04/12/09

L'angolo del Duca: la misura di un atleta

Molto spesso, nel corso dell’anno, mi è capitato di essere critico nei confronti dell’attività master praticata da persone che abbiano superato una certa età, il tutto derivante dalle assurde tabelle di punteggio che vengono usate per i campionati di società, dal fatto che troppo spesso, quando si presentano delle manifestazioni importanti, vengono messe delle fotografie di atleti molto anziani e che, a mio avviso, si enfatizzano troppo i primati e i risultati di queste categorie di persone. Ho anche lanciato delle provocazioni, perché tali erano, sul fatto che avrei messo dei limiti alla partecipazione all’attività master oltre una certa età che avrebbe potuto essere di 70/75 anni. Molti hanno apprezzato le mie rimostranze, molti altri mi hanno criticato ritenendomi insensibile ed incapace di apprezzare le emozioni che trasmette un tenero novantenne quando corre un 100 metri. Le opinioni sono opinioni e se espresse in modo trasparente, seguendo delle logiche ben precise, non debbono offendere nessuno, anche se è normale possano non essere condivise. Ora il punto è semplice e viene racchiuso in una semplice domanda. Si parla sempre di Atletica Master, ma cosa vuol dire realmente e soprattutto,cosa vuole dire Master?

Sono andato su Wikipedia e cliccando su master, al di là delle primarie definizioni di carattere
Post Universitario, nell’ambito dello sport è emerso questo:
Sport

• Nel tennis, il Master (ATP World Tour Finals) è il torneo di fine stagione a cui si qualificano i migliori tennisti del ranking mondiale. Per questo può essere considerato un vero e proprio Campionato del mondo di tale sport.

• Nel ciclismo, designa una categoria di atleti.

• Nel nuoto, designa una categoria di atleti impegnati in attività agonistica a partire dai 25 anni.

Purtroppo, come spesso accade, di atletica leggera nessun accenno, ma sicuramente cio’ che è in linea con il nostro mondo è il nuoto dove addirittura, come da noi piu’ volte auspicato, l’attività master parte addirittura dai 25 anni. Quindi la risposta alla domanda di sopra è: atleti impegnati in attività agonistica. E’ qui nasce la seconda domanda.

Cosa è un atleta?

Ed ancora ci soccorre Wikipedia
Il termine atleta identifica colui che pratica uno sport, in particolare a livello agonistico e professionale (dal greco ἀθλητής athletés, da âthlos, "lotta"). Riassumendo mi sembra che si possa dire in modo molto oggettivo che un master, nell’ambito dell’atletica leggera, sia un atleta che pratica uno sport sicuramente a livello agonistico, ma non a livello professionale.
Ed infine l’ultimo quesito.

Cosa vuol dire praticare uno sport a livello agonistico?

A questa domanda non c’è la risposta di Wikipedia perché non si tratta di dare una definizione, ma di elaborare i dati oggettivi sin qui espressi e mi permetto quindi di farlo io.

Praticare uno sport a livello agonistico vuol dire cercare di raggiungere il miglior risultato possibile compatibilmente con i limiti derivanti dalla propria età che avanza, nell’ottica del confrontarsi e nell’auspicio di superare tanti altri atleti che perseguono lo stesso obiettivo. Per ottenere questo c’è solo un modo, l’allenamento, l’unica vera misura di un atleta. L’allenamento sodo e duro identifica e premia un atleta che, ovviamente, deve avere delle doti innate che poi lo portano a prevalere rispetto ad un altro che si allena nello stesso duro modo. Quindi, senza allenamento vero, non si puo’ raggiungere nessun risultato e non ci si puo’ definire realmente atleti.

Ora, tornando al discorso iniziale, chiedo scusa se ho offeso qualcuno quando ho scritto che avrei voluto dei limiti di età per la partecipazione all’attività master in quanto è giusto che, se una persona di 90 anni abbia ancora voglia di scendere in pista, possa farlo nel momento in cui questo può farlo sentire felice. Nello stesso tempo, però, ritengo sia una presa in giro che, tutti quelli che sono realmente misurabili come degli atleti, vengano considerati di meno perché, in questo modo, si uccide il movimento e si disincentiva, coloro che ne vorrebbero far parte, ad entrarvi.
Proclamare master dell’anno una persona di 90 anni è quindi un non senso ed un’offesa per tutti quelli che quotidianamente, tra mille difficoltà, si ritagliano il tempo necessario per sputare sangue su una pista di atletica o anche, ovviamente, su una strada. Questi atleti, grazie ai loro sacrifici, ottengono grandi risultati, ma poi vengono messi in secondo piano da chi questi sacrifici, pur se per mere questioni anagrafiche, non puo’ farli riuscendo comunque ad emergere per il semplice fatto di esserci e di svolgere una blanda, ma sana attività fisica.
Non mi resta quindi che prendere atto del lodevole intento di chi ha deciso di dedicare grande attenzione all’attività fisica della terza età e di premiare i migliori in questo specifico ambito. Per tutti gli altri mi auguro che questo sito possa contribuire, ancor più, nell’aiutarli a trovare nuovi stimoli, gratificandoli ed incentivandoli ulteriormente al superamento dei loro limiti

IL DUCA

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