- Ma iniziamo il nostro racconto e il nostro viaggio nei 200 metri agli Europei Master. Tutto in una foto, se ci fosse, di Mario Longo che batte di un solo centesimo Max Scarponi nella finale degli M40. 22"69 a 22"70. Davide che sfida Golia, Davide che aveva già sfidato un altro Golia nei 400, cedendo l'onore delle armi per poco. Non me ne se ne voglia, se lo spirito italico lo riconosco nella classe operaia incarnata da Max Scarponi che...purtroppo, non va in paradiso. In chi lotta contro mostri sacri che quasi mai vengono scalzati dai loro piedistalli, ma che proprio per avvicinarli sono arrivati a prestazioni che in qualsiasi altro contesto sarebbero state da numeri "1". Invece la sfortuna (o la fortuna?) di dover sfidare mostri fuori dal comune, come Mario Longo ed Enrico Saraceni, che a livello nazionale non penso abbiano mai perso (o forse solo nelle sfide fratricide, quando per forza deve uscire un vincitore). In questa sfida impari (ma che si stava alla fine rivelando "storica"), si è registrata la tripletta italiana, con Alfonso De Feo ottimo terzo. Inciso: sia lui che Mario Longo sarebbero già della categoria superiore, gli M45, cosa che probabilmente acuisce il merito delle loro prestazioni. Ultima curiosità: il tempo di Mario Longo, per la Fidal, abbassa nuovamente il record italiano M45, togliendo l'imprimatur ad Enrico Saraceni che quest'anno aveva corso in 22"85.
- Tra gli M35, orfani di molti protagonisti di Clermont e Lubiana in chiave internazionale (Scott, Cheval e Mormin in primis), ha sancito il predominio del britannico Mark Dunwell nella velocità, dove ha doppiato l'oro dei 60. Ad Helsinki 2007 lo stesso Dunwell conquistò l'oro e l'argento tra 60 e 200 (battuto da Scott sui 200). Ma la legione italiana si è fatta sentire, con Paolo Chiapperini Argento (dopo il bronzo nei 60) e il "nuovo" Fabio Orlandi bronzo con 23"37. Così come per i 400, non penso di dire un'eresia sul fatto che rispetto a Clermont, con una finale tutta europea, ci sia stato un piccolo gap tecnico. In Francia il bronzo veniva infatti vinto dallo stesso Dunwell con 22"20.
- Vincenzo Felicetti, M60, torna invece all'oro individuale in una grande manifestazione individuale (doppio, con quello conquistato nei 400) dopo esattamente due anni, quando a Helsinki vinse proprio nei 400 ed arrivò terzo nei 200. Sui 200 troviamo invece l'esclusione in semifinale a Riccione-07 e l'argento a Lubiana-08. Non si presentò sul giro di pista indoor a Clermont. Per trovare l'ultimo oro sui 200 prima di Ancona-09 bisogna tornare a Elkilstuna-05, ancora Euroindoor. Insomma, una sala di trofei viventi.
- Nei 200 M80 posto d'onore per Amos Pipponzi, secondo con 37"19. Nel mio data-base, al momento non ho sue tracce nel recente passato. Prima medaglia internazionale??
- Al femminile Lusia Puleanga ha visto bene di bissare il titolo dei 60 (poi triplicato con la staffetta 4x200), vincendo i 200 W35 con il tempo 26"25. Peccato sia saltato lo scontro con Tiziana Bignami, che probabilmente nel giro di pista indoor avrebbe sicuramente messo più pepe rispetto ai 60, dall'alto del suo titolo mondiale. In finale si rivede anche Khadidiatou Seck, che ha vinto il bronzo (anch'essa dopo quello dei 60) con 26"61. Insomma, il settore velocità W35 è diventato qualcosa di rilevante a livello internazionale.
- Pasqualina Cecotti si è invece confermata ai vertici continentali dei 200 W65 dopo l'alloro di Lubiana. Oro con 33"45 tra le W65. Nella sua carriera da me censita (quindi incompleta... sigh) quello di Ancona dovrebbe essere il suo massimo titolo a livello internazionale. Tutti sui 200, il primo dei quali ad Eskilstuna-2005. Argento a Helsinki-2007, sempre nei 200 indoor (quindi due ori e un argento nelle ultime tre edizione degli Euroindoor, un quarto posto a San Sebastian-04). Della Cecotti vorrei sottolineare un aspetto, se avete tempo di seguirmi: ho trovato tracce delle sua presenza a livello internazionale già a partire da Buffalo-1995 (ben 14 anni fa). Allora corse i 200 in batteria (dove uscì con il 20° tempo complessivo) in 32"25 (con vento a favore di 2,2)... si gareggiava ancora con le W55. Oggi, questa atleta riesce a correre in tempi molto simili se non migliori a quelli di allora! Meditate su quanto il corpo umano se debitamente allenato, possa continuare a mantenere la propria giovinezza negli anni!!
