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30/09/10

La settimana over-35: Paolo Camossi 15,77 (triplo) - Pamela Del Terra 58"35 (400)

(Paolo Camossi, Foto Fidal.it) - Dopodomani vanno in scena le finali dei c.d.s. Master a Cagliari: la maggior parte dei master stessi sono di conseguenza sul trampolino di lancio per uno dei momenti più importanti della stagione. Nella nostra rubrica "La Settimana degli over-35", quella passata, la copertina va invece ad altre finali, quelle dei Campionati di Società Assoluti, che ad ogni anno si arricchiscono disempre più  neo over-35. Del resto mancano i ricambi generazionali e i top-team nazionali stanno diventando sempre più "anziani" o quanto meno, devono ricorrere a tutto quello che passa il convento (lasciamo perdere per una volta la stupidità del regolamento dei c.d.s., sul quale abbiamo già ampiamente discusso): guardate per esempio i 1500 o i 5000 della Serie Oro o Argento. Sembrava un campionato keniano... mah. Potere della nuova formula, no? Tutti giovani... stranieri. Nel fine settimana ci tengo a sottolineare alcune prestazioni (poi come al solito in allegato i migliori risultati della settimana scorsa ottenuta dai master in pectore) oltre che a dedicare uno spazio tutto loro ad una delle prove del Pentalanci tenutosi a San Benedetto del Tronto sul quale ha scritto una nuova penna di Webatletica, Alessandro Tifi. La prima prestazione "notevole" è quella fatta registrare dall'ex primatista italiano Paolo Camossi (1974) che è tornato a saltare per la sua società nel salto triplo: 15,77 ad Orvieto che equivale a 88,29% AGC (il record italiano M35 è ancora un 16,00 di Buttiglione... manca davvero poco). Molti risultati buoni anche da altri "saltatori" come Giacomo Befani (1970) 4,90 nell'asta (88,15%), mentre ancora un over 2,00 da parte di Francesco Arduini nell'alto (86,90%). Nel mezzofondo ha svettato Marco Biondani (1962) nei 1500 con il suo 4'13"68 e ben 93,26% (3° risultato al maschile AGC): ci credete che parterre de roi si è messo alle spalle? Prima il poliziotto Lorenzo Lazzari (14'36"08 sui 5000, cioè 88,81%), mentre sul podio virtuale di giornata niente-popo-di-meno-che l'altro cop Andrea Longo (1975): 1'56"40 e 87,12%. Avevo letto una sua intervista nella prima primavera sul suo "rilancio", che purtroppo l'ha portato a 1'51"14 ottenuto a Firenze il 6 giugno, quando probabilmente si aspettava tempi sotto gli 1'50". Ma questo è l'anno del "ritorno", l'anno prossimo sarà quello in cui molto probabilmente attaccherà anche la MPI M35 (probabilmente non gli importa più di tanto... a noi un pò di più): l'1'50"66 di Stefano Parma che recentemente abbiamo rivisto all'opera nei 1500 di "celebrazione" del ventennale del record di Genny Di Napoli. Nei 3000 siepi di Borgo Valsugana all'opera anche il campione europeo di Nyiregyhaza Stefano Vercelli: 9'43"07 (84,57%). Se passiamo agli ostacoli domina dall'alto del suo 13"7 sui 110hs (manuale!!!) di Andrea Alterio ad Orvieto (94,27%, seconda prestazione AGC della settimana tra gli uomini).  Probabilmente il record italiano "manuale" sulla distanza, quando quello elettrico tabellato è il 13"81 sempre del friulano (ma non so se la nostra amica Giusy Lacava lo inserirà nella tabella dei record nazionali). Naturalmente show nei lanci: ormai tutti i migliori lanciatori nazionali hanno più di 35 anni: lassù, in testa, c'è l'argento europeo di Barcellona Nicola Vizzoni (1973) con il suo 73,35 nel lancio del martello e 87,13% agc. Mostruoso, anche se a Barcellona (79,12) ha sfiorato la sua stessa MPI di 79,74. Paolo Dal Soglio (1970) è secondo invece nella classifica virtuale AGC del lanci: 17,70 e 78,63% AGC. Ma pensate chi c'è nei posti di rincalzo: Diego Fortuna, Giorgio Tubini, Stefano Lomater, Corrado Fantini... molti dei migliori lanciatori italiani degli anni '90. Per  i loro risultati, naturalmente vi rimando al file allegato. Di fatto, però, il miglior risultato AGC l'ha ottenuto il marciatore Graziano Morotti: un treno! 47'25"37 nei 10 km di marcia: 96,19%. 
Nelle donne grande fermento tra 400 e 800 F35. Nelle ultime settimane le ragazze scese sotto i 59" nei 400 (e ancor di più sotto il minuto) si stanno moltiplicando. Prima Maria Sgromo un paio di settimane fa, quindi Mara Cerini la settimana scorsa, adesso Lucia Pollina che ha corso 58"91 (84,34%) a Comacchio. Ma soprattutto è esplosa (possiamo parlare di esplosioni a 36 anni??) di Pamela Del Terra (1974): 58"35 ad Orvieto (86,08%). Sono curioso: vado a vedere le liste dell'anno... ollalla! Pensata che aveva come SB un 59"0 corso a Pistoia ad aprile, mentre a luglio aveva corso in 1'00"31! Grande miglioramento! L'anno scorso aveva comunque corso in 58"2: è nei suoi "numeri" correre quei tempi. La migliore velocista è stata comunque la siciliana Maria Ruggeri (1969) 26"22 (con -0,6) a Comacchio: 87,30%. Passando al mezzofondo si dimostra ancora in forma strepitosa Maria Vittoria Fontanesi (1974) di cui avevo parlato una settimana fa. Stavolta impressiona sui 1500 dove riesce a correre in 4'25"49 (89,67%) nella finale Oro di Borgo Valsugana. Nei primi 5 posti virtuali la Fontanesi si colloca anche al terzo con il 2'09"54 sugli 800 (87,45%), mentre Silvia Casella (1972) piazza il secondo posto (4'29"57 sui 1500) e al quinto con 17'10"94 sui 5000. Nei salti, punteggi pirotecnici di Barbara Lah (1972) e Roberta Bugarini (1969): la friulana 12,94 nel salto triplo e 92,63%, mentre la Bugarini 1,74 nell'alto e 92,55%.

