella categoria M45 che proprio ad Orvieto pochi giorni fa ha subito l'attacco pazzesco di Sergio Ruggieri, arrivato a 13 centesimi in una gara alla Rudisha, come direbbe Ugo Piccioli (1'59"35 contro il 1'59"22 del primato di Romeo). Tra i suoi primati, anche quello dei 600 M50 ottenuto proprio quest'anno (1'29"13).  

23/06/13

Rudolf Frei finalmente nell'Olimpo: record italiano dei 400 M65

A Merano, durante i campionati regionali Master, impresa di Rudolf Frei, della SC Meran Forst Volksbank, che ha corso i 400 M65 in 1'01"44, ovvero il nuovo record italiano di categoria. Primo record italiano per lui, e risultato che premia uno dei più tenaci avversari di Vincenzo Felicetti, e che dal 2009 ha iniziato anche a livello internazionale a vincere medaglie internazionali proprio sui 400. Ricordo l'argento sui 400 M60 agli Europei di Nyraghyaza, ma anche i 4 bronzi tra Mondiali di Lahti '09, Euroindoor di Ancona '09 e Gand '11, e quello degli EMG di Lignano del '11. Alla vigilia degli italiani di Orvieto, una buona dose di fiducia per rintuzzare i suoi 2 titoli già detenuti sui 400 (entrambi indoor). Il tempo ottenuto da Frei cancella la serie del siciliano Antonio Grimaudo, che tra il 2009 e il 2010 abbassò 4 volte il record di categoria, portandolo dal 1'03"39 del leggendario Augusta Radames, all'1'01"61 che rappresentava prima dell'avvento di Frei, il limite nazionale. Grimaudo tra l'altro riuscì ad abbattere un record vecchio di 24 anni. Qui sotto la cronologia recente del record italiano:
  • 1'03"39 - Augusta Radames - Roma . 22/06/1985
  • 1'02"8m - Giuseppe Grimaudo - Palermo - 27/05/2009
  • 1'03"21 - Giuseppe Grimaudo - Alcamo - 04/07/2009
  • 1'01"73 - Giuseppe Grimaudo - Roma - 11/06/2010
  • 1'01"61 - Giuseppe Grimaudo - Siracusa - 26/06/2010
  • 1'01"44 - Rudolf Frei - Merano - 12/06/2013

17/02/13

Tumi, The Earthquake si abbatte sul palaindoor: scossa del 6,51 su Ancona

M. Tumi - rubata dal suo profilo fb
Ho una risorsa scarsa, il tempo. Tre record italiani in una botta sono pesanti da digerire in un solo articolo. Magari lo possono fare su qualche giornale generalista, ma qui bisogna dare spazio a imprese da pioggia di meteoriti negli Urali, appunto. Inizio con il terremoto del 6° grado e 51 della scala Richter che si è abbattuto sul Pala Banca Marche di Ancona alle 16:20. Prima due scosse telluriche di avvertimento (un 6"73 in mattinata e un 6"69 a mezzogiorno), poi in pieno pomeriggio arriva the Big One, quello che si aspettavano a San Francisco sulla faglia di Sant'Andrea, ed invece ha colpito sul litorale adriatico. Testimoni parlano che qualche minuto dell'evento sismico prima i cani avessero iniziato ad ululare e gli uccellini avessero tutti smesso di tweettare. Poi tutto si è fermato, il silenzio immoto. Quindi il rombo profondo, ed infine l'esplosione. 6"51! Mamma mia Michael Tumi, che razza di gara ci hai piazzato. Godiamo un pizzico con te, se ce lo consenti. Guardavo Tumi e guardavo Collio&Cerutti, Tumi e Collio&Cerutti e pensavo: cavolo, stanno andando pianino i ragazzi. Invece per i due sarà un 6"68 e un 6"69, che varrebbe da solo l'accesso alla finale continentale, quanto meno. Ma allora quello là davanti che diavolo ha combinato? Il Demiurgo della Transizione, cioè quella fase all'uscita del Drive, dove esplodono i Class Superior. La frustata, lo snodo di potenza e velocità, che discrimina l'umano dal "nato per fare quella cosa lì". Non so cosa darei per vivere almeno una volta quell'attimo di transizione come se fosse una spinta di un motore a curvatura e vedere gli avversari annaspare nella melassa spazio-temporale di una gara di sprint. 6"51 è tanta roba, come si dice oggi. E' un tempo che proietta Tumi vicino alla inviolata barriera dei 10"00, le Colonne di Ercole dello sprint azzurro, oltre le quali ci sono i confini della terra (e l'acqua precipita nel nulla?). 

6"51, forse non l'avete ancora compreso, è qualche cosa di clamoroso. Al mondo ha fatto meglio quest'anno solo Doc Patton, l'amico di merende del Principe WJ Spearmon (classe '77, come Manuela Levorato... giusto per). Yuniel Perez, il cubano che non t'aspetti, è anche lui a 6"51. Lerone Di Lernia Clarke a 6"52 (il Di Lernia, sta per gli inguardabili monili che porta e probabilmente secondo al solo Gatlin nel 2012, ma infinocchiato dal ridicolo sistema di start dei mondiali indoor di Istanbul, che a causa del rimbombo falcidiò grappoli di atleti top, compreso Dayron Robles sugli hs). Ora l'appuntamento con la bragagnana Gotemburgo, dove non registrano scossette telluriche da tempo immemore e dove appresso-appresso si troverà Jimmy Vicaut, un pò ColinJacksononiano in volto e 6"53 periodico quest'anno. Conoscemmo Vicaut (ve lo ricordate?) a Tallin nel 2011, quando ai campionati europei junior sciabolò un 10"07 mirabolante con 0,3 di vento. Ora però quel Vicaut vale quanto questo Tumi (anzi...), e poi ci sarà Bulldog Chambers, il terzo uomo più veloce della storia dei 60 metri. 