- Giuseppina Sangermano ha conquistato invece la sua terza medaglia individuale ad un Campionato Internazionale (e qui, è il caso di dirlo, con beneficio d'inventario). E le indoor le portano bene, se dopo il bronzo di Ancona-2009 conquistato correndo i 200 W60 in 33"64, troviamo quale miglior risultato assoluto l'argento di Helsinki-2007 sempre sui 200. Nel suo palmares ho scovato pure un bronzo nei 60 W60 sempre agli Euroindoor di Helsinki. A Lubiana aveva invece collezionato un quarto e un quinto posto.
- E dulcis in fundo Emma Mazzenga. Non ho più vocaboli per definire le gesta di questa straordinaria atleta. Nei 200 l'ennesimo capolavoro: titolo con record: 37"72. I commenti sono francamente superflui, e di lei, che ha recentemente vinto il titolo "Master of the year 2008", abbiamo in questi mesi detto veramente tutto. Mi rimane il cruccio di non sapere ancora quanti titoli internazionali ha vinto: ho contato sino ad adesso 31 medaglie internazionali... un giorno arriverò a saperne il reale numero.
30/03/09
I 200 metri ai Campionati Europei Master
29/03/09
L'asta ai Campionati Europei Master indoor

28/03/09
I 3000 agli Europei Master Indoor di Ancona

- Dei 4 allori italici, sottolineo quello dell'M40 Fabrizio Adamo, che con 8'47"40 ha fatto registrare anche il miglior tempo di questi campionati sui 3000 (qui la notizia data dalla sua società, l'atletica Colleferro, che ha registrato anche il bronzo di Gianluca Bonanni tra gli M35).
- Altro oro (con il tempo di 12'50"17) è arrivato dalla categoria M75 da parte di Luciano Acquarone, la "storia" del mezzofondo master italiano. Di recente ha perso il record mondiale di maratona M60 a scapito di un giapponese, ma credetemi che i tempi ottenuti da questo atleta sono davvero incredibili. Nel mio database, trovo le sue medaglie "master" a partire dai mondiali "open" di Durban 1997, passando poi per Brisbane 2001. Chissà nelle manifestazioni non censite...
- Il terzo oro è quello della infaticabile Paola Tiselli, che con 10'17"28 ha dominato la gara W35. Ora discesa veloce verso gli 800 dove dovrebbe rinnovarsi la sfida con Emanuela Baggiolini, dopo le scintille e i record reciprocamente tolti di questa stagione indoor 2009.
- Samia Soltane, invece, ha dominato da par suo la gara W40, concludendo in 10'11"99, in quella che è stata la gara più "italiana" (8 su 9 appunto, come scritto più sopra). Ormai Samia è una certezza del masterismo italiano, uno di quei 8/9 dieci atleti-cardine, che portano a casa sempre la loro "medagliona".
- Tra le medaglie, spicca l'argento di Maria Lorenzoni, che per la quarta volta quest'anno ha migliorato il record italiano sui 3000, portandolo a 10'50"61 (quasi 9" secondi in meno rispetto all'ultima occcasione). Davanti l'imprendibile vedette del mondo master spagnolo, Aurora Perez.
27/03/09
I 400 metri agli Europei Master di Ancona: Mazzenga bis mondiale con record
Europei Master 2009: i 60 metri nel nome dei big
25/03/09
Europei Master 2009: i 3000
- 3000 W35 (Italia - Islanda - Lituania)
- 3000 W40 (Italia - Inghilterra - Italia)
- 3000 W45 (Inghilterra - Inghilterra - Inghilterra)
- 3000 W50 (Spagna - Italia - Italia)
- 3000 W55 (Francia - Italia - Belgio)
- 3000 W60 (Inghilterra - Francia - Germania)
- 3000 W65 (Francia - Italia - Germania)
- 3000 W70 (Germania)
- 3000 W80 (Germania)
Europei Master 2009: il martellone
- Martellone W35 (Francia - Italia - Germania)
- Martellone W40 (Belgio - Austria - Italia)
- Martellone W45 (Olanda - Germania - Svizzera)
- Martellone W50 (Svizzera - Cechia - Italia)
- Martellone W55 (Italia - Francia - Francia)
- Martellone W60 (Romania - Inghilterra - Spagna)
- Martellone W65 (Germania - Italia - Germania)
- Martellone W70 (Germania)
- Martellone W75 (Belgio)
- Martellone W80 (Italia - Finlandia)
Europei Master 2009: il triplo
- Triplo W35 (Ungheria - Italia - Italia)
- Triplo W40 (Ucraina - Belgio - Russia)
- Triplo W45 (Francia - Francia - Italia)
- Triplo W50 (Spagna - Norvegia - Germania)
- Triplo W55 (Germania - Italia - Lituania)
- Triplo W60 (Svizzera - Austria - Spagna)
- Triplo W65 (Belgio - Germania)
- Triplo W70 (Germania)
- Triplo W80 (Finlandia - Finlandia)
- Triplo W85 (Inghilterra)
- Triplo M35 (Spagna - Norvegia - Ucraina)
- Triplo M40 (Francia - Russia - Grecia)
- Triplo M45 (Slovacchia - Italia - Italia)
- Triplo M50 (Polonia - Italia - Austria)
- Triplo M55 (Russia - Finlandia - Germania)
- Triplo M65 (Russia - Israele - Francia)
- Triplo M70 (Russia - Spagna - Cechia)
- Triplo M75 (Russia - Turchia - Spagna)
- Triplo M80 (Germania)
- Triplo M85 (Germania - Austria - Italia)
Speciale Europei di Ancona (gli Europei dell'organizzazione perfetta)
24/03/09
Altre statistiche prima degli Europei Indoor Master
- Presenze gare italiane: 777
- Maggior numero di presenze-gara: 22 (Bruno Sobrero e Roberto Mancini)
- Maggior numero di medaglie d'oro: 9 (Bruno Sobrero)
- Maggior numero di medaglie: 14 (Bruno Sobrero)
23/03/09
Ad Ancona la squadra master di San Marino
Sugli Euroindoor: le mie statistiche
- L'atleta italiano con più vittorie nelle 4 edizioni di cui sopra risulta al momento Bruno Sobrero: 8 vittorie (3 nel pentathlon, 2 nei 60 piani, 2 nei 60hs, 1 nei 200). E dire che non partecipò ad Esk-05...
