Un record alla Sebastian Coe quello di Enrico Greppi sugli 800 M50, che resisteva addirittura dal 28 maggio del 1983 (si era ad Asti) ovvero esattamente 30 anni fa. 2'04"8. Il record, manuale, fu di fatto avvicinato (o superato) da Luigi Ferrari ai Campionati Mondiali di Lahti del 2009, quando corse in 2'04"83, cioè un tempo forse un pò più veloce o forse un pò più lento... nel mio database i record persistevano a braccetto, anche perchè sono perfettamente consapevole del +0"14 della traslitterazione dei tempi manuali a quelli elettrici (quindi un fattuale 2'08"94), ma è anche vero che i tempi manuali rappresentano un arrotondamento per difetto di quello che si vede sul display del cronometro. Quindi, perchè no, chi fermò quel cronometro ad Asti nel 1983, avrebbe potuto aver visto anche un 2'04"71... tutto è possibile e opinabile, così nel dubbio della fallacia della mano umana, le due prestazioni hanno rappresentato i record italiani della categoria. Fino all'altro giorno, il 30 di maggio del 2013 (quindi esattamente 30 anni e due giorni dopo) quando Giuseppe Romeo ha cancellato ogni dubbio a Besana Brianza, correndo la distanza in 2'04"72. Per Romeo è il secondo record sugli 800 outdoor, dopo quello nella categoria M45 che proprio ad Orvieto pochi giorni fa ha subito l'attacco pazzesco di Sergio Ruggieri, arrivato a 13 centesimi in una gara alla Rudisha, come direbbe Ugo Piccioli (1'59"35 contro il 1'59"22 del primato di Romeo). Tra i suoi primati, anche quello dei 600 M50 ottenuto proprio quest'anno (1'29"13).
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03/07/13
23/06/13
Rudolf Frei finalmente nell'Olimpo: record italiano dei 400 M65
A Merano, durante i campionati regionali Master, impresa di Rudolf Frei, della SC Meran Forst Volksbank, che ha corso i 400 M65 in 1'01"44, ovvero il nuovo record italiano di categoria. Primo record italiano per lui, e risultato che premia uno dei più tenaci avversari di Vincenzo Felicetti, e che dal 2009 ha iniziato anche a livello internazionale a vincere medaglie internazionali proprio sui 400. Ricordo l'argento sui 400 M60 agli Europei di Nyraghyaza, ma anche i 4 bronzi tra Mondiali di Lahti '09, Euroindoor di Ancona '09 e Gand '11, e quello degli EMG di Lignano del '11. Alla vigilia degli italiani di Orvieto, una buona dose di fiducia per rintuzzare i suoi 2 titoli già detenuti sui 400 (entrambi indoor). Il tempo ottenuto da Frei cancella la serie del siciliano Antonio Grimaudo, che tra il 2009 e il 2010 abbassò 4 volte il record di categoria, portandolo dal 1'03"39 del leggendario Augusta Radames, all'1'01"61 che rappresentava prima dell'avvento di Frei, il limite nazionale. Grimaudo tra l'altro riuscì ad abbattere un record vecchio di 24 anni. Qui sotto la cronologia recente del record italiano:
- 1'03"39 - Augusta Radames - Roma . 22/06/1985
- 1'02"8m - Giuseppe Grimaudo - Palermo - 27/05/2009
- 1'03"21 - Giuseppe Grimaudo - Alcamo - 04/07/2009
- 1'01"73 - Giuseppe Grimaudo - Roma - 11/06/2010
- 1'01"61 - Giuseppe Grimaudo - Siracusa - 26/06/2010
- 1'01"44 - Rudolf Frei - Merano - 12/06/2013
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17/02/13
Tumi, The Earthquake si abbatte sul palaindoor: scossa del 6,51 su Ancona
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M. Tumi - rubata dal suo profilo fb |
Ho una risorsa scarsa, il tempo. Tre record italiani in una botta sono pesanti da digerire in un solo articolo. Magari lo possono fare su qualche giornale generalista, ma qui bisogna dare spazio a imprese da pioggia di meteoriti negli Urali, appunto. Inizio con il terremoto del 6° grado e 51 della scala Richter che si è abbattuto sul Pala Banca Marche di Ancona alle 16:20. Prima due scosse telluriche di avvertimento (un 6"73 in mattinata e un 6"69 a mezzogiorno), poi in pieno pomeriggio arriva the Big One, quello che si aspettavano a San Francisco sulla faglia di Sant'Andrea, ed invece ha colpito sul litorale adriatico. Testimoni parlano che qualche minuto dell'evento sismico prima i cani avessero iniziato ad ululare e gli uccellini avessero tutti smesso di tweettare. Poi tutto si è fermato, il silenzio immoto. Quindi il rombo profondo, ed infine l'esplosione. 6"51! Mamma mia Michael Tumi, che razza di gara ci hai piazzato. Godiamo un pizzico con te, se ce lo consenti. Guardavo Tumi e guardavo Collio&Cerutti, Tumi e Collio&Cerutti e pensavo: cavolo, stanno andando pianino i ragazzi. Invece per i due sarà un 6"68 e un 6"69, che varrebbe da solo l'accesso alla finale continentale, quanto meno. Ma allora quello là davanti che diavolo ha combinato? Il Demiurgo della Transizione, cioè quella fase all'uscita del Drive, dove esplodono i Class Superior. La frustata, lo snodo di potenza e velocità, che discrimina l'umano dal "nato per fare quella cosa lì". Non so cosa darei per vivere almeno una volta quell'attimo di transizione come se fosse una spinta di un motore a curvatura e vedere gli avversari annaspare nella melassa spazio-temporale di una gara di sprint. 6"51 è tanta roba, come si dice oggi. E' un tempo che proietta Tumi vicino alla inviolata barriera dei 10"00, le Colonne di Ercole dello sprint azzurro, oltre le quali ci sono i confini della terra (e l'acqua precipita nel nulla?).