Dimenticavo un piccolo particolare: naturalmente record italiano, e 7° atleta europeo di sempre. Cosa si prova, Michael, a seguire da vicino Bulldong Chambers, Ronald Pognon, Jason Gardener, Linford Christie, Colin Jackson e Charalmbos Papadias (vabbè, Papadias lasciamolo perdere)? I love this game!

12/01/13

Marco Segatel 1,95 a quasi 50 anni: a 5 cm il mondiale

Dopo i due record della Gambelli, ecco che nel giorno in cui a Bergamo si inaugura il nuovo scintillante palazzetto-tunnell, Marco Segatel onora il nuovo palazzetto con il record italiano M50 di salto in alto con un sontuoso 1,95. Addirittura 9 i centimetri in più rispetto a quanto tabellato prima del 2013, ovvero l'1,86 stabilito dallo stesso Segatel ai mondiali di Jyvaslyla l'anno scorso. Ad onor del vero i record stabiliti da Segatel oggi sono stati 3: uno eguagliato (a 1,86) e due miglioramenti: il primo a 1,90 e poi quello del record definitivo a 1,95. Il record europeo e mondiale è a "soli" 5 centimetri: i 2,00 metri precisi dell'unico essere umano over-50 ad essere andato oltre i 2 metri nella storia dell'umanità: il tedesco Thomas Zacharias, che nel lontano 1997, ai mondiali indoor di Birmingham, saltò proprio quella misura. La gara di Bergamo è stata semplicemente pazzesca: 37 persone a saltare! E tra i primi 4, tre over-35, ovvero i due fratelli Ciotti, del '76 (2,17 per Giulio e 2,09 per Nicola), mentre fa registrare la sua prima misura da master "in pectore" Andrea Bettinelli (classe '78): 2,13. Tornando a Marco: il suo 1,95 saltato a 51 anni (la miglior misura di tutto il 2012 fu un 1,90), convertito dall'AGC, significa una percentuale da far tremare i polsi: 98,56%! Se pensate che al 100% si pareggia il record del mondo assoluto... questo lo avvicina: 2,41. Vabbè, vi lascio alla cronologia recente del record. 
  • 1,83 - Vittoriano Drovandi - Firenze - 06/02/1993
  • 1,84 - Emanuel Manfredini - Ancona - 20/02/2010
  • 1,86 - Marco Segatel - Jyvaskyla - 06/04/2012
  • 1,86 - Marco Segatel - Bergamo - 12/01/2013
  • 1,90 - Marco Segatel - Bergamo - 12/01/2013
  • 1,95 - Marco Segatel - Bergamo - 12/01/2013

05/01/13

Bum-Bum Gambelli: record F50 sui 200 alla prima uscita

Nemmeno il tempo di finire di attribuire i premi per i migliori master dell'anno, che Annalisa Gambelli, neo F50, va nel palazzetto di Ancona e polverizza il passato della specialità. Proprio oggi, infatti, l'atleta della S.E.F. Stamura Ancona, corre un clamoroso 27"62 sui 200, arriva seconda nel compund generale (da master F50!) mettendosi dietro una bella manciata di ragazzine, e, come detto, mette il proprio sigillo sul record italiano F50. Il record, in precedenza, era detenuto da Gianna Lanzini, con 28"53: 9 decimi limitati in una botta. Questa è la cronologia recente del record.
  • 29"72 - Zucchi Silvana - Torino - 08/02/2003
  • 28"56 - Ferrian Daniela - Ancona - 06/03/2011
  • 28"53 - Gianna Lanzini - Ancona - 11/03/2012
  • 27"62 - Annalisa Gambelli - Ancona - 05/01/2013
92,18% il corrispettivo in AGC, che è il primo grande botto della stagione. Sopra il 90% le prestazioni, ricordo sono di caratura internazionale. Solo per avere un metro di paragone: non so la data precisa di nascita (a livello internazionale è quella la discriminante, e non l'anno) ma ai mondiali di Jyvaskyla dell'anno scorso, con quel tempo, la Gambelli sarebbe arrivata nettamente seconda, a 4 decimi dal titolo iridato. Lo stato di grazia dell'atleta risale però all'anno scorso, quando un pò a sorpresa strappò il prestigioso record dei 200 F45 (all'ultimo anno di categoria) correndo in 27"12. E' il 5 record che ottiene (due sono in vigore, ovvero i due sui 200), e tutti e 5 sono stati ottenuti nelle Marche. 