Segue l'articolo di Alessandro Tifi sulla riunione di Pentalanci di San Benedetto Del Tronto. 


A San Benedetto il 25 e 26 settembre si sono svolti i campionati Regionali (open) di pentathlon lanci master 2010 validi come ottava prova del gran prix lanci che si concluderà con la nona e ultima prova, che verrà disputata il 9 ottobre a Macerata, in concomitanza con il campionato italiano individuale di specialità.
45 sono stati gli atleti a prendere parte alla competizione, 33 uomini e 12 donne appartenenti a 25 diverse società dalle diverse regioni italiane.
La gran parte dei risultati di rilievo arriva dalla categoria più “partecipata”, quella degli mm55, con 11 atleti, tra cui spiccano i risultati di Berhemi Xhavit (Liberatletica Aris Roma), primo con 333011,41 e nel disco con 40,99); di Moiraghi Angelo (Atletica Rovellasca), secondo con 3100 punti (distintosi nel martello con 39,22 e nel martellone con 13,32); e di Locati Lorenzo (Ginn. Monzese Forti e Liberi) con 11,35 nel peso. punti (ottimo nel peso con
Tra gli mm60 troviamo Sagoni Roberto (Giovanni Scavo) primo con 3136 punti ed autore di un ottimo 45,22 nel disco; Cacciatori Francesco (Cus Roma) secondo con 3068 punti (40,66 di giavellotto); Bettucci Francesco (Sef Macerata), terzo con 3021 punti ed un probante 41,88 nel disco. Tra gli mm70 si segnala Cartechini Italo (Sef Macerata), primo con 3201 punti (11,22 nel peso e 33,24 nel disco).
A livello femminile i migliori risultati arrivano tra le mf50: Magagni Anna (Acquadela Bologna) prima con 2645 punti (10,27 nel peso); Melotti Paola (13,59 nel martellone). Unica partecipante tra le mf65, ma con un eccellente punteggio (3853) Del Giudice Brunella (Nuova Atletica dal Friuli) (29,157,64 nel peso, 13,59 nel martellone). Ottima anche la mf 80 Fozzer Nives (Nuova Atletica dal Friuli) mf 80 con 6,15 nel peso. nel martello
Un gran prix di nove prove durante il corso dell’anno, tutte dedicate ai lanci master, è una gran bella iniziativa, chissa che non sia possibile allargare “la cosa” anche ad altre specialità!
Quindi appuntamento a Macerata per gli italiani di specialità del 9 ottobre.

