27/03/09

Europei Master 2009: i 60 metri nel nome dei big

I 60 metri agli Europei Indoor in corso di svolgimento ad Ancona, hanno messo l'Italia al secondo posto nel minimedagliere di specialità, con 4 ori, 5 argenti e 8 bronzi (17 medaglie), dietro alla sola Germania che è riuscita a conquistare 5 ori, 5 argenti e 7 bronzi, con 17 medaglie complessive come l'Italia. Terza l'Inghilterra con 11 medaglie totali (3 ori, 7 argenti e 1 bronzo). Quarta la Francia con 4 ori, un argento e 2 bronzi. Analizzando i dati, si scopre che la Germania "sfonda" nelle categorie over-65, l'Inghilterra nelle categorie più basse maschili, l'Italia con i "senatori", e la Francia, Dupuy a parte, con le categorie "giovani" delle donne. L'Italia, come si diceva ha conquistato 4 allori: nei 40, il quasi 45enne Mario Longo ha dominato da par suo la competizione sin dalle prime battute, vincendo poi la finale in 7"02 in quello che è stato l'atto conclusivo più cannibalizzato dagli italiani (5 finalisti). Piace rilevare il bronzo di Marco Boggioni, alla prima vera esperienza "master". L'altro oro è stato quello conquistato dall'M90 Ugo Sansonetti, che allunga la sua infinita serie di allori. Tra le donne due ori: la stratosferica Emma Mazzenga che con 10"58 ha abbassato il suo record mondiale risalente agli italiani di fine febbraio (10"76), entrando nell'empireo (se ancora ce ne fosse stato bisogno) dell'atletica italiana master. Mi piace però ricordare la finale dei 60 femminili, dove l'Italia ha festeggiato un incredibile tripletta: Puleanga, Bignami, Seck. Sarebbe adesso davvero bello vedere una staffetta da record... Comunque Lusia Puleanga ancora su livelli impossibili anche per la miglior Bignami del 2008 (quella per intenderci del bi-titolo mondiale indoor di Clermont): 7"74 nella "falsa" finale, e 7"80 nel remake. Tiziana Bignami dal canto suo, argento di classe, con 7"97, nemmeno tanto distante dai picchi del 2008. La sorpresa l'ha però fatta il bronzo di Seck Khadidatou, che con 8"10 ha conquistato una prestigiosa medaglia nella sua prima manifestazione internazionale. Nel novero delle medaglie non si può citare la rinascita ad altissimi livelli di Massimo Clementoni, che in semifinale piazza il record italiano M50 con 7"52, e poi conquista l'argento dietro l'imbattibile francese Bruno Dupuy in finale con 7"56. La cosa mi ha davvero impressionato, se consideriamo che Massimo corre con le scarpe normali (sneakers?) e non con le chiodate... quanto valutiamo il gap?? Fortuna per il professor Dupuy! Due bronzi da altri due miei amici tra M35 e M45: Paolo Chiapperini negli M35 dell'irraggiungibile inglese Mark Dunwell, e soprattutto l'ennesimo piazzamento di Giancarlo D'Oro, cui la Nemesi ha riservato nel campo sportivo un beffardo destino, in spregio al cognome. Non sono i mondiali di Clermont, dove un dannato centesimo (anzi, qualche millimetro) distanziarono Giancarlo dall'alloro iridato (rendendomi qualla giornata particolarmente amara... seguì infatti l'argento del mio amico Makaj per un altro centesimo), ma Europei. In semifinale miglior tempo con 7"43, e Ferido Fornesi terzo tempo con 7"47. In finale l'inglese Dalton Powell ha però regolato tutti con 7"41. Arrivo a pari merito tra Ferido e Giancarlo, appaiati a 7"44, ma per pochi millimetri stavolta è Giancarlo a vincere una medaglia. Bravi tutti e due! Sorprende il terzo posto (su 3) del monumento vivente Bruno Sobrero nei 60 M85 (non sono a conoscenza se ha avuto problemi questa stagione). Argenti anche dalla piccola Sellitto tra le W40, da Pasqualina Cecotti tra le W65 e Adriano Ottaviani tra gli M90. Infine bronzi di Umbertina Contini, di Anna Maria Germano tra le W60 e Barisciano tra gli M60.

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