- 6 vittorie per Emma Mazzenga (ma secondo me, tra il '97 e il '99 c'è stato qualcos'altro...), con 3 vittorie sui 400, 2 sui 200 e una sugli 800. Per la Mazzenga anche lo "special" di aver vinto un oro in tutte le 4 edizioni tabellate e ritrovate (mannaggia se trovassi le altre due!!)
- 5 vittorie individuali per Enrico Saraceni (addirittura una sui 60 ad Esk-05), e soprattutto la tripletta ad Eskilstuna nella velocità M40: 60, 200 e 400. Se poi aggiungiamo che nella stessa edizione vinse anche la 4x200, fanno esattamente 4 medaglie d'oro in poco meno di una settimana. Le medaglie d'oro di Saraceni con le steffette, divengono 7 con la 4x200 di Helsinki.
- 5 vittorie anche per Ugo Sansonetti, che vanta una curiosa analogia con Saraceni: ha vinto lo stesso numero di gare nelle stesse specialità (1 sui 60, 2 sui 200 e 2 sui 400). E vanta, sempre come Saraceni, la tripletta nella categoria M80 a San Sebastian 2003.
- 5 vittorie per Vittorio Colò: 4 in una sola edizione, quella di San Sebastian 2003, l'italiano con più medaglie d'oro individuali in un solo campionato (60, alto, triplo, lungo).
- 4 vittorie per Vincenzo Felicetti e Carla Forcellini. Quest'ultima si caratterizza per aver vinto in tutte le 4 edizioni nel salto con l'asta.
- 3 vittorie per Bruno Baggia e tutte in una edizione: quella di Eskilstuna 2005, dove vinse 1500, 3000 e il cross.
- 3 vittorie per Marco Segatel nel salto in alto: nel 2003, nel 2005 e nel 2007.
- 3 vittorie infine per Giuseppe Marabotti, anche queste tutte nella medesima edizione di Bordeaux 2001.
- In totale nelle 4 edizioni di cui si hanno notizie, l'Italia ha conquistato 82 ori, 55 maschili e 27 femminili. 71 argenti totali e 32 bronzi.
Liste IAAF: Stacy Dragila e Tatyana ter-Mesrobyan

22/03/09
Val Barnwell migliora sè stesso: 7"13. Bill Collins battuto sui 200
- Grandioso Val Barnwell, che ha migliorato con 7"13 il 7"18 sui 60 M50 stabilito a Clermont Ferrand l'anno scorso, che già allora sembrava fantascienza.
- Tra le W45 quaterna della nostra amica Joy Upshaw (8"29 e 27"10 su 60 e 200, più il 9"48 sui 60hs e il 5,01 nel salto in lungo).
- Nei 400 W80 dovrebbe essere caduto il record mondiale: Sumi Onodera-Leonard ha infatti corso in 2'03"81, mentre quello riportato dalla pagina della WMA è il 2'15"67 della connazionale Carol Peebles.
- Negli 800 W70 il "listed" record era quello di Jean Horne (3'14"00): nell'omonima gara segnalo quindi il 3'09"74 della famosissima Jeanne Daprano. Nuova miglior prestazione mondiale!
- Altro record per Sumi Onodera-Leonard. Stavolta negli 800 W80: 4'59"60 contro il 5'16"53 della Canadese Ivy Granstrom.
- Nell'asta W65 nuovo record del mondo di un altro mostro sacro della specialità (insieme alla Forcellini): Nadine O'Connor ha infatti portato il nuovo record da 2,89 a 2,90.