6"51, forse non l'avete ancora compreso, è qualche cosa di clamoroso. Al mondo ha fatto meglio quest'anno solo Doc Patton, l'amico di merende del Principe WJ Spearmon (classe '77, come Manuela Levorato... giusto per). Yuniel Perez, il cubano che non t'aspetti, è anche lui a 6"51. Lerone Di Lernia Clarke a 6"52 (il Di Lernia, sta per gli inguardabili monili che porta e probabilmente secondo al solo Gatlin nel 2012, ma infinocchiato dal ridicolo sistema di start dei mondiali indoor di Istanbul, che a causa del rimbombo falcidiò grappoli di atleti top, compreso Dayron Robles sugli hs). Ora l'appuntamento con la bragagnana Gotemburgo, dove non registrano scossette telluriche da tempo immemore e dove appresso-appresso si troverà Jimmy Vicaut, un pò ColinJacksononiano in volto e 6"53 periodico quest'anno. Conoscemmo Vicaut (ve lo ricordate?) a Tallin nel 2011, quando ai campionati europei junior sciabolò un 10"07 mirabolante con 0,3 di vento. Ora però quel Vicaut vale quanto questo Tumi (anzi...), e poi ci sarà Bulldog Chambers, il terzo uomo più veloce della storia dei 60 metri.
Dimenticavo un piccolo particolare: naturalmente record italiano, e 7° atleta europeo di sempre. Cosa si prova, Michael, a seguire da vicino Bulldong Chambers, Ronald Pognon, Jason Gardener, Linford Christie, Colin Jackson e Charalmbos Papadias (vabbè, Papadias lasciamolo perdere)? I love this game!
12/01/13
Marco Segatel 1,95 a quasi 50 anni: a 5 cm il mondiale
Dopo i due record della Gambelli, ecco che nel giorno in cui a Bergamo si inaugura il nuovo scintillante palazzetto-tunnell, Marco Segatel onora il nuovo palazzetto con il record italiano M50 di salto in alto con un sontuoso 1,95. Addirittura 9 i centimetri in più rispetto a quanto tabellato prima del 2013, ovvero l'1,86 stabilito dallo stesso Segatel ai mondiali di Jyvaslyla l'anno scorso. Ad onor del vero i record stabiliti da Segatel oggi sono stati 3: uno eguagliato (a 1,86) e due miglioramenti: il primo a 1,90 e poi quello del record definitivo a 1,95. Il record europeo e mondiale è a "soli" 5 centimetri: i 2,00 metri precisi dell'unico essere umano over-50 ad essere andato oltre i 2 metri nella storia dell'umanità: il tedesco Thomas Zacharias, che nel lontano 1997, ai mondiali indoor di Birmingham, saltò proprio quella misura. La gara di Bergamo è stata semplicemente pazzesca: 37 persone a saltare! E tra i primi 4, tre over-35, ovvero i due fratelli Ciotti, del '76 (2,17 per Giulio e 2,09 per Nicola), mentre fa registrare la sua prima misura da master "in pectore" Andrea Bettinelli (classe '78): 2,13. Tornando a Marco: il suo 1,95 saltato a 51 anni (la miglior misura di tutto il 2012 fu un 1,90), convertito dall'AGC, significa una percentuale da far tremare i polsi: 98,56%! Se pensate che al 100% si pareggia il record del mondo assoluto... questo lo avvicina: 2,41. Vabbè, vi lascio alla cronologia recente del record.
- 1,83 - Vittoriano Drovandi - Firenze - 06/02/1993
- 1,84 - Emanuel Manfredini - Ancona - 20/02/2010
- 1,86 - Marco Segatel - Jyvaskyla - 06/04/2012
- 1,86 - Marco Segatel - Bergamo - 12/01/2013
- 1,90 - Marco Segatel - Bergamo - 12/01/2013
- 1,95 - Marco Segatel - Bergamo - 12/01/2013
05/01/13
Bum-Bum Gambelli: record F50 sui 200 alla prima uscita
Nemmeno il tempo di finire di attribuire i premi per i migliori master dell'anno, che Annalisa Gambelli, neo F50, va nel palazzetto di Ancona e polverizza il passato della specialità. Proprio oggi, infatti, l'atleta della S.E.F. Stamura Ancona, corre un clamoroso 27"62 sui 200, arriva seconda nel compund generale (da master F50!) mettendosi dietro una bella manciata di ragazzine, e, come detto, mette il proprio sigillo sul record italiano F50. Il record, in precedenza, era detenuto da Gianna Lanzini, con 28"53: 9 decimi limitati in una botta. Questa è la cronologia recente del record.
