14/12/09

I master dell'anno di Webatletica: Maria Lorenzoni e Mario Longo

(a sinistra Maria Lorenzoni a Lubiana, a destra Mario Longo) - Qualcuno sul nostro forum i vincitori li aveva già pronosticati, azzecandoli (!), anche perchè, probabilmente, si arriva a determinate conclusioni in maniera quasi scontata. Altri si erano lamentati della recente nomination di altri siti e del suo esito. Noi invece, come scritto nell'articolo di presentazione, abbiamo fatto da soli. Quindi, le critiche potete farle esclusivamente al nostro volere redazionale. Come si diceva, scelte mediate da molte considerazioni, non ultima (anzi) la regolarità ad alti livelli per tutta la stagione, e l'aver partecipato all'attività master. Per questo alla fine la scelta è caduta su questi due grandi atleti capaci di coniugare tutti quegli aspetti e di esibire a livello nazionale ed internazionale un profilo di primo piano. Le medaglie nei master contano tanto, ma bisogna saperle anche pesare. Un appunto: non abbiamo fatto classifiche, ma eletto solo i migliori: meglio non catalogare chi si è distinto, ma nominare solo il più meritevole. Seguono i profili dei due atleti insigniti del nostro piccolo riconoscimento.
  • Maria Lorenzoni: sul referendum di eletti di Atleticanet, la Lorenzoni risulta addirittura essersi piazzata al 10° posto (su 10). Evidentemente i giurati non hanno ritenuto di tenere in debita considerazione la stagione della bresciana Maria Lorenzoni, concentrandosi più sui nomi noti o, meglio ancora, sul numero di medaglie. La Lorenzoni ha invece piazzato una stagione incredibile, anche se non con quel numero cospicuo di medaglie internazionali di cui siamo abituati a sentir parlare anche da queste pagine. Due dati devono far riflettere e che hanno portato la bilancia dalla sua parte: gli 11 record italiani di categoria (è F50) stabiliti nel corso del 2009 su praticamente tutte le distanze previste nel mezzofondo femminile, sia indoor che outdoor (dai 1500 ai 10000, passando per i 3000 e i 5000). Il secondo dato, fornitoci dal suo coach, è il numero di gare disputate: 54, ovvero, considerato che l'informazione risale a novembre, molto più di una gara a settimana. Ed ogni gara, naturalmente, corsa in quel piccolo sistema che noi chiamiamo AGC, con risultati prossimi o superiori al 90% che per Webatletica rappresenta l'eccellenza internazionale. Immensa stagione insomma, coronata con l'alloro europeo nel cross ad Ancona e completato da quello a squadre. Argento ai mondiali di Lahti nel cross, così come ad Ancona nei 3000 agli Euroindoor. 7 titoli italiani master di categoria, dove addirittura ha portato a casa il titolo della corsa in montagna (con questi sette, il suo totale arriva a 29 titoli nazionali nel suo pedigree), più una serie di titoli tra provinciali e regionali (fonte del sito www.atleticacarpenedolo.it). Terza "assoluta" sui 10000 ai provinciali di Brescia. Cosa volete di più?
  • Mario Longo: come scritto già in diverse occasioni, la scelta sul master dell'anno al maschile, è stata molto più sofferta. Molti atleti sullo stesso piano, a partire dai pluri-medagliati di Lahti: Enrico Saraceni, Vincenzo Felicetti, Valerio Brignone e Ugo Sansonetti. Tutti con le carte in regola per poter fregiarsi del titolo di master dell'anno se non avessero tutti fatto coincidere la loro stagione eccezionale nella stessa annata, il 2009. Doverosa una scelta coraggiosa. Mario Longo, M45, non è andato a Lahti, limitandosi agli Euroindoor di Ancona. Benchè 44enne (ma 45 in pectore) Mario ha portato a casa i 3 titoli a disposizione nella velocità: 60, 200 (per un solo centesimo sul futuro campione del mondo all'aperto della specialità, Max Scarponi) e la staffetta 4x200. A livello indoor ha fatto letteralmente faville, correndo in 6"94 e ottenendo nel 45° anno di vita il minimo per gli italiani assoluti. Nella velocità non sappiamo se ci siano dei precedenti con interpreti così longevi. La stagione all'aperto è invece stata una lunga sequenza di prestazioni di primo piano, molte delle quali sotto gli 11" nei 100 metri, che gli sono valse l'attenzione del mondo dell'atletica non solo master. Prestazioni che si sono avvicinate di molto ai record mondiali ed europei di categoria, e che sarebbe stati abbattuti se il sistema di riferimento fosse stato quello della Fidal e non quello della WMA. Enrico Saraceni, stessa categoria M45, da parte sua metteva sul piatto i 3 ori di Lahti e quelli di Ancona. Non ce ne voglia: negli scontri diretti (tre o quattro) nella disciplina di conflitto, i 200, Mario ha sempre dimostrato di avere qualcosina in più per il momento. Comunque: 9 record italiani ottenuti nel corso del 2009, su tutte le specialità in cui si è cimentato: 60 indoor, 200 indoor, 100 e 200 outdoor: 6"94, 22"69, 10"87 e 22"27 i nuovi record di categoria stabiliti nel corso dell'anno. Ci sono sembrate tutte ragioni sufficienti ad aver quel piccolo valore aggiunto in più rispetto agli altri papabili per poterlo nominare master dell'anno per il nostro sito.
Bene, sulle scelte si può sempre criticare, nessuno ha la pretesa di poter eleggere il migliore scientificamente, perchè le variabili sarebbero infinite e la componente umana sempre determinante, ma speriamo le ragioni che abbiamo descritto per arrivare ad un simile risultato, siano sufficienti quanto meno a ritenere non superficiale una scelta non certo facile.

Nessun commento:

Posta un commento