- Aaron Thigpen, all'età di 44 anni (uno in meno di Mario Longo) corre in 6"98 sui 60.
- Sui 60 M45, giusto per un confronto con l'atletica italiana e il citato Mario Longo, vittoria di Lonnie Hooker con 7"11.
- Bill Collins, per parte sua, ha sfiorato il proprio record M55 dei 60 correndo in 7"38 contro il 7"34 ottenuto a Linz nel 2006.
- Nei 60 M65 l'8"04 di Stephen Robbins, sembrerebbe pareggiare il "listed" record manuale di 7"8 del canadese Cecil Paul risalente addirittura al 1986: 23 anni. Lo considereranno?
- Una delle notizie più clamorose è sicuramente la sconfitta sui 200 M55 di Bill Collins, preceduto di un solo centesimo da Oscar Peyton (23"97 vs 23"98). Qualcuno sa da quanti anni non veniva battuto da qualche altro master?
Le migliori over-35 nelle liste mondiali IAAF indoor
- 50: 6"25 - Chandra Sturrup, BAH (12/09/71)
- 60: 7"17 - Chandra Sturrup, BAH (12/09/71)
- 60: 7"26 - Bettina Muller-Weissina, AUT (12/07/73)
- 60: 7"36 - Joice Maduaka, GBR (30/09/73)
- 200: 23"38 - Donna Fraser, GBR (07/11/72)
- 200: 23"58 - Joice Maduaka, GBR (30/09/73)
- 400: 52"83 - Donna Fraser, GBR (07/11/72)
- 800: 2'03"93 - Natalya Tsyganova, RUS (07/02/71)
- 1500: 4'16"94 - Maria Martins, FRA (34enne, 01/04/74)
- 1500: 4'18"26 - Veerle Dejaeghere, BEL (01/08/73)
- 1500: 4'18"82 - Shayne Culepper, USA (03/12/73)
- miglio: 4'35"16 - Courtney Babcock, CAN (30/06/72)
- miglio: 4'38"01 - Veerle Dejaeghere, BEL (01/08/73)
- miglio: 4'38"92 - Shayne Culepper, USA (03/12/73)
- 3000: 8'57"80 - Mariya Konovalova, RUS (34enne, 14/08/74)
- 3000: 9'03"66 - Courtney Babcock, CAN (30/06/72)
- 3000: 9'07"43 - Helen Clitheroe, GBR (02/01/74)
- 3000: 9'10"39 - Maria Martins, FRA (34enne, 01/04/74)
- 3000: 9'11"19 - Jennifer Rhines, USA (34enne, 01/07/74)
- 5000: 15'27"87 - Jennifer Rhines, USA (34enne, 01/07/74)
- 5000: 15'42"37 - Mariya Konovalova, RUS (34enne, 14/08/74)
- 60hs: 8"07 - Patricia Girard, FRA (08/04/68)
- 60hs: 8"22- Sharmaine Williams, TKS (02/11/74)
- asta: 4,61 - Stacy Dragila, USA (25/03/71)
- asta: 4,14 - Doris Auer, AUT (10/05/71)
- lungo: 6,43 - Tatyana Ter-Mesrobyan (12/05/68)
- triplo: 14,27 - Yamilè Aldama, SUD (14/08/72)
- triplo: 13,75 - Natalia Safronava, BLR (34enne, 11/04/74)
- peso: 18,08 - Laurence Manfredi, FRA (34enne, 20/05/74)
- peso: 16,52 - Elena Hila, ROM (34enne, 20/05/74)
Per il 2010 grandi rivoluzioni nei record maschili?