04/04/11

Graziano 36"8 sui 300, cancella Saraceni - Daniela Ferrian altri 2 record italiani spurii

Proprio oggi sono usciti i risultati della riunione di Asti di sabato scorso, che purtroppo hanno visto (incredibile ma vero) l'utilizzo del cronometraggio manuale e senza anemometro. Ma in Piemonte siamo nel 2011 o nel 1911? Evidentemente nella regione governata da uno dei fedelissimi di Arese, contano più altri aspetti che la sacralità delle gare, il miglioramento della certezza statistica, la fedetà del dato. Una gara senza cronometraggio automatico è una fuffa, ma senza l'anemometro il valore diventa quasi nullo. Accetto suggerimenti su quali possano essere gli altri aspetti che nel frattempo in Piemonte stanno seguendo. Questo ancora una volta mette quel pizzico di aleatorietà a tempi che rimarranno nella storia sportiva qualunque essa sia. E così è successo proprio che a livello master si siano avute ben sei migliori prestazioni italiane, che ne superano altrettante, ma che gioco-forza dovranno viaggiare parallele complicando il panorama dei record. Ma vediamo nello specifico cos'è successo.
Il primo grande risultato è sicuramente il 36"7 di Mauro Graziano sui 300, che è un tempo clamoroso, visto che cancellerebbe il tempo di 37"69 di Enrico Saraceni ottenuto l'anno scorso a Latina il 2 maggio e che costituiva il record italiano M45 della specialità. Vediamo come Giusy Lacava tratterà il record, se cancellerà definitivamente quello di Enrico (visto che anche con il canonico arrotondamento di 0,24 il tempo sarebbe nettamente inferiore al precedente primato) o se o affiancherà. Ad onor di cronaca, devo rammentare che il tempo ottenuto dal pescarese l'anno scorso fu corso in costanza di infortunio in una giornata di pioggia. Ciò naturalmente non toglie il senso dell'impresa di Mauro Graziano, che proprio ad Ancona aveva vinto lo scontro diretto sui 200. Ora questo apre nuove prospettive per il piemontese, come i 400 a livello dei migliori. C'è ora da aspettare la reazione di Saraceni? Primo record italiano di Mauro Graziano e... primo record italiano perso da Saraceni da che fa il master, anche se era probabilmente il più abbordabile (voglio vedere il master M35, ad esempio, che corre in 33"73). 
Naturalmente era presente anche Daniela Ferrian, che ha visto bene di piazzare la doppietta di record su 80 e 300 nella categoria F50. 45"6 sui 300 che cancella (questo sì) il 47"3 di Daniela Stelori stabilito nel 2009. E naturalmente il record negli 80: 10"9, cioè 9 decimi in meno del precedente primato di Laura Vitale. 5° record F50 in soli 3 mesi per la Ferrian (due sui 60, 200 indoor e 80 e 300 outdoor) Ma dagli 80 è arrivato anche il record F45 di Silvia Binello (1964), che correndo in 11"8 ha migliorato di 2"6 il record di Elena Setti. Ad onor del vero, è giusto sottolineare che la banca dati a disposizione degli statisticians parte solo dal 2001 o 2002, quindi molti tempi sono andati persi di ciò che è avvenuto in seguito, altrimenti non si spiegherebbe un tempo così alto come primato nazionale.
5° record italiano (questo invece se la giocherà con quello attuale automatico), sugli 80 M65, dove Giovanni Cerruti ha corso in 11"5, che formalmente sarebbe meglio del 11"75 (0,2) di Lanfranco Chiavini di un paio di anni fa. Ma come si diceva, manca sia il responso automatico che quello anemometrico. Per il veterano Luciano Mazzetto (1933) si tratta del primo 80 registrato nella categoria M75, e di conseguenza si tratta di record nazionale. Il tempo? 13"9

02/04/11

77 record italiani e 3 mondiali in tre mesi: l'esplosione del mondo master italiano