Alessandro Tifi

19/09/10

Nella settimana di Avigo, brillano Morigi e la Cerini sui 400 - Fontanesi super negli 800

(la grande tonicità di Maria Vittoria Fontanesi, classe '74: 2'07"15 a Faenza - foto dal sito Fidal Trentino) - Questa settimana si chiude naturalmente nel segno di Stefano Avigo. L'eco del record sugli 800 rimbomba ancora nell'androne del Pulvinare dell'Arena civica di Milano: 1'55"06. Per Stefano è il 3° record posseduto (oltre a quelli di 800 M35 ed M40 indoor), mentre estendendo lo sguardo alla famiglia Avigo, ne troviamo altri due: gli 800 F40 della mia concittadina capriolese Laura, e l'incredibile 3'58"43 nei 1500 M40 di Pierangelo (1961) stabilito quasi 10 anni fa. Ha fatto notizia nel nostro piccolo ambiente la "discesa in campo" sui 400 di Marco Morigi (1960, l'homo novus della velocità master maschile), che al meeting di Faenza ha corso il "giro" in 54"29 (91,23%, cioè il miglior risultato in AGC della velocità master della settimana). Il tempo è nettamente il migliore dell'anno corso da un M50. Il bergamasco Carlo Vismara (1959) ha vinto infatti sia gli italiani indoor che quelli all'aperto sulla distanza, ma con un tempo (55"72) decisamente superiore. Di fatto il mio compagno di team Antonio La Capra è al momento il più vicino all'emiliano cronometricamente nella categoria, ma purtroppo ormai vive in mezzo alle bellezze brasiliane di Fortaleza (54"62 proprio su una pista di laggiù): nell'unica apparizione di sfuggita sul territorio patrio, a Rovellasca, è però riuscito a correre in 54"96. Ora che scenari si prospettano per Morigi? Agli Europei ungheresi il tempo gli avrebbe consentito di giungere attorno al 5° posto. Staremo a vedere gli sviluppi di questo esperimento che secondo il nostro inviato in Emilia-Romagna (Beno) è stato preparato per tutta l'estate. Si è rivisto alla seconda uscita post-infortunio anche Giancarlo D'Oro (1962) ai provinciali di Brescia: 11"94 (90,72%). A Milano, a metà settimana, mi ero dimenticato di dare il risultato di Paolo Citterio (1975) che sui 200hs si era avvicinato molto al record di Stefano Longoni (1975) con 25"72 contro il 25"54 del lecchese (ma con 2,0 metri di vento contrario).
Nel mezzofondo maschile, dopo il duo delle meraviglie Stefano Avigo e Giuseppe Romeo (apparsi entrambi all'Arena), nel ranking settimanale AGC troviamo Marco Biondani (1962) che ai regionali master di Vicenza ha corso i 1500 in 4'17"95 totalizzando un 91,72 da favola. Non troppo distante da Biondani, un altro classe '62 chiudeva la stessa distanza in 4'20"72 con 90,75% (ricordo che i punteggi sopra il 90% sono considerati dali esperti di spessore internazionale): parlo di Manfred Premastaller. Sopra il 90% anche Vincenzo Andreoli (1957) che ai regionali master veneti ha chiuso gli 800 in 2'12"04 (90,31%).
Il ranking nei salti maschili sono stati guidati dal vice campione d'Europa M35 del salto in alto, Luca Tonello: 1,85 e 81,17%. Roberto Bortoloni (1939), 8,69 nel salto triplo e 80,09%: solo due atleti sopra l'80% (tra le gare da me censite e presenti nell'allegato e trovate con le banche dati a disposizione). Segnalo comunque il 12,38 di Paul Zipperle (1964) nel salto triplo.