Gli over-35 MASCHILI nelle liste mondiali indoor
- 60: 6"66 - Hakeem Ogunyemi - NGR - (34enne, 04/06/1974)
- 200: 21"34 - Issa-Aimè Nthepè - FRA - (26/06/1973)
- 1500: 3'36"82 - Bernard Lagat - USA - (34 enne, 12/12/1974)
- 1500: 3'40"20 - Remmy Ndiwa Limo - KEN - (25/08/1971)
- 1500: 3'43"20 - Kevin Sullivan - CAN - (34enne - 20/03/1974)
- miglio: 3'51"34 - Bernard Lagat - USA - (34enne, 12/12/1974)
- miglio: 3'59"42 - Kevin Sullivan - CAN - (34enne - 20/03/1974)
- 3000: 7'35"41 - Bernard Lagat - USA - (34enne, 12/12/1974)
- 60hs: 7"76 - Andrea Alterio - ITA - (11/06/1973)
- alto: 2,28 - Dragutin Topic - SRB - (12/03/1971)
- alto: 2,24 - Vyacheslav Voronin - RUS - (34enne, 05/04/1974)
- alto: 2,20 - Tomas Janku - CZE - (34enne, 27/12/1974)
- asta: 5,82 - Derek Miles - USA - (20/09/1972)
- asta: 5,70 - Tim Lobinger - GER - (03/09/1972)
- asta: 5,49 - Timothy Mack - USA - (15/09/1972)
- lungo: 8,11 - Nikolay Atanasov - BUL - (34enne, 11/12/1974)
- triplo: 16,48 - Charles Michael Friedek - GER - (26/08/1971)
- peso: 19,92 - Manuel Martinez - SPA - (34enne - 07/12/1974)
- peso: 19,84 - Milan Haborak - SVK - (11/01/1973)
- peso: 19,50 - Andy Dittmar - GER - (05/07/1974)
- peso: 19,20 - Paolo Dal Soglio - ITA - (29/07/1970)
- peso: 18,92 - Marco Dodoni - ITA - (05/09/1972)
- peso: 18,90 - Mark Edwards - GBR - (34enne, 02/12/1974)
- eptathlon: 6142 - Roman Sebrle - CZE - (34enne, 26/11/1974)
- 5 km marcia: 19'59"06 - Timothy Seaman - USA - (14/05/1972)
09/03/09
Altri due record mondiali nel fine settimana
- Il primo record è stato siglato sui 1500 W45, da parte della britannica Clare Elms, che ha corso in 4'38"05 a Lee Valley, abbassando il precedente 4'40"4 di Zofia Wieciorkowska.
- Altro record inglese da parte di Caroline Powell sui 400 W55: 1'03"87 contro il recentissimo record di Karla del Grande.
L'atleta master della IX settimana: Emma Mazzenga
08/03/09
Le età di Vincenzo: 20 anni da master
Nel febbraio 1989, a Torino, nel mitico Palavela, partecipai per la prima volta al Campionato Italiano Indoor riservato ai Master. Era il mio debutto con le scarpe chiodate su un anello di 200m molto strano, con quelle curve inclinate che mi facevano perdere l’equilibrio. Gareggiai nei 400m ed arrivai secondo, dietro il grande Santi Barbetti, verso il quale nutrivo un tale rispetto da non tentare nemmeno di superarlo nel rettilineo finale, preoccupato di voltarmi indietro per non perdere quel secondo posto tanto insperato. Per la cronaca, feci anche i 200m ed arrivai quinto dietro dei veri specialisti, quali Pioli, Montaruli e Colombo. Ricordo che qualcuno si meravigliò del fatto che avessero dato una buona corsia a me,che ero uno sconosciuto. Ma da allora di corsie buone me ne sono conquistate e trascorso venti anni meravigliosi praticando questo sport puro che è l’atletica leggera, in mezzo allo straordinario mondo dei Masters. Quante amicizie e quanti incontri di uomini e donne eccezionali. Ho girato mezzo mondo e fatto esperienze umane irripetibili e momenti di sport unici. Ho perso e vinto tanto: i mie fiori all’occhiello: il primo titolo europeo nei 200m ad Atene( 1994), dedicato a mia figlia Manuela, Il Titolo mondiale sui 400m a Sindelfingen( 2004), dedicato alla mia compagna di vita Irene, scomparsa prematuramente pochi mesi prima ed le ultimissime vittorie agli Italiani Indoor( 2009) dedicati alla mia compagna Emanuela.
Sono orgoglioso personalmente di un record sconosciuto anche agli statistici: ho sempre vinto i 400m a tutti i campionati Italiani di Società cui ho partecipato( per circa 20 anni) e credo perso una sola volta nei 200m dall’inarrivabile Bruno Sobrero. A me dedico questi anni, sicuramente i migliori della mia vita nei quali ho anche realizzato due sogni importanti: scrivere il primo libro che parla dei masters" Il movimento dell’Atletica master in Italia" e fondato, con l’aiuto di soci appassionati ed il Comune di Fuscaldo, il paese calabrese dove ora vivo, una nuova società di Atletica denominata " Nuova Atletica CalabriaVienna da Fuscaldo". Con essa, l’obiettivo di insegnare l’atletica ai giovani onde farli crescere secondo i veri principi che solo lo sport può infondere.
Infine una speranza: quella che Dio mi dia la salute e la forza di correre come so fare, per vincere finalmente l’unico titolo che manca al mio palmares: quello mondiale all’aperto.. Se ciò non fosse, sarò felice per averci provato e di continuare a far parte del favoloso mondo dei Masters.