Donato: 3 record italiani M35... ma lui non lo sa
Nonostante la situazione dirigenziale italiana e internazionale master sia nel più completo stallo di persone e di idee, il mondo master italiano dell'atletica praticata sta crescendo a livelli sicuramente non preventivabili date le premesse. La gestione alla Giano Bifronte voluta dalla Fidal (l'ennesimo colpo di genio della cricca) del mondo master (un'area italiana ed una internazionale), penso lo si sia capito, anzichè smussare gli angoli, li ha levigati finemente e così ci si trova alle manifestazioni nazionali ed internazionali un pò abbandonati a sè stessi (come mi ha scritto una nostra amica): le figure non sono chiare, si sovrappongono, si allontanano, si dissociano: pensare poi che a livello europeo, l'unico elemento italiano che ricopre una carica dirigenziale risulta essere il Signor Maggio, anti-italianista convinto, la dice lunga su come l'Italia Master Team debba ricostruirsi su basi più solide. Senza poi dimenticare la martellate in testa all'intero movimento con decisioni al limite dell'autolesionistico, come l'abolizione della finale dei c.d.s.. Ecco, nonostante tutto questo, il mondo master italiano è vivo, decisamente in fermento e spero pure in crescita numerica. E questo anche nonostante, infine, c'è chi si inventi mondi master paralleli, fatti di record italiani paralleli, campagne acquisti di persone over-70 eticamente sconvenienti, battaglie per sè stessi dove però dover coinvolgere tutti. Questo è il panorama triste, avversato poderosamente dalla realtà costituito dall'entusiasmo di centinaia di atleti master che vivono lo sport autonomamente e che trovano il vero stimolo proprio dagli altri atleti, e non certo dall'organizzazione nè soprattutto dalle persone che la compongono e che ne traggono indirettamente o direttamente benefici.
In tutto questo nel corso del 2011 siamo già a 77 record italiani, di cui 73 indoor (visto che è appena finita la stagione). L'anno scorso al 1 aprile erano "solo" 57, cioè ben 20 in meno! E che il fenomeno non sia più maschile come un tempo lo testimonia la distribuzione dei record: 38 maschili e 39 femminili. Ma questa forbice si è ridotta parecchio nell'ultima settimana grazie al primo 1000 outdoor di stagione, dove D'Agostino, Gadaldi e Rappo sono riusciti nell'impresa di portarsi a casa il primato nazionale. In questa ridda di record, tre sono particolarmente prestigiosi, se non altro perchè sono risultati essere record mondiali. Quello nel triplo W45 di Elisa Neviani, e quelli nei 3 km di marcia M60 di Graziano Morotti (due record, il primo ad Ancona e il miglioramento di Gand). La categoria italiana largamente più performante è stata proprio quella della Neviani, la W45: ben 13 record italiani nel corso dell'inverno. Ma si è assistito in generale ad un miglioramento sensibile anche nelle prestazioni delle categorie più "giovani", quelle che domani rinsalderanno le fila dell'esercito master. Quest'anno diversi atleti "assoluti" sono diventati de facto Master, apportando il loro contributo in termini qualitativi ai record: chi batterà più il 17,76 di Fabrizio Donato nel triplo, se non lui stesso? O il suo 8,03 nel salto in lungo? C'è pure un 2,28 nel salto in alto di Nicola Ciotti, che solo lui o il fratello potrebbero sorpassare nell'immediato futuro. La Artuso ha poi corso in 2'05"99, altro tempone degno di segnalazione. Dando uno sguardo di insieme si capisce che tutti però meriterebbero una citazione. Posto così la tabella di tutti i record italiani fino al 1 aprile.

09/02/11

Di Martino incontenibile: 2,04 e record italiano!

Incredibile Antonietta Di Martino, che a Banska Bistryca in Slovacchia poco fa (la gara è iniziata alle 17 locali) ha saltato la misura stellare di 2,04: in un colpo solo record italiano, miglior prestazione mondiale dell'anno, e primato personale anche contando i risultati all'aperto, dove aveva come PB (e record nazionale) 2,03. Il vecchio primato italiano indoor lo deteneva proprio la Di Martino che sulla stessa pedana tre anni fa aveva valicato l'asticella a 2,00. E adesso la napoletana si candida per l'alloro più pregiato ai prossimi Campionati Europei Indoor che si terranno a Parigi tra un mesetto. Le avversarie al momento sono tutte nella russa Shkolina che nella stessa gara ha concluso a 2,00. Nella cronologia del record è da tener presente che la Di Martino in Slovacchia ha valicato i 2,00 metri (record eguagliato) e i 2,02 (che sarebbe stato il nuovo record italiano). Immagini in diretta in streaming in questo momento della gara maschile. 