Nei lanci sempre al maschile, un solo atleta sopra l'80%, nessuno tra il 70% e l'80%, e tutto il resto sotto. Superman (impegnato a Vicenza) risponde al nome di Franco Giuseppe (1941) che nel lancio del peso ha lanciato 11,93 (87,02%).
Velocità femminile: E' sicuramente l'anno di Umbertina Contini (1950) che sta tenendo un trend di risultati sempre elevatissimo (e inferiore ai precedenti record). A Vicenza 30"86 sui 200 e 14"79 sui 100, entrambi ad un paio di decimi dai suoi primati siglati proprio quest'anno (e rispettivamente 91,71 e 91,59 AGC, a dimostrazione che, sebbene criticato e creiticabile, l'AGC fornisce risultati "credibili" e validabili per ogni atleta). Alle sue spalle i risultati di Emma Mazzenga, sempre su 100 e 200: 17"88 e 37"13. Ma il risultato che sicuramente mi ha più impressionato (anche per il valore in senso assoluto) è il 58"84 di Mara Cerini (1971) corso durante i provinciali di Brescia. L'anno prossimo, da F40, si potrebbero prospettare scenari davvero interessanti in chiave record (i record attuali F40 indoor sono posti a 1'00"25 e 2'20"80, mentre all'aperto 58"83 e 2'13"94). A Faenza si è rivista la campionessa mondiale dei 400hs F40 Cristina Amigoni (400 in 1'03"12).
Mezzofondo femminile: La bresciana Maria Lorenzoni continua ad inanellare prestazioni sopra il 90% come se piovesse: in un 5000 a Faenza 18'45"43, cioè 92,66% (miglior AGC master della settimana). Vi segnalo il 7'05"17 sui 2000 siepi di Sonia Lopes Conceicao (brasiliana? italianizzata?) che si avvicinato molto al record italiano sulla distanza (di poco inferiore ai 7 minuti). Sempre al meeting di Faenza, due F35 (ma lo sapranno?) di grandissimo valore sugli 800: Maria Vittoria Fontanesi (1974) ha corso infatti in 2'07"15, che è un tempo stratosferico: se ci fosse una lista all-time (questa mi piacerebbe averla ma non ho gli strumenti per estrapolarla... me tapino) si piazzerebbe al secondo posto dopo il 2'03"64 corso l'anno scorso a Lignano Sabbiadoro da Elisabetta Artuso. Comunque 9^ nella lista italiana assoluta dell'anno. Sempre a Faenza 2'12"55 di Lucia Pollina (1975).
Avevo dimenticato nello scorso report, due grossi risultati di master della categoria "35": Stefano Longoni che a Bellinzona aveva corso i 110hs con gli ostacoli a 1 metro in 14"65 (o 14"68... Stefano aiutami tu che è notta fonda e non ho voglia di andare sul sito della Ftal a cercare il risultato) che sarebbero solo 3 centesimi in più del record italiano di Alessandro Petroncini (14"62). Mentre devo segnalare anche il 5,60 di Flavia Borgonovo saltato all'Arena ai provinciali di ormai due settimane fa (due centimetri dal personale!) nonostante i tanti problemi organizzativi della gara e ri-riscaldamenti di molte atlete (tra le quali la Rovellaschese... si dice così?), costrette a procrastinare i loro turno di oltre un'ora.
Chiudo con Vicenza: pensavate che me ne scordassi, eh? Sonia Marongiu mi ha segnalato l'inopinato annullamento delle gare di sabato per maltempo quando ancora il maltempo non era ancora arrivato. Questa sarebbe davvero l'apoteosi: e pensare che dal Veneto c'è gente che ci dice che bisogna darsi da fare... noi.
  • In allegato i migliori risultati dei master e la lista particolareggiata delle prestazioni di Faenza preparata da Beno (grazie ancora!).