07/03/09
I master più vittoriosi agli italiani indoor
- 39 - Biagiotti Vittorio (1928)
- 38 - Marabotti Giuseppe (1915)
- 31 - Felicetti Vincenzo (1931)
- 25 - Sansonetti Ugo (1919)
- 25 - Sobrero Bruno (1920)
- 22 - Di Guardo Giovanni (1914)
- 21 - Febbe Diego (1931)
- 20 - Rossi Galdino (1938)
- 20 - Sardi Armando (1940)
- 19 - Torre Filippo (1939)
- 18 - Azzoni Enzo (1931)
- 18 - Indra Hubert (1957)
- 17 - Baggia Bruno (1934)
- 17 - Di Natale Gisueppe (1946)
- 17 - Rapaccioni Claudio (1954)
- 16 - Squassina Ferruccio (1936)
- 15 - Nasi Pietro (1917)
- 15 - Cirelli Giordano (1923)
- 15 - Campana Gianni (1933)
- 15 - Noto Gualtiero (1933)
- 15 - Valente Sergio (1939)
- 15 - Carcioffo Francesco (1949)
- 15 - Rossi Antonio (1950)
- 15 - Minervini Corrado (1952)
- 14 - Colo' Vittorio (1911)
- 14 - Nacca Antonio (1923)
- 14 - Pordon Renato (1933)
- 14 - Tamaro Tristano (1938)
- 14 - Silvestro Gaetano (1940)
- 14 - Sofia Alberto (1941)
- 14 - Trainni Mario (1947)
- 14 - Ferrari Giovanni (1958)
- 13 - Pierpaoli Aurelio (1929)
- 13 - Minopoli Ernesto (1933)
- 12 - Pertile Giovanni (1916)
- 12 - Compri Amelio (1925)
- 12 - Martinez Salvatore (1936)
- 12 - Piermattei Raffaello (1936)
06/03/09
Il "Re" si chiama Vittorio Biagiotti
- 39, Vittorio Biagiotti
- 38, Giuseppe Marabotti
- 31, Vincenzo Felicetti
- 25, Ugo Sansonetti e
- 25, Bruno Sobrero
- 22, Giovanni Di Guardo
- 21, Diego Febbe
- 20, Galdino Rossi
- 20, Armando Sardi
- 19, Filippo Torre
- 18, Enzo Azzoni
- 18, Hubert Indra
- 17, Bruno Baggia
- 17, Giuseppe Di Natale
- 17, Claudio Rapaccioni
05/03/09
Il record del mondo dei 60 W90
Un video davvero imperdibile, acquisito da masterstrack.com: il record del mondo W90 dei 60 metri indoor.
Da Mondoevergreen due righe simpatiche...

Aleksandr Porkhomovskiy
Chi era costui? Forse non sono in molti a ricordarselo, si tratta di uno sprinter russo che nei primi anni Novanta arrivò in semifinale ai Campionati Mondiali di Stoccarda 1993 e che giunse sul terzo gradino del podio ai Campionati Europei di Helsinki 1994; in Germania il forte sprinter dell’Est arrivò, col tempo di 10”20, a soli 4 centesimi dalla finale preceduto dall’eterno giamaicano Ray Stewart (10”16) mentre in terra di Finlandia la medaglia di bronzo giunse nella gara vinta dall’imperatore dello sprint Linford Christie (che nell’occasione conquistò per la terza volta consecutiva il titolo di campione europeo dei 100 metri). Tra gli illustri sfidanti del velocista russo c’è stato anche Andrea Benatti, in occasione dei Campionati Europei Juniores di Salonicco 1991, quando con la staffetta 4x100 dell’Italia Andy BEN corse la prima frazione opposto proprio a Porkhomovskiy: medaglia d’oro alla Russia in 39”79 davanti alla Gran Bretagna che nel quartetto schierava Darren Campbell, vincitore in Grecia dei 100 metri e futura medaglia d’argento nei 200 all’Olimpiade di Sidney. Per la 4x100 dell’Italia, il cui secondo frazionista era Andrea Colombo, un futuro finalista olimpico di staffetta, arrivò un bel quinto posto.
04/03/09
Ebbene, io lo so!
Rassegna mondiale: nuovi record


- Innanzi tutto il record "clamoroso" di Tony Young sui 1500 M45 indoor (qui la notizia dalla fonte di masterstrack, cui appartiene anche la foto a destra): 3'57"91 (primo uomo sopra i 45 anni a scendere sotto la barriera dei 4' sui 1500) e che abbassa il precedente record di 4'02"24 di Jesus Borrego stabilito a Clermont Ferrand durante i mondiali master del 2008. Ora, Jesus Borrego per chi non lo conoscesse, è una sorta di "mostro" a livello mondiale nel mezzofondo. Atleta dell'anno in Spagna, rappresenta con Aurora Perez il non-plus-ultra del masterismo spagnolo. Non conosco bene le date anagrafiche dei due, certo che l'anno prossimo in Canada sarebbe bello vedere una sfida da galacticos.
- Altro record, trovato nei meandri della rete, è quello sui 1500 M60 da parte del transalpino Raymond Zembri (qui la notizia e la foto, del sito ufficiale francese dei master) che, come si legge nell'articolo, aveva partecipato alle olimpiadi di Monaco'72. Il nuovo record è stato portato a 4'36"52 (contro il 4'37"80 di Maurice Morrell, stabilito nel 1994!).