23/05/10

La settimana dei master: D'Agostino e la lesa maestà al re Avigo

(una fota dell'edizione 2009 del Meeting dell'Adriatico, dal sito dell'Atletica Torrione) - Nell'ultimo fine settimana tre appuntamenti importanti nel mondo Master. Innanzi tutto il 16° Gran Premio dell'Adriatico a San Benedetto del Tronto. Ma anche la seconda prova del Grand Prix Master a Desenzano e naturalmente il meeting nazionale di Gavardo (sempre in provincia di Brescia) dove alcuni over-35 di primo piano sulla scena nazionale si sono cimentati con alterne fortune. A San Benedetto chiaramente la maggior parte delle nostre attenzioni. Tra l'altro manifestazione purtroppo caraterizzata da una grave (secondo me) mancanza: l'anemometro. Durante il meeting sono stati infatti migliorati due record italiani per i quali è necessario il dato del vento (lungo F50 da parte di Graziella Santini e 200Hs M55 di Renzo Capecchi). Peccato, ma magari da qualche parte questo dato è stato acquisito: incrociamo le dita. Nei lanci il dubbio invece è relativo al peso degli attrezzi, modificati dalla WMA giusto quest'anno nelle categorie apicali master. Così di fronte alle giornate di grazia della F80 Anna Flaibani (tre record da valutare, due sicuri ed uno dubbio) purtroppo manca il peso degli attrezzi utilizzati, che in un referto di una gara master è necessario come il dato del vento. Aspettiamo che l'area statische master fughi ogni nostro dubbio. Comunque un'ottima edizione come sempre del Grand Premio dell'Adriatico. Servirebbe a questo punto che tornasse Vincenzo Felicetti ad organizzare il leggendario Meeting Adidas a Milano, e saremmo tutti davvero felici. A Desenzano, che fa parte del presente report, si è poi svolta la seconda prova del Trofeo Felter, incentrata sulla sfida titanica tra gli M40 Stefano Avigo e Francesco D'Agostino, conclusa a grande sorpresa con la vittoria di quest'ultimo. E alla fine qualche tips dei risultati dei master a Gavardo.
  • Desenzano, Trofeo Felter: il 19 maggio seconda prova del Grand Prix Master bresciano (ma è open!). Mancano ancora 4 prove, c'è spazio ancora per tutti coloro che volessero ambire alla classifica finale. Stavolta a livello organizzativo qualche cosa non funziona a dovere: alcuni velocisti sono "imbrigliati" alle iscrizioni 10' prima che parta la loro gara. Ciò a causa dall'abominevole afflusso di mezzofondisti, che si stanno rivelando la vera anima del Trofeo Felter (in bene e in male, purtroppo, a discapito della velocità e dei concorsi). A questo si aggiunge (come al solito) la mancanza di cultura sportiva di qualche giudice: pensate, in presenza di persone che vegetavano in ottava corsia, completamente disperse a sè stesse e prive loro stesse di rispetto sportivo, uno di questi avrebbe consigliato ad un atleta di correre lo stesso senza preoccupazione alcuna di sanare la problematica! Voi correreste una gara di velocità con alcune persone sedute nella vostra corsia? Io no. Comunque sia, la notizia di giornata è la sconfitta di Stefano Avigo (1970) da parte del suo allievo Francesco D'Agostino (1966) sugli 800: la gara la fa Ugo Piccioli (1969), alla sua seconda gara dal ritorno agonistico (la prima era coincisa con i Campionati Italiani Indoor, bronzo). Ora, probabilmente in questo momento le caratteristiche di D'Agostino e Avigo sono antitetiche: uno (Stefano) è un mostro di regolarità, che soffre i cambi repentini (sarà per questo che a livello indoor lo vediamo impegnato soprattutto sui 1500?) e che comunque resiste a ritmi elevati, imponendosi quando le variazioni di velocità sono ad intensità già "spinte". D'Agostino è invece il mago delle variazioni di ritmo, dove in pochissimi metri riesce a cambiare velocità riuscendola a mantenere per diversi metri. Riflettevo su un altro particolare: sabato scorso Stefano Avigo a Piacenza si è cimentato in un miglio in pista: ha lasciato "scappare" Edo Fontana (uno tra i primi 5/6 in Italia sui 1500) senza seguirlo, per poi tirare una schioppettata negli ultimi 200 metri per poterlo raggiungere e superare (a costo di un'immane fatica). Che stia cercando di migliorare questa skill? A Desenzano, Piccioli passa in 1'02", poi inizia la bagarre tra i due super-atleti che vince D'Agostino in 2'03"34 (89,44%) contro il 2'04"58 (85,39%) di Avigo. Bravo Ugo Piccioli con 2'06"12 (85,11%). Prima sconfitta di Avigo da parte di D'Agostino? Vedremo a Roma cosa succederà. Segnalo che nella medesima prova del Felter si è rivista in pista Barbara Ferrarini, impegnata sui 200, che ha concluso in 28"52 (82,22%). L'ho rivista a Gavardo, e l'ho trovata in forma (anche se ha un piccolo problema al bicipite femorale). Negli 800 femminili si impone Laura Avigo (1967) in 2'26"54 (81,62%) in una gara dominata dal primo all'ultimo metro. Gran tempo anche negli 800 M45 da parte di Ivano Pellegrini (1965) con 2'06"68 (87,89%) che ha nettamente imposto il suo ritmo nella propria serie, distanziando Mariano Morandi e l'M50 Carlo Vismara (1959, 2'12"96 e 88,20%). 88,42% con 2'18"28 per Rinaldo Gadaldi (1954) che quest'anno sta mostrando una forma strepitosa. Nei 3000 metri al femminile miglior risultato avulso quello di Maria Polina (1959) che fermando i cronometri a 11'22"1 ottiene 87,32%. Al maschile conferma il suo ottimo stato di forma il terzo dei fratelli Avigo, Pierangelo, che vince tra gli M45 in 9'21"93 che equivale 88,81%. Nel salto in alto 1,39 da Parte di Maria Grazia Passigato (81,76%).