- 29"72 - Zucchi Silvana - Torino - 08/02/2003
- 28"56 - Ferrian Daniela - Ancona - 06/03/2011
- 28"53 - Gianna Lanzini - Ancona - 11/03/2012
- 27"62 - Annalisa Gambelli - Ancona - 05/01/2013
92,18% il corrispettivo in AGC, che è il primo grande botto della stagione. Sopra il 90% le prestazioni, ricordo sono di caratura internazionale. Solo per avere un metro di paragone: non so la data precisa di nascita (a livello internazionale è quella la discriminante, e non l'anno) ma ai mondiali di Jyvaskyla dell'anno scorso, con quel tempo, la Gambelli sarebbe arrivata nettamente seconda, a 4 decimi dal titolo iridato. Lo stato di grazia dell'atleta risale però all'anno scorso, quando un pò a sorpresa strappò il prestigioso record dei 200 F45 (all'ultimo anno di categoria) correndo in 27"12. E' il 5 record che ottiene (due sono in vigore, ovvero i due sui 200), e tutti e 5 sono stati ottenuti nelle Marche.
04/04/11
Graziano 36"8 sui 300, cancella Saraceni - Daniela Ferrian altri 2 record italiani spurii
Proprio oggi sono usciti i risultati della riunione di Asti di sabato scorso, che purtroppo hanno visto (incredibile ma vero) l'utilizzo del cronometraggio manuale e senza anemometro. Ma in Piemonte siamo nel 2011 o nel 1911? Evidentemente nella regione governata da uno dei fedelissimi di Arese, contano più altri aspetti che la sacralità delle gare, il miglioramento della certezza statistica, la fedetà del dato. Una gara senza cronometraggio automatico è una fuffa, ma senza l'anemometro il valore diventa quasi nullo. Accetto suggerimenti su quali possano essere gli altri aspetti che nel frattempo in Piemonte stanno seguendo. Questo ancora una volta mette quel pizzico di aleatorietà a tempi che rimarranno nella storia sportiva qualunque essa sia. E così è successo proprio che a livello master si siano avute ben sei migliori prestazioni italiane, che ne superano altrettante, ma che gioco-forza dovranno viaggiare parallele complicando il panorama dei record. Ma vediamo nello specifico cos'è successo.
Il primo grande risultato è sicuramente il 36"7 di Mauro Graziano sui 300, che è un tempo clamoroso, visto che cancellerebbe il tempo di 37"69 di Enrico Saraceni ottenuto l'anno scorso a Latina il 2 maggio e che costituiva il record italiano M45 della specialità. Vediamo come Giusy Lacava tratterà il record, se cancellerà definitivamente quello di Enrico (visto che anche con il canonico arrotondamento di 0,24 il tempo sarebbe nettamente inferiore al precedente primato) o se o affiancherà. Ad onor di cronaca, devo rammentare che il tempo ottenuto dal pescarese l'anno scorso fu corso in costanza di infortunio in una giornata di pioggia. Ciò naturalmente non toglie il senso dell'impresa di Mauro Graziano, che proprio ad Ancona aveva vinto lo scontro diretto sui 200. Ora questo apre nuove prospettive per il piemontese, come i 400 a livello dei migliori. C'è ora da aspettare la reazione di Saraceni? Primo record italiano di Mauro Graziano e... primo record italiano perso da Saraceni da che fa il master, anche se era probabilmente il più abbordabile (voglio vedere il master M35, ad esempio, che corre in 33"73).
Naturalmente era presente anche Daniela Ferrian, che ha visto bene di piazzare la doppietta di record su 80 e 300 nella categoria F50. 45"6 sui 300 che cancella (questo sì) il 47"3 di Daniela Stelori stabilito nel 2009. E naturalmente il record negli 80: 10"9, cioè 9 decimi in meno del precedente primato di Laura Vitale. 5° record F50 in soli 3 mesi per la Ferrian (due sui 60, 200 indoor e 80 e 300 outdoor) Ma dagli 80 è arrivato anche il record F45 di Silvia Binello (1964), che correndo in 11"8 ha migliorato di 2"6 il record di Elena Setti. Ad onor del vero, è giusto sottolineare che la banca dati a disposizione degli statisticians parte solo dal 2001 o 2002, quindi molti tempi sono andati persi di ciò che è avvenuto in seguito, altrimenti non si spiegherebbe un tempo così alto come primato nazionale.
5° record italiano (questo invece se la giocherà con quello attuale automatico), sugli 80 M65, dove Giovanni Cerruti ha corso in 11"5, che formalmente sarebbe meglio del 11"75 (0,2) di Lanfranco Chiavini di un paio di anni fa. Ma come si diceva, manca sia il responso automatico che quello anemometrico. Per il veterano Luciano Mazzetto (1933) si tratta del primo 80 registrato nella categoria M75, e di conseguenza si tratta di record nazionale. Il tempo? 13"9.
