16/12/09

Indoor - le proposte di Webatletica: perchè non...

Alcune volte su queste pagine virtuali andiamo giù di clava, perchè alcune storture del sistema-atletica italiano bisogna denunciarle per non lasciarle degenerare in fastidiose metastasi. La principale di queste è la negazione dell'idea che le società debbano essere tutelate dalla Fidal, e non il contrario, per un assunto che è la base di ogni società di esseri umani: il patto costitutivo. Avete riminiscenze dei vostri anni di liceo, dei Filosofi anglosassoni? Vi ricordate Hobbes, Locke? Ebbene, nel momento in cui più persone (in questo caso più società) vogliono uscire dal litigioso stato di natura, trovare un'organizzazione che le consenta di non litigare e che regoli il loro vivere quotidiano è la naturale conseguenza di questa volontà di non-belligeranza. L'organizzazione costituitasi su questo patto, deve a quel punto garantire a tutti i suoi membri uguale trattamento, deve regolarli, garantirne la libertà nel rispetto delle altre. Se invece l'Organizzazione (e chi ne è deputato) rimanda la palla a chi con speranza gliel'ha spedita, per far le sue veci, capite bene che il sistema si è inceppato. E' malato. E allora ci stanno le società-padrine, che dominano lo scenario dell'atletica italiana, aiutando chi governa a modificare le norme pro-domo loro (guardate gli ultimi c.d.s di società, Serie Oro, e ne trovate il cospicuo elenco).
Per arrivare a noi e alle gare indoor il salto è notevolmente lungo, ma rappresenta un tentativo di sprone a chi ci governa a uscire dal proprio atavico letargo. Io lancio l'idea, spero che qualche comitato la raccolga e, A COSTO ZERO, la metta in pratica. Se no ci proverò io, con le mie povere finanze da servitore dello Stato, anticipando il dovuto e sperando poi di recuperarlo (senza lucro, per carità, non mi è consentito!).
L'idea è presto detta ed è il classico uovo di Colombo: visto che esiste un solo Palazzetto dello Sport in tutta Italia perchè non pensare ad organizzare un pullman (o più pullman) che partano alla volta di Ancona sotto egida della Fidal? Le spese per la trasferta per i singoli atleti si abbasserebbero drasticamente, si potrebbe passare una giornata in compgania di molti altri atleti, il viaggio non sarebbe così massacrante (parlo della Lombardia soprattutto, ma per tutto il nord il viaggio non è indifferente). Ed in più si creerebbero gruppi di persone, le idee circolerebbero. Condivisione, come dice qualcuno, di esperienze che devono essere positive.
Mi sembra davvero una cavolata a volerci vedere bene: un pullman da 50 posti quanto può costare in una giornata? 1000 euro (per eccesso, penso)? Ebbene, 20 euro a testa per un viaggio per il quale altrimenti si spenderebbero non meno di una cinquantina di euro solo di benzina, più l'autostrada se si partisse da Milano. 4 ore di viaggio (partenza anche alle otto del mattino). Alle 19 finiscono le gare e per mezzanotte massimo si è di nuovo a casa. Senza la stancata del viaggio di ritorno che se lo assorbirebbe l'autista.
Mi sembra un onere (quello esclusivo di contattare un'agenzia di Pullman e di pagare in anticipo quello che poi ritornerà completamente, oblato dai vari partecipanti) che i vari comitati delle Fidal del nord Italia possono ben espletare, per fornire un servizio per gli atleti cui per cause non certo a loro imputabili, non possono godere di un palazzetto dello sport.
Noi abbiamo lanciato l'idea: mi piacerebbe che qualche Fidal locale la raccogliesse e la mettesse in pratica. Ci guadagnerebbero davvero tutti.

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