  • A San Benedetto del Tronto, tradizionale appuntamento con quello che giusto un paio di giorni fa definivo uno (se non il primo) meeting Nazionale Master italiano. Voci giuntemi direttamente dal posto hanno parlato di un vento teso contrario che ha inficiato soprattutto le gare di velocità. Purtroppo il referto dei risultati non mostra l'anno di nascita dei concorrenti, di conseguenza mi risulta difficile effettuare il calcolo AGC. Lo stesso referto non mostra il dato del vento: possibile che non ci fosse l'anemometro?? Vediamo comunque i risultati più interessanti specialità-per-specialità. Salto in Alto: tra le F50 Giuseppina Grassi si avvicina molto al suo record nazionale di 1,44, saltando 1,40. Giulia Perugini (F70) rischia di pareggiare per la 4^ volta il proprio record di categoria di 1,08, saltando 1,05. Nel martello: Record italiano di Anna Flaibani (F80) con 17,19. Non si conosce il peso dell'attrezzo, ma sarebbe in ogni caso record italiano, sia con i 2 kg che con i 3 kg, visto che al momento i record sono fissati a 11,75 (Nives Fozzer col 2 e 16,88 col 3 della stessa Flaibani). 32,77 della F65 Brunella Del Giudice. Nei 100 femminili, 13"79 della F45 Annalisa Gambelli, che non è affatto male visto che il record è fissato a 13"40 (Marinella Signori). Ancora grande prestazione di Umbertina Contini (F60) 15"12 (ma un paio di settimane fa aveva corso in 14"70), questo a dimostrazione del forte vento contrario che imperversava in riva all'Adriatico. Tale risultato sarebbe comunque il secondo tempo di sempre tra le F60, visto che con 15"17 ad inizio stagione (all'aperto) la Contini aveva pareggiato il record nazionale. La grande sfida tra gli M40 l'ha vinta abbastanza nettamente Max Scarponi (11"33) contro l'11"50 di Paolo Chiapperini. Lo stesso vento (contrario) ha bloccato Marco Morigi nella sua ricerca alla storia dei 100 M50: 11"96 (contro l'11"74 di inizio maggio e il record scolpito da Salvino Tortu a 11"68). Antonio Rossi (M60) corre in 12"77 (contro il 12"54 della settimana scorsa). Nei 400 F45 Giuseppina Perlino all'esordio stagionale nella distanza stabilisce 1'03"77 (la Montini l'anno scorso correva in 1'01"50 il record di categoria). Nelle F50 Anna Pagnotta ferma i cronometri a 1'05"98 (il suo record di categoria fu stabilito a Lubiana in 1'04"00). Emma Mazzenga (F75) non arriva nemmeno tanto lontana dal suo record mondiale: 1'25"77 vs 1'23"20. Tra gli uomini, continua a migliorare Max Poeta (M35): 51"66. Segnalo anche il 53"46 di Luigi Luccioli alle sue spalle, che dopo quello che ha passato mi sembra un record mondiale e un attestato d'amore alla vita e a questo sport. E anche il nostro amico Michele Minelli, che scende sotto i 54": 53"89. Ottimo 55"53 di Alessandro Tifi (M45, altro forumista Webatletica). Nel disco, sfortunata Rosanna Grufi (F55): 28,31 contro il 28,42 dal suo stesso record nazionale. Brunella Del Giudice (F65), 22,51 contro il 25,92 (anche qui) del proprio record italico. Tra M50 spunta il nome di Giampaolo Cretoni, che scaglia il disco a 48,30 (il record non può che essere di Carmelo Rado, 54,92). Nel peso Paola Melotti (F50) lancia 10,48 (12,00 il record). 8,13 di Brunella Del Giudice (contro il RI di 9,10), e 5,97 della F80 Anna Flaibani (anche qui, col 2 o col 3?). Se fosse stato fatto col 3 ci troveremmo di fronte ad un nuovo record italiano (ma con un miglioramento di 60 centimetri, cioè un 10% in più della precedente prestazione... sarebbe un miglioramento notevole). Sono più propenso a credere che il lancio sia stato ottenuto con il 2 kg. Nei 200 F40 buon tempo di Daniela Parenti, 28"70. Si avvicina al suo fresco record di 30"95 la F60 Umbertina Contini: 31"30. Tra gli uomini, negli M40 Max Scarponi si impone ancora una volta su Paolo Chiapperini: 23"19 e 23"84. Marco Morigi (M50) 24"38, mentre nella gara degli M55 vinta da Giovanni Basile, segnalo il posto d'onore per Il Duca, 27"09 e record provinciale master di Brescia. Negli M60 Antonio Rossi 26"26. Nei 200hs cade di sicuro un record italiano: l'M55 Renzo Capecchi, dell'Alma Juventus Fano, ottiene infatti 30"94 abbattendo la barriera dei 31" e soprattutto il record di Claudio Rapaccioni (31"13). Il tutto "viziato" dal dato sul vento, tremenda ed inaccettabile mancanza. I soliti testimoni oculari dicono che comunque il vento era contrario... e di non poco, ma questo non toglie la mancanza dell'oggettività sul risultato. Aspetto le retifiche della Fidal. Negli 800 F35, segnalo la seconda vittoria in due giorni della nostra amica Sonia Marongiu (che doppia i 1500). Emma Mazzenga non arriva molto vicina al suo record mondiale (3'31"64). Tra gli uomini segnalo il 2'16"58 di Vincenzo Andreoli, ma anche il 2'23"69 di Averardo Dragoni, probabilmente un valido avversario per Dario Rappo. Attenzione dal salto in lungo! La F50 Graziella Santini ha saltato 4,65 con un record italiano appartenente a Giuseppina Grassi fermo a 4,52. L'assenza del dato relativo al vento (ma è logico pensare che i lunghisti abbiano utilizzato la pedana a favore di vento, e il vento ho segnalato essere abbastanza abbondante), mette un piccolo dubbio sulla prestazione. Anche qui resteremo a vedere ciò che scriverà Giusy Lacava. Nel martellone record italiano (di sicuro) da parte ancora una volta di Anna Flaibani: 7,93. Con il 4 kg o con il 5,45 kg, non importa: con il 4 il record di Nives Fozzer è 6,35 mentre con il 5,45 è 6,90. In entrambi i casi la misura è stata superata.
  • A Gavardo, meeting nazionale assoluto, si sono visti all'opera diversi master. 13"36 per Susanna Tellini (1966) nei 100 metri (86,05%). Nella gara maschile torna a correre dopo i problemi fisici degli ultimi tempi, Marco Ceriani (1965) 11"79 (90,06%), mentre il nostro metereologo ufficiale Marco Giacomantonio (1969) ha corso in 11"75 (87,89%) in costante lento miglioramento. Si segnala anche il 12"79 di Giovanni Mocchi (1953) cioè 89,77%. Brava Gigliola Giorgi (1968) sui 400: 1'02"92 (85,19%). Laura Avigo (1967) si produce in una gara convincente sugli 800: 2'22"17, cioè 84,13% vincendo la seconda serie del meeting nazionale. Ancora una ottima gara di Francesco D'Agostino, stavolta sui 1500: 4'17"29 e 88,62%. 4'21"41 di Mariano Morandi (1965) e 88,08%. Grandissima Silvia Casella sui 3000: 9'25"74 per un controvalore di 91,40% (probabilmente il miglior risultato master al femminile di giornata). Davide Bressan (1975) 4,80 di asta.