02/04/11
77 record italiani e 3 mondiali in tre mesi: l'esplosione del mondo master italiano
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Donato: 3 record italiani M35... ma lui non lo sa |
Nonostante la situazione dirigenziale italiana e internazionale master sia nel più completo stallo di persone e di idee, il mondo master italiano dell'atletica praticata sta crescendo a livelli sicuramente non preventivabili date le premesse. La gestione alla Giano Bifronte voluta dalla Fidal (l'ennesimo colpo di genio della cricca) del mondo master (un'area italiana ed una internazionale), penso lo si sia capito, anzichè smussare gli angoli, li ha levigati finemente e così ci si trova alle manifestazioni nazionali ed internazionali un pò abbandonati a sè stessi (come mi ha scritto una nostra amica): le figure non sono chiare, si sovrappongono, si allontanano, si dissociano: pensare poi che a livello europeo, l'unico elemento italiano che ricopre una carica dirigenziale risulta essere il Signor Maggio, anti-italianista convinto, la dice lunga su come l'Italia Master Team debba ricostruirsi su basi più solide. Senza poi dimenticare la martellate in testa all'intero movimento con decisioni al limite dell'autolesionistico, come l'abolizione della finale dei c.d.s.. Ecco, nonostante tutto questo, il mondo master italiano è vivo, decisamente in fermento e spero pure in crescita numerica. E questo anche nonostante, infine, c'è chi si inventi mondi master paralleli, fatti di record italiani paralleli, campagne acquisti di persone over-70 eticamente sconvenienti, battaglie per sè stessi dove però dover coinvolgere tutti. Questo è il panorama triste, avversato poderosamente dalla realtà costituito dall'entusiasmo di centinaia di atleti master che vivono lo sport autonomamente e che trovano il vero stimolo proprio dagli altri atleti, e non certo dall'organizzazione nè soprattutto dalle persone che la compongono e che ne traggono indirettamente o direttamente benefici.
In tutto questo nel corso del 2011 siamo già a 77 record italiani, di cui 73 indoor (visto che è appena finita la stagione). L'anno scorso al 1 aprile erano "solo" 57, cioè ben 20 in meno! E che il fenomeno non sia più maschile come un tempo lo testimonia la distribuzione dei record: 38 maschili e 39 femminili. Ma questa forbice si è ridotta parecchio nell'ultima settimana grazie al primo 1000 outdoor di stagione, dove D'Agostino, Gadaldi e Rappo sono riusciti nell'impresa di portarsi a casa il primato nazionale. In questa ridda di record, tre sono particolarmente prestigiosi, se non altro perchè sono risultati essere record mondiali. Quello nel triplo W45 di Elisa Neviani, e quelli nei 3 km di marcia M60 di Graziano Morotti (due record, il primo ad Ancona e il miglioramento di Gand). La categoria italiana largamente più performante è stata proprio quella della Neviani, la W45: ben 13 record italiani nel corso dell'inverno. Ma si è assistito in generale ad un miglioramento sensibile anche nelle prestazioni delle categorie più "giovani", quelle che domani rinsalderanno le fila dell'esercito master. Quest'anno diversi atleti "assoluti" sono diventati de facto Master, apportando il loro contributo in termini qualitativi ai record: chi batterà più il 17,76 di Fabrizio Donato nel triplo, se non lui stesso? O il suo 8,03 nel salto in lungo? C'è pure un 2,28 nel salto in alto di Nicola Ciotti, che solo lui o il fratello potrebbero sorpassare nell'immediato futuro. La Artuso ha poi corso in 2'05"99, altro tempone degno di segnalazione. Dando uno sguardo di insieme si capisce che tutti però meriterebbero una citazione. Posto così la tabella di tutti i record italiani fino al 1 aprile.
09/02/11
Di Martino incontenibile: 2,04 e record italiano!
Incredibile Antonietta Di Martino, che a Banska Bistryca in Slovacchia poco fa (la gara è iniziata alle 17 locali) ha saltato la misura stellare di 2,04: in un colpo solo record italiano, miglior prestazione mondiale dell'anno, e primato personale anche contando i risultati all'aperto, dove aveva come PB (e record nazionale) 2,03. Il vecchio primato italiano indoor lo deteneva proprio la Di Martino che sulla stessa pedana tre anni fa aveva valicato l'asticella a 2,00. E adesso la napoletana si candida per l'alloro più pregiato ai prossimi Campionati Europei Indoor che si terranno a Parigi tra un mesetto. Le avversarie al momento sono tutte nella russa Shkolina che nella stessa gara ha concluso a 2,00. Nella cronologia del record è da tener presente che la Di Martino in Slovacchia ha valicato i 2,00 metri (record eguagliato) e i 2,02 (che sarebbe stato il nuovo record italiano). Immagini in diretta in streaming in questo momento della gara maschile.