- Finito qui? Assolutamente no! Altri due record del mondo stabiliti dal monumentale Guido Muller durante i campionati master tedeschi: 26"92 sui 200 M70 (primo uomo over-70 a scendere sotto i 27") e soprattutto (e questo mi sembra davvero un record da raggiunti limiti umani) il 59"92 sui 400 M70: primo uomo a scendere sotto il minuto nei 2 giri di pista indoor!
- Ora: ci sarebbe un record mondiale anche da parte di Christine Muller sui 60hs F50 (9"36, che migliorerebbe il 9"38 della leggenda vivente Philippa Rashker) ma non conoscendo il tedesco, aspetto che la notizia venga diffusa da chi la traduce...
- L'aggiornamento dei record mondiali del 2009.
02/03/09
Due record mondiali dai Campionati spagnoli

L'amaro sfogo di Andrea Alterio
Ci è pervenuta l'amaro sfogo di Andrea Alterio, immeritatamente escluso dalle convocazioni dei prossimi campionati Europei Indoor:
Per tutte le volte in cui ho difeso le mie posizioni contro certi tipi di sistema, per tutte le volte in cui non ho voluto arrendermi all'evidenza di una carriera costellata di gravi e continui infortuni, per tutte le volte in cui ho corso con tutta, ma davvero tutta, la voglia, la forza, la convinzione, io sento il dovere di esprimere la mia assoluta opposizione alle decisioni prese dalla federazione, all'arbitrarietà dei loro criteri che creano ingiustizie oscurantiste.
Ma ora mi è chiaro che anche nello sport ci sono gli sleali (perché questa è slealtà non politica). E gli sleali sono imbattibili.
In questo momento storico in cui conta solo l'egoistica ambizione, in cui conta solo il traguardo e non tutto il percorso che hai fatto, la mia mentalità è destinata alla delusione che sento adesso, che rischia di togliermi quella passione e quel piacere che sono le uniche motivazioni che a 35 anni mi stimolano a inseguire ancora i miei umani limiti.
Credo nella verità. Mi piacerebbe che le cose che mi girano intorno fossero limpide. I giochetti non mi sono mai piaciuti.
Odio l'ipocrisia, odio le frasi dette nel solo tentativo di giustificare la propria mancanza di professionalità o peggio ancora. Odio chi rigira la frittata in modo ignobile e alla fine fa pure finta di nulla con un falso paternalismo.
Ciò premesso, ecco alcuni dati di una elementare matematica visto che, secondo il mio modesto parere, l'atletica è fatta di numeri per fortuna! E vorrei sperare che non si prendano riduttivamente in considerazione solo i numeri relativi agli anni di nascita degli atleti o no?!
1. dei 38 convocati (+1 aggiunto in extremis) sono l'unico capolista stagionale escluso (a 4 centesimi dal minimo previsto) e ribattermi che non si sono analizzate le graduatorie italiane e/o europee mi sembra un modo di affrontare le proprie responsabilità da miopi pressappochisti. De facto in Europa risulto ventunesimo mentre i convocati Gibilisco, Piantella, Meucci, Bobbato tra i maschi e Giovanetti, Salvagno tra le donne non si inseriscono nemmeno nei 30. I sopraccitati sono inoltre secondi o terzi nelle liste italiane. Per inciso non è mia intenzione fare un accusa ad personam, si tratta di atleti di indubbio valore e merito che non hanno alcuna colpa nelle discrasie dei criteri di convocazione ma i loro nomi mi sostengono a dimostrare che non ci volevano molto più di 10 minuti per affrontare questo studio statistico.
3. hanno per certi versi paragonato la mia situazione a quella di Dal Soglio, ma nel getto del peso non è stato convocato il secondo a suo discapito, come invece è avvenuto negli ostacoli. Io avrei accettato un "no" a tutti e due ma è la palese e immotivata preferenza che mi ferisce. Reputo tutto ciò diseducativo al massimo in un ambiente in cui invece onestà e lealtà dovrebbero essere sempre imprescindibili. Quella è l'Atletica che io amo e che con me è stata una (se)vera maestra di vita e che non merita di perdere il mio entusiasmo di atleta e allenatore.
Io mi vergogno per loro. Per scelte fatte con questa mediocrità. Per la disinvolta ignoranza con cui rubano i sogni altrui.
Io non avrò ottenuto nulla con questa, per me doverosa, invettiva ma loro hanno perso tante cose, in primis credibilità ed a soli 2 mesi di distanza dall'elezione.
Concludo facendo “in bocca al lupo” a tutti gli atleti che gareggeranno a Torino, perché la mia stima in loro non viene minimamente scalfita da questa vicenda, e ringraziando coloro che, in vari modi, mi hanno sostenuto con affetto in questi giorni.
Tutta la mia fraterna solidarietà a Roberto Donati, escluso per non aver applicato una regola creata pochi giorni prima, in modo leggero e superficiale visti i fatti, e poi cambiata ad hoc in modo poco serio e del tutto incoerente. Bisognerebbe evitare di fare le banderuole. Dire e fare tutto e poi il suo esatto contrario è a tratti persino patetico.