05/05/10

I record italiani 2010

RECORD ITALIANI Query
RECORD ITALIANI Query
Field1 Field4 Field3 Field5 Field2 Field6 Field7
80 10"75 (-1,0) ROSELLA GIANCARLO 30/06/1950 M60 LATINA 02/05/2010
500 1'13"84 SPURI PATRIZIA 1973 F35 LATINA 02/05/2010
300 37"69 SARACENI ENRICO 19/05/1964 M45 LATINA 02/05/2010
200 30"95 (0,0) CONTINI UMBERTINA 23/08/1950 F60 MARCON 02/05/2010
1000 2'30"04 POLI GIUSEPPE 1974 M35 LATINA 02/05/2010
600 1'40"38 DRAGONI AVERARDO 02709/1950 M60 CHIASSO 01/05/2010
300 45"08 PERLINO GIUSEPPINA 06/10/1965 F45 CHIASSO 01/05/2010
150 20"90 (0,1) PERLINO GIUSEPPINA 06/10/1965 F45 CHIASSO 01/05/2010
100 15"17 (-1,7) CONTINI UMBERTINA 23/08/1950 F60 PADOVA 01/05/2010
600 2'20"35 VANDA VINCENZO 1934 M75 ROMA 25/04/2010
500 1'36"73 MICHELETTI ANNA 27/06/1952 F55 ROMA 25/04/2010
500 1'14"11 SPURI PATRIZIA 1973 F35 ROMA 25/04/2010
200HS 25"54 (-2,0) LONGONI STEFANO 1975 M35 LECCO (LC) 25/04/2010
150 29"16 SANSONETTI UGO 10/01/1919 M90 ROMA 25/04/2010
150 16"85 SCARPONI MASSIMILIANO 17/06/1967 M40 ROMA 25/04/2010
1000 3'03"08 FARRUGGIA JOCELYNE 26/01/1962 F45 ROMA 25/04/2010
PESO (2) 06,46 FOZZER NIVES 14/01/1930 F80 PISTOIA (PT) 24/04/2010
PENTATHLON LANCI 2505 FOZZER NIVES 14/01/1930 F80 PISTOIA (PT) 24/04/2010
MARTELLONE (4,00) 06,35 FOZZER NIVES 14/01/1930 F80 PISTOIA (PT) 24/04/2010
MARTELLO (2) 11,75 FOZZER NIVES 14/01/1930 F80 PISTOIA (PT) 24/04/2010
2000 6'03"05 PELLEGRINI IVANO
M45 ROVERETO 24/04/2010
150 22"14 (0,4) CAMBIAGHI ALDO 13/0271940 M70 CERNUSCO S/N (MI) 22/04/2010
80 10"02 CARNIATO GABRIELE 1957 M50 TREVISO 18/04/2010
500 1'14"67 VISMARA CARLO 1959 M50 ROMANO D/L 18/04/2010
150 20"95 (0,0) FERRIAN DANIELA 12/09/1961 F45 NOVARA 18/04/2010
MARTELLO (3) 21,70 ROVELLI GIUSEPPE 23/11/1918 M90 BOLOGNA (BO) 10/04/2010
80 11"2 SANTINI RITA 09/04/1966 F40 VITERBO (VT) 08/04/2010
PENTATHLON LANCI 3001 DE CESARE MARCELLO 08/01/1974 M35 BARI 28/03/2010
500 1'41"0 SCIPPACERCOLA ALFONSO 21/12/1941 M65 AVELLINO 27/03/2010
1000 3'00"29 GADALDI RINALDO 05/08/1954 M55 CHIARI 27/03/2010
1000 2'55"78 CASELLA SILVIA 22/11/1972 F35 CHIARI 27/03/2010
MARATONA 2h12'34" BOURIFA MIGIDIO 1969 M40 ROMA 21/03/2010
400 51"80 SARACENI ENRICO 19/05/1964 M45 KAMLOOPS 06/03/2010
400 1'46"78 SANSONETTI UGO 10/01/1919 M90 KAMLOOPS 05/03/2010
60HS (76) 9"99 FORCELLINI CARLA 07/11/1959 F50 KAMLOOPS 04/03/2010
800 4'43"49 SANSONETTI UGO 10/01/1919 M90 KAMLOOPS 03/03/2010
MARCIA - 03 KM 13'29"89 PERRONE ELISABETTA 09/07/1968 F40 ANCONA 28/02/2010
800 2'12"54 POLLINA LUCIA 1975 F35 ANCONA 28/02/2010
800 2'10"84 ARTUSO ELISABETTA 25/04/1974 F35 ANCONA 28/02/2010
800 2'06"98 ARTUSO ELISABETTA 25/04/1974 F35 ANCONA 28/02/2010
TRIPLO 08,42 TAVOSO MARISA 1960 F50 ANCONA 21/02/2010
TRIPLO 06,03 BONETTA ADELE 1945 F65 ANCONA 21/02/2010