23/05/10
La settimana dei master: D'Agostino e la lesa maestà al re Avigo

- Desenzano, Trofeo Felter: il 19 maggio seconda prova del Grand Prix Master bresciano (ma è open!). Mancano ancora 4 prove, c'è spazio ancora per tutti coloro che volessero ambire alla classifica finale. Stavolta a livello organizzativo qualche cosa non funziona a dovere: alcuni velocisti sono "imbrigliati" alle iscrizioni 10' prima che parta la loro gara. Ciò a causa dall'abominevole afflusso di mezzofondisti, che si stanno rivelando la vera anima del Trofeo Felter (in bene e in male, purtroppo, a discapito della velocità e dei concorsi). A questo si aggiunge (come al solito) la mancanza di cultura sportiva di qualche giudice: pensate, in presenza di persone che vegetavano in ottava corsia, completamente disperse a sè stesse e prive loro stesse di rispetto sportivo, uno di questi avrebbe consigliato ad un atleta di correre lo stesso senza preoccupazione alcuna di sanare la problematica! Voi correreste una gara di velocità con alcune persone sedute nella vostra corsia? Io no. Comunque sia, la notizia di giornata è la sconfitta di Stefano Avigo (1970) da parte del suo allievo Francesco D'Agostino (1966) sugli 800: la gara la fa Ugo Piccioli (1969), alla sua seconda gara dal ritorno agonistico (la prima era coincisa con i Campionati Italiani Indoor, bronzo). Ora, probabilmente in questo momento le caratteristiche di D'Agostino e Avigo sono antitetiche: uno (Stefano) è un mostro di regolarità, che soffre i cambi repentini (sarà per questo che a livello indoor lo vediamo impegnato soprattutto sui 1500?) e che comunque resiste a ritmi elevati, imponendosi quando le variazioni di velocità sono ad intensità già "spinte". D'Agostino è invece il mago delle variazioni di ritmo, dove in pochissimi metri riesce a cambiare velocità riuscendola a mantenere per diversi metri. Riflettevo su un altro particolare: sabato scorso Stefano Avigo a Piacenza si è cimentato in un miglio in pista: ha lasciato "scappare" Edo Fontana (uno tra i primi 5/6 in Italia sui 1500) senza seguirlo, per poi tirare una schioppettata negli ultimi 200 metri per poterlo raggiungere e superare (a costo di un'immane fatica). Che stia cercando di migliorare questa skill? A Desenzano, Piccioli passa in 1'02", poi inizia la bagarre tra i due super-atleti che vince D'Agostino in 2'03"34 (89,44%) contro il 2'04"58 (85,39%) di Avigo. Bravo Ugo Piccioli con 2'06"12 (85,11%). Prima sconfitta di Avigo da parte di D'Agostino? Vedremo a Roma cosa succederà. Segnalo che nella medesima prova del Felter si è rivista in pista Barbara Ferrarini, impegnata sui 200, che ha concluso in 28"52 (82,22%). L'ho rivista a Gavardo, e l'ho trovata in forma (anche se ha un piccolo problema al bicipite femorale). Negli 800 femminili si impone Laura Avigo (1967) in 2'26"54 (81,62%) in una gara dominata dal primo all'ultimo metro. Gran tempo anche negli 800 M45 da parte di Ivano Pellegrini (1965) con 2'06"68 (87,89%) che ha nettamente imposto il suo ritmo nella propria serie, distanziando Mariano Morandi e l'M50 Carlo Vismara (1959, 2'12"96 e 88,20%). 88,42% con 2'18"28 per Rinaldo Gadaldi (1954) che quest'anno sta mostrando una forma strepitosa. Nei 3000 metri al femminile miglior risultato avulso quello di Maria Polina (1959) che fermando i cronometri a 11'22"1 ottiene 87,32%. Al maschile conferma il suo ottimo stato di forma il terzo dei fratelli Avigo, Pierangelo, che vince tra gli M45 in 9'21"93 che equivale 88,81%. Nel salto in alto 1,39 da Parte di Maria Grazia Passigato (81,76%).
- A San Benedetto del Tronto, tradizionale appuntamento con quello che giusto un paio di giorni fa definivo uno (se non il primo) meeting Nazionale Master italiano. Voci giuntemi direttamente dal posto hanno parlato di un vento teso contrario che ha inficiato soprattutto le gare di velocità. Purtroppo il referto dei risultati non mostra l'anno di nascita dei concorrenti, di conseguenza mi risulta difficile effettuare il calcolo AGC. Lo stesso referto non mostra il dato del vento: possibile che non ci fosse l'anemometro?? Vediamo comunque i risultati più interessanti specialità-per-specialità. Salto in Alto: tra le F50 Giuseppina Grassi si avvicina molto al suo record nazionale di 1,44, saltando 1,40. Giulia Perugini (F70) rischia di pareggiare per la 4^ volta il proprio record di categoria di 1,08, saltando 1,05. Nel martello: Record italiano di Anna Flaibani (F80) con 17,19. Non si conosce il peso dell'attrezzo, ma sarebbe in ogni caso record italiano, sia con i 2 kg che con i 3 kg, visto che al momento i record sono fissati a 11,75 (Nives Fozzer col 2 e 16,88 col 3 della stessa Flaibani). 