08/07/09

C.d.S. assoluti, part-2: due record "ad età compiuta" nei master: Biondani e Ruggeri

(foto podistidoc.it di Marco Biondani) - Purtroppo la mia scarsità di mezzi (e di tempo) non mi porterà mai ai livelli qualitativi del nuovo sito di Atleticanet, che si è riappropriato dell'Area Master. Veramente un bel lavoro, complimenti a chi l'ha confezionato. Noi dovremo sopperire con qualche contenuto, sperando possa interessare a qualcuno. Alla fine siamo solo in due qui dentro! Così, dopo essermi studiato tutti i risultati del weekend passato, sono arrivato a questa conclusione: dovrebbero essese stati stabiliti due record "ad età compiuta" scovati dalle varie sedi dove si sono tenute le seconde fasi dei Campionati di Società Assoluti. In alcune località partecipazione in termini di atleti davvero risicata: ma se questo è il c.d.s. voluto dall'attuale mandato, teniamocelo ...volenti o nolenti. A me interessano i master, serbando le prossime pillole (sulla gestione del mondo master da parte della Fidal) ai prossimi post. Veniamo a vedere cos'è successo in soldoni, partendo da chi un piccolo segno nella storia l'ha messo (oltre ai due record di Puleanga e Montini già segnalato con apposito articolo). Parlo di Marco Biondani e Maria Ruggeri, che avvicinando il record "assoluto" di categoria, hanno comunque ottenuto la miglior prestazione italiana "ad età compiuta". In poche parole a livello internazionale avrebbero ottenuto il record, mentre in Italia si limitano soltanto alla gloria della citazione "statistica". A Bovolone (VR) il mezzofondista M45 Biondani ha corso i 1500 in 4'08"55 per un controvalore di 94,32 AGC (3° risultato del week end dopo l'uno-due di Mario Longo su 100 e 200). Un risultato davvero eccezionale. Precisazione: in realtà il record "listed" ad età compiuta è 4'08"4 manuale stabilito da Antonio Loria nel 2002. Tecnicamente avremmo due record "post", uno manuale e l'altro elettrico, anche se la differenza accademica è di un centesimo (si considerano 14 centesimi di aggravio sul record manuale). Chiedo cortesemente a Biondani se nella prossima gara sui 1500 può spazzare via ogni dubbio... Il record "assoluto" M45 è invece di Mario Vaiani-Lisi, che nel 1995 corse in 4'04"5. L'altro record arriva dalla Sicilia, Alcamo più precisamente. Protagonista ancora una volta Maria Ruggeri, della quale mi scuso se nel precendente post ho scritto inesattezze. Sui 200 ha infatti corso in 26"02 con +1,3 di vento giungendo seconda assoluta nella gara vinta dalla Iuvara. Il record assoluto F40 sui 200 è il 26"00 detenuto da Paola Melis: 2 centesimi! L'avvicinamento al record lo stiamo seguendo da qualche settimana: prima 26"30 a Catania, poi 26"12 a Cattolica, ora 26"02, che comunque risulta essere la m.p.i. ad età compiuta. E il resto?
  • Nella velocità ancora una volta in evidenza Mario Longo, che però ha dovuto fare i conti col vento contrario (11"18 e 22"45): suo comunque il miglior risulato in termini di AGC: 96,32%. Cronometricamente è andato però meglio (sorpresa!) l'M40 Marco Boggioni, che anch'esso controvento ha corso i 100 in 11"12. Frederic Peroni per parte sua ha sfiorato invece il record dei 400hs M45 correndo in 57"65 (contro il 57"02 di Dario Gasparo ottenuto nel 2007). In tema di M40 notevole 22"70 sui 200 di Mauro Graziano. Altre pillole: il ritorno di Alberto Zanelli, M40 che ha corso i 400 in 52"50 e il 12"51 di Antonio Rossi sui 100 M55.