TRIPLO 04,19 PICCONE GABRIELLA 06/02/1933 F75 ANCONA 21/02/2010
ASTA 3,30 GHI ARRIGO 07/02/1945 M65 ANCONA 21/02/2010
ALTO 1,50 ZANNI ROSSELLA 13/12/1964 F45 ANCONA 21/02/2010
800 2'47"29 EGGER WALTRAUD 04/04/1950 F60 ANCONA 21/02/2010
4x200 SOCIETA' 3'01"74 TEAM - ATL. AMATORI REGGIO CALABRIA (Musolino Bruno - Lagana' Giuseppe - Sergi Sergio - Noto Gualtiero)
M75 ANCONA 21/02/2010
4x200 SOCIETA' 2'04"59 TEAM - ASD CUS ROMATLETICA (Guerra Concetta - Ragnetti Francesca - Rafti Maria Grazia - Simrak Milka)
F50 ANCONA 21/02/2010
4x200 SOCIETA' 1'54"15 TEAM - AMBROSIANA (Anibaldi Rosa - Perlino Giuseppina - Tellini Susanna - Neumann Denise Carole)
F40 ANCONA 21/02/2010
4x200 SOCIETA' 1'46"99 TEAM: SEF MACERATA (MALLARDI GIULIO - BUGIARDINI LIVIO - MASI ROBERTO - TIFI ALESSANDRO)
M55 ANCONA 21/02/2010
4x200 SOCIETA' 1'39"35 TEAM: S.S. VITTORIO ALFIERI ASTI (Amerio Roberto - Graziano Mauro - Lupo Gianluca - Verna Carlo)
M45 ANCONA 21/02/2010
200 40"34 SANSONETTI UGO 10/01/1919 M90 ANCONA 21/02/2010
TRIPLO 09,04 VALENTE SERGIO 18/04/1939 M70 ANCONA 20/02/2010
PESO (4) 14,54 ROSOLEN MARA 27/07/1965 F45 SCHIO 20/02/2010
PESO (2) 07,08 BELLETTI MARIA LUIGIA 25/08/1934 F75 ANCONA 20/02/2010
PESO (2) 06,48 FOZZER NIVES 14/01/1930 F80 ANCONA (AN) 20/02/2010
MARCIA - 03 KM 18'22"66 MENAFRO VINCENZO 02/06/1935 M75 ANCONA 20/02/2010
LUNGO 4,80 FORCELLINI CARLA 07/11/1959 F50 ANCONA 20/02/2010
ALTO 1,84 MANFREDINI EMANUEL 1959 M50 ANCONA 20/02/2010
60HS (76) 10"33 FORCELLINI CARLA 07/11/1959 F50 ANCONA 20/02/2010
60HS (100) 8"38 LONGONI STEFANO 1975 M35 ANCONA 20/02/2010
60 9"23 CONTINI UMBERTINA 23/08/1950 F60 ANCONA 20/02/2010
60 7"47 MORIGI MARCO 1960 M50 ANCONA 20/02/2010
60 12"84 FOZZER NIVES 14/01/1930 F80 ANCONA (AN) 20/02/2010
1500 4'54"71 SOUMA SPIRIDOYLA 1965 F45 ANCONA 20/02/2010
PENTATHLON 4053 BORANGA LAMBERTO 30/10/1942 M65 ANCONA 19/02/2010
PENTATHLON 3436 SESINI ERCOLE 1955 M55 ANCONA 19/02/2010
PENTATHLON 3389 CITTERIO PAOLO 29/08/1975 M35 ANCONA 19/02/2010
PENTATHLON 2868 NADALI FIORETTA 1960 F50 ANCONA 19/02/2010
ALTO 1,57 MARCONI PAOLO 1955 M55 ANCONA 19/02/2010
ALTO 1,54 PRAMPOLINI NATALE 23/11/1950 M60 ANCONA 19/02/2010
3000 12'59"64 ACQUARONE LUCIANO 04/10/1930 M80 ANCONA 19/02/2010
3000 10'09"19 SOUMA SPIRIDOYLA 1965 F45 ANCONA 19/02/2010
ASTA 3,30 FORCELLINI CARLA 07/11/1959 F50 FIRENZE 16/02/2010
PESO (2) 06,37 FOZZER NIVES 14/01/1930 F80 UDINE (UD) 14/02/2010
LUNGO 4,74 FORCELLINI CARLA 07/11/1959 F50 FIRENZE 10/02/2010
TRIPLO 10,62 NEVIANI ELISA 29/04/1965 F45 AOSTA 06/02/2010
PESO (2) 06,73 BELLETTI MARIA LUIGIA 25/08/1934 F75 AOSTA 06/02/2010
800 1'57"93 AVIGO STEFANO 09/07/1970 M40 ANCONA (AN) 06/02/2010
800 2'13"08 POLLINA LUCIA 1975 F35 ANCONA 30/01/2010
ALTO 1,50 ZANNI ROSSELLA 13/12/1964 F45 MODENA 17/01/2010
ASTA 4,80 BEFANI GIACOMO 1970 M40 ANCONA 09/01/2010