32,77 della F65 Brunella Del Giudice. Nei 100 femminili, 13"79 della F45 Annalisa Gambelli, che non è affatto male visto che il record è fissato a 13"40 (Marinella Signori). Ancora grande prestazione di Umbertina Contini (F60) 15"12 (ma un paio di settimane fa aveva corso in 14"70), questo a dimostrazione del forte vento contrario che imperversava in riva all'Adriatico. Tale risultato sarebbe comunque il secondo tempo di sempre tra le F60, visto che con 15"17 ad inizio stagione (all'aperto) la Contini aveva pareggiato il record nazionale. La grande sfida tra gli M40 l'ha vinta abbastanza nettamente Max Scarponi (11"33) contro l'11"50 di Paolo Chiapperini. Lo stesso vento (contrario) ha bloccato Marco Morigi nella sua ricerca alla storia dei 100 M50: 11"96 (contro l'11"74 di inizio maggio e il record scolpito da Salvino Tortu a 11"68). Antonio Rossi (M60) corre in 12"77 (contro il 12"54 della settimana scorsa). Nei 400 F45 Giuseppina Perlino all'esordio stagionale nella distanza stabilisce 1'03"77 (la Montini l'anno scorso correva in 1'01"50 il record di categoria). Nelle F50 Anna Pagnotta ferma i cronometri a 1'05"98 (il suo record di categoria fu stabilito a Lubiana in 1'04"00). Emma Mazzenga (F75) non arriva nemmeno tanto lontana dal suo record mondiale: 1'25"77 vs 1'23"20. Tra gli uomini, continua a migliorare Max Poeta (M35): 51"66. Segnalo anche il 53"46 di Luigi Luccioli alle sue spalle, che dopo quello che ha passato mi sembra un record mondiale e un attestato d'amore alla vita e a questo sport. E anche il nostro amico Michele Minelli, che scende sotto i 54": 53"89. Ottimo 55"53 di Alessandro Tifi (M45, altro forumista Webatletica). Nel disco, sfortunata Rosanna Grufi (F55): 28,31 contro il 28,42 dal suo stesso record nazionale. Brunella Del Giudice (F65), 22,51 contro il 25,92 (anche qui) del proprio record italico. Tra M50 spunta il nome di Giampaolo Cretoni, che scaglia il disco a 48,30 (il record non può che essere di Carmelo Rado, 54,92). Nel peso Paola Melotti (F50) lancia 10,48 (12,00 il record). 8,13 di Brunella Del Giudice (contro il RI di 9,10), e 5,97 della F80 Anna Flaibani (anche qui, col 2 o col 3?). Se fosse stato fatto col 3 ci troveremmo di fronte ad un nuovo record italiano (ma con un miglioramento di 60 centimetri, cioè un 10% in più della precedente prestazione... sarebbe un miglioramento notevole). Sono più propenso a credere che il lancio sia stato ottenuto con il 2 kg. Nei 200 F40 buon tempo di Daniela Parenti, 28"70. Si avvicina al suo fresco record di 30"95 la F60 Umbertina Contini: 31"30. Tra gli uomini, negli M40 Max Scarponi si impone ancora una volta su Paolo Chiapperini: 23"19 e 23"84. Marco Morigi (M50) 24"38, mentre nella gara degli M55 vinta da Giovanni Basile, segnalo il posto d'onore per Il Duca, 27"09 e record provinciale master di Brescia. Negli M60 Antonio Rossi 26"26. Nei 200hs cade di sicuro un record italiano: l'M55 Renzo Capecchi, dell'Alma Juventus Fano, ottiene infatti 30"94 abbattendo la barriera dei 31" e soprattutto il record di Claudio Rapaccioni (31"13). Il tutto "viziato" dal dato sul vento, tremenda ed inaccettabile mancanza. I soliti testimoni oculari dicono che comunque il vento era contrario... e di non poco, ma questo non toglie la mancanza dell'oggettività sul risultato. Aspetto le retifiche della Fidal. Negli 800 F35, segnalo la seconda vittoria in due giorni della nostra amica Sonia Marongiu (che doppia i 1500). Emma Mazzenga non arriva molto vicina al suo record mondiale (3'31"64). Tra gli uomini segnalo il 2'16"58 di Vincenzo Andreoli, ma anche il 2'23"69 di Averardo Dragoni, probabilmente un valido avversario per Dario Rappo. Attenzione dal salto in lungo! La F50 Graziella Santini ha saltato 4,65 con un record italiano appartenente a Giuseppina Grassi fermo a 4,52. L'assenza del dato relativo al vento (ma è logico pensare che i lunghisti abbiano utilizzato la pedana a favore di vento, e il vento ho segnalato essere abbastanza abbondante), mette un piccolo dubbio sulla prestazione. Anche qui resteremo a vedere ciò che scriverà Giusy Lacava. Nel martellone record italiano (di sicuro) da parte ancora una volta di Anna Flaibani: 7,93. Con il 4 kg o con il 5,45 kg, non importa: con il 4 il record di Nives Fozzer è 6,35 mentre con il 5,45 è 6,90. In entrambi i casi la misura è stata superata.
- A Gavardo, meeting nazionale assoluto, si sono visti all'opera diversi master. 13"36 per Susanna Tellini (1966) nei 100 metri (86,05%). Nella gara maschile torna a correre dopo i problemi fisici degli ultimi tempi, Marco Ceriani (1965) 11"79 (90,06%), mentre il nostro metereologo ufficiale Marco Giacomantonio (1969) ha corso in 11"75 (87,89%) in costante lento miglioramento. Si segnala anche il 12"79 di Giovanni Mocchi (1953) cioè 89,77%. Brava Gigliola Giorgi (1968) sui 400: 1'02"92 (85,19%). Laura Avigo (1967) si produce in una gara convincente sugli 800: 2'22"17, cioè 84,13% vincendo la seconda serie del meeting nazionale. Ancora una ottima gara di Francesco D'Agostino, stavolta sui 1500: 4'17"29 e 88,62%. 4'21"41 di Mariano Morandi (1965) e 88,08%. Grandissima Silvia Casella sui 3000: 9'25"74 per un controvalore di 91,40% (probabilmente il miglior risultato master al femminile di giornata). Davide Bressan (1975) 4,80 di asta.
