11/05/09

Il weekend dei master: Ugo Sansonetti ancora record

(foto di Ugo Sansonetti da podistidoc.it) Quanti risultati nel fine settimana per i master! Tanti, tantissimi, tant'è che quasi difficile trovare gli spunti di cronaca salienti senza il periocolo di "dimenticare" qualcuno: bisognerebbe scrivere un libro intero. A parte le gare del Giuriati di cui abbiamo già parlato in un altro articolo, si sono svolti i Campionati Veneti Master a Vicenza (con una serie di notevoli risultati), il Meeting Della Valle di Pavia (con 6/7 over-35 da "record"), più le gare di Roma, Fucecchio, Pisa. Questi almeno i risultati di cui sono in possesso. Come citato nel titolo, ancora una volta Ugo Sansonetti sugli scudi. Primo uomo over-90 in Italia a correre un 400 e di conseguenza primo primatista italiano della specialità con 1'46"2. Ma Ugo non si è accontentato, visto che il risultato in termini di AGC più significativo è il 41"0 manuale ottenuto sui 200, che vale 99,42 AGC, il più alto risultato della stagione all'aperto. Per intenderci equivarrebbe ad un "più che dignitoso" 19"43... ma l'AGC è ancora parametrato sul record di Mike Johnson e prima dell'arrivo del mostro Bolt. Il 200, sorpresa, non è però record italiano, visto il 40"00 di Vittorio Colò ottenuto nel 2002 (e il record Fidal di 38"12 da "pre"). Il 40"00 varrebbe addirittura 18"85 sui 200... fantascienza. Spendo ancora una parola per Sansonetti: nel mio mega data-base dei mondiali (manca ancora parte dei risultati di Riccione), conto 22 ori internazionali, 13 argenti e 7 bronzi. E il tutto senza staffette... Bruno Sobrero è a 28 (ma il dato in continuo aggiornamento). Due pezzi di storia del masterismo italiano.
Torniamo al fine settimana: 18 risultati sopra il 90% AGC (più quelli di Milano, naturalmente), che personalmente rappresenta l'eccellenza. Merita una citazione la Fiamma Oro Lorenzo Lazzari (1974) che ha corso i 1500 in 3'45"97 (94,20%): ancora non-record italiano per poco. Manca veramente poco al 3'45"5 di Crepaldi per abbassare il "pre" Fidal. Sopra il 94 anche un portentoso Ferido Fornesi capace di correre in 11"43 (94,14%) i 100 metri all'età di 47 anni, ad un solo centesimo dal suo record italiano "internazionale" (quello Fidal è ormai scolpito nel marmo da Mario Longo) corso l'anno scorso a Pistoia.
A Vicenza, durante i Regionali Master veneti si è invece rivista Emma Mazzenga: adesso ogni volta che corre ci aspettiamo il record del mondo! Pure io, che credete? Così vado a vedere i riferimenti, ma stavolta non c'è il risultato "bomba". Invece è solo l'esordio stagionale, ma suoi due dei tre over 90 AGC al femminile tra 100, 200, 400, ostacoli compresi. 17"55 sui 100 e 36"60 sui 200 (i suoi record "Fidal" da F75 sono 17"06 sui 100 e 36"1 sui 200). Per rimanere nel mezzonfondo, ottima la coppia Giuseppe Biondani M45, e Vincenzo Andreoli M50. Entrambi sopra i 90 su 800 e 1500 (vi rimando alla classifica di specialità). Tra le donne l'incontenibile bresciana Maria Lorenzoni, dopo l'incetta di record e medaglie invernali (e primaverili) ha corso i 1500 in 5'11"21, che vale 91,21. Gran tempo anche dalla "senior" Silvia Casella, classe 1972, che a Pavia ha corso la stessa distanza in 4'29"66 (88,87%).
Dai salti segnalo quale miglior prestazione il 13,16 nel salto triplo di Barbara Lah F35, con il quale a Pavia ha battuto una serie di giovani promesse nazionali, evidentemente non ancora all'altezza della classe della goriziana. Per lei il salto le vale 93,14 AGC, 4^ prestazione di giornata nelle gare prese in considerazione. Al maschile miglior salto "relativo" maschile è quello di Giorgio Bortolozzi (M70) nell'alto con 1,36 che equivale a 89,12. Bortolozzi è uno dei veri "senatori" del masterismo italiano: proprio grazie a lui, nel 1977 a Goteborg, l'Italia vinse una delle prime medaglie ad un campionato del mondo: allora era M40 e la specialità il triplo. Risultato? 14,20, seconda prestazione all-time mai stabilita da un italiano ad un campionato mondiale, dietro al 14,42 da Crescenzio Marchetti ottenuto ai mondiali di Turku '91! Diciamo che rientra nel ranking all-time italiano del triplo master, insieme proprio a Crescenzio Marchetti, Vittorio Colò, Amelio Compri e Lamberto Boranga. i magnifici "5". Altro salto (in alto) degno di nota è risultato l'1,51 di Piergiorgio Curtolo M60 (85,64 AGC). Atleta emergente a livello internazionale, è comparso relativamente tardi (nel 2004, mondiali indoor di Sindelfingen), e ha raggiunto il suo massimo risultato proprio nel 2009 ad Ancona con l'argento nel pentathlon.
Nei lanci miglior risultato "relativo" è quello ottenuto a Vicenza dall'M65 Giuseppe Franco nel peso con 11,99 (84,38% AGC, unico a superare la soglia degli 80%: notare però che un risultato sopra il 60% nei lanci è già notevole, in contrapposizione alla velocità dove un atleta medio può ottere risultati vicini all'85%). Tant'è che il 61,30 nel lancio del Martello scagliato a Vicenza dall'M35 Marco Quintarelli (un signor lancio da primi 10 assoluti in Italia) vale "solo" 71,73%... mentre 71,60% vale un lancio da oltre 53 metri di giavellotto da parte dall'M50 Lucio Buiatti. Dalla marcia arriva un over-90 con il 23'51"89 dell'italo-sloveno Fabio Ruzzier (M55), mentre nella giornata del decathlon segnalo i 5013 punti ottenuti dall'M40 Fabio Nicola a Novara. Infine apparizione anche della tricampionessa europea e nuova vedette del masterismo italiano Lusia Puleanga sui 400: risultato? 1'04"09.

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