19/12/09

Il bilancio dei master 2009: la relazione del CT Claudio Rapaccioni

(nazionale di... 200 ostacolisti, dal profilo fb di Claudio Rapaccioni) - Sul sito della Fidal, a questo link, è possibile trovare la relazione consuntiva della stagione 2009 dei master italiani. Il nostro amico Claudio Rapaccioni, "Referente Nazionale Tecnico Master" si è infatti prodigato in una serie impressionante di statistiche che la dicono lunga sull'importanza del mondo master italiano e del suo impatto sull'intero settore "atletica leggera". Le statistiche snocciolate e commentate da Claudio nell'ultima riunione dei referenti master regionali, mostrano un settore di forte vitalità, in controtendenza rispetto alle dinamiche generali dell'intero sport che invece parlano di un inesorabile senso di abbandono. Mi permetto di entrare anche io nel merito commentando anche qui le statistiche prodotte da Rapaccioni. Poi ognuno si faccia la propria idea.
  • Tesseramenti: i senior chi li ha visti? Se leggete le statitiche generali troverete che alla voce "senior" si sono registrate 8408 unità (il 5,19% del totale). Più di junior e promesse, certo, ma... mentre le due categorie coprono un paio d'anni, le categorie senior coprono circa 12 anni, sino alla soglia dei master (senza poi contare chi si tessera "senior" ma di fatto ha l'età da master). Ergo, se spalmassimo le 8408 unità sui 12 anni (ma sono di più...) otterremmo esattamente 700 atleti tesserati per annata, che chiaramente è il valore di gran lunga più basso tra tutte le categorie. Ma sapete qual'è l'aberrazione? Che di quegli 8408, ben 2071 sono senior in età master. Il conto scende così a 6337, cioè 528 atleti per annata: uno scempio. Le categorie master si spalmano su un range vastissimo: 5 volte tanto rispetto ai senior. Nonostante questo, il numero di tesserati per anno sale a 1266 (senza dimenticare che la categorie apicali sono composte attualmente da 1 o 2 persone...). Quello che sorprende è il numero di Esordienti: ben 32600. Ma qui ci sta la gabola all'italiana, inventata dai dirigenti dela Fidal per raccontare (probabilmente al CONI) che l'atletica italiana è in salute, perchè tutti i bambinetti che partecipano alle garette della scuola vengono tesserati, anche se poi di fatto concorrono in una sola manifestazione. Così sul totale rappresentano il 20%, ma di fatto sono tutto fuorchè futuri atleti della Fidal.
  • I Master in continuo aumento: i dati prodotti da Claudio Rapaccioni denotano anche il forte aumento diacronico del movimento master: in 5 stagioni quasi il 27% in più, con un'unica piccola flessione nel 2008 rispetto al trend strutturale. Ma nel 2008 si veniva dalla sbornia di Riccione, nel 2007... il boccone era troppo grosso. Ora si è tornati a salire, penso grazie soprattutto agli stradaioli, perchè, non dimentichiamocelo anche se qui dentro sgambettiamo soprattutto per i track & field, il mondo master è composto per gran parte da "podisti". Dal 2008, come scrive Claudio, un incremento del 10,3% per gli uomini e del 16,6% fra le donne.
  • La Lombardia vanta 15000 tesserati come master: 15.002 è il numero esatto di atleti tesserati come master per la Fidal Lombardia. Che è il più alto numero di tesserati in Italia nelle categorie superiori ai 35 anni. Contando che il CRL fa pagare 10 € a tesserato master, cio vuol dire che le società lombarde versano nelle casse della Fidal esattamente 150.020 euro (a chi poi vadano, non è un nostro problema). Francamente non si vede un ritorno in termini di servizi nemmeno pari all'1% di quanto versato dalle martoriate società della regione della rosa camuna. Basterebbe poco, una gestione più disponibile al dialogo, mentre nel 2009 si è assisitito alla cieca burocratizzazione, alla scarsa volontà di confronto e qui di certo non c'entra il referente master. L'imperativo dei master è gareggiare, non venir esclusi anche soprassedendo a regole di merito che nell'atletica dovrebbero essere l'ABC! Quest'anno, forse bisognerà che qualcuno ricordi alla dirigenza che si rappresenta tutte le società dell'atletica lombarda, e non solo le solite 4/5 che hanno piazzato i loro uomini ovunque (ma che ci stanno a fare lì?).
  • Grandi Campionati internazionali: toccato il picco, ora (probabilmente) si scende. L'inarrestabile aumento dei numeri di partecipazione degli atleti italiani legati alle grandi manifestazioni internazionali ha probabilmente raggiunto il suo apice tra Lubiana (Europei outdoor) e Ancona (Euroindoor). Nel 2010 si prevede una fisiologica diminuzione, stante la lontananza dei Mondiali indoor (in Canada) e di quelli Europei all'aperto (in una sperduta cittadina all'est dell'Ungheria). Ancona ha raccolto quasi un migliaio di atleti italiani, Lubiana, ad un tiro di schioppo dal Friuli, oltre 600. A Lahti ci sono già stati i primi sintomi di questo reflusso di marea: 218 presenze italiane, inferiori addirittura a quelle di San Sebastian 2005, prima dell'avvento di Riccione 2007, vero e proprio spartiacque della recente storia del masterismo italiano.
  • Campionati Italiani: dipende dove vengono ospitati. Se guardiamo i Campionati Italiani Indoor, vediamo che gli iscritti sono stati pressochè stabili dal 2007: circa 200, con variazioni di poche unità. Il cambio di marcia c'è stato proprio nel 2007, poi 3 anni di "boom", con pochi scostamenti. Osservando i numeri degli italiani all'aperto si può invece notare come i numeri siano stranamente inferiori a quelli delle gare indoor: 1927 di quest'anno (il miglior risultato di sempre) contro i 1895 di Cattolica (anche qui, miglior risultato). Di sicuro conta molto l'ubicazione della sede dei Campionati Italiani: Ancona è praticamente in centro Italia. La riviera romagnola, poco distante e comunque non troppo lontana dai luoghi dove sono ammassati più tesserati over-35.
Quest'anno, leggo nelle postille dell'intervento di Claudio, che verrà inserito nel programma ed in Via-Sperimentale, il Campionato di Società Indoor che coinciderà col campionato indoor individuale. Una piccola parte di questo parto è anche nostra e questo è il miglior biglietto da visita dell'Ufficio Master della Fidal. La formula del c.d.s. sarà sicuramente migliorabile, qualcuno criticherà perchè è dell'uomo non essere mai soddisfatto, ma insomma, C'E'. Qualcuno alla Fidal evidentemente ascolta. Spero che questa collaborazione per sviluppare la montagna di idee che ci vengono in mente di volta in volta e che possono diffondere il "masterismo" a quegli over-35 ancora reticenti. Confrontandomi con lo stesso Claudio, vi assicuro che sul piatto ci sono tante idee: noi siamo qui e gli daremo una mano. Presto pubblicheremo alcune di esse, sperando che possano piacere.

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