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05/05/10
I record italiani 2010
Field1 | Field4 | Field3 | Field5 | Field2 | Field6 | Field7 |
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80 | 10"75 (-1,0) | ROSELLA GIANCARLO | 30/06/1950 | M60 | LATINA | 02/05/2010 |
500 | 1'13"84 | SPURI PATRIZIA | 1973 | F35 | LATINA | 02/05/2010 |
300 | 37"69 | SARACENI ENRICO | 19/05/1964 | M45 | LATINA | 02/05/2010 |
200 | 30"95 (0,0) | CONTINI UMBERTINA | 23/08/1950 | F60 | MARCON | 02/05/2010 |
1000 | 2'30"04 | POLI GIUSEPPE | 1974 | M35 | LATINA | 02/05/2010 |
600 | 1'40"38 | DRAGONI AVERARDO | 02709/1950 | M60 | CHIASSO | 01/05/2010 |
300 | 45"08 | PERLINO GIUSEPPINA | 06/10/1965 | F45 | CHIASSO | 01/05/2010 |
150 | 20"90 (0,1) | PERLINO GIUSEPPINA | 06/10/1965 | F45 | CHIASSO | 01/05/2010 |
100 | 15"17 (-1,7) | CONTINI UMBERTINA | 23/08/1950 | F60 | PADOVA | 01/05/2010 |
600 | 2'20"35 | VANDA VINCENZO | 1934 | M75 | ROMA | 25/04/2010 |
500 | 1'36"73 | MICHELETTI ANNA | 27/06/1952 | F55 | ROMA | 25/04/2010 |
500 | 1'14"11 | SPURI PATRIZIA | 1973 | F35 | ROMA | 25/04/2010 |
200HS | 25"54 (-2,0) | LONGONI STEFANO | 1975 | M35 | LECCO (LC) | 25/04/2010 |
150 | 29"16 | SANSONETTI UGO | 10/01/1919 | M90 | ROMA | 25/04/2010 |
150 | 16"85 | SCARPONI MASSIMILIANO | 17/06/1967 | M40 | ROMA | 25/04/2010 |
1000 | 3'03"08 | FARRUGGIA JOCELYNE | 26/01/1962 | F45 | ROMA | 25/04/2010 |
PESO (2) | 06,46 | FOZZER NIVES | 14/01/1930 | F80 | PISTOIA (PT) | 24/04/2010 |
PENTATHLON LANCI | 2505 | FOZZER NIVES | 14/01/1930 | F80 | PISTOIA (PT) | 24/04/2010 |
MARTELLONE (4,00) | 06,35 | FOZZER NIVES | 14/01/1930 | F80 | PISTOIA (PT) | 24/04/2010 |
MARTELLO (2) | 11,75 | FOZZER NIVES | 14/01/1930 | F80 | PISTOIA (PT) | 24/04/2010 |
2000 | 6'03"05 | PELLEGRINI IVANO |
| M45 | ROVERETO | 24/04/2010 |
150 | 22"14 (0,4) | CAMBIAGHI ALDO | 13/0271940 | M70 | CERNUSCO S/N (MI) | 22/04/2010 |
80 | 10"02 | CARNIATO GABRIELE | 1957 | M50 | TREVISO | 18/04/2010 |
500 | 1'14"67 | VISMARA CARLO | 1959 | M50 | ROMANO D/L | 18/04/2010 |
150 | 20"95 (0,0) | FERRIAN DANIELA | 12/09/1961 | F45 | NOVARA | 18/04/2010 |
MARTELLO (3) | 21,70 | ROVELLI GIUSEPPE | 23/11/1918 | M90 | BOLOGNA (BO) | 10/04/2010 |
80 | 11"2 | SANTINI RITA | 09/04/1966 | F40 | VITERBO (VT) | 08/04/2010 |
PENTATHLON LANCI | 3001 | DE CESARE MARCELLO | 08/01/1974 | M35 | BARI | 28/03/2010 |
500 | 1'41"0 | SCIPPACERCOLA ALFONSO | 21/12/1941 | M65 | AVELLINO | 27/03/2010 |
1000 | 3'00"29 | GADALDI RINALDO | 05/08/1954 | M55 | CHIARI | 27/03/2010 |
1000 | 2'55"78 | CASELLA SILVIA | 22/11/1972 | F35 | CHIARI | 27/03/2010 |
MARATONA | 2h12'34" | BOURIFA MIGIDIO | 1969 | M40 | ROMA | 21/03/2010 |
400 | 51"80 | SARACENI ENRICO | 19/05/1964 | M45 | KAMLOOPS | 06/03/2010 |
400 | 1'46"78 | SANSONETTI UGO | 10/01/1919 | M90 | KAMLOOPS | 05/03/2010 |
60HS (76) | 9"99 | FORCELLINI CARLA | 07/11/1959 | F50 | KAMLOOPS | 04/03/2010 |
800 | 4'43"49 | SANSONETTI UGO | 10/01/1919 | M90 | KAMLOOPS | 03/03/2010 |
MARCIA - 03 KM | 13'29"89 | PERRONE ELISABETTA | 09/07/1968 | F40 | ANCONA | 28/02/2010 |
800 | 2'12"54 | POLLINA LUCIA | 1975 | F35 | ANCONA | 28/02/2010 |
800 | 2'10"84 | ARTUSO ELISABETTA | 25/04/1974 | F35 | ANCONA | 28/02/2010 |
800 | 2'06"98 | ARTUSO ELISABETTA | 25/04/1974 | F35 | ANCONA | 28/02/2010 |
TRIPLO | 08,42 | TAVOSO MARISA | 1960 | F50 | ANCONA | 21/02/2010 |
TRIPLO | 06,03 | BONETTA ADELE | 1945 | F65 | ANCONA | 21/02/2010 |