  • Tra le donne Lusia Puleanga ha strabiliato dall'alto del suo 12"01, nuova MPI sui 100 F35. Ma il miglior risultato in termini di AGC l'ha ottenuto Elena Montini, con la sua MPI sui 400 F45: 1'01"50 (91,76 AGC). Addirittura si inserisce al secondo posto tra le due record-woman Barbara Ferrarini (F40) con un 400 in 1'00"68. Quindi il 26"02 della Ruggeri con 86,93. La spiegazione di questi valori bassi per Puleanga e Ruggeri ha un nome e cognome: Florence Griffith. Infatti, dovendo parametrare i record master sulle sue prestazioni-monstre su 100 e 200, risultati anche di spessore vengono purtroppo un pò sacrificati. Altra considerazione: nonostante tutto, il record di Marita Koch sui 400 invece deve essere considerato più "abbordabile", visto come vengono pagati i 400. Di fatto sono decenni che nessuna donna scende sotto i 48", rarissime quelle che scendono sotto i 49", poche quelle che invece infrangono la barriera dei 50". Nella velocità/ostacoli femminile segnalo anche il 13"13 e 27"57 della F45 Marta Roccamo. Sui 100 il record appartiene alla stessa atleta con 12"97...
  • Nel mezzofondo maschile, Biondani ha visto bene di fare le cose in grande: così dopo i 1500 del quasi-record ha corso gli 800 in 2'06"00: la specialità negli M45 ha però un dominatore in Giuseppe Romeo, che quest'anno si è già avvicinato alla soglia dei 2'. L'M50 Claudio Cavalli ha corso in 4'33"91 (89,52 AGC), mentre continua la sfida a distanza tra gli M35 Caggianelli-Lazzarini: nell'ultimo round Lazzarini 1'55"48, mentre Caggianelli 1'56"56. Tra le donne svetta la F35 Mara Cerini con 2'12"36 (86,40), che precede virtualmente la rediviva Patrizia Spuri, che a Rieti ha corso in 2'11"28: sarà tra le lei e l'Artuso che probabilmente si svolgerà nei prossimi anni la sfida per il trono F35 degli 800 (almeno... a livello di record). Per ora l'Artuso è una spanna sopra. Brava anche Angela Ceccanti con 4'50"98 sui 1500 F40 ottenuto a Firenze.
  • Dal fondo maschile notiamo il 14'32"44 di Said Boudalia, italiano d'adozione e M40 di cartellino Fidal. C'è una piccola querelle relativa all'anno di nascita di questo atleta: qualcuno sostiene che in realtà l'atleta di origine magrebina sarebbe in realtà più giovane di qualche anno, ma che qualche proditorio errore di trascrizione, ne avrebbe spostata la data di nascita al 1968. Nei 3000 siepi gran tempo di Franco Gnoato (M45): 9'56"83. La MPI è 9'41"82 di Roberto Meneghello. Tra le donne emerge in un weekend sostanzialmente privo di prestazioni eccezionali, il 5000 di Monica Alvoni Tamburini (F50): 20'31"66 per un corrispettivo di 84,67 AGC.
  • Salti al maschile frizzanti: Luca Tonello (M35) passa i 2 metri, oltrepassando l'asticella del salto in alto posta a 2,01 (87,33%) miglior salto over-35 delle giornate. Poi, nella classifica virtuale, Gianpaolo Bolondi (M35) con 4,80 nel salto con l'asta (85,27%). Quindi si scatenano i lunghisti, a partire dall'ex campione del mondo di San Sebastian Giorgio Federici, M40 (già autore quest'anno di un mirabolante 6,75) che a Lodi è riuscito ad ottenere 6,54 (84,08%) nel lungo e 13,19 nel triplo (80,14%). Marco Tremigliozzi (M35) salta addirittura 7,14 (83,85%) sempre nel lungo, mentre Daniele Pagani, divenuto tuttofare nella Virtus Castenedolo (dopo l'ottima prova sui 200hs, anche un esperienza sui 110hs) salta 1,80 nell'alto (83,69%). Roberta Bugarini (F40) è invece ancora superiore a tutte le altre saltatrici, benchè con un salto forse sotto le proprie aspettative (1,69) ma pur sempre pari a 89,01%. Distanziata l'altra F40 e dominatrice ante litteram della specialità, Tiziana Piconese (1,55 e 84,70%). Irene Pregazzi, F35, ottiene a Firenze un ottimo 1,65.
  • Nei lanci prevalgono gli atleti ancora pienamente impegnati nell'attività assoluta, a partire da John Sanguin, autore di un lancio nel martello da 69,31 (86,28%). A dire il vero (e un pò a sorpresa) il miglior lancio "assoluto" del martello è quello di un M35 è stato quello di Pellegrino Delli Carri, che ha lanciato a 71,90 (84,13%) lo stesso attrezzo. Stefano Lomater 54,67 nel disco (73,80%). Tra le donne 12,55 nel disco per Maria Tranchina (66,47%).
  • infine la marcia: 93,96 AGC (!!) per Graziano Morotti (M55) a Trento frutto di un 48'05"74 nei 10 km. Oltre i 90 AGC (90,02) anche per Fabio Ruzzier, altro M55, che a Pordenone ha coperto la distanza in 49'17"92. Tra le donne Maura Marchiori 83,08% per un 26'51"49 nei 5 km di marcia. Segue il dettaglio dei migliori risultati:

11/05/09

Il weekend dei master: Ugo Sansonetti ancora record

(foto di Ugo Sansonetti da podistidoc.it) Quanti risultati nel fine settimana per i master! Tanti, tantissimi, tant'è che quasi difficile trovare gli spunti di cronaca salienti senza il periocolo di "dimenticare" qualcuno: bisognerebbe scrivere un libro intero. A parte le gare del Giuriati di cui abbiamo già parlato in un altro articolo, si sono svolti i Campionati Veneti Master a Vicenza (con una serie di notevoli risultati), il Meeting Della Valle di Pavia (con 6/7 over-35 da "record"), più le gare di Roma, Fucecchio, Pisa. Questi almeno i risultati di cui sono in possesso. Come citato nel titolo, ancora una volta Ugo Sansonetti sugli scudi. Primo uomo over-90 in Italia a correre un 400 e di conseguenza primo primatista italiano della specialità con 1'46"2. Ma Ugo non si è accontentato, visto che il risultato in termini di AGC più significativo è il 41"0 manuale ottenuto sui 200, che vale 99,42 AGC, il più alto risultato della stagione all'aperto. Per intenderci equivarrebbe ad un "più che dignitoso" 19"43... ma l'AGC è ancora parametrato sul record di Mike Johnson e prima dell'arrivo del mostro Bolt. Il 200, sorpresa, non è però record italiano, visto il 40"00 di Vittorio Colò ottenuto nel 2002 (e il record Fidal di 38"12 da "pre"). Il 40"00 varrebbe addirittura 18"85 sui 200... fantascienza. Spendo ancora una parola per Sansonetti: nel mio mega data-base dei mondiali (manca ancora parte dei risultati di Riccione), conto 22 ori internazionali, 13 argenti e 7 bronzi. E il tutto senza staffette... Bruno Sobrero è a 28 (ma il dato in continuo aggiornamento). Due pezzi di storia del masterismo italiano.
Torniamo al fine settimana: 18 risultati sopra il 90% AGC (più quelli di Milano, naturalmente), che personalmente rappresenta l'eccellenza. Merita una citazione la Fiamma Oro Lorenzo Lazzari (1974) che ha corso i 1500 in 3'45"97 (94,20%): ancora non-record italiano per poco. Manca veramente poco al 3'45"5 di Crepaldi per abbassare il "pre" Fidal. Sopra il 94 anche un portentoso Ferido Fornesi capace di correre in 11"43 (94,14%) i 100 metri all'età di 47 anni, ad un solo centesimo dal suo record italiano "internazionale" (quello Fidal è ormai scolpito nel marmo da Mario Longo) corso l'anno scorso a Pistoia.
A Vicenza, durante i Regionali Master veneti si è invece rivista Emma Mazzenga: adesso ogni volta che corre ci aspettiamo il record del mondo! Pure io, che credete? Così vado a vedere i riferimenti, ma stavolta non c'è il risultato "bomba". Invece è solo l'esordio stagionale, ma suoi due dei tre over 90 AGC al femminile tra 100, 200, 400, ostacoli compresi. 17"55 sui 100 e 36"60 sui 200 (i suoi record "Fidal" da F75 sono 17"06 sui 100 e 36"1 sui 200). Per rimanere nel mezzonfondo, ottima la coppia Giuseppe Biondani M45, e Vincenzo Andreoli M50. Entrambi sopra i 90 su 800 e 1500 (vi rimando alla classifica di specialità). Tra le donne l'incontenibile bresciana Maria Lorenzoni, dopo l'incetta di record e medaglie invernali (e primaverili) ha corso i 1500 in 5'11"21, che vale 91,21. Gran tempo anche dalla "senior" Silvia Casella, classe 1972, che a Pavia ha corso la stessa distanza in 4'29"66 (88,87%).
Dai salti segnalo quale miglior prestazione il 13,16 nel salto triplo di Barbara Lah F35, con il quale a Pavia ha battuto una serie di giovani promesse nazionali, evidentemente non ancora all'altezza della classe della goriziana. Per lei il salto le vale 93,14 AGC, 4^ prestazione di giornata nelle gare prese in considerazione. Al maschile miglior salto "relativo" maschile è quello di Giorgio Bortolozzi (M70) nell'alto con 1,36 che equivale a 89,12. Bortolozzi è uno dei veri "senatori" del masterismo italiano: proprio grazie a lui, nel 1977 a Goteborg, l'Italia vinse una delle prime medaglie ad un campionato del mondo: allora era M40 e la specialità il triplo. Risultato? 14,20, seconda prestazione all-time mai stabilita da un italiano ad un campionato mondiale, dietro al 14,42 da Crescenzio Marchetti ottenuto ai mondiali di Turku '91! Diciamo che rientra nel ranking all-time italiano del triplo master, insieme proprio a Crescenzio Marchetti, Vittorio Colò, Amelio Compri e Lamberto Boranga. i magnifici "5". Altro salto (in alto) degno di nota è risultato l'1,51 di Piergiorgio Curtolo M60 (85,64 AGC). Atleta emergente a livello internazionale, è comparso relativamente tardi (nel 2004, mondiali indoor di Sindelfingen), e ha raggiunto il suo massimo risultato proprio nel 2009 ad Ancona con l'argento nel pentathlon.
Nei lanci miglior risultato "relativo" è quello ottenuto a Vicenza dall'M65 Giuseppe Franco nel peso con 11,99 (84,38% AGC, unico a superare la soglia degli 80%: notare però che un risultato sopra il 60% nei lanci è già notevole, in contrapposizione alla velocità dove un atleta medio può ottere risultati vicini all'85%). Tant'è che il 61,30 nel lancio del Martello scagliato a Vicenza dall'M35 Marco Quintarelli (un signor lancio da primi 10 assoluti in Italia) vale "solo" 71,73%... mentre 71,60% vale un lancio da oltre 53 metri di giavellotto da parte dall'M50 Lucio Buiatti. Dalla marcia arriva un over-90 con il 23'51"89 dell'italo-sloveno Fabio Ruzzier (M55), mentre nella giornata del decathlon segnalo i 5013 punti ottenuti dall'M40 Fabio Nicola a Novara. Infine apparizione anche della tricampionessa europea e nuova vedette del masterismo italiano Lusia Puleanga sui 400: risultato? 1'04"09.

01/02/09

A Padova Dario Rappo sfiora il record M60 dei 1500

Cominiciano a giungere alla spicciolata i risultati del weekend. Detto di Camossi e del suo 15,41, ieri si è svolta una sontuosa gara sui 1500 a Padova che ha visto al via numerosi master. Migliore in termini assoluti il 4'14"36 dell'M35 Stefano Avigo (85,39 agc), seguito dal 4'20"53 dell'M45 Marco Biondani (89,98 agc). Ma la notizia è sicuramente il record sfiorato da parte di Dario Rappo: per lui 4'43"99 (per la bellezza di 93,20 agc, miglior risultato 2009 nel mezzofondo corso dai master), che sfiora di un niente il record attuale (quello che ho trovato sul sito ufficiale della Fidal aggiornato a maggio 2008, quindi al termine della stagione indoor scorsa. Infatti il record appartiene al momento a Cesare Bini, classe '29, che corse 4'43"8 manuale a Torino in data 25/02/1989, quindi esattamente 20 anni fa, per uno dei record più datati del mondo master. Quest'ultimo risulterebbe comunque un record "pre", essendo Bini nato nel giugno del '29: di fatto il record "post" età compiuta, sarebbe dello stesso Cesare Bini, che nel 1993 corse in 4'51"48). Ma di questo pre-post ne abbiamo già parlato a lungo, meglio non dilungarci ulteriormente. Altro risultato notevole il 4'53"00 della F40 (e mia concittadina) Laura Avigo (che è il secondo risultato dell'anno, sempre in termini di agc, nel mezzofondo femminile tra le master, dopo il record della Lorenzoni). Cambiando sede, a Rieti si è riconfermato ad alti livelli tecnici Paolo Chiapperini: 7"18 e 7"16. Segnalo il ritorno di Nicola Ravenna, quest'anno M40, che sui 60 ha corso 7"37 e 7"38. Il marciatore M35 Alessandro Gandellini ha poi coperto i 5 km di marcia indoor (strana misura per una gara indoor) nel tempo di 20'22"72. Non penso esista una tabella che possa certificare se si tratti di record italiano, visto che la Fidal ha solo i record sui 3 km. (Foto: dal sito marciaitaliana.com)