Grazie a chi ha scritto la presente con me. Lei sa e questo basta.
Andrea Alterio
Per far capire a chi di dovere che queste riflessioni non sono state frutto di una isolata elucubrazione di un singolo, ma è stato il movimento unanime di più coscienze molti hanno voluto sottoscrivere la presente:
Alessandra Guerra
Jacopo Marin
Roberto Donati
Simone Collio
Massimiliano Donati
Giulio Ciotti
Nicola Ciotti
William Frullani
Vincenza Calì
Giorgio Frinolli
Mauro Rossi
Roberto Bonomi
Marta Tomassetti
Cristiano Andrei
Fiorenzo Moscatelli
Enrico Minetto
Marzia Caravelli
Elena Meuti
Luca Ceglie
Andrea Fogliato
Devis Favaro
Luca Passera
Enrico Pra Floriani
Marco Torrieri
Mario Bonello
Laura Massimi Bertuletti
Aldo Zanetti
Goran Nava
Nicola Tronca
Michele Buiatti
Mario Gasparetto
Valentina Boffelli
Paolo Casarsa
Alessio Scarbolo
Roberto Cassone
Andrea Cocchi
Giulio Trivani
Luca Vitagliano
Giuseppe Palmiotto
Giovanni Tomasicchio
Alessandro Rocco
Paolo Bertolissi
Ester Balassini
Un record mondiale sfuggito: Ugo Sansonetti nei 200 M90

- 60 F75: 10"76 - Emma Mazzenga (prec. 10"86 Asta Larsson, SWE)
- 200 F75: 37"19 - Emma Mazzenga (prec. 38"83 Emma Mazzenga, ITA)
- 200 M90: 41"21 - Ugo Sansonetti (prec. 41"64 Herbert Liedtke, SWE)
01/03/09
Italiani indoor: Mazzenga ennesimo record mondiale. Altri 13 record italiani caduti
- Emma Mazzenga stabilisce il suo ennesimo record mondiale in due anni: sta volta a cadere è il suo stesso record sui 200 F75 freschissimo: 37"19 contro il 38"83 di Padova.
- Emanuela Baggiolini ci ha messo poco a riprendersi il record degli 800 F35: E' infatti bastata una settimana alla varesina per siglare il nuovo record di categoria con 2'13"58, abbassando il 2'14"14 di Paola Tiselli con il quale l'atleta della Tirreno Atletica le aveva a sua volta abbassato il record agli Assoluti di Torino.
- Rosa Marchi nei 200 F45: 28"50 e abbassa il record di Gabriella Ramani (29"38).
- Ugo Sansonetti nei 200 M90 corre in 41"22, e cancella dal tabellone dei record il monster of the hall of fame, Vittorio Colò.
- Amos Pipponzi stabilisce il nuovo record italiano negli 800 M80, correndo i 4 giri di pista in 3'22"64. Precedente record, quello di Alfonso Nacca, 3'25"30 del 2004.
- Gabriele Bianchi è il primo master over 85 a cimentarsi sugli 800: risultato, naturalmente, miglior prestazione italiana con 4'36"56.
- Ugo Sansonetti, dopo il record dei 200, stabilisce anche quello degli 800 M90: 4'55"53. Primo M90 italiano a cimentarsi nella specialità. Anche lui!
- Vincenzo Felicetti ottiene invece il record "pre" (quindi valido a tutti gli effetti per Fidal) dei 200 M60, sua nuova categoria: 25"86.
- Miglioramento negli 800 F60 di Liliana Dalsass, che abbassa la propria miglior prestazione italiana di categoria sino a 3'09"83 (prec. stessa atleta 3'13"
- Rosa Barberini migliora il record italiano degli 800 F65. Tempo per lei 3'25"95. Il tempo migliorato è quello della Frison di 4'20"97 risalente al 2006. A dire il vero, così come riporta Werther Corbelli sui suoi record, sopra i 65 anni Emma Mazzenga è stata la più veloce di sempre, con 3'24"13 (ma da F70 a Linz).
- Arrigo Ghi, nell'asta M60, pareggia il suo record per la seconda volta in una stagione: 3,30.
- Strano caso quello di Doriana Gasperini, vincitrice nel triplo F50: i record F50 non sono segnati sul sito Fidal (la categoria viene letteralmente saltata). Sul file di Corbelli, che ricordiamo, utilizza il metodo "a cascata", viene riportato il record della Rafti di 8,76, che però, in realtà, ha stabilito la prestazione da F55. Ergo il 7,55 in linea teorica dovrebbe essere il nuovo record italiano.
- Roberta Bugarini, nata nel 1969, ha spostato notevolemente il record F40 nel salto in alto. 1,74 contro il vecchio 1,64 della Piconese (oggi 1,56). Sarebbe un record "pre", ma come sappiamo per la Fidal conta l'anno: quindi, "listed record"!