TRIPLO | 04,19 | PICCONE GABRIELLA | 06/02/1933 | F75 | ANCONA | 21/02/2010 |
ASTA | 3,30 | GHI ARRIGO | 07/02/1945 | M65 | ANCONA | 21/02/2010 |
ALTO | 1,50 | ZANNI ROSSELLA | 13/12/1964 | F45 | ANCONA | 21/02/2010 |
800 | 2'47"29 | EGGER WALTRAUD | 04/04/1950 | F60 | ANCONA | 21/02/2010 |
4x200 SOCIETA' | 3'01"74 | TEAM - ATL. AMATORI REGGIO CALABRIA (Musolino Bruno - Lagana' Giuseppe - Sergi Sergio - Noto Gualtiero) |
| M75 | ANCONA | 21/02/2010 |
4x200 SOCIETA' | 2'04"59 | TEAM - ASD CUS ROMATLETICA (Guerra Concetta - Ragnetti Francesca - Rafti Maria Grazia - Simrak Milka) |
| F50 | ANCONA | 21/02/2010 |
4x200 SOCIETA' | 1'54"15 | TEAM - AMBROSIANA (Anibaldi Rosa - Perlino Giuseppina - Tellini Susanna - Neumann Denise Carole) |
| F40 | ANCONA | 21/02/2010 |
4x200 SOCIETA' | 1'46"99 | TEAM: SEF MACERATA (MALLARDI GIULIO - BUGIARDINI LIVIO - MASI ROBERTO - TIFI ALESSANDRO) |
| M55 | ANCONA | 21/02/2010 |
4x200 SOCIETA' | 1'39"35 | TEAM: S.S. VITTORIO ALFIERI ASTI (Amerio Roberto - Graziano Mauro - Lupo Gianluca - Verna Carlo) |
| M45 | ANCONA | 21/02/2010 |
200 | 40"34 | SANSONETTI UGO | 10/01/1919 | M90 | ANCONA | 21/02/2010 |
TRIPLO | 09,04 | VALENTE SERGIO | 18/04/1939 | M70 | ANCONA | 20/02/2010 |
PESO (4) | 14,54 | ROSOLEN MARA | 27/07/1965 | F45 | SCHIO | 20/02/2010 |
PESO (2) | 07,08 | BELLETTI MARIA LUIGIA | 25/08/1934 | F75 | ANCONA | 20/02/2010 |
PESO (2) | 06,48 | FOZZER NIVES | 14/01/1930 | F80 | ANCONA (AN) | 20/02/2010 |
MARCIA - 03 KM | 18'22"66 | MENAFRO VINCENZO | 02/06/1935 | M75 | ANCONA | 20/02/2010 |
LUNGO | 4,80 | FORCELLINI CARLA | 07/11/1959 | F50 | ANCONA | 20/02/2010 |
ALTO | 1,84 | MANFREDINI EMANUEL | 1959 | M50 | ANCONA | 20/02/2010 |
60HS (76) | 10"33 | FORCELLINI CARLA | 07/11/1959 | F50 | ANCONA | 20/02/2010 |
60HS (100) | 8"38 | LONGONI STEFANO | 1975 | M35 | ANCONA | 20/02/2010 |
60 | 9"23 | CONTINI UMBERTINA | 23/08/1950 | F60 | ANCONA | 20/02/2010 |
60 | 7"47 | MORIGI MARCO | 1960 | M50 | ANCONA | 20/02/2010 |
60 | 12"84 | FOZZER NIVES | 14/01/1930 | F80 | ANCONA (AN) | 20/02/2010 |
1500 | 4'54"71 | SOUMA SPIRIDOYLA | 1965 | F45 | ANCONA | 20/02/2010 |
PENTATHLON | 4053 | BORANGA LAMBERTO | 30/10/1942 | M65 | ANCONA | 19/02/2010 |
PENTATHLON | 3436 | SESINI ERCOLE | 1955 | M55 | ANCONA | 19/02/2010 |
PENTATHLON | 3389 | CITTERIO PAOLO | 29/08/1975 | M35 | ANCONA | 19/02/2010 |
PENTATHLON | 2868 | NADALI FIORETTA | 1960 | F50 | ANCONA | 19/02/2010 |
ALTO | 1,57 | MARCONI PAOLO | 1955 | M55 | ANCONA | 19/02/2010 |
ALTO | 1,54 | PRAMPOLINI NATALE | 23/11/1950 | M60 | ANCONA | 19/02/2010 |
3000 | 12'59"64 | ACQUARONE LUCIANO | 04/10/1930 | M80 | ANCONA | 19/02/2010 |
3000 | 10'09"19 | SOUMA SPIRIDOYLA | 1965 | F45 | ANCONA | 19/02/2010 |
ASTA | 3,30 | FORCELLINI CARLA | 07/11/1959 | F50 | FIRENZE | 16/02/2010 |
PESO (2) | 06,37 | FOZZER NIVES | 14/01/1930 | F80 | UDINE (UD) | 14/02/2010 |
LUNGO | 4,74 | FORCELLINI CARLA | 07/11/1959 | F50 | FIRENZE | 10/02/2010 |
TRIPLO | 10,62 | NEVIANI ELISA | 29/04/1965 | F45 | AOSTA | 06/02/2010 |
PESO (2) | 06,73 | BELLETTI MARIA LUIGIA | 25/08/1934 | F75 | AOSTA | 06/02/2010 |
800 | 1'57"93 | AVIGO STEFANO | 09/07/1970 | M40 | ANCONA (AN) | 06/02/2010 |
800 | 2'13"08 | POLLINA LUCIA | 1975 | F35 | ANCONA | 30/01/2010 |
ALTO | 1,50 | ZANNI ROSSELLA | 13/12/1964 | F45 | MODENA | 17/01/2010 |
ASTA | 4,80 | BEFANI GIACOMO | 1970 | M40 | ANCONA | 09/